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l'importante è essereChi c’è dietro la maschera che porti. Chi c’è dietro il paravento se non la fonte inesauribile del Sé Tu non sei né il paravento, né la maschera. Tu sei il Sé che tiri i fili della tua vita e del tuo destino. E chi è quest’amore se non quella stessa fonte dalla quale tutto s’è creato? Ragiona col cuore e non con la mente. La mente, come dice la parola stessa, mente! Parliamo di peccato, di Peccato originale o di Karma, ma in sostanza tutto ciò che viviamo è bello davanti agli occhi di “Dio”. Non c’è ombra nel suo immenso amore. Lui è la fonte e non il giudizio. Ciò che viene dall’uomo è giudizio, ma ciò che viene dal Divino è amore incondizionato. Il dramma dell’uomo moderno è di liberarsi dai sensi di colpa che l’hanno incatenato. L’unica cosa di cui ha bisogno è di comprendere che tutto è esperienza. Quando “Dio” ha creato il mondo non ha messo nessun paletto…ha amato la Notte ed il Giorno, perché ambedue le cose davanti ai suoi occhi erano belle: quando c’è la luce c’è anche il buio. Quando c’è la notte, c’è la luce. L’inganno sta nel considerare i due aspetti l’uno separato dall’altra e dividendoli in bene ed in male. Questo è il vero peccato degli esseri umani. Viviamo nel giudizio e non col cuore. Viviamo nella separazione del bello e del brutto fino ad arrivare a credere che siamo migliori dell’altro e ci dimentichiamo che ogni individuo è perfetto così com’è. Non abbiamo bisogno di altro se non di comprendere che anche la cacca fa parte del creato e per “Dio” anche gli escrementi sono una cosa bella. Non c’è libero arbitrio. E’ un inganno crederlo. E’ la più grossa balla inventata dalla religione pensare che l’uomo sia libero di agire liberamente. Tutto è già pre-stabilito e pre-confezionato. L’anima conosce già ogni cosa. E ogni cosa serve all’anima per evolversi verso altre dimensioni, altrimenti, l’uomo come potrebbe comprendere l’equilibrio col divino se non sperimentasse anche il male? Quando leggo articoli fantasiosi di alcuni intellettualoidi non posso far altro che sorridere alla loro ignoranza. Pensieri contorti che non fanno altro che portare maggior confusione alla gente. E pensano di poter dire tutto in nome di “Dio” solo perché credono di avere il “patentino” per farlo. Concetti vuoti che hanno riempito i loro cuori di spazzature intellettuali senza conoscere veramente il significato sottile delle parole. Il peccato segue la società e così l’evoluzione dell’uomo. Come si fa a parlare di Dio se non può essere definito? Dio lo puoi solo sperimentare, non lo puoi personalizzare con le parole, perché nel momento in cui parli di Dio lo definisci. E se non conosci Dio non puoi comprenderlo. Dio è esperienza e consapevolezza, ma per quanto ti sforzi durante l’esistenza a ricercare un aspetto di Dio, non lo troverai mai, nemmeno se farai chissà quali esercizi spirituali, digiuni, preghiere o altro ancora. Salvo che tu non muoia.
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Inviato da: misterio17
il 26/01/2010 alle 22:53
Inviato da: ramthas
il 06/01/2010 alle 03:03
Inviato da: wicca1979
il 05/01/2010 alle 23:50