Creato da: captain_harlock_7 il 12/07/2012
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Grossglockner - 2° giorno (seconda parte)

Post n°11 pubblicato il 19 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 

... continua ...

 

Il tempo non è bellissimo, per fortuna, se ci fosse stato il sole saremmo stati cotti a fuoco lento!

Il parcheggio esterno è strapieno di motociclette, mentre un grandissimo silos multipiano accoglie le auto.

Dopo le foto di rito, comincia ad affacciarsi i morsi della fame, qui c’è troppo casino, andiamo a scegliere un posto migliore, ritorniamo in discesa fino al bivio e riprendiamo a salire dall’altra parte, c’è un piccolo laghetto più avanti, faremo sosta lì.

Mr Puffpuff arranca e ogni tanto perde colpi per la quota, attraversiamo un paio di gallerie e scendiamo al laghetto, con parcheggio, e troviamo un simpatico locale dove fermarci.

Il tempo è migliore che dall’altra parte e c’è un timido sole, ma ogni tanto spira un’aria frizzante che ci convince ad entrare nel locale.

Il locale è un balcone sulla vallata, e le cime circostanti.

 

Panorama 

 

Dal ristorante

Ragazzi si mangia, Gulasch o wuster con verdure i menù scelti,

 

verdure

wuster e verdura,

il gulasch era piccante al punto giusto, con delle crocchette di patate molto buone.

gulash
Gulasch e crocchette di patate

Verso la fine avrei avuto bisogno di un cucchiaio per raccogliere il sugo, Simone mi propone di comandare altro pane per fare la scarpetta, ma visto che il P&D è composto da gente rozza, mi adeguo alla tradizione.

 sugo del gulash

come si beve il sugo

Gelato finale e siamo pronti a ripartire.

gelato 
Il gelato di fine pasto

Ripartire, parola grossa, Mr.Puffpuff stenta a ripartire forse per la quota, poi finalmente si avvia 

e dai, parti!!!

allora io comincio ad andare avanti, tanto poi mi raggiungete.

Dopo lo scollinamento inizia la discesa e qui Mr.Puffpuff da il suo meglio, anche i sassi vanno in discesa.
La strada è larga con curve e rettilinei, una vera goduria e si scende fino alla fine con passo allegro, non mi hanno superato in molti!
Passato il casello di uscita è cambiato anche il clima, l’aria è più calda e quando arriviamo nella pianura diventa torrido.
La pianura in effetti è una valle molto larga costeggiata da montagne con paesini lungo la strada, poi finalmente arriviamo al bivio per prendere la 108 che ci porterà alla deviazione per il passo Stalle.
La strada si incunea tra le montagne coperte da folta vegetazione, nei tratti con salita più marcata diventa a 3 corsie, ma generalmente è di 2.
Arriviamo ad imboccare il Felbertauerntunnel di 5.282 m alla quota di 1.632 m e all’uscita, nuovo casello, altri 10 euro!
Sosta dopo il casello per evacuazione fisiologica, e poi dico, io comincio ad avviarmi, perché penso tra poco di entrare in riserva, mi fermo al primo distributore.
Comincio la discesa tranquillo, ma dopo pochi kilometri Mr.Puffpuff comincia a sboffonchiare, entro in riserva, speriamo di trovare un distributore vicino, la strada era tutta in discesa fortunatamente.
Arrivato sul piano, trovo il distributore, benza a 1.34 euro! Poco dopo fiondano anche gli altri, non solo benza, ma anche acqua! Eravamo tutti assetati! Approfittiamo anche per pulire i fari dall’impastamento dei moscerini.
Riprendiamo il viaggio e dopo qualche kilometro troviamo la deviazione per passo Stalle.
All’inizio la strada è larga e in ottime condizioni, e costeggia il torrente , ogni tanto un gruppo di case, Incrociamo frotte di motociclisti, incrociamo per poco, perché in un breve tratto di strada gli altri spariscono dalla mia vista, è inutile cercare di stargli al passo, così prendo un passo tranquillo e mi godo questa bellissima valle.
La valle è stupenda, pur avendo il sole contro, inizia con un lungo tratto in piano o leggera salita attraversando paesini di poche case, con il torrente che vi scorre affianco, la strada è sinuosa e divertente.
Motociclisti in senso contrario scendono a frotte, 30, 40 tutti in fila, poi la strada comincia ad inerpicarsi e si strige un poco, si abbandonano i prati e si entra nel bosco.
Nella parte centrale della valle il fondo comincia a essere meno regolare, e un po’ sconnesso, ma sempre divertente.
Finalmente un po’ di medio stretto, comincia il mio divertimento, salendo il bosco tende a diradarsi, e si rivede il torrente, ponti in legno lo attraversano, come bellezza sembra la parte centrale del Colle della Lombarda, veramente bella!
La strada nella parte finale è un po’ sconnessa, ma ci sono 2 laghetti di un blu incredibile, contornati da praterie di alta montagna.Arrivati al Passo c’è il semaforo, perché dal versante italiano la strada è strettissssima, è verde, vai!
Cavolo, ci sono 2 macchine davanti quando arriveranno a valle di questo passo, saranno senza freni!
Peccato, avrò la discesa rovinata! No, devo trovare il modo di passarle, la prima non è un problema, in uscita dal tornante la strada è leggermente più larga e ho lo spazio sufficiente.
La seconda è un problema, è un pirla su un SUV, che fa di tutto per non farci passare, inoltre in senso contrario incontriamo 2 ciclisti che non hanno fatto in tempo a risalire tutto il tratto in tempo utile.Ci mancava anche questo, soprattutto dietro una curva non te li aspetti.
Il Suv si scansa per evitarli, e approfitto del momento per togliermelo dalle palle!
Ah, bellissima discesa, me la voglio proprio gustare, dopo tutto quello che ho sofferto l’inverno scorso a risalirla a piedi con le ciaspole!
Nella discesa incontro un'altra auto, ma appena trova un punto favorevole mi cede il passaggio, grazie tanto!

