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PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Stamattina ho assistito ad una scena molto tenera. Andando al lavoro sono passato come al solito davanti alla scuola elementare del mio paese ed ho visto un sacco di genitori fare le foto ai figli: il loro primo giorno di scuola! Quanti ricordi legati a quel mio primo giorno… Avevo un grembiule blu sicuramente ereditato da qualche cugino, una cartella verde scuro che credo stazioni tuttora nel portabagagli della macchina del babbo e probabilmente m’avevano pettinato con la riga da una parte che faceva tanto bravo bambino. Il maestro Giovanni era un’istituzione ed il suo viso dai toni scuri del sud si apriva spesso nel sorriso di chi la sa lunga. I genitori avevano ricevuto il permesso di poterci guardare dalla porta finché rimasero solo pochi bimbi col moccio da pianto disperato e così abbiamo dato il via a quella che sarebbe stata una lunga carriera scolastica. Mi avevano comprato una replay e per quanto scrivesse male era indubbiamente comoda. Non provenivo da quegli asili in cui ti insegnano già a leggere e scrivere per cui quella frase da ricopiare alla lavagna per ben 3 volte non aveva per me nessun significato! Tempo dopo ho scoperto che stavo copiando “Oggi è il mio primo giorno di scuola”, ma io tracciavo dei segni sul foglio cercando di imitare al meglio la scrittura precisa e sicura del maestro ed ogni volta che finivo la frase mi alzavo dal banco per chiedere a quell’uomo dai radi capelli grigi se i miei segnacci erano simili a quanto lui aveva scritto pochi minuti prima. Il suo sorriso largo e divertito in risposta alle mie domande mi è rimasto sempre nel cuore e ancora oggi è uno dei ricordi più belli che ho della mia prima infanzia… Il sole splendeva ancora forte, il grembiule era più serio di quello appena dismesso dall’asilo e i pantaloni nascondevano i crostoni sulle ginocchia. Avevo la sensazione che la mia vita fosse appena cambiata: stavo diventando grande…