Creato da mikacine il 15/01/2008
un blog dedicato ai cinefili

Tag

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Marzo 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Area personale

 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

Ultime visite al Blog

 
mikacineArianna1921ilbisognodiparlareacer.250disperadosalcubokaren_71m12ps12Desert.69cassetta2lisa.dagli_occhi_blurobi70dsgcuorevagabondo_1962anna545limitedelbosco0monellaccio19
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

Messaggi di Marzo 2019

 

The Vanishing - Il mistero del faro

Post n°768 pubblicato il 18 Marzo 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

A nord della Gran Bretagna,nelle isole della Scozia,il clima può essere davvero un fattore determinante per la sopravvivenza. In un contesto di freddo,solitudine,sferzate di vento e pioggia incessante tre guardiani di un faro si apprestano ad iniziare il loro turno di guardia e manutenzione per le prossime sei settimane.

I tre uomini arrivano sull'isola pronti a vivere all'interno della struttura che ospita il faro,organizzando turni anche notturni per fare da guardiani alla struttura e,una mattina,la routine viene interrotta dal ritrovamento di una piccola scialuppa,di una cassa lucchettata e,soprattutto,di un uomo esanime. Durante il soccorso di quest'ultimo avviene una colluttazione fra l'uomo ed uno dei tre guardiani e,piuttosto accidentalmente il naufrago rimane ucciso. I tre uomini,sconvolti,recuperano la cassa e trovano al suo interno dei lingotti d'oro. Inizialmente restii sull'utilizzo di quella improvvisa ricchezza,i tre decidono di fare un patto fra loro per poter usufruire di quell'oro senza attirare troppa attenzione una volta ritornati sulla terraferma. Ma dopo qualche giorno una barca con a bordo un paio di uomini arriva sull'isola e chiede informazioni riguardo all'eventuale ritrovamento di una scialuppa,spingendo i tre ad ideare un piano tanto subdolo quanto pericoloso.

Thriller dal ritmo molto lento ma cupo,esattamente come l'ambiente ed il clima che fa da sfondo alla storia. Il vero attore protagonista è proprio la desolazione del clima e dell'ambiente circostante,perfetti per far crescere la tensione di un bel thriller dai risvolti anche psicologici.

 
 
 

Un uomo tranquillo

Post n°767 pubblicato il 15 Marzo 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Più o meno due o tre volte l'anno gli spettatori hanno appuntamento con Liam Neeson ed uno dei suoi film che lo vedono protagonista nei panni di un eroe improvvisato capace di abbinare la più banale normalità a capacità di uscire vivo dalle situazioni più critiche che gli si parano davanti. 

Niente di meglio di questa versione di un uomo tranquillo,in cui interpreta un diligente e pacifico autista di spazzaneve adibito alla pulizia sulle Montagne Rocciose. Mentre viene insignito dell'onorificenza di"Cittadino dell'anno" suo figlio viene ucciso da una dose letale di eroina dopo un rapimento. L'apparenza fa intendere come il figlio avesse un passato da tossicodipendente ma,indagando,il padre scopre un giro enorme di traffico di droga. Decide,così,di entrare in scena lui direttamente,partendo dagli spacciatori della città fino ad arrivare al boss,scoperchiando una lotta infame con addirittura una fazione di indiani d'America..

La prima mezzora ci offre il tipico film alla Neeson (dalla saga di Taken fino L'uomo sul treno..) che poi,assolutamente inspiegabilmente,perde completamente di spessore lasciando da parte la figura di Neeson - l'unica vera motivazione per cui guardare il film.. - per concentrarsi sulla lotta fra i diversi boss,senza però offrire allo spettatore dosi di azione o di thrilling.

 
 
 

Alita - Angelo della battaglia

Post n°766 pubblicato il 10 Marzo 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Mondo post-atomico,atmosfera steam-punk e storia originale tratta da un fumetto manga,quindi piena cultura orientale. Insomma,non tutta questa originalità all'orizzonte ma Robert Rodriguez è una garanzia di successo comunque.


