« ABBRACCIO ECUMENICO Capezzone prosegue lo sc... »

PENSIONI E PRECARIATO: IL FILO ROSSO TRACCIATO DA DE LUCIA

Post n°35 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da diegomenegon
 


De Lucia: il
sindacato è più che mai sindacato dei pensionati, Epifani e Angeletti
alimentano lo scontro tra generazioni
È una politica dissennata, contro giovani, precari, disoccupati e inoccupati








23 gennaio 2007

Dichiarazione di Michele De Lucia, componente della Direzione nazionale
della Rosa nel Pugno e di Radicali italiani, Consigliere economico del
Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera

Con
le dichiarazioni rilasciate quest’oggi da Luigi Angeletti, Segretario
della Uil, e Guglielmo Epifani, Segretario della Cgil, il sindacato
italiano getta la maschera: si tratta di organizzazioni i cui iscritti
sono costituiti in maggioranza da pensionati, e fanno gli interessi dei
pensionati: non dei giovani, non dei precari, non dei disoccupati, non
degli inoccupati. No, dei pensionati.

Sarebbe bene che questi signori dicessero cosa ne pensano di alcuni dati:
1) la spesa pensionistica oggi è pari al 15% del PIL;
2) la spesa pensionistica assorbe i due terzi della spesa sociale: ogni tre euro, due euro vanno a pagare le pensioni;
3) i
ventenni e i trentenni pagano i contributi, prenderanno (semmai la
prederanno) una pensione molto più bassa dei loro genitori, e saranno
costretti a lavorare molto di più;

4) i
“padri”, oltre a godere di pensioni che i “figli” non potranno mai
percepire, hanno vissuto molto al di sopra dei loro mezzi: l’eredità è
costituita da un debito pubblico pari a tre milioni di miliardi di
vecchie lire;

5) grazie
all’opera di retroguardia e conservazione svolta dal sindacato, le
riforme intervenute sulle pensioni sono state caratterizzate da una
transizione troppo lunga e da misure troppo generose proprio per chi
era più vicino alla pensione;

6) anche
con la riforma-Maroni si è puntato tutto sui 40 anni di contributi: ma
come faranno i giovani di oggi ad accumulare 40 anni di contributi,
secondo voi? Per converso, se un ragazzo, un co.co.co., accumula meno
di cinque anni consecutivi di contributi (ad esempio, 4 anni, 11 mesi e
29 giorni) perde tutto, e quei contributi finiscono a pagare altro nel
calderone dell’Inps (dove, oltretutto, non c’è separazione tra
previdenza e assistenza).

Si
potrebbe andare avanti a lungo. Quello che non è più accettabile è che
questo sindacato possa continuare a mascherarsi da difensore dei deboli
a spese dei deboli: giovani, precari, disoccupati, inoccupati… e anche
di quegli anziani ai quali viene vietato di continuare a lavorare oltre
una certa età.

Bisogna
riformare le pensioni: alzare l’età pensionabile per liberare risorse a
difesa dei più deboli. Meno pensioni, più welfare.




 

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/menegonblog/trackback.php?msg=2241450

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 
 

I miei link preferiti

clustrmaps

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultimi commenti

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

giada.galassocastellarquatocreaziMOVIMENTOFUOCOGRECOiorio1979maxspin74fulvio_khopelove10lorenik62c.labellartecriccardimaricucchiadomar27p.restainozeudi.moretcriveletto
 
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963