messalina pensiero

Post N° 20

Non stava nel significato delle parole

Ma nel loro suono

Riguardava continuare a guardarti

Riguardava cogliere quel “qualcosa”

Che ha riempito la stanza dal primo istante

Tu bussi insistentemente sul mio cuore.

Mi fai sentire come se vedessi qualcosa di me che io neanche conosco

IL FATTORE Y

O donne, o guerriere, o amazzoni, o noi che sfanghiamo la vita a muso duro, o noi che se c'è da aprire un cassetto di metallo incastrato piuttosto lo prendiamo a calci ma non gattamortizziamo il primo maschio che passa, o noi che apriamo le bottiglie e i barattoli da sole, o noi che se c'è da aggiustare la caldaia andiamo in cantina col cellulare e la cassetta degli attrezzi e senza battere ciglio telefoniamo all'assistenza, o noi che se l'automobile fa un rumore tipo un topo in agonia telefoniamo al nostro ex trombamico meccanico e gli cantiamo appunto l'agonia del topo....

a volte ci domandiamo

ma perchè sto vivendo come un uomo?
ma perchè so fare tutto?
ma perchè qualunque maschio incrocio si appende alla mia forza e mi chiede di fargli da madre, da padre, da life-manager?

allora,

giusto per non arrendersi,

voglio credere al fattore y.

Come in un'equazione onesta, si lascia spazio a ciò che non si può sapere e si cerca umilmente di decriptarlo, per quanto ci sia possibile.

Ci devessere qualcosa in qualche MASCHIO di razza umana che non sia nulla delle capacità/atteggiamenti/energia/attitudini facenti parte la categoria di quelle sopra elencate (aggiungo: senso pratico, essere diretti, catturare e dirigere le situazioni)...

Qualcosa appunto di INAFFERABILE, INIMMAGINABILE, INCOMPRENSIBILE al cervello femminile più guerriero, ma che si presenti con inaspettata e lampante FORZA al momento opportuno...

e che ci faccia dire,

"grazie a Dio questo è un UOMO:
perchè ciò mi sia chiaro non lo so e non mi interessa saperlo.
Onestamente, senza illusioni, senza proiezioni, senza chiusure, a cuore ed anima cruda, SENTO questa forza che non so definire, che so essere diversa da me.
Accetto il misterioso, l'inconoscibile e ne accolgo i frutti.
So che mi basta e mi completa, per quella parte di me che vuole ancora credere nell'incontro felice di due universi"

"L'uomo suonerà il suo cuore-tamburo e la donna porterà la sua conoscenza dei ritmi e delle stagioni; ed essi saranno nutriti con i doni dello Spirito per il resto dei loro giorni"

SING

arrendersi

Oggi ho questo buco nel cuore, questo elastico che sento tirare nel centro del petto...(e vorrei sapere dov'è l'altro capo)....oggi ho, dietro agli occhi,  questa luce del colore della sabbia della spiaggia di Santa Maria.

Ieri sera ho chiesto al professore tra il frastuono di 15 ragazzini wolof della savana che cantavano e suonavano tavolo, bicchieri, posate :

"Come si fa ad arrendersi e nello stesso tempo ad essere lucidi ?"

Mi ha risposto:"Bisogna raggiungere un grado più alto di consapevolezza"

E allora, altro giro di osservazione di tutto: istinto, emozioni, sogni, paure, pregiudizi, ispirazioni, digressioni, debolezze, punti di forza, nostalgie, visioni.

E poi via: questa bella "bolla di presente" dritto nelle mani di Dio o dello spirito o dell'universo, o del karma o di quel che si vuole con un rituale a caso, basta che sia "mio"…

...tipo il pezzo di strada che faccio tutte le mattine tra il passaggio a livello di Fellegara e la prima curva a gomito in questo microcosmo di mondo a metà tra la pianura padana e le colline dietro i cui profili nelle giornate limpide d'inverno si vedono le cime degli appennini.

E lì, tra il passaggio a livello e la madonnina nella curva,  verso le otto passa una multipla scassata con dentro un'anima inqueta di tamburi e di canti, di calore umano e di cieli immensi, di mare e di deserto, di colori e occhi scintillanti, di sorrisi e di "teranga".

Chissà, forse proprio quella curva, dove sono concentrate mille preghiere di mille persone che negli anni hanno rivolto un pensiero all'Assoluto,è il posto giusto per lanciare il mio boomerang spirituale....

E poi, dopo il rituale, il silenzio....sta qui il punto in cui arrendersi e avere pazienza, mantenere il cuore puro e andare avanti con fiducia, facendo le stesse banali cose di ogni giorno. In fondo, se me ne andrò, la mia presenza "qui e ora" in questi luoghi, facendo questi gesti, insieme a queste persone verrà scagliata nell'oblio universale, nell'enorme tritacarne del tempo, perciò diventa unica, preziosa e sacra.

In attesa che il boomerang/anima al proprio acme abbia sfiorato le mani Dio ...e che ritorni indietro con il suo messaggio

Autumn