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Post n°53 pubblicato il 02 Settembre 2012 da splendore07
La crudeltà,la pochezza,la bassa statura morale,sono i tratti salienti dei mediocri. Assoluto il bisogno di esercitarle. Sono le sole "virtu'"nelle quali eccellono:non è richiesta intelligenza alcuna. ***************************** Quando qualcuno ci ferisce, chiediamoci se la "parte" di noi, quella che risiede nell'inconscio- e che quindi sfugge al nostro controllo razionale-ha dato tacito consenso. Ripercorriamo con la mente le strade che costituiscono il nostro modo di porci e di interagire con gli altri. Sono strade tracciate da lungo tempo,strade che vengono seguite automaticamente perchè frutto di un agire consolidato dagli anni di "percorrenza". Percorsi magari già tracciati da altri che noi abbiamo scelto di percorrere, senza chiederci se fossero adatti anche a noi. Quando il dolore delle ferite che ci sono state inferte ,ci fa ripiegare su noi stessi,la nostra visuale sembra ridursi. Ci sentiamo in trappola,in un vicolo cieco.Difficile allora,soltanto pensare che potremmo imboccare un nuovo percorso,rinunciando una volta per tutte a quello usuale.Così facendo,cesseremmo di permettere a quel "qualcuno"di essere crudele con noi. (Splendore) |
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Dico "spesso" perchè non sempre è così, secondo me, perchè a volte è proprio il non voler permettere che questo avvenga, ad essere fonte di dolore.
Insomma.. che sia perchè la persona con cui hai rapporto è meschina e ti vuole ferire, o che sia perchè si fanno delle scelte che si sa non essere comprese, ma si fanno comunque, perchè le si ritiene giuste e si assume la responsabilità di quelle scelte, ferita ti ritrovi comunque, anche se la persona non è un meschino.
E' il rischio di quando si tengono le porte aperte... (le porte del tuo precedente post) e capita che non si venga compresi.
poche idee ma confuse eh? ;)))
ciao Laura
Il dolore può essere una lama che ferisce ripetutamente,
che entra ed esce... e lentamente dissangua, indebolisce, svuota...
ma si diventa insensibili, quasi anestetizzati... perfino ciechi...
disposti a a qualunque cosa, purché le illusioni alimentate
non si frantumino come vetro soffiato...
Mi viene alla mente una massima orientale, riportata in un diario di scuola, che diceva all'incirca cosi:
LA PRIMA VOLTA CHE TI COLPISCONO LA COLPA E' DEGLI ALTRI
LA SECONDA VOLTA CHE TI COLPISCONO, LA COLPA E' TUA.
Mi è rimasta impressa da allora e l'ho fatta mia... Ti abbraccio forte Giò cara, un bacio... Monica
leggendo queste tue parole..
mi inabisso..
lasciando al silenzio..
un tacito consenso per dirti che..
anche io il passaggio finale penso..