Futuro non proprio prossimo (2563) in cui La Caduta,una guerra globale che ha devastato il mondo,ha lasciato una sola città "in vita",Zalem. La particolarità di questa metropoli è il fatto di essere sospesa,elevata rispetto alla Città di Ferro che invece fa da discarica. Proprio in questa landa povera il dottor Ido Dyson trova la testa di un cyborg che,una volta riassemblato e resettato,si rivela essere una strana ragazza-robot,senza memoria del suo passato e dalle incredibili capacità nella lotta. Una volta diventata una braccatrice,cioè una sorta di cacciatore di taglie su cyborg criminali,scoprirà molto di più sul suo passato e su un presente molto più complicato e meno umano del previsto.

La firma di Rodriguez non è ben presente nel film,lui così abituato al pulp della scuola tarantiniana,ma offre comunque un film piacevole e godibile,con una storia comunque accattivante nonostante la mancanza di originalità. Meglio del predecessore Ghost in the Shell,ma anni luce da Johnny Mnemonic e,soprattutto,dal capostipite irraggiungibile Blade Runner.

 
 
 

The LEGO Movie 2 - Una nuova avventura

Post n°765 pubblicato il 09 Marzo 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Cinque anni fa i mattoncini colorati più famosi del pianeta approdarono al cinema ed ora (dopo due spin-off dalle fortune alterne,LEGO Batman e Ninjago) arriva l'ovvio sequel. Si sa,i soldi portano soldi..


Immediatamente dopo gli eventi del primo episodio gli "alieni DUPLO" entrano in contatto con il mondo LEGO ed Emmet è il primo che cerca un contatto pacifico con loro,ritrovandosi però contro un popolo ostile che inizia a distruggere il loro mondo. Cinque anni dopo,e dopo vari tentativi fra cui anche quello dell'intervento della Justice League,il mondo LEGO è una landa desolata e post-apocalittica in cui l'unico a mantenere un barlume di dolcezza è proprio Emmet che,anzi,sogna una casa ed una vita normale con la sua amata Lucy. Quando però il generale dei DUPLO propone loro un pacifico,quanto strano,accordo Emmet inizia a collegar tutti i puntini di un piano diabolico che prevede anche l'avverarsi di una previsione profetica che riguarda un possibile Armageddon.

Il fascino dei mattoncini LEGO è oramai globale e sempre crescente,non al pari però dei film che con questo secondo episodio perde di originalità e fluidità,persa con lo spin-off sull'uomo pipistrello. Carino ma molto meno creativo del primo.

 
 
 

Il corriere - The Mule

Post n°764 pubblicato il 08 Marzo 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Eastwood è specializzato in storie americane dal forte impatto cinematografico e questa non lo è da meno,tanto che per l'occasione il regista torna a recitarne il ruolo da protagonista. 

Eastwood interpreta il veterano della guerra di Corea Earl Stone che possiede un'attività da floricultore ben avviata e che lo porta a viaggiare praticamente per tutto l'anno. Questi suoi ritmi infernali gli fanno trascurare la famiglia,tanto da non presentarsi al matrimonio della figlia e a portarlo ad una profonda crisi matrimoniale. Qualche anno dopo l'attività viene pignorata,i suoi metodi di vendita non sono al passo coi tempi moderni,dove l'online spopola. Piuttosto casualmente viene ingaggiato per un lavoro improvviso come corriere,vista la sua passione per i viaggi on the road e la sua conoscenza delle strade. A poco a poco capirà che quel semplice lavoro pagato profumatamente,e che lo porta a conoscere personaggi piuttosto inclini alla violenza facile,altro non è che quello di un corriere per droga ed armi,con scambi fra diverse gang criminali. Anzichè uscire dal giro Earl si fa ingolosire dalla possibilità di quei soldi facili per potersi risollevare e dare alla famiglia ciò che non è riuscito a dare gli anni passati. A tampinarlo però c'è un ambizioso agente della DEA.

Vedere Eastwood (e le sue oramai iconiche rughe) alla guida fa tornare alla mente quel capolavoro di Gran Torino,ma nonostante la pellicola sia bella non siamo dalle parti di quel gioiello. Strano vedere un Eastwood ciarliero,quasi ironico,e anche piuttosto fragile,abituati come siamo ad immmaginarcelo rude e di poche parole,ma in ogni caso il film è una piccola lezione di cinema e di vita,in pieno stile Clint. Storie magari facili e strappalacrime,ma che raccontate da lui risultano semplicemente arte.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963