anterselva

Fine strada Passo Stalle

... continua

 

 

 
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San Candido – Grossglockner – Passo Stalle - San Candido 30/06/2012 (prima parte)

Post n°10 pubblicato il 19 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 

il percorso

il percorso

Mi sveglio perfettamente riposato verso le 7.20, faccio tutte le mie cosette con calma, poi passo a fare colazione, poi finisco le impellenti necessità, al fine verso le 8.45 riparto dal campeggio con solo da borsa da serbatoio con lo scafandro, meglio essere prudenti, è prevista una bella giornata, ma visto il programma, meglio essere prudenti.
Arrivo verso le 9.00 a S.Candido, e trovo Bismarck sulla porta ad accogliermi,  La partenza è prevista per le ore 10.00, e poi stiamo aspettando Maurizio, che è partito da Monza alle 5.45, dopo un pranzo e riunione di lavoro fino a mezzanotte. Mitico!!!

Infatti dopo poco arriva al rendez-vous! Sale in camera a darsi una sistematina.
Intanto pian piano ci presentiamo tutti  a cominciare a sistemare le moto per la partenza.
La squadra è composta da quanto segue:

Bismarck con KTM 990 SMT;
Matteo Doc con KTM 990 - 30° edizione Dakar;
Amico Simo con Honda VTR 1000 – SP1;
Maurizio con BMW 1200 GS;
Mauro e Valentina con BMW 1200 GS;
Meissner con XT 600 43F (Mr. Puffpuff) la mascotte.

Puntuali quasi come orologi svizzeri, verso le 10 passate da poco partiamo, e Amico Simo, beh, sei in ritardo come al solito, muoviti!
Sosta benzina, e poi partenza a fionda verso Lienz!
Mi fanno sudare le fatidiche 7 camice, Mr. Puffpuff dopo i 120 diventa inguidabile, prende aria sotto il parafango, alleggerisce l’avantreno e chi lo tiene più in strada!
Fortunatamente piccola sosta, Mauro stava perdendo una vite della visiera e posso ricongiungermi.
Sistemato il problema, si riparte a spron battuto.
La strada larga corre nella valle di un verde intenso e i limiti di velocità sono messi con giudizio, la striscia è quasi sempre discontinua, ahhh, come è diverso dall’Italia.
Inizio centro abitato alle prime case continue, fine dopo l’ultima casa, e via di nuovo!
Arriviamo Lienz, attraversiamo la città, e poi prendiamo la strada 107, la strada entra nella valle, prima dolcemente, poi pian piano comincia ad inerpicarsi, si attraversano paesini di poche case, e ci stiamo avvicinando alla nostra meta.
Prima dell’ingresso di Heiligenblut, alcuni motociclisti mi fanno segno di rallentare, passo tranquillo e vedo Mauro fermo in un parcheggio, accosto nello spazio più avanti e volgo lo sguardo indietro, uhaooo, Polizia! È il caso di allontanarsi con discrezione, e mi fermo in un parcheggio sul tornante verso il centro cittadino.
Ritrovo il resto della pattuglia e mi raccontano cosa è successo.
Come stavo andando
Come stavo andando

