Creato da splendore07 il 06/12/2011

THE VOICE OF SOUL

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« LISTEN...LE FESTE DELL'AUSTERITY... »

THE FACE

Post n°57 pubblicato il 26 Novembre 2012 da splendore07

The apparition of these faces in the crowd,petals on a wet black bough .   (Volti che appaiono tra la folla,petali su un ramo umido e nero).    (E.Pound)

Folla indistinta,anonima, che sbuca dalle viscere sotterranee di un metrò. Ma a mano a mano,che questa massa omogenea,grigia,emerge si accendono come luci le facce. Il viso appare. Il volto,si manifesta apparendo. L'anonimato, che è sinonimo di buio,si illumina, e ,il viso, è luce che si accende.

Siamo soli. Una massa indifferente senza identità. Ognuno uguale all'altro,e, a nessuno.

A volte,succede che in quella massa che ci sfila davanti  nella nostra piu' assoluta indifferenza,una faccia esca da quella anonima moltitudine e ,ci colpisca. Magari,non una bella faccia,ma un volto con qualcosa di diverso,che non sapremmo dire. Ed è allora che l'esistenza dell'altro,si manifesta,diventa reale,palpabile.

Il volto,non è il nostro nome di battesimo,è qualcosa di unico,di essenziale,non è l'identità, ma rappresenta il tratto piu' profondo dell'essere umano.

Un volto che incrocia la nostra strada e rimane anonimo,sarà per sempre "l'altro",non lo conosceremo mai,ma per un attimo "cattura" l'indifferenza del nostro sguardo,ci risveglia dal sonno dell'esistenza,strappandoci dalla opaca monotonia del quotidiano.

Il volto parla con lo sguardo,con la sua apertura,e in modo particolare,con la profondità. Caratteristica,quest'ultima,impossibile da afferrare tutta e subito.

Mi capita, a volte, di essere vittima di furori che pur non assumendo la forma di aggressioni verbali,rimanendo confinati alla dimensione di lotte nella mia interiorità,riescono tuttavia, a creare un'immagine odiosa di quella persona . Dialogando con me stessa,l'attacco,la giudico,la condanno,pur essendomi amica ,a giudizi feroci ed inappellabili,solo per il fatto di credere di essere stata oggetto di offesa.

Ma è sufficiente che quella persona, compaia nuovamente nel mio campo visivo,perchè la forza del suo volto e del suo sguardo-che ne fanno un essere unico-faccia  sì  che l'offesa sparisca.

Nella disarmante nudità dello sguardo, sta la ragione di essere un altro,qualcuno diverso da me,con l'assoluto diritto di essere così com'è. Forse, da questo, ha origine il fatto che sia difficile fare del male a chi ci guarda diritto negli occhi. Non sono necessarie parole,basta un silenzioso,dritto guardare negli occhi:

LO SGUARDO DELL'ALTRO DISARMA IL MIO SGUARDO.

Quando si arriva ad avere un volto? Quando ad averne chiaramente la percezione?

Il viso non è solo il riflesso che lo specchio ci rimanda, è la nostra coscienza del sè. E' sul volto di ciascuno di noi che la vita lascia traccia delle esperienze-per ognuno diverse-sia che siano volute o "disegnate" dal destino. E' sul viso che poco a poco riconosciamo l'unico aspetto della nostra essenza piu' vera.

In quanto "corpo","carne",l'uomo è destinato alla caducità,ma il volto lo eleva. Lo spirito,si manifesta attraverso il viso.

Il volto,non è solo "carne" : è l'anima che brilla in esso.

(Splendore)

Liberamente tratto da "I volti dell'amore" N. Fusini

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Commenti al Post:
IlBardoLiutprando
IlBardoLiutprando il 27/11/12 alle 01:56 via WEB
Gio, poi ti risponderò seriamente ma leggendo il post, due nomi mi sono apparsi nella mente: Alvaro Vitali e Cesare Lombroso...
 
 
IlBardoLiutprando
IlBardoLiutprando il 29/11/12 alle 20:31 via WEB
E qui avevo dimenticato un bel ahahah... ;-)
 
   
splendore07
splendore07 il 01/12/12 alle 22:27 via WEB
Sentivo la mancanza del tuo sarcasmo del tuo essere pungente,irriverente,velenoso,del tuo "tasto" acuminato :-D Ma come darti torto? Se la bellezza dell'anima risplende nel volto,viene da chiedersi,che razza di anima posseggano non tanto Lombroso,quanto Vitali.
 
