Creato da: glenRunciter il 25/05/2006
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ANATHEMA - Alternative 4 (1998)

Post n°8 pubblicato il 31 Maggio 2006 da glenRunciter
 
Tag: Dark

Ci sono momenti nella vita di un uomo dove un solo episodio cambia il corso della proria esistenza. Può essere un incontro, un’avvenimento inaspettato, un regalo o un addio, a volte un cd musicale. Un cd come Alternative 4.

Questo è quello che è accaduto al sottoscritto circa 8 anni or sono. Ricordo ancora molto bene la sera nella quale per la prima volta ascoltai quest’album, completamente solo, disteso su di un letto di un vuoto appartamento, accompagnando ogni nota di ogni singola canzone alla lettura silenziosa del testo corrispondente. Sentivo in quei momenti che qualcosa dentro di me stava cambiando, una nuova consapevolezza sgorgava dai meandri della mia mente, pensieri che avevano bisogno di una forza più grande per fuoriuscire. La forza che solo un’opera d’arte sa dare.

Alternative 4 è il sesto full-lenght album degli inglesi Anathema; l’album che perfeziona la svolta musicale avvenuta con "Eternity", l’abum della piena maturità artistica.

Dopo gli inizi doom culminati nel capolavoro “The silent enigma”, e  compreso che oltre quel limite artistico in quel genere non si potesse andare, la band dei fratelli Cavanagh e di Duncan Petterson vira su territori nuovi , verso uno stile musicale per me inetichettabile. Rock? Dark? No. Solo musica. Meravigliosa musica.

Dolcissime note di pianoforte  accompagnano l'opener Shroud Of False, ed i suoi versi sussurati racchiudono tutta l’essenza di questo lavoro ed in generale della band inglese.

We are just a moment in time
A blink of an eye
A dream for the blind
Visions from a dying brain
I hope you don't understand

Dopo migliaia di cd musicali ascoltati per il sottoscritto ancora oggi questi versi rimangono inimitabili ed unici.  Fragile dreams ci apre le porte di un nuovo mondo, fatto dalla semplice contemplazione della nostra mortalità; Empty e Lost Control lasciano completamente sgomenti. Manifesti della assoluta vanità di ogni ricerca di senso.

I'm coming to an end,
I've realized what I could have been.
I can't sleep so I take a breath and hide behind my bravest mask,
I admit I've lost control
Lost control...

Riconnect ci pone di fronte ad un ennesimo angoscioso dilemma…

An answer won't come from me
Confront your own worst enemy
What does your mirror see
Is it time to face up to me?

….mentre la dolce e malinconica Inner silence fornisce flebili indizi…

When the silence beckons
And the day draws to a close
When the light of your life sighs
And love dies in your eyes
Only then will I realize
What you mean to me.

Alternative 4, Regret e Feel ci fanno nuovamente sprofondare nella strazianze e angosciosa estasi del dolore e del rimorso che attraversa l’animo di chi “ha capito”. Il nostro destino è segnato, nessuna speranza, solo barlumi di luce e poi il nulla.

I tried to murder the lonely,
Contemplate our mortality.
Into infinity,
Frozen memory
Wipe the tears from yesterday,
A time for change, take the pain away.
Angel, my destiny,
Can you feel me?

VOTO: 10 

 
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Commenti al Post:
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/05/06 alle 16:11 via WEB
Addirittura 10?! T'ha schoccato parecchio, eh?
(Rispondi)
 
antonioconoscitore
antonioconoscitore il 31/05/06 alle 16:53 via WEB
E si. Così come Eternity e Judgement. Io la chiamo la trilogia della disperazione. Quando si trovano degli artisti che riescono a esprimere in musica e parole quello che avresti voluto sempre esprimere ma che non non sei mai riuscito a fare per mancanza di talento e capacità, è come trovare il tuo IO ideale.
(Rispondi)
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/05/06 alle 23:58 via WEB
Comprendo perfettamente il tuo "sentire"... alla fine della fiera, è una sensazione molto appagante...
(Rispondi)
 
daroma73
daroma73 il 31/05/06 alle 17:36 via WEB
Gli Anathema non si possono sentì, orribili, mediocri, insulsi.
(Rispondi)
 
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