Bismarck e Maurizio erano ingarellati sulle strade dell’inizio del paese, e viaggiavano sui 140, scende una moto con un giubbetto verde come quasi tutti i motociclisti austriaci, fa per salutare, quando si accorge che è un poliziotto, il quale gli intima l’alt!Il poliziotto fa inversione nonostante la strada non sia larga, proprio nel momento che arrivano Mauro e Simone, che vengono bloccati.
Nel frattempo Bismarck e Maurizio avevano trovato rifugio nel parcheggi in mezzo a molti altri motociclisti, si erano velocemente svestiti e facevano i turisti.
Dopo un po’ arrivo io.
Si rimane in attesa degli eventi, i 2 sfortunati arrivano poi a passo lemme lemme, e ci mostrano la multa, 25 euro! Solo! Da noi sono molto più cari.
La multa
la multa

Un po’ di relax per tranquillizzarsi, poi si riprende a salire.
Si arriva al casello per la strada panoramica, coda e 22 euro per le moto e 32 per le auto.

 La barriera
ingresso alle strade del Grossglockner

Si prosegue su strada in perfette condizioni e sempre larga fino ad un bivio, a sinistra la strada porta al balcone sul ghiacciaio del Grossglockner, dall’altra la strada prosegue per poi sfociare sulla strada che da Zell am See porta a Mittersil, la168.
Giriamo a sinistra e la strada è percorsa da in entrambe le direzioni da macchine, moto , ciclisti, pullman, macchine d’epoca, lungo il percorso ci sono piazzole di sosta con indicazioni turistiche.
Si prosegue fino all’ultimo parcheggio, io mi fermo un po’ prima, data la quota se Mr.Puffpuff  non parte sono vicino alla discesa e non devo spingere!

 Grossglockner
Grossglockner

... continua ...

  

 
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1-2-3/07/2012 Grossglockner - 1° giorno (seconda parte)

Post n°9 pubblicato il 18 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 

... continua ...

La strada scende verso il paese, per poi attraversato riprendere in salita verso il lago di Carezza. Il lago è abbastanza pieno e frotte di turisti, escursionisti, ciclisti, motociclisti, si fermano per le foto di rito.

Proseguo per il passo di Costalunga, ma prima del passo mi concedo una sosta.

Numerosi ciclisti stanno percorrendo la strada, alcuni in gruppo, altri isolati e qualcuno non proprio allenato percorre gli ultimi tratti a piedi spingendo la bici.

Anche Mr.Puffpuff deve essere un po’ stanco e non ha voglia di ripartire, così gli faccio apprezzare la discesa, riparte e e lo rispedisco verso il passo.

Al Passo il solito casino, gente di tutti i tipi, affollano le bancarelle e gli esercizi commerciali, li supero velocemente e scendo puntando su Canazei, il traffico in valle è a tratti abbastanza sostenuto, mentre in altri è più scorrevole.
Bande di motociclisti in gruppi a volte numerosi o a volte un più piccoli o singoli viaggiano in tutte le direzioni.

A Canazei mi si presentano varie opportunità verso Dobbiaco, Pordoi, Falzarego, Cortina, oppure Alba-Penia, Fedaia, Giau, Cortina.
Opto per la seconda soluzione, così mi riguardo la Marmolada che è da quando l’avevo fatta dalla ferrata che non passo più da lì, saranno passati 30 anni!

Salendo numerosi camion di cava impediscono di gustare appieno il percorso, il cielo si fa fosco, però il Gran Vernel con le sue pareti verticali incombe minaccioso sulla strada.

Arrivo al lago Fedaia, e la Marmolada è avvolta da nuvole e foschia, si vede solo distintamente la schiena dell’asino, ma è solo un ammasso di rocce, il ghiacciao è ridotto ad un lumicino, il tempo è abbastanza fresco, e, visto che sono un po’ freddoloso, direi freddino, così decido di scendere velocemente.

