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Al concerto di...Insirada (Papozze - Rovigo - 18/06/06)

Post n°17 pubblicato il 19 Giugno 2006 da MajinGO
 
Foto di MajinGO

Ore 17:30...sole a picco sulla piazza principale di Papozze in provincia di Rovigo. Siamo vicini ad Adria ma io che la strada la conosco poco e male...faccio il classico Giro del Globo per giungere in questa ridente cittadina. Ridente non molto perchè a quell'ora e con quel caldo, in piazza, si vedevano solo Alessandro e Silvia che stavano montando le attrezzature per l'esibizione che di li a poco, se non facevamo un collasso prima, avremmo dovuto sostenere.
Dopo qualche minuto, arriva pure il quarto componente degli Insirada, il grande chitarrista "always happy" Omar (mai visto incacchiato una volta da quando lo conosco...incredibile). A dire il vero il quarto componente degli Insirada sono io: quarto in ordine di tempo. La cornice è quella delle grandi occasioni mondane di Papozze, l'aperitivo in piazza. Mica vero che lo spritz è una pratica solo di Padova o dei centri che contano. Papozze in questo non è seconda a nessuno e puntuali alle 18.30 si sono palesati gli aficionados della birretta. A dire il vero c'erano quasi tutti i familiari dei rispettivi componenti della band. Difatti l'organizzazione dell'evento è stata iniziativa dello zio di Alessandro, il quale ha chiamato tutta la claq a dare manforte. Tutt'attorno la piazza, dalle persiane ancora semiabbassate, gli sguardi di coloro che si erano or ora destati dalla pennica pomeridiana, sbirciavano le operazioni di soundcheck. Molto "bulgara" come situazione ma il profumo di salsiccia e cipolla che proveniva dai due chioschetti gastronomici era di quanto più corroborante per riportare il pensiero a lidi casalinghi!
Pronti!? Via...sono le 19 circa.
Il concerto fila agevole e brioso sino alle 20:30. Il caldo atroce (ero l'unico al sole dei 4 elementi su di un palco con due ombrelloni grandi così...ma l'angolazione dei raggi solari era perfetta per incendiare il mio capocollo) lascia spazio al tramonto (mai arrivato con così alta soddisfazione) e ad una brezza corroborante.
Lo zio di Ale sotto la minaccia di birra e piadine ci convince a fare qualche bis...come dire di no? Ero incendiato di fame e sete. Andiamo avanti sino alle 21 a colpi di classici (Princesa di De Andrè) e meno classici (sta You Could Be Mine dei Guns sta mietendo complimenti entusiastici). Intanto Omar dà forfait perchè deve andare a suonare al saggio dei suoi allievi: ammutinamento!
Ore 21:30 ma il pubblico non sembra dare cenni di cedimento nonostante un attacco in massa delle proverbiali zanzare del polesine che sono implacabili e soprattutto infallibili. Ho suonato con l'orribile consapevolezza che un essere ti sta succhiando il sangue! Orrore.
Terminiamo il nostro concerto e subito lo zio di Ale si fionda a reclamare altri bis ma il capo Ale è inamovibile (grande Ale! Ero cotto e croccante al punto giusto!) e ha sentenziato la fine delle ostilità nonostante dalla direzione dei chioscho avessero mandato una delegazione femminile a cercare di convincerlo. Ma il capo è perentorio e sorvegliato (come me del resto) a dovere dalla morosa in prima fila (ma non ce n'era bisogno!!) e ha declinato.
Salutiamo il pubblico, sbaracchiamo il tutto e ci fiondiamo al ristorante vicino la piazza nel quale abbiamo fatto il conto dei bozzi delle zanzare e ritemprate le membra con una bella bisteccona.

 
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