PERLASNAKE
PERLASNAKE il 28/11/12 alle 18:10 via WEB
Leggendo questo passaggio rimango veramente colpita dal modo molto molto particolare di descrivere l'unicità, presupposto fondamentale dell'essere umano, cosi' pure' dall'omogeneità che traspare da una massa informe che non puo' prescindere dal singolo. Come se l'insieme non fosse tale senza la particolarità dell'uno e che l'uno non fosse reale se non nella consapevolezza delle sue particolarità. Guardando cio' che ci attrae riconosciamo la specificità di ogni essere umano che si concentra nello sguardo, e guardando negli occhi scopri la tua forza o la tua vulnerabilità. Mi è venuta in mente " La guerra di Piero ", l'attimo rapito dallo sguardo , un attimo per vivere, un attimo per morire. Buona serata Gio'
 
 
splendore07
splendore07 il 03/12/12 alle 14:14 via WEB
Non siamo abituati-o forse non lo siamo piu',ad "accorgerci" dell'altro,attraverso il volto e lo sguardo.Oggi,nella frenesia del nostro quotidiano,l'altro è sinonimo di massa informe che "incontriamo" sì tutti i giorni,ma che rimane confinato ad una dimensione che è solo vaga percezione se non indifferenza assoluta. Oggi,abbiamo l'abitudine di incontrare l'altro,di interagire,non piu' tramite quel tratto unico che è il viso,ma deleghiamo il tutto al virtuale. Concentrando i nostri scarni,e privi di emozioni,scambi,attraverso il web.Molto piu' semplice, e dove è rischiesto pochissimo impegno,dove è possibile,"liberarsi" dell'altro,tramite il "click" di un tasto.Il volto,perde sempre piu' il suo intrinseco significato. E questo è un impoverimento se non una perdità di una qualità esclusivamente "umana": l'empatia.Ma sembra che anche se abbiamo delegato alla tecnologia i nostri scambi con l'altro,a spese dello scambio dal vivo,non ne sentiamo la mancanza.
 
   
PERLASNAKE
PERLASNAKE il 04/12/12 alle 13:05 via WEB
Trovo che questa tua riflessione sia veramente molto profonda e centrata. Mi rendo conto che talvolta dimostriamo nella quotidianetà una frettolosità incredibile che traspare dall'assenza di contatto visivo, come se non guardarsi in viso ci dasse la possibililtà d ovviare al contatto. Quella grande partecipazione empatica del virtuale non richiede un grosso impegno, in due parole posso dirti cose bellissime e sentirmi appagata e magari esco di casa e non so' nemmeno che il mio vicino di casa massacra di botte tutta la famiglia. Ma vivere nel quotidiano richiede grande presenza e responsabilità cosa che con il virtuale è molto molto ovviabile. Buona giornata Gio'
 
     
splendore07
splendore07 il 08/12/12 alle 17:58 via WEB
Non ci accorgiamo, o forse preferiamo non farlo,che così perdiamo la parte piu' bella ed appagante di quel rapporto con i nostri simili,l'incontro a quattr'occhi con gli altri. Con l'avvento del web, di siti appositi,si è verificata una curiosa inversione di"tendenza": prima ci si incontrava,ci si "studiava"ci si approcciava parlando anche se all'inizio erano solo poche frasi condite da notevole imbarazzo, poi se si ci piaceva (parlo anche per la sola amicizia,non solo per un rapporto amoroso)si imparava a conoscersi piano,ed era meravilgioso. Ora,avviene il contrario:prima ci si conosce( o meglio sarebbe dire una sorta di conoscenza) attraverso scambi piu' o meno lunghi di messaggi su siti come le community,poi si passa (eventualmente) alla conoscenza, sul "campo",dimenticando che mai nulla potrà sostituire,la gestualità,le espressioni del viso,gli sguardi,le diverse intonalità della voce a seconda delle emozioni provate al momento. Tutto questo,aveva il vantaggio della autenticità,dell'onestà,della trasparenza che non puo' esulare dall'incontro degli sguardi."Fascinazioni", che ci siamo negati,interagando con l'altro solo attraverso uno screen e una tastiera. Perchè non ritornare alla "conocenza" di un tempo, dimenticando o accantonando almeno per un po' questi "tremendamente" riduttivi strumenti che fanno di noi solo dei "cyber" internatuti?
 