La strada e bella larga, e molto liscia, forse anche troppo, sui tornanti in uscita ho sentito più volte sguiare via la ruota posteriore, ma finché tiene l’anteriore non ci sono problemi, o almeno spero!

Discesa fino a Caprile  e poi proseguo sulla strada principale ed ad un tratto mi appare in tutta la sua magnificenza le verticali pareti del Civetta, approfitto dell’occasione e mi fermo a fare benzina e per consultare la cartina, acc … mi sto dirigendo su Alleghe!

il Civetta dopo Caprile

Il Civetta dopo Caprile

 

Ritorno indietro e prendo la strada per il passo Giau.

Comincio la salita e comincia a piovere, prima poche gocce, no, non ho voglia di mettere l’antipioggia, ma poi comincia in modo deciso, trovo uno spiazzo e mi metto lo scafandro.

Riparto, forse le gomme sono un po’ vecchie, la tenuta non è il massimo, riduco un po’ la velocità e affronto le curve come se fossi sul sapone!

Dopo pochi kilometri la pioggia cessa e sull’asfalto umido riprende la solita tenuta.

Poi pian piano la strada si asciuga e arrivo al colle di Santa Lucia con bella strada, negli ultimi kilometri è imposto il limite di 50 km/h e ho visto 2 autovelox, fortuna che Mr.Puffpuff arranca e ha qualche problema con la quota onde percui non c’è problema con il limite!

Arrivo al Colle di S.Lucia, e la vista è incredibile, lo sguardo spazia a 360 gradi e intorno da qualsiasi parte si vedono tutte le dolomiti, mi tolgo lo scafandro, mi concedo un attimo di relax, intanto verso nord si affacciano nubi minacciose.
al colle di S.Lucia

Colle S.Lucia

Sento Bismarck e mi comunica che sono a Canazei, va bene allora ci incontriamo all’albergo.

Sarà meglio darsi una mossa! La discesa è molto bella, a tratti con un susseguirsi di curve con ampio respiro, si susseguono tratti con tornanti in rapida successione e rapidamente mi ritrovo a Cortina.

Durante la discesa trovo uno che nei tratti in rettilineo o curve dolci lo vedo allontanarsi, ma quando cominciano i tornanti mi ritrovo subito dietro; lo vedo scendere in centro alla corsia, tutto frenato, forse uno a piedi lo avrebbe superato,anche la prima Letizia Aimi era un fulmine in confronto!,  lo passo all’esterno sulla destra e poco dopo i sui 2 compagni si fermano ad aspettarlo, stressati.

L’attraverso mentre splende un bel sole e opto per puntare su Dobbiaco piuttosto velocemente con la SS.51 evitando di passare per Misurina.

Poco prima di Carbonin comincia di nuovo a piovere, tovo uno spiazzo e mi fermo per rimettere lo scafandro.

La pioggia prima debole a poco poco si fa più intensa, riparto, ma mi ritrovo davanti un pulman che è difficile da superare perché nei tratti possibili, c’è il traffico in senso contrario. Poi un tratto buono e riesco nell’impresa e mi ritrovo davanti un gruppo di Tedeschi piuttosto nutrito con moto d’epoca anzi direi storiche!

Il loro passo è spedito, ma quando accennano a rallentare li passo e arrivo a Dobbiaco e punto a Villarbassa al campeggio intorno alle 18.30.

Sbrigate le formalità, piove, mi accosto al bar e la pioggia si tramuta in un diluvio, che prosegue incessantemente per almeno un ora. Poi finalmente finisce, ed esce l’arcobaleno.

Piazzo la tenda, i picchetti entrano solo a metà nel prato, sotto solo sassi, e poi mi avvio a S.Candido per incontrare quegli sciammanati del P&D e mangiare con loro.

Trovare Garni Letizia non è facile, arrivo in piazza del municipio, eppure è dietro, mi comunica Fabio, torno indietro e trovo l’indicazione, era solo da una parte.

Per primo incontro Fabio, poi pian piano arrivano, dopo che si erano risistemati Matteo Doc, Amico Simo, Mauro e Valentina.

