Creato da mikacine il 15/01/2008
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Messaggi di Gennaio 2018

 

L'ora più buia

Post n°709 pubblicato il 25 Gennaio 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

La storia,raccontata attraverso gli occhi di uno dei suoi protagonisti e mostrando alcuni retroscena fondamentali almeno quanto i fatti conosciuti da tutti.


Ci troviamo nel 1940 e la II Guerra Mondiale è appena iniziata. I nazisti ad ovest hanno invaso il Belgio e l'Olanda e si apprestano a soggiogare anche la Francia e la sua capitale Parigi. Quasi 400.ooo soldati britannici sono ora bloccati sulle coste francesi di Dunkerque,con alle spalle il mare e davanti i soldati tedeschi che sparano a tutto ciò si muova nella loro direzione. L'Inghilterra sarà il prossimo obiettivo dell'armata di Hitler ed il neo Primo Ministro Winston Churchill si trova a dover capire come muoversi all'interno di uno scacchiere totalmente confuso e zeppo di pericoli: preparare la nazione alla possibile invasione e ad una guerra inevitabile oppure accettare le condizioni di resa e "pace" proposta dall'Asse nazi-fascista. Churchill,personaggio che già non gode di buona fama a causa della sua eccentricità e di alcune scelte passate infelici,dovrà così scegliere se dar retta al suo carattere impetuoso e sullo spirito battagliero del suo popolo,oppure se seguire il consiglio del Parlamento e accettare la resa.

Dell'importanza e dell'impatto nella politica mondiale di tale personaggio si è parlato per tutti questi decenni,attraverso documentari,testimonianze e filmati. Dei retroscena,invece,non si sa nulla e si rivelano essere proprio il punto di forza del film assieme alla straordinaria performance di Gary Oldman: la scelta del partito per la sua candidatura,il personaggio forte,estroverso ma anche pronto a cambiare in maniera camaleontica pur di trovare il meglio per il suo paese e tutti i suoi dubbi sono il vero punto forte del film,un pezzo di storia raccontato anche nei suoi meandri più oscuri e sconosciuti. 

 
 
 

Tutti i soldi del mondo

Post n°708 pubblicato il 18 Gennaio 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

Ridley Scott "ritorna sulla Terra" dopo le due sue ultime escursioni interstellari (The Martian e l'ultimo Alien) e lo fa approcciandosi ad un dramma reale su di un rapimento avvenuto negli anni '70. 


Il 10 Luglio del 1973 il sedicenne John Paul Getty III viene rapito a Roma dalla 'Ndrangheta e portato in Calabria. La mafia locale vuole ottenere un lauto riscatto - la richiesta è di circa 17 milioni di dollari.. - approfittando del fatto che il nonno del ragazzo è J. Paul Getty,magnate petrolifero e uomo più ricco del mondo. La famiglia viene avvisata del rapimento e la ex nuora di Getty senior contatta subito il suocero per avere la somma necessaria,confidando soprattutto nel rapporto fra nonno e nipote che negli anni precedenti avevano passato parecchi momenti insieme. Inaspettatamente e con estrema e lucida decisione Getty senior annuncia alla stampa che non ha alcuna intenzione di pagare il riscatto,essendo per lui un "affare poco conveniente". La madre a questo punto inizierà una lotta contro il tempo per temporeggiare coi rapitori e nel frattempo trovare i soldi necessari.

Scott arricchisce la sua già ampia filmografia con un drama in vecchio stile su una storia realmente accaduta,un rapimento da prima pagina che scuote il mondo e che,visto periodo e luogo (anni '70 in Italia..),si snoda anche attraverso influenze sociali e culturali non indifferenti. Non si sviluppa quasi mai come un thriller,sono pochi i momenti di suspense nel film,ma tutto gira attorno alla figura cinica e deprecabile di un uomo attaccato solo alle cose e pronto a dare un valore a tutto. La sporcizia dell'animo di Getty è descritta in maniera perfetta ed è peggiore dei luoghi sudici della prigionia del giovane nipote.


 
 
 

Jumanji - Benvenuti nella giungla

Post n°707 pubblicato il 12 Gennaio 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il primo Jumanji è una pietra miliare del cinema moderno e del fantasy d'avventura,con un Robin Williams in gran spolvero. Approcciarsi quindi a quel cult sarebbe potuto risultare rischioso,ecco perchè questo progetto ha più l'aria di un nuovo episodio (o di un nuovo inizio,volendo..) attualizzato e modernizzato.


Nel 1996 un gioco da tavolo chiamato Jumanji viene trovato su di una spiaggia e,dopo essersi aggiornato trasformandosi in una console da videogame,cattura al suo interno un teenager che ci stava giocando. Circa vent'anni dopo quattro adolescenti di un liceo vengono messi in punizione dalla scuola e costretti a sistemare un seminterrato; al suo interno trovano proprio la console con il gioco di Jumanji e dopo averlo acceso anche loro quattro subiscono lo stesso destino,rimanendo intrappolati nel gioco. Trasformati nei loro avatar scelti per giocare i quattro ragazzi dovranno completare la missione del gioco per poterlo terminare,restituendo pace alla giungla di Jumanji e per poter tornare alla realtà.

Si evince fin da subito la stessa struttura del primo (inarrivabile) film,quindi lo spettatore ritrova il gioco dal fascino ipnotico,i giocatori risucchiati dal gioco stesso e che farà di tutto per ucciderli sia nel gioco che nella realtà. Qui però si ribaltano i ruoli con i protagonisti catapultati all'interno del gioco e non il contrario,ed in più l'avventura sovrasta di gran lunga tutto il resto. Un bel film di intrattenimento a cui manca (volontariamente) quella componente malinconica che ha reso Jumanji un punto fermo nell'immaginario collettivo.

 
 
 
 
 

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