Creato da: captain_harlock_7 il 12/07/2012
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1° Stepsover Meeting - 1° giorno (prima parte)

Post n°2 pubblicato il 16 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 
Foto di captain_harlock_7

25/04/2013

Primo giorno, inizia il meeting

 

Qui cominci l’avventura del signor Buonaventura!

La tappa prevede il trasferimento a all'agriturismo Il Casanova a Civitella del Lago, è la tappa più lunga prevista.

Il trasferimento su strada normale sarebbe di 175 km, chissà quanti saranno con le varianti in programma!

Alla mattina di buon ora mi sveglio, e  le giunture fanno cric, croc, crac.

I miei amici, prima di partire, mi dicono che sono matto, Meissner hai un’età che dovresti pensare ad andare al bar a giocare a scopa o tresette con i pensio ed invece vai a fare un giro di cui non conosci nulla! e per giunta in fuoristrada!

E' un sogno che voglio realizzare, l'idea di fare fuori strada mi fa ritornare alla mia giovinezza con le gite sul circuito di Oggiono, la Canonica, Montevecchia e la Bergamasca con il mio cinquantino!

Questi pensieri avvolgevano le nebbie del mio cervello dopo la cena del giorno/notte precedente!

Mi hanno scelto tra centinaia di pazzi che anelavano a partecipare e che figura di M… ci farei a ritirarmi? Non è mia carattere rinunciare alle sfide! fintanto che le forze mi sorreggono!

Appena sveglio guardo i punti del percorso che Smontic aveva preparato e che tra i fumi dell’alcolci aveva presentato la sera prima a cena, con commenti di chi conosceva la zona, che mi avevano messo un po' in apprensione.

Beh, siamo in ballo, balliamo.

Il programma prevede di passare dal Tirreno all’Adriatico in 3 tappe.

Ignaro di quanto mi aspetta comincio a ripreparare la borsa per la partenza, dopo che la sera prima, avevo distribuito tutto in ordine sparso,

Guardo fuori dalla finestra per vedere il tempo, nuvoloso ma non freddo, e valuto cosa indossare.

Mi guardo intorno e il gruppo ha un abbigliamento tecnico per off –road con giacchemilletasche, pantaloni millescritte, solo Freeride ha un abbigliamento più casual.

Il meglio che ho è maglietta leggera a maniche lunghe, camicia in pile e felpina leggera hi-teck di 25 anni fa, pantaloni in pelle nera con stringhe  tipo easy-rider anno 1994 e antipioggia recente nero.

Praticamente l’uomonero, che tanto fa paura!

Raccolto il tutto, preparato la borsa, scendiamo, paghiamo l’ostello, cominciamo a preparare la moto per la grande avventura.

Nel frattempo, con puntualità svizzera ci raggiunge Luana, partita la mattina stessa da casa e Matteo che era partito alle 3 di notte per raggiungerci, il giorno prima a metà strada si era ricordato di aver dimenticato a casa i documenti. Mitico!!!

Il gruppo è così composto

Smontic - AfricaTwin RD03 - Capospedizione

Lucia - DRZ 400S Fine colonna

Maurizio - BMW  1200 HP2

Meissner - XT 600 43F

Toto TheUnstoppable - BMW F800

Checco- BMW F800

Matteo - AfricaTwin RD07

Alex Supertramp - KTM 950

Freeride - XT 660Z

Andrea - KTM 690

Luca Freelander - KTM 690

Carlo - Transalp 650

Luca - DRZ 400E

Macs GS - BMW 1200 GS

Luana - DRZ 400

Massimo - XR 400

Pronti a partire

 

Andiamo a fare colazione, OK, proposta approvata all’unanimità!

Si accendono i motori e si parte, andiamo in piazza, Ok!

Gli altri partono, io no, non trovo più le chiavi della moto, ma dove cazzarola le ho messe?