Ci avviamo al ristorante e poco prima delle 21 entriamo, e la signora ci avvisa che se ci sbrighiamo ci serve, altrimenti digiuno!

Canederli e speck

Canederli e Speck

 

Ci si siede, BIRRAAAA !!!

Si sceglie il menù

Canederli al burro, di solito sono 2, ma visto Bismarck meglio3!

Gulasch e canederli per altri!

un bel piatto di speck!

Fame!!!

Fame!!!

superata la fase iniziale si passa poi a parlare delle avventure passate.

Dai Meissner raccontaci del nuovo Tenèrè 660, ah distrutto dopo 7.800 km contro un camion che in rotatoria girava a sinistra senza freccia; beh , mi è andata di culo, solo una costola rotta.

No, non era la mia moto, troppo pesante, tutte quelle plastiche e tutte quelle cose inutili, non mi ci sono mai trovato molto bene, saranno esteticamente belle, ma Mr. Puffpuff in confronto è essenziale, molto più maneggevole, e sicuramente con una ripresa migliore, vuoi mettere 146 kg contro 200! E poi commenti vari su avventure varie.

Ehi ragazzi, io devo scappare perché alle 23 mi chiudono la sbarra del campeggio, ok ci vediamo domani mattina verso le 9.00.

Riparto verso il campeggio e arrivo appena in tempo, mi fiondo in tenda e finalmente il sonno dei giusti!.

 

 
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1-2-3/07/2012 Grossglockner - 1° giorno (prima parte)

Post n°8 pubblicato il 18 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 

Da Casa a San Candido Primo Giorno 29/06/2012

il percorso

il percorso

Dopo tanta attesa finalmente arriva il giorno della partenza, sarà bello riincontrare gli amici del P&D.

I bagagli sono pronti, ma dove cacchio ho messo il martello?
Speriamo che il prato del campeggio non sia duro!
Borsa, Tenda, Borsa da serbatoio, ho tutto, possiamo partire!

Mr. Puffpuff sei pronto? Ti aspettano 3 giorni di goduria!

Ore 7.00 si parte, saluto la moglie, io vado.
Così presto? Sì, me la prendo con calma.

Finalmente si parte, è contro i miei principi, ma decido di prendere l’autostrada, così verso le 7.30 arrivo in Tangenziale Est, il traffico è sostenuto ma incredibilmente non è bloccato.

Esco prima del casello, sulle strade intorno il solito casino con traffico demenziale, menomale che non abito più qui!
Non sono più abituato a questo casino!
Comincio a odiare gli sputer, ma questi non sono motociclisti, le regole per loro non esistono, un minimo di educazione, per la miseria!

Finalme te prendo la superstrada direzione Lecco e dopo circa 80 km il fondoschiena comincia a soffrire, forse è meglio una sostina, approfitto dell’occasione e mi fermo per fare benza.

Non avendo ancora preso confidenza con le voglie di riposo di Mr. Puffpuff, è meglio che non lo fermi.
Rivestizione, sottocasco, casco, occhiali, guanti, si può ripartire.

Fino a Lecco il traffico è sostenuto, poi in direzione Valtellina scema.

Arrivo alla fine della superstrada e mi concedono una sosta, siga, rivestizione e si riparte.

Beh, si riparte è una parola grossa, ci si mette in colonna cercando di arrivare a Delebio, impossibile superare il traffico in senso contrario è notevole, si potrebbe, ma è meglio non rischiare, un po’ di sofferenza prima della goduria.
Finalmente a passo di lumaca arrivo alla prima rotatoria, idea, passo oltre Adda, ci sono tanti paesini, ma almeno c’è poco traffico, e poi è una strada divertente, l’asfalto in alcuni punti non è il massimo, ma si va via molto bene.

Mi tocca rientrare su Morbegno, vado su strade alternative, e alla fine mi ritrovo nella zona industriale di Talamona, con traffico inesistente, rientro sulla statale prima del paese, e l’idea di farmi tutta la statale fino a Tresenda mi deprime.

Una volta con Omero andando allo Stelvio, avevo fatto una strada sinistra Adda, passava i paesini, ma era una goduria.

Variante sinistra Adda

In Valtellina, Variante sinistra Adda

 

Svolto per la strada della val Tartano e su una bellissima strada con traffico assente tutte a curve arrivo fino a Sondrio, dove mi immetto di nuovo sulla statale e fino a Tresenda riprende il calvario di un traffico demenziale.

