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Capezzone prosegue lo sciopero della fame

Post n°36 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da diegomenegon
 

La lettera di Daniele Capezzone a Marini, a Nania e alla Giunta
per le Elezioni del Senato, per annunciare l'iniziativa (23 gennaio)





Signor Presidente del Senato, Signor Presidente della Giunta, signore Senatrici e signori Senatori,



mi rivolgo a Loro, con grande speranza e fiducia, a proposito di una
questione che mi pare di gravità assoluta, perché mette in gioco
elementi essenziali di legalità nella vita delle nostre istituzioni.


Si tratta della vicenda di quelli che, a mio avviso e non solo a mio
avviso, possono e debbono essere considerati otto senatori regolarmente
eletti dai cittadini italiani, ma che sono tuttora estromessi da
Palazzo Madama per una interpretazione della legge elettorale vigente,
che -personalmente- considero impropria e abusiva.


In ogni caso, a prescindere dalle mie personali opinioni, vi sono
alcuni fatti. Sono trascorsi più di nove mesi dalle elezioni; si sono
pronunciati autorevolissimi giuristi (uno per tutti, il presidente
Giuliano Vassalli); lo stesso Ministro degli Interni Giuliano Amato ha
risposto in modo puntuale ad una interrogazione su questo tema; la
stessa Giunta ha compiuto un lavoro significativo, anche ascoltando le
opinioni di esperti.


Qualcuno ha scritto che l’aggettivo intollerabile non dovrebbe essere
mai usato: perché, nel tempo in cui si scrivono quelle poche sillabe,
in realtà, si è già iniziato a tollerare. Ecco, in questa vicenda
sarebbe a parer mio intollerabile solo (e sono convinto che non vi sia)
una volontà dilatoria, una volontà di non decidere. Voglio ribadirlo:
sono certo che così non sia. E sono certo, come tanti protagonisti
della vicenda hanno assicurato nelle scorse settimane e mesi, che ora
la Giunta sia pienamente nelle condizioni di assumere le sue
determinazioni, avendo scrupolosamente acquisito elementi di conoscenza
e di giudizio.


A questo punto, mi sembra un dovere civile dare un piccolo e sentito
contributo per aiutare il Senato a prendere una decisione, qualunque
essa sia, e a superare un’attesa che appare (appunto) non oltre
tollerabile; per queste ragioni, con il massimo spirito di
collaborazione, dalla mezzanotte di dopodomani, giovedì 25 gennaio,
sarò in sciopero della fame, in dialogo con Loro, per chiedere che si
giunga ad una determinazione.


Mai e in nessun caso farei ricorso allo strumento della nonviolenza per
chiedere l’adozione del mio punto di vista nel merito della questione;
mi pare invece opportuno, e addirittura doveroso farlo, dopo tanta
attesa e dopo tanto e buon lavoro preparatorio da parte della Giunta,
per chiedere che si giunga ad una decisione.





Un caro saluto, buon lavoro e a presto.



Daniele Capezzone

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Commenti al Post:
RadicalediSinistra
RadicalediSinistra il 19/02/07 alle 16:52 via WEB
le piccole truffe della politica italiana...ma quando cambieremo...
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