Creato da mikacine il 15/01/2008
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John Wick - Capitolo 2

Post n°664 pubblicato il 27 Marzo 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Nel 2015 approdò al cinema una pellicola senza troppe pretese ma con la giusta dose di azione,humour e pallottole,tanto da diventare ben presto un cult del genere action. La figura di John Wick,sicario silenzioso,malinconico e vendicativo,colpì la celluloide con lo stesso effetto di un pugno sotto al mento,stordendo e lasciando KO ogni avversario "cinematografico" e non.


Questo nuovo capitolo inizia esattamente dove finiva il primo episodio,con Wick che termina la sua vendetta nei confronti del mafioso Tarasov. Convinto di potersi finalmente godere la "pensione" e di poter metabolizzare il lutto per la scomparsa della moglie,John si ritira cercando di buttarsi alle spalle una vita fatta di omicidi e cadaveri. Improvvisamente una sua vecchia conoscenza torna a farsi viva chiedendogli di rispettare un pegno d'onore pattuito molti anni prima: per rispettarlo e poter vivere tranquillo dovrà uccidere la sorella di un potente mafioso italiano per garantirgli un posto alla tavola dei più grandi criminali del mondo. Wick,inizialmente poco propenso,accetta il compito che,però,gli riserverà più di una sorpresa e più di un...livido!

Puntare tutto sulla "confezione" è stato il motto già dal primo film,e diversamente non poteva essere visto che nulla di nuovo c'era nella storia di un sicario che "esce dal giro" per poi ritornarci e uccidere tutti. Ma John Wick,come detto prima,è diverso dagli altri: è ben più letale nel suo essere normale,è meticoloso ma anche particolarmente istintivo,oltre ad avere la capacità di essere il migliore anche con una matita come arma. Mille cliché e situazioni surreali non scalfiscono affatto il film che,mescolando Walter Hill ed Arma Letale,rimane nell'immaginario collettivo grazie anche ad un aristocratico e violentissimo Keanu Reeves.

 
 
 

Kong: Skull Island

Post n°663 pubblicato il 20 Marzo 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Ai più la parola MonsterVerse potrà dire veramente poco ma in realtà è uno dei termini che più sta solleticando la curiosità dei cinefili di tutto il mondo. La Warner ha deciso di creare un universo condiviso fra due leggende mostruose,King Kong e Godzilla,per arrivare ad un crossover in cui ci sarà l'epico scontro fra i due. Tre anni fa il primo tassello con il reboot di Godzilla ed ora questo "nuovo inizio" per King Kong.


In piena Guerra Fredda l'agente governativo Randa si reca su di un'isola misteriosa per cercare di mapparla prima che lo facciano i russi. Il suo team è formato da alcuni sismologi,una fotoreporter,un avventuriero inglese ed una squadra dell'esercito americano appena rientrato dal Vietnam. Sfruttando i loro avanzati elicotteri da combattimento riescono a superare le avversità del clima attorno all'isola e ciò che si trovano davanti è un paradiso incontaminato. Un posto idilliaco da studiare che,però,presenta una verità inquietante: quest'isola non è altro che un luogo di collegamento fra un mondo sotterraneo,popolato di mostri giganti che un tempo vivevano in superficie,e quello nostro,ed il Re dell'isola è uno scimmione alto più di trenta metri di nome Kong...

L'era cinematografica post-Pacific Rim ha restituito spolvero - e passione - per i grandi mostri "spacca città" e il successo degli universi condivisi che hanno costruito in Marvel - ed ora anche in Universal con i classici anni '30 - hanno dato le idee giuste per rilanciare queste pellicole. Il risultato è un film di guerra e di avventura,in cui il concetto di "uomo vs natura" viene portato all'estremo,e che presenta una grossissima novità per i film del genere,cioè la presenza assidua (e fin dalle prime sequenze) dello scimmione,qui vero protagonista e non solo oggetto misterioso e spesso mostrato con il contagocce.

 
 
 

Bleed - Più forte del destino

Post n°662 pubblicato il 19 Marzo 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Tante volte ci siamo trovati a raccontare di storie di sport trasposte al cinema,e ancor più volte lo sport in questione era la boxe,probabilmente il più utilizzato ed anche il più adatto per metaforizzare al meglio le vicissitudini della vita. 


Vinny Pazienza è un giovane pugile sbruffone,casinista e dalla volontà di ferro. Ha una famiglia molto presente nella sua vita,a volte anche troppo,ed è lo stesso padre ad occuparsi degli ingaggi e dei suoi incontri. All'apice della sua carriera un tremendo incidente d'auto lo costringe ad un'operazione rischiosa per scongiurare la paralisi. Costretto a vivere con un collare sul cranio che gli impedisce molti movimenti,Vinny si sente abbandonato dai suoi affetti che,oltre a trattarlo come un handicappato,lo vede oramai come un ex-pugile. Grazie anche alla tenacia del suo allenatore,Vinny non solo tornerà ad avere una vita normale ma addirittura tornerà sul ring giocandosi il match per il titolo di una categoria superiore.

