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Messaggi di Novembre 2018

 

Robin Hood - L'origine della leggenda

Post n°754 pubblicato il 30 Novembre 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

C'è carenza di idee nuove ed originali ad Hollywood e così,ciclicamente,vengono rispolverati vecchi miti nella speranza di dare loro nuova linfa e,magari,farne dei nuovi cult. Dopo i due leggendari personaggi inglesi Sherlock Holmes e Re Artù,ora tocca all'arciere più famoso della cultura pop mondiale e protettore dei disagiati inglesi: Robin Hood.

Il giovane Robin di Loxley è un aristocratico inglese che viene chiamato alle armi per partecipare alle Crociate,lasciando le sue tenute ed il suo amore per ben tre anni. Durante questo periodo il lord conosce gli orrori della guerra e la brutalità dei suoi superiori e quando cerca di cambiare le cose viene rispedito in patria,ferito ed umiliato. Al ritorno a casa scopre che tutti i suoi averi sono stati confiscati dallo sceriffo di Nottingham e che la sua promessa è fidanzata con un politicante giovane ed ambizioso,il tutto perchè lo stesso sceriffo ha fatto credere che il lord fosse morto in battaglia. Qui ritroverà un comandante moro che vuole sovvertire il governo inglese e che necessita dell'aiuto dell'oramai ex lord..

Molta più azione,molta più ironia e due protagonisti più giovani delle ultime trasposizioni. Insomma,un progetto in linea con gli attuali tempi cinematografici e che si discosta parecchio dal più classico film con Costner o alla versione di Scott con protagonista Crowe,ed anche con meno spessore nella trama,ma comunque godibile al 100%.

 
 
 

Overlord

Post n°753 pubblicato il 21 Novembre 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

J.J. Abrams quando si muove lascia sempre il segno,sia grazie alla sua bravura dietro la macchina da presa che in quella come produttore di film con la sua Bad Robots. Basti pensare ai progetti legati al franchising di Cloverfield e a quelli dei leggendari Star Trek e Star Wars,anche sfruttando un virale e spettacolare marketing.


Alla vigilia dello sbarco in Normandia ad un gruppo di soldati statunitensi viene affidata una missione speciale sul territorio francese,quella di trovare uno sperduto paesino dietro le linee nemiche e distruggere una torre di comunicazione per favorire lo stesso imminente sbarco degli Alleati. Paracadutati sul territorio i soldati vengono decimati dai Nazisti ed i pochi sopravvissuti si rifugiano in un casolare nei pressi della torre e quando mettono in atto la loro missione primaria ciò che trovano di fronte è uno scenario terrificante: non solo i Nazisti stanno cercando in tutti i modi di mettere in ginocchio l'Europa,ma pur di vincere la guerra hanno iniziato una serie di esperimenti genetici sui prigionieri francesi per creare delle armate sovrannaturali ed invincibili. A quanto pare il terreno su cui sorge il paesino francese è pregno di sostanze alterabili chimicamente da alcuni dottori nazisti senza scrupoli...
Film molto bello che mescola il classico war-movie (il prologo è veramente bello,degno dei classici del genere..) e l'horror tipico dei b-movie notturni,ottenendo il meglio da entrambi i generi.

 
 
 

Hunter Killer - Caccia negli abissi

Post n°752 pubblicato il 19 Novembre 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

Un thriller d'azione con al suo interno spionaggio,conflitti a fuoco,colpi di stato e diplomazia in stile Guerra Fredda sono gli ingredienti di questo progetto che poggia su basi solide quanto spettacolari.

Negli abissi delle acque nel nord della Russia due sottomarini,uno statunitense ed uno russo,vengono affondati in sequenza. Tutto fa pensare ad un attacco in cui le due superpotenze abbiano volutamente spazzato via anni di diplomazia per ripiombare agli anni della Cold War. Tutti tranne il capitano Joe Glass che,grazie ai suoi decenni di esperienza,crede nella stranezza della situazione e,comandando un sottomarino Hunter Killer,si imbarca in una missione di soccorso nelle acque russe dove riesce a recuperare il capitano del sottomarino russo da cui carpirà alcune informazioni.
La situazione degenera sempre di più quando il Ministro della Difesa Russa mette in atto un golpe per soverchiare il governo russo ed avere una scusante per dare via ad una guerra nucleare e far prevalere la forza sovietica.

