Creato da R.V.Mariani il 11/05/2011

Mente e Ambiente

La gestione emozionale degli spazi costruiti

 

 

« Emozioni - 1Ambiente - 1 »

Mente - 1

Post n°3 pubblicato il 14 Maggio 2011 da R.V.Mariani
 
Foto di R.V.Mariani

La nostra mente opera a vari livelli e funziona secondo diversi modelli contemporaneamente.

Siamo in auto che guidiamo tranquillamente lungo un strada poco trafficata. Dopo oltre dieci anni di esperienza, la nostra guida è sicura e noi siamo perfettamente a nostro agio e rilassati. Mentre guidiamo, stiamo avendo un’interessante conversazione con il nostro amico a fianco a noi, abbiamo la radio accesa e i finestrini aperti in una splendida giornata primaverile. Teniamo d’occhio la strada, mentre continuiamo a parlare, e abbassiamo un po’ il volume della radio. All’improvviso sbuca un gatto dal ciglio della strada e noi freniamo bruscamente, evitando l’impatto. Dopo qualche secondo siamo inondati dall’adrenalina, abbiamo il cuore in fibrillazione e il fiato corto, sudiamo e cominciamo a capire lo scampato pericolo. Restiamo aggrappati al volante, il piede sul freno, finché non ci calmiamo...

Un esempio abbastanza classico e semplice per porci la domanda: di quante delle azioni descritte eravamo consapevoli? Ve lo dico io, tre:
- della conversazione con il nostro amico
- del dover abbassare un po’ la radio
- dello scampato pericolo
la nostra mente concia si è occupata solamente di questi tre eventi.
Ma, allora, “chi” ha fatto tutto il resto? “Chi” guidava e ci ha evitato un incidente?
La parte inconscia della nostra mente governa e gestisce il 95% di tutte le nostre attività (qualche studioso parla addirittura del 99%!) e questo significa che viviamo il 95% della nostra vita in modo inconsapevole.
Il nostro subconscio registra tutto dall’età prenatale in poi ed è particolarmente attivo fino ai 5-6 anni di età, quando si sviluppano maggiormente le facoltà cognitive. Gli EEG mostrano infatti le diverse frequenze dell’attività cerebrale che, sottoforma di onde, si modificano con l’età. Lo sviluppo della mante cognitiva va, in qualche modo, a sovrapporsi alla mente inconscia, relegandola ad un tono di fondo. Ma, lungi dall’essere zittito, il nostro subconscio, oltre a continuare la sua attività di registrazione, invia sempre per primo le risposte agli stimoli, attingendo da un enorme bacino di informazioni. A volte ci rendiamo conto che stiamo per avere una reazione “istintiva”, magari poco ortodossa in una certa circostanza, e decidiamo di cambiare comportamento, ma per lo più agiamo inconsciamente.

Ora, l’attività e le risposte comportamentali del nostro subconscio sono assolutamente indispensabili, specie quando si tratta di sopravvivenza. Nell’esempio precedente, le attività inconsce ci hanno permesso di guidare (attività fisica di grande coordinamento), di godere di una giornata primaverile e soprattutto di evitare un pericolo, il tutto “senza pensarci”. Chi non ha pensato, in realtà, è la sola mente conscia, occupata a conversare, mentre la mente inconscia pensava eccome e ha dato tutte risposte adeguate.
I problemi nascono, invece, quando deleghiamo il nostro inconscio a decidere per noi, a gestire fisiologia e comportamento, in circostanze che richiedono una maggiore elaborazione. Scelte complesse, decisioni importanti, relazioni interpersonali, sono situazioni nelle quali il modello reattivo del subconscio si rivela del tutto inadeguato, se non dannoso.

Conscio e subconscio costituiscono le due macro-sfere di attività mentale individuate dall’accademia, ma chissà cosa ci riserveranno le scoperte future... già oggi gli EEG di una persona in meditazione sembrano rivelare un’attività mentale ancora diversa, per non dire che le emozioni non vengono considerate un’attività mentale, almeno in occidente... vedremo. Intanto, con quel che sappiamo, possiamo già fare interessanti considerazioni, che svilupperò nei prossimi post.

Voglio concludere introducendo un secondo binario di funzionamento mentale. All’ormai universalmente accettato “modello elettrico” del nostro cervello si sta affiancando il “modello biochimico” e sembra che, se da un lato, l’attività elettrica del cervello ci informa su una quantità di aspetti, dall’altro, il fatto che la trasmissione di informazioni dal cervello a tutto l’organismo e viceversa avvenga per via biochimica (ad opera dei peptidi) apre degli scenari davvero sorprendenti!

Alla prossima.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

A LEA

... che mi ha insegnato la Natura.
Ho le scarpe ancora infangate e le tue impronte per casa...

 

E GLI OCCHI PIENI DI TE...

 

AREA PERSONALE

 

CHI SONO

Architetto professionista.
Consulente esperto in:
- analisi e gestione emotiva degli spazi costruiti
- analisi e gestione dello stress ambientale
- space management
- clutter management
- time management

 

SEGUIMI ANCHE SU:

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963