Torno subito

"Magoni", Lella Costa

...e in questo delirio ormonale hai anche la divina impudenza, la sfrontatezza straordinaria di andare dalla tua amica bruttina, no: dalla tua amica bruttina, aggettivo che pensiamo sempre e non diciamo mai, e dirle: "Guarda, mi sta succedendo questa cosa fantastica, ma sono sicura che succederà prestissimo anche a te". Che schifosa bugia, che ipocrisia inutile. Non è vero.
L'amore ha ferree leggi di mercato alle quali tutti obbediscono, lo sappiamo, lo sa anche lei, poveraccia; non le capiterà mai una cosa del genere perchè lei forse si innamorerà di uno meraviglioso che non la vedrà nemmeno perchè è tanto bella dentro, ma neanche a rivoltarla se ne accorgono.
E allora lei sì, ragionerà, e a un certo punto si renderà conto che piuttosto che invecchiare da sola varrà la pena forse di incontrare un altro come lei, un po' così sfigatino, un po' bruttino, tanto bello dentro e insieme si faranno un sacco di endoscopie e vivranno insieme tutta la vita.

Meraviglioso.

Ma quella cosa là, no; quella roba là, niente. La felicità, il delirio, il perdersi, niente, negato, perchè l'amore ha leggi di mercato, perchè l'amore è fatto di bellezza e di bruttezza e anche questo è straordinario, la schizofrenia totale che viviamo rispetto alla bellezza e alla bruttezza. Oggi non si può dire a una persona: "Sei brutta". No, no assolutamente, però non si può neanche dire: "Sei bella, ti amo perchè sei bella", perchè c'e' gente che dice: "No, no, sono altri i valori, non potrei mai dire a una donna "Ti amo perchè sei bellissima". Magari non si vergognano di sbavare guardando Non è la Rai, magari vanno in giuria a Miss Italia, però non si riesce a dire: "Ti amo per la tua bellezza". Cosa è successo, cosa è capitato, perchè suonano improponibili oggi parole come: "come sei bella amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono colombe...I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i gigli...Tu amico mio, amore mio, quanto sei bello, sei meraviglioso. Le sue mani sono anelli d'oro...il suo petto è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri. Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi di bachelite" (non me la ricordo mai la base, comunque lui è fermo, per quello è così bello, insomma a parte questo...). "Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i cedri."

Questa non è pornografia, non è una telefonata al 144, questo è il Cantico dei Cantici, oh yes, la Bibbia, oh yes, l'Antico Testamento, oh yes, yes.
Periodo in cui erano messi meglio rispetto alla bellezza e alla bruttezza, erano sicuramente meno schizofrenici, era normale dire a una persona: "Ti amo perchè sei bellissima". Certo non gli passava neanche per la testa di organizzare Miss Gerico alle terme del Sinai, però questo si poteva dire e allora perchè, cos'è successo, dove abbiamo sbagliato, dove ci siamo fatti del male?

Perchè poi la bellezza è un valore, è inutile girarci intorno, è un valore assoluto, un valore monetizzabile, un valore per cui migliaia di persone sono disposte a fare qualunque cosa. E poi forse non è neanche solo così, è meno banale, è più complicato di così.

Perchè poi nella vita succede che una normale ci sta anche bene nel suo corpo e col suo corpo, anche se non corrisponde perfettamente ai modelli, perchè ha un sacco di gratificazioni, un sacco di storie appaganti, un sacco di amori, di corteggiatori. Magari nessuno cade in deliquio quando passi per strada; però non è questo, è una cosa un po' diversa. E', per una volta nella vita, per una volta nella vita poter essere bella. Ma bella e basta, bella da non dover fare nient'altro, solo stare lì, sfolgorare.
Come diceva il ragazzino di Stand by me, "brutto da fermare un orologio"? Beh, bella da far fermare un treno in corsa. Bella, bellissima, perfetta, una dea, bella tutta, nei particolari, nei dettagli: la bocca, il naso, la pelle, gli occhi, i capelli - miliardi e miliardi di capelli, però neanche un pelo, niente, liscia. Belle le unghie, le nocche, i tendini del collo, belle le ossa, i polmoni, il fegato, le analisi del sangue, roba che quando vai a fare una radiografia poi il medico se ne fa fare una copia per potersi masturbare in segreto di nascosto dalle infermiere.

Talmente bella da fregartene di essere anche simpatica o intelligente, no, a te chiedono soltanto che tu esista, si accontentano di poterti osservare da lontano, ogni tanto, senza neanche avvicinarsi troppo. Bella, bellissima, sublime, talmente bella da essere anche al di sopra, al di là dei meccanismi del sesso, della seduzione, del possesso: no, bella e intoccabile, irraggiungibile, intangibile, siderale, una dea, una vera dea. E nessuno osa avvicinarsi troppo a te, si accontentano di rimirarti da lontano; c'è chi ti lancia fiori, gioielli, altri dei titoli di stato, ma restano comunque una minoranza; e se tu soltanto alzi, ma che dicono alzi, se osi far cenno a un possibile, lievissimo, impercettibile spostamento verso l'alto di una tua arcata sopraccigliare, subito tutti si dileguano: "Oddio no, si sta alterando, è colpa nostra, le siamo stati troppo addosso, presto, allontaniamoci, lasciamola respirare, adoriamola da lontano, veneriamola da lontano, lei, la nostra dea, la nostra meravigliosa dea". Per una volta nella vita poter essere bella così. Avvengono i miracoli? Allora, per una volta nella vita, una volta sola e non per tanto tempo, mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no?, per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina divertente seducente sexy spiritosa simpatica diversa imprevedibile adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna comprensiva responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele insostituibile libera onesta affidabile economa sicura catalitica e sessualmente e politicamente corretta. Basta, non ce la faccio più.

Per una volta nella vita
vorrei
essere
solo
bella.