Finalmente inizia la strada dell’Aprica, bello al fresco, in ombra, traffico scarso, ma le macchine salgono con passo allegrotto ed anche i furgoni non scherzano!

Sostina, prima dell’inizio della discesa. Ripartenza approfittando della discesa e bello allegrotto discesa fino ad Edolo, e poi, via verso il Tonale.

In salita sono sverniciato dai bombardieri, ma sulla discesa, mi è toccato passare i fermoni!

Giunti sul fondo della Val di Non, la strada diventa uno stradone e sono ripassato dai fermoni.

Sostina, benza, e ripartiamo in direzione per il passo della Mendola, è ancora lontana, finalmente verso il lago di S.Cristina e Cles la strada ritorna a farsi bella, attento alle deviazioni che vedi sempre dopo che sei passato!.

Già il tratto in comune con le Palade, la strada è un susseguirsi di belle curve una via l’altra, dove sbatti la moto a destra o a sinistra, su un asfalto a tratti nuovo, c’è un certo movimento di moto, ma per fortuna di auto ce ne sono poche e si riescono a superare senza troppi problemi.

Il Passo della Mendola è favoloso, mentre il tratto in comune con le Palade oltre ai boschi di latifoglie spiccano le coltivazioni dei meleti, con il Passo della Mendola entri nel regno delle conifere, e senti il profumo delle resine che ti riempiono i polmoni!

Superato il passo con i ristoranti e gli alberghi dei villeggianti, per un tratto la strada tende a stringersi per la presenza di rocce e diventa sinuosa da percorrere con cautela, anche perché è facile distrarsi sul panorama che si stende ai tuoi piedi, vedi Bolzano, e le due valli che si dipartono, una a est verso Bressanone e l’altra a Ovest verso Merano, mentre verso Trento rimane un po’ nascosta.

Proseguendo la discesa si rientra nel regno delle conifere, e la strada torna larga, con bei tornati, e curve in successione e qualche rettilineo, per finire poi sulla strada principale a Caldaro sulla Strada del Vino.

Come al solto, sul bivio via diritto verso il centro di Bolzano, invece che prendere direttamente per Bressanone.

Ritorno sulla strada del Brennero, e cerco una strada che CapitanFede mi aveva consigliato per una variante per andare al passo di Costalunga, “ a Prato all’isarco, prendi la strada per Tires, è poco trafficata” arrivai a prato all’Isarco, e dov’è sto bivio, ops è indietro, sono arrivato al bivio per Castelrotto e l’alpe di Siusi. Torna indietro, sarà questa? Boh, proviamo, va in salita. E che salita, 15 tornanti uno in fila all’altro con pendenza intorno al 15% , arrivo al primo paese e mi indica per Nova Levante.

Va beh, non sarà la strada giusta ma per lo meno non è sbagliata.

Lasciato il paese la strada prosegue risalendo la valle con tornanti in mezzo ai prati da dove si domina la vallata che porta verso il passo Nigra, poi la strada entra nel bosco di conifere e continua a salire con tratti divertenti in assenza di traffico.

Arrivati ad un certo punto comincia a scendere, noooo, indicazioni per S.Valentino, fortunatamente a destra si diparte la strada per Nova Levante, la strada si stringe un poco e costeggiando il fianco della montagna al cartello di Nova Levante si apre lo scenario delle Dolomiti che fanno da corona al Passo di Costalunga.

l'ingrsesso di Nova Levante

Arrivo a Nova Levante

... continua ...

 
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Fiorentinatreffen 18/03/2012 - seconda parte