I punti di riferimento del film sono ovviamente i più "grandi" degli anni passati,su tutti Rocky e Toro scatenato,ma ovviamente qui siamo su "un altro pianeta". Un tema così abusato presenta inevitabilmente aspetti stantii e storie che di certo non sanno di nuovo,ma la vera forza di pellicole del genere sta nell'epica del racconto. Redenzione,caduta,successo,risalita sono ingredienti che piacciono al grande pubblico,sempre alla ricerca di valori in cui credere ed esempi con cui potersi immedesimare. La storia è raccontata senza,però,approfondire tali tematiche e la pellicola risulta semplicemente piacevole ma per nulla memorabile.

 
 
 

Omicidio all'italiana

Post n°661 pubblicato il 17 Marzo 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il trio di comici Ivo Avido,Herbert Ballerina e Maccio Capatonda ci hanno proprio preso gusto. Dopo la gavetta su YouTube ed il successivo passaggio nel mainstream grazie a Radio 105,il passo per la conferma definitiva era quello della tv e del cinema. Negli ultimi due anni,infatti,ben tre produzioni hanno gravitato attorno ai loro nomi - tralasciando il film On Air che li vedeva come parte collaterale.. - e la loro comicità si è fatta conoscere in tutto lo Stivale.


Acitrullo è un borgo sconosciuto di soli 16 abitanti. La tecnologia qui non è mai arrivata ed anzi il piccolo paesello si sta sempre più svuotando a causa della povertà di strutture,svago e lavoro. I fratelli Peluria sono gli unici a credere ancora nelle potenzialità del borgo ed essendo Sindaco e Vice Sindaco hanno preso a cuore l'interesse di tutto il paese. Cercando di convincere la contessa del paese a sovvenzionare ancora le loro attività ricreative,atte a dare spolvero al paese,i due vedono morire soffocata dal suo stesso cibo la contessa e capiscono di poter cogliere al volo un'occasione irripetibile: far passare l'accaduto come un omicidio attirare così l'attenzione di stampa e turismo.
Ovviamente non tutto andrà nella direzione sperata...

Ancora una volta,esattamente come per il fulminante esordio di Italiano Medio,la banda di comici affronta tematiche riguardanti usi e costumi molto attuali in chiave ironica: e così lo sciacallaggio dei media,il turismo dell'orrore e la snervante voglia di gossip dell'opinione pubblica vengono grottescamente e spudoratamente disegnate come peculiarità del nostro modo di vivere,una sorta di abitudine populistica. Meno riuscito di Italiano Medio ma altrettanto intelligente nel prendere di mira quella barbarie mediatica che negli ultimi anni ha preso il sopravvento nel palinsesto televisivo quotidiano.

 
 
 

Logan - The Wolverine

Post n°660 pubblicato il 16 Marzo 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Terza avventura in solitaria per il mutante Marvel più amato e celebrato dai nerd (e non solo..) di tutto il mondo. Il nostro antieroe dallo scheletro e gli artigli di adamantio è l'unico dell'Universo Marvel ad aver avuto una serie di pellicole incentrate interamente su di lui. Dopo ben due episodi non propriamente riusciti si erano quasi perse le speranze di vedere una degna trasposizione cinematografica.


Ci troviamo nel 2029 ed i mutanti si sono quasi totalmente estinti. La causa di questa estinzione è legata allo sviluppo di un virus in grado di debellare il gene mutante nei soggetti "X" ed è stato sviluppato dalla stessa organizzazione a capo degli esperiementi sui mutanti di cui si parla ampiamente nel primo film su Wolverine e nella stessa saga degli X-Men .
Logan è tremendamente invecchiato,il suo gene mutante sta pian piano scomparendo a causa dell'avvelenamento provocato dall'adamantio del suo scheletro e la sua preoccupazione principale è quella di procurare le medicine al professor Xavier,oramai un novantenne in piena demenza senile. La sua routine viene sconvolta quando viene a conoscenza di una ragazzina mutante con i suoi stessi poteri e che,proprio per questo motivo,è inseguita da alcuni personaggi misteriosi.

Tre si dice sia il numero perfetto ed in questo caso il detto calza a pennello. Dopo due film diversi fra loro ma anche piuttosto deludenti siamo di fronte alla maturazione definitiva del personaggio di Wolverine,in una storia ed in un film dal sapore più che mai western: un antieroe,solitario e scorbutico come nella tradizione del selvaggio west,sul viale del tramonto che scopre di avere legami col passato che non pensava più di avere e che lo portano ad avere un nuovo motivo per lottare ancora. Paradossale come il miglior film su Wolverine sia quello in cui lo si riconosce meno,vista la sua debolezza crescente e la sua "mortalità",ma proprio quest'aspetto rende il film un lungo,malinconico e ricco di significato addio. Addio a Jackman che ha reso iconico il mutante (questa è la sua ultima apparizione nei suoi panni..),addio al personaggio (per ora non c'è in programma un reboot o roba simile..) e solo un arrivederci ad una figura comunque immortale.

 
 
 
 
 

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