Creato da mimbulus il 06/01/2006

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...don't be alarmed if I fall head over feet ...

MIMBULUS' SOUND TRACK

Viva la vida,
Coldplay

29.09.'08

 

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Post N° 857

Post n°857 pubblicato il 21 Settembre 2008 da mimbulus
 

L'emozione è palpabile, anche se più per i nostri compagni di viaggio, arrivati qui anche da varie parti d'Italia per assistere a questa performance - come dicono quelli trendy - che, in realtà, per noi.
Due pulman di quelli grandi riempiti fino all'ultimo posto disponibile, di cui uno interamente occupato dall'allegra brigata E.N.S. ...con qualche ospite! Bea ha portato con sé un paio di sue amiche, ed io ero accompagnata da un entusiasta Paolino.
La destinazione, da programma, è rimasta "segreta e misteriosa" fino a circa 7 minuti dopo la partenza del pulman, ovvero fin quando non è stata chiara la direzione presa; sapevamo solo, inizialmente, che il tutto si sarebbe svolto in un bosco, e quelli che ci sono nei dintorni, sono tutti dislocati in direzioni differenti.
Quindi, Villalago.
Piero, investito del suo solito ruolo di capogruppo sconclusionato e dolcissimo, ci segna subito le indicazioni sul come comportarci: cellulari rigorosamente spenti, e bocca cucita per gli udenti. Forza, in mezzo agli alberi!
Un breve percorso in salita, pronti a parare gli scivoloni delle persone meno "attrezzate", e sbuchiamo di fronte ad una piccola radura, dove gli addetti ai lavori ci fanno accomodare per terra, dopo averci fornito dei sacchi di plastica per difenderci dalla nuda, bagnata terra.
Non più di un paio di minuti di attento silenzio, poi tre figure vestite di nero scendono verso la radura.
Un racconto. Ipnotico ed intenso. Segno dopo segno.
La natura. La sordità. La diversità. L'amore uomo-donna. L'amore uomo-uomo. L'amore donna-donna. L'amore tour-court. Ed un sacco di altre cose che non ho capito, solo pochi segni afferrati qua e là: la luna, le stelle, il sole, l'acqua della doccia, un cuore che batte, il segno che indica i segni, due cuori che si uniscono e poi si separano.
Pochissimi concetti sparsi, ma mi sono consolata quando gli altri ci hanno spiegato che, se non ci abbiamo capito niente, non è stato solo perchè siamo ancora in fondo al baratro, ma anche perchè gli attori si erano concessi varie "licenze poetiche".
Fiù, sospiro di sollievo!
Scendiamo verso la villa che dà il nome all'enorme parco sul monte, ed entriamo in una delle stanze per la seconda parte. Due grossi amplificatori ai lati della stanza ed uno inserito sotto una cassa di legno aperta davanti. Tutti seduti per terra, veniamo muniti di un palloncino bianco da tenere fra le mani.
Iniziano i suoni, una sequenza di suoni e rumori, non proprio una musica, un ragazzo in piedi sopra la cassa di legno ci racconta una storia, le sue mani che si muovono armoniose nell'aria, nello spazio intorno a sé...E' una storia per bambini, che ci parla di un bosco, di pioggia, di animali...I segni che accompagnano i suoni, i suoni che rincorrono i segni...ed i palloncini fra le nostre mani che vibrano. Un sorriso incontenibile, subito all'inizio, quando ho capito a cosa sarebbero serviti quei palloncini che ci avevano preannunciato.
D'istinto, per qualche secondo chiudo gli occhi, per farmi guidare dai suoni veicolati da quella strana cassa di risonanza, poi mi rendo conto di quanto sia stupida:
gli occhi devono guardare, per capire. Devono guardare, per poter ascoltare.

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Torno a ricordare la battaglia dell'Ente Nazionale Sordi (www.ens.it) per il riconoscimento ufficiale della Lingua dei Segni...Per il diritto dei sordi allo studio, al lavoro, ad una fruizione quanto più possibile civile e dignitosa dei servizi pubblici.

E perchè è semplicemente assurdo che ci siano paesi dove le persone muoiono di fame, dove le guerre durano da sempre, dove ci sono problemi decisamente più urgenti e drammatici, in cui le locali lingue dei segni nazionali sono state riconosciute ufficialmente addirittura decine di anni fa, mentre in Italia la questione non solo non riesce a giungere ad una soluzione, ma ci si ritrova incredibilmente in situazioni, come quella che si è verificata nell'estate appena terminata, in cui un ministrucolo di quint'ordine, mette sullo stesso piano il dibattito su questa importantissima decisione (almeno 7 milioni gli italiani con gravi problemi di udito) con cose come i decreti contro i castelli di sabbia in spiaggia!!! Orrore, sdegno e raccapriccio...

 
 
 
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