Torno subito

Post N° 790

Tanti giorni.
Tante cose.
Tanti momenti in cui ho pensato "Questo ho assolutamente bisogno di scriverlo..." e poi, però, vuoi la stanchezza, vuoi la pigrizia, vuoi la mancanza di tempo, vuoi la sensazione di stupidità, sono rimasti lì. Chiusi fra i miei ricordi ancora da archiviare.
Un sabato sera con gli amici di sempre, con i miei ometti adorati, ed una frase, che esce da me e poi nella mia stessa testa risuona poi a lungo: "I 12 anni sono l'età più feroce".
Una domenica mattina in cui mi sono svegliata con il polso sinistro più o meno raddoppiato rispetto le sue normali dimensioni e completamente inabile - lo scotto da pagare per ogni minimo tentativo di movimento, fitte lancinanti. Qualche kilometro di fascia ad immobilizzare il tutto, una ricerca disperata di coccole e compassione da parte di qualsiasi essere vivente riuscissi a sorprendere in giro per casa (ero talmente rompiscatole, che non avrebbe sorpreso beccare i miei aggirarsi furtivi per casa vestiti di nero e spalle al muro).
Poi, però, è arrivato il pomeriggio e, con Paolino, siamo partiti alla volta di Cesi.
Ecco. Cesi = LaMiaCri. Sempre&Comunque.
Ed io ho sempre Amato quel paese. Anzi, a voler essere sinceri, c'è un unico, solo, esatto punto, di quel piccolo agglomerato di case, che mi è arrivato addosso e mi ha investita la prima, primissima volta in cui ho messo piede lassù, un'eternità di tempo fa.
Un punto, un angolo da cui ammirare la distesa di luci della mia città. Da lontano e dall'altro.
E' sempre stato uno dei miei posti preferiti in assoluto. E mi emoziona ogni volta.
Insomma, tornando alle cose più concrete, il programma prevedeva una cenetta a casa di Cri, dove non mettevo piede forse addirittura da un anno, se non più, poi film al cineforum della parrocchia (!?).
La cena è stata iperveloce per cause indipendenti dalla nostra volontà, ma poi a vedere il film ci siamo andati, eccome!
Lavoro bello come sempre di Cri seguito da un cortometraggio realizzato da altri ragazzi del paese per poi giungere, infine, alla visione più attesa...: "Ratatouille". Non so quanti di voi lo abbiano visto (personalmente, al cinema me lo ero perso) e cosa ne pensino, ma Paolo farebbe bene a rassegnarsi all'idea di dover continuare a mimare a comando le posizioni del Piccolo Chef ancora per un bel po'...! :))
Planando dritti dritti a martedì, dico solo che vorrei tanto prendere per i capelli e passare sui fornelli accesi, quell'idiota che, proprio alla fine, si è messa in testa di rovinare del tutto quel clima bellissimo che si era creato fin da subito...certo, meglio che adesso che prima, ma avrei preferito decisamente un bel "meglio MAI"...ma è il solito, stesso, trito e ritrito discorso: quando uno dovrebbe pensare a guardare alle proprie cose, sceglie puntualmente di impicciarsi in quelle degli altri...
Mercoledì, sempre io, Paolino ed la mia zampetta fasciata, siamo andati a Perugia. A dire il vero, io avevo solo un gran piacere ad accompagnarlo, visto che non avevo niente da fare lassù, mentre lui, invece, era impegnato a girare per uffici...Ho acquisito consapevolezza di me stessa solo verso l'ora di pranzo, momento in cui, essendo ormai troppo tardi per rientrare a Terni, abbiamo deciso di andare in mensa.
Ecco, io, alla mensa universitaria, avrò mangiato in tutto 5, forse 6 volte, non di più, dato che la strada che la separa dalla mia facoltà non è esattamente agevolissima - soprattutto la pendenza della salita che si dovrebbe percorrere al ritorno...
Però mi è sempre piaciuto tanto, considerandola parte integrante della vita dell'universitario...e poi questa cosa, molto Festa dell'Unità, dei tavoloni grandi e della gente che si siede a mangiare accanto a te...E' stato Bello, ed Emozionante, e mi guardavo intorno invidiando un po' tutti quei giovani studenti, chi di fretta, chi in pausa tra una lezione e l'altra...
Tante altre cose, più o meno importanti, sono accadute da mercoledì ad oggi (per dovere di cronaca, la mia mano è stata fuori uso fino a tutto venerdì...), ma la seconda domenica di febbraio, qui a casa, si è svolta come una tragedia in grande stile: io, mia madre e mio fratello completamente fuori uso...febbre alta e sintomatologie devastanti di ogni sorta...con il mio povero papino che vaga da una camera all'altra cercando di portare conforto un po' a tutti e contenere i danni da noi malati provocati...
Insomma, penso proprio che questo non lo ricorderò come il mese migliore della mia vita...
Adesso spengo tutto e sprofondo sotto le coperte, miei cari...mi scuso per l'assenza prolungata e vi abbraccio forte...