Post n°7 pubblicato il 18 Giugno 2013 da captain_harlock_7
 

... continua

Fino all’ingresso di Castelnuovo Garfagnana il traffico è praticamente assente.
Dopo si vivacizza e scendendo verso Bagni di Lucca diventa sostenuto, la strada si allarga assumento talvolta quasi la conformazione di superstrada per ritornare come strada normale quando la valle si stringe.
Arrivato a Bagni di Lucca, consulto la cartina, per la verità non è molto chiara.
Mi riprometto di cercare la strada che porta a Collodi, Pescia, Fucecchio, e poi puntare su Montespertoli, o almeno era così l’idea.
Comincia a risalire la strada che porta all’Abetone, dove sarà la deviazione, mah, andiamo avanti; qui c’è una strada che risale è abbastanza stretta, forse è questa, inizio la salita, è molto stretta, sale tutta a curve, ma il fondo è buono, proseguo, esco dal bosco fitto perché hanno tagliato il boco e ci sono tronchi accatastati sui bordi, la strada prosegue sinuosa e mi ritrovo al paese di Crasciana, circa 6 km, dove la strada finisce, ritorno indietro e riprendo la strada direzione dell’Abetone, giro a destra per il Colle d’Oppio e scendo a Pistoia che è gia buio.
C’è un traffico notevole, e mi dirigo verso Empoli passando per Vinci, la strada risale le colline, è piuttosto tortuosa, la mia illuminazione non è il massimo , ma mi accodo dietro alle macchine, così non faccio fatica a seguire il percorso.

Attraversato Empoli, mi dirigo verso Castelfiorentino, la strada è abbastanza conciata , ma Mr. Puffpuff assorbe bene le sconnessioni, all’improvviso coda ferma!
La strada non è molto larga, e dall’altra parte non arriva nessuno, allora con circospezione comincio a superare la colonna, ed arrivo al passaggio a livello proprio quando passa il treno, sono davanti, parto per primo e proseguo, dopo qualche kilometro, nuova coda, altro passaggio a livello, stessa storia.

Arrivo a Castelfiorentino e invece di prendere la strada secondaria che entra nel centro, proseguo sulla strada principale che è la variante al paese, e così vado verso Certaldo.
Alla fine di Certaldo trovo una rotatoria con indicazione Montespertoli, e allora stavolta non sbaglio e seguendo le indicazioni mi avvio verso Montespertoli.
Arrivo in paese, e nella piazza principale, invece che proseguire diritto sulla strada che porterebbe a Lucardo, la mia meta, giro a sinistra e mi perdo.
Esco dal paese e mi ritrovo su una strada che mi indica direzione Firenze.
A questo punto è il caso di contattare Bismarck.
Ah, ma sei vivo! Dove ti trovi? Ti avevamo dato per disperso!
Sono a Montespertoli ma non so quale strada prendere.
Aspettami, vengo a prenderti!
Ma dove cavolo sei finito? Ho girato tutto Montespertoli ma non ti trovo!
Sono sotto un lampione su un incrocio in discesa e ci sono 3 cipressi!
Ma la toscana è piena di cipressi!
Beh, questo è quello che vedo!
Ah, ecco ti ho trovato, seguimi!
Così finalmente arriviamo alla Motolocanda di Lucardo!
Così invece di 280 km per la strada più breve, comprese le varianti, le strade cannate e gli annessi e connessi mi sono sparato 450 km arrivando alle 22.
Mi stavano aspettando, intanto avevano cominciato a mangiare, quel pirla chissà dove è finito!
Fortunatamente Angelita prepara sempre in abbondanza, e così mi sono salvato e ho potuto gustare i suoi manicaretti al ragù d’anatra con i sedani!
Oltre ad Angelita e Bismarck c’erano anche Diggei Leo Pardo, Valkyria e Doc, e la serata è passata allegramente un po’ con il mio racconto sull'uso alternativo degli alberi con i commenti vari, e un po’ raccontandoci anedotti accadutici.

L'utilizzo alternativo degli alberi.
Pochi ma buoni!
La mattina successiva ci si riincontra tutti alla Motolocanda per iniziare il giro con destinazione finale a Monteriggioni per la tradizionale Fiorentina del P&D.
Bismarck, da buon conoscitore della zona ci ha portato a fare la parte finale della Volterrana verso Firenze, per poi prendere la Chiantigiana fino a Siena.
Il 18 era domenica e c’era un certo traffico, soprattutto nelle vicinanze di Firenze e Siena, ma il tempo essendo un po’ freddino non invogliava molto alle uscite in moto, ma noi duri e puri non ci lasciamo certo scoraggiare dalle condizioni non proprio idilliache.
Il team è così composto:
Bismarck KTM 990 STM
Doc KTM 990 30° Dakar Edition
Diggei Leo Pardo KTM 990 STM Capitan Harlock
Valkyria MV Brutale
Meissner XT 600 Mr. Puffpuff

 
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