Cerca in tutte le tasche, svuoto le tasche dell’antipioggia e metto i guanti e la macchina fotografica sulla finestra, mezzo svestimento, cerca in tutte le tasche, niente, le avrò dimenticate in camera, torna su, guarda sotto il letto, niente!

Sono quasi disperato, non ho neanche le chiavi di scorta, poi mi balza l’occhio e, TROVATE, sono attaccate al moschettone che ho appeso ai pantaloni, bene ora posso ripartire.

Sì, ma i guanti dove li ho messi?

Torna in camera, non ci sono, torna giù ahh, li ho lasciati sulla finestra, bene, ora possiamo ripartire, devo andare in piazza per la colazione.

La giornata comincia con i migliori auspici!

Finalmente riesco a partire, dunque la piazza è giù, ma non mi ricordo bene la strada, va bene, allora salgo e poi scendo , dovrei trovarli!? non è grandissima Massa!

Praticamente mi giro tutto il centro di massa 2 volte, poi al 3° giro, quasi alla disperazione, adesso trovo un posto comodo e mi fermo e telefono!, svolto a sinistra su una strada larga e sono là, che mi aspettano.

Fai colazione? No, facciamo tardi e poi se Mr. Puffpuff lo spengo può darsi che faccia fatica a ripartire!

Tutto sommato sono ancora sazio da ieri sera, ho ancora energie sufficienti, dai partiamo subito, però è meglio fermarsi a fare benzina perché tra poco andrò in riserva.

Ci si organizza per non perderci, visto cosa ero già riuscito a fare!

Allora Smontic sarà il tracciante, anche perché è lui che sa dove andare!

Quelli che seguono, si fermano ai bivi, ed aspettano quello che segue per indicare la direzione; Lucia chiude la colonna.

Si parte con andatura allegra su strade asfaltate per una decina di km, poi si prende una tipica strada toscana con fondo naturale, le famose strade bianche, che sono proprio bianche e sollevano un polverone incredibile,  conviene viaggiare ben distanziati.

Uscire dall'asfalto e passare su strade a fondo naturale, per uno stradista è una sensazione di instabilità, all'inizio pensi di guidare sul sapone senti che non sei tu che guidi la moto, ma è lei che ti sta portando.

Poi piano piano trovi una maggiore confidenza, e riesci ad impostare le curve su traettorie che riesci tranquillamente (forse è esagerato) a controllare.

Uscito dalla strada bianca e primo approccio a strade vicinale è stato per me traumatico, sto ghignando ancora, svolto e si presenta una strada in discesa assai sconnessa, avanzo titubante, e, il primo sasso fuori posto, mi sbilancia e sbang, finisco nell'erba adiacente; della serie Cominciamo bene! 

Mi aiutano a risollevarmi, consigli prima della ripartenza, in discesa sposta il peso indietro, in salita in avanti e via un po' deciso!

OK, facile a dirsi, un po' più difficile a farsi!

in effetti mi ricordavo qualcosa di simile quando 40 anni fa facevo queste cose con il Gilera 50, solo che ora l'elaborazione è un po' più difficile!

Ogni tanto senti il posteriore che va dove vuole lui, ma una leggera accelerata e riprendi la direzionalità voluta.

Cerchi di seguire gli esperti per rubare loro i segreti della guida, ma la polvere bianca te lo nega.

Deviazione in una strada nel bosco e, dietro una curva, una palude di fango.

Cinghiali alla riscossa

I cinghiali alla riscossa si gettano a capofitto nel fango come degli aliscafi a monopattino, io e altri più timorosi, troviamo una variante nel sottobosco e l'evitiamo.

Il sollievo è di breve durata, perché oltre ritroviamo altro fango ma di dimensioni più contenute e meno profondo che affronto con cautela, ma deciso, altrimenti t'impantani e non ne esci!

Alla fine si riprende la strada asfaltata in corrispondenza della stazione di Roccastrada.

 

Fine prima parte ... continua ...

 

 
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