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Dedalo1778 il 01/02/07 alle 12:39 via WEB
1. Concordo.
2. Diciamo che, sicuramente, non attiene al tema delle liberalizzazioni. Può essere giusto imporre ai gestori delle reti stradali e autostradali predisporre pannelli informativi, soprattutto per quanto riguarda situazioni del traffico, incidenti, condizioni meteorologiche, cantieri, possibilità di parcheggio. Credo che non sia giusto importo ai benzinai, che potrebbero - per ammortizzare i costi - aumentare ulteriormente il prezzo della benzina.
3. Doveroso, ma... dov'è la novità?
4. Concordo.
5. Inutile ricordare che questo punto è stato promosso in campagna elettorale anche da Forza Italia.
6. Oh, la Sinistra finalmente emette qualche norma contro gli interessi delle banche? Cosa c'è sotto?
Be', comunque, giuridicamente voglio ancora vedere come sarà possibile tutelare, per contro, le stesse banche dai furboni, sia chiaro.
E non ha nulla a che vedere con le liberalizzazioni.
7. Sono d'accordo sul fatto che, di nuovo, questa norma non ha nulla a che vedere con le liberalizzazioni. È anche vero che sono norme doverose e attese da tempo. Lo riconosco.
Nuovamente mi domando: questa Sinistra finalmente fa qualcosa contro le compagnie di assicurazione? Cosa c'è sotto?
Sono favorevole all'obbligatorietà della polizza di r.c.a., in tutela degli utenti della strada (ricordiamoci che l'incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 20 e i 40 anni: fino all'Ottocento, la prima causa di morte in questa fascia d'età era il duello), ma urgevano norme che compensassero lo squilibrio di posizione negoziale tra assicurato e assicuratore. E ancora non basta.
8. No, Diego, non è ancora nulla. Nel rapporto tra cittadino e Pubblica Amminstrazione siamo andati poco oltre il rapporto tra suddito e Stato feudale. Perché, quando il cittadino deve far valere i propri interessi legittimi e, in sempre maggiori occasioni, i propri diritti soggettivi contro un Ente pubblico deve rivolgersi al T.A.R., che è e resta un giudice speciale?
Perché lo Stato mantiene la sua "autotutela" nei confronti del cittadino anche in assenza di necessità ed urgenza? Perché non imporre la pronuncia di un giudice terzo ed imparziale?
9. Bah! Credo piuttosto che bisognerebbe liberalizzare l'accesso, almeno a scopi personali, a qualunque fonte di energia pulita recepibile dalla propria proprietà privata senza impatti ambientali od estetici (almeno non eccessivi) sulla collettività.
10. Cazzata. Il costo dei giornali non diminuirà. Le edicole sono comunque, soprattutto nei piccoli centri urbani, luoghi di ritrovo e socialità. Cosa ne farai, poi, degli edicolanti che dovranno chiudere? Consentirai loro di vendere anche panini caldi, per tenere aperto?
Ricordati che, in economia, soltanto il piccolo garantisce la concorrenza. Se uccidi il piccolo e favorisci il grande, ti ritroverai presto fregato, con il commercio in mano a grandi oligopolisti.
11. Stracazzata. Il prezzo del carburante non scenderà di un centesimo, per questo, o al massimo scenderà solo nei primi tempi, con i grandi centri che accetteranno di andare un pochino in perdita per uccidere la concorrenza dei piccoli. Poi, chiuderanno i piccoli distributori e saremo di nuovo a capo.
Inoltre, nei piccoli centri urbani, il distributore di benzina, come l'edicola, è un centro di aggregazione sociale almeno quanto il bar.
12. Concordo in pieno, accidenti!
L'importante è non cancellare anche qui il valore del danaro contante.
13. Sì, accettiamo chiunque in queste professioni già a rischio. Quanti sono stati fregati o aggirati già ora? Se chiunque, senza alcun controllo da parte di ordini professionali che dovrebbero saper svolgere il compito sia di sindacati di categoria sia di enti di autocontrollo, può svolgere questa od altre professioni così delicate, non ci sarà più alcuna tutela per i consumatori.
14. L'importante è poter tutelare il piccolo commercio o, almeno, anche il piccolo commercio. Se non si impone almeno un giorno di riposo settimanale, si agevoleranno - di nuovo - soltanto i grandi centri commerciali.
15. Ti chiedo di approfondire questa cosa, che non ho capito e non ho avuto tempo di approfondire personalmente.
16. Il servizio postale pubblico è una delle grandi conquiste della civilizzazione. Giusto e liberale consentire che esso sia affiancato, in condizioni di concorrenza, da enti privati. Ciò, almeno, come avviene per il servizio scolastico o il servizio sanitario. Detto questo, che sia in condizioni di monopolio o di concorrezza, qualunque danno merita sempre di essere risarcito, compresa la posta consegnata in ritardo o non consegnata (penso che ci sia un refuso: dovrebbe essere "non consegnata", non "non persa", oppure semplicemente "persa").
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