Gerard Butler è il protagonista del film e,grazie alla sua imponenza scenica,dona spessore alla bravura di Glass,soprattutto alla sua scrupolosità. Se guardando il trailer si pensa di avere a che fare con un semplice film d'azione,ci si ricrede quasi subito perchè - senza comunque essere un capolavoro.. - la pellicola offre anche tanto altro,anche grazie a quella confezione anni '80 tipica dei war-movie.

 
 
 

First Man - Il primo uomo

Post n°751 pubblicato il 09 Novembre 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

Uno degli eventi più importanti della storia dell'umanità trova finalmente la via per diventare un film quasi cinquantanni dopo il suo accadimento. Ryan Gosling interpreta Neil Armstrong nella storia prima dell'allunaggio e fino a quel famigerato 20 Luglio 1969.

Armstrong è un giovane ingegnere che,all'inizio degli anni '60,vive una vita tranquilla fra test missilistici e quotidianità familiare,almeno fino a quando una terribile tragedia familiare - la morte della figlioletta.. - lo porta a rimettersi in discussione e a cambiare vita,cercando di entrare in un nuovo progetto targato NASA. La corsa allo spazio intrapresa dagli States nei confronti dell'Unione Sovietica porta il governo a selezionare giovani ingegneri per tentare l'impensabile: la conquista della Luna. Neil è in prima linea in questo nuovo progetto,assieme ad altri brillanti scienziati,che vuole trovare un modo per tentare l'allunaggio e cambiare per sempre la storia dell'uomo. Dopo anni di esperimenti e ricerche il traguardo sembra vicino.

Una biografia ben girata e recitata (nessun dubbio sulla bravura di Gosling,stupisce positivamente Claire Foy nella parte della moglie consapevole ma anche ovviamente preoccupata..) che mostra il lato umano di un inconsapevole eroe mondiale,un uomo tranquillo che fatica a rapportarsi con le persone e con i riflettori del momento e che forse non ha mai superato la tragedia della morte della figlia. 

 
 
 

7 sconosciuti a El Royale

Post n°750 pubblicato il 07 Novembre 2018 da mikacine
 
Foto di mikacine

Cosa ci fanno sette persone alloggiate in un hotel a cavallo fra lo stato del Nevada e quello della California in una notte particolarmente piovosa? Sembra l'introduzione di una barzelletta di quart'ordine e dalle risate scontate,ed invece siamo in presenza di un thriller piuttosto particolare.

L'El Royale fino ad un decennio prima - la storia si svolge ad inizio anni '70.. - viveva di uno splendore particolare grazie alla sua eccezionale collocazione a metà fra due stati molto diversi fra loro e che ospitava personalità eccentriche. Ora,di quella lucentezza,è rimasta solo un'estetica sfarzosa e i clienti sono oramai quasi una rarità,tranne questa mattina,una mattinata in cui,oltre al receptionist,ci sono ben quattro clienti con esigenze e profili molto diversi fra loro: c'è un prete,una cantante di colore,una hippy scontrosa ed un loquace venditore porta-a-porta. In poche ore la situazione degenera,mostrando le vere nature dei clienti,smascherando un mistero dietro all'hotel e preparando l'arrivo di un santone dai modi particolarmente violenti..

Difficile poter parlare di più e più a fondo di un film che,fin dai primi trailer,ha vissuto di mistero crescente curiosità. E si conferma un prodotto molto originale,dallo stampo tarantiniano (location,dialoghi,uso della musica e caratterizzazione dei personaggi) in cui,forse,il finale pecca di lucidità,senza comunque far scendere troppo la tensione del film.

 
 
 
 
 

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