elisiry
elisiry il 28/11/12 alle 18:19 via WEB
Io, lavorando per immagini, sono andata subito a "il volto cancellato" di Fakra Younas (perdona se non lo scrivo giusto ma il nome non lo ricordo bene ...). Spesso il volto è un'emozione, un lampo tra la massa, in alcuni casi è una farfalla nello stomaco che sbatte veloce nelle pareti. Un fruscìo, una vita da dire e da raccontare. Ma ho un rapporto pessimo di specchi :) Ti abbraccio ...
 
 
omnamahshivaya0
omnamahshivaya0 il 28/11/12 alle 21:50 via WEB
Spesso non ci accorgiamo di come l'energia lavori sempre, si trasmetta ed esploda nella magnifica sorpresa d'un incontro che ci crea stupore. Non sappiamo perchè, ma sentiamo che c'è qualcosa che ci attrae. Concordo pienamente con Te che dici che nel volto brila l'Anima...se così non fosse mai riconosceremmo nessuno...Un abbraccio e buona serata. Michele
 
   
splendore07
splendore07 il 01/12/12 alle 22:44 via WEB
Nella nostra quotidianità "percorsa" a ritmi folli,sorta di vortice nel quale siamo risucchiati,difficilmente troviamo posto per "l'altro".Le persone che ci sfilano davanti,hanno la prerogativa della "trasparenza":i loro volti,quadri esposti in un'anonima galleria. Nell'omegeneità,sembra che la suddetta galleria,abbia la stessa tela,replicata,centinaia di volte. E' davvero raro che un volto riesca a catturare la nostra attenzione,"bucando" anche per pochi istanti,il muro della nostra indifferenza.Spesso nemmeno una voce ha il potere di farci voltare la testa,per dare un volto a quel "suono". Ma quando avviene,proprio perchè raro,qualcosa di noi all'interno, si muove verso l'altro,frutto di un "alchemico" miscuglio,sottili vibrazioni che emettiamo e che l'altro percepisce.Il tutto assume contorni dell'irreale e della magia,anche se dura pochi attimi, solo il tempo di uno sguardo: i nostri occhi negli occhi dell'altro. Grazie Michele per il tocco delicato delle tue parole che sempre apprezzo
 
 
splendore07
splendore07 il 07/12/12 alle 13:49 via WEB
Carissima, perdona l'intrusione qui ... Ma chiudo tutto. Non ce la faccio, troppi messaggi stronzi, provocatori e di una cattiveria unica. Io non ci riesco, sono sensibile, e sto male dentro ... E se restare qui significa farmi violenza, allora non è il posto per me. Io sono una reduce da splinder ..ho avuto per anni il mio blog lì, ed era davvero un'altra piattaforma. Di questo, nessuno lo sa. Ho aperto qui per vedere se potevo proseguire qui il mio percorso ma non è possibile. Siccome sei l'unica perrsona che davvero mi spiace perdere, mi farò viva io attraverso "l'altro mio spazio" che è su wordpress. Un abbraccio infinito a te ed alla tua sensibilità. Ciao Enrica (niente Elisa ...)********** Ho riportato tuo msg.non ha nulla a he vedere con risposta a tuo commento,ed esula completamente dal mio post. Postato perchè rimannga a testimonianza di come le persone possano arrivare a ferire così profondamente e gratuitamente la sensibilità degli altri provocando dolore.Libero,non finisce mai di sorprendermi,purtroppo sempre piu' spesso in maniera negativa.E' grande contenitore di meschinità,infima bassezza,come mai avrei creduto l'essere unamo potesse raggiungere. Il mio disgusto cresce di pari passo all'incredulità. La feccia umana,esiste, ed ha radici robuste :-( Grazie Enrica della tua sosta.A risentirci. Spero il tuo sia un arrivederci,non un addio.Un abbraccio.Gio
 
IlBardoLiutprando
IlBardoLiutprando il 01/12/12 alle 15:23 via WEB
Mappa di ricordi tracciati sulla pelle e memorie impresse nello sguardo, percezione sensoriale dell'anima
 
 
splendore07
splendore07 il 01/12/12 alle 23:19 via WEB
I ricordi vengono disegnati,impressi in modo differente,ogni volto ha i suoi,unici particolari. Sono le emozioni quelle che tracciano i disegni piu' belli.Con l'avanzare dell'età teniamo "stretti" negli occhi le nostre memorie piu' belle. Nel corso del tempo,ne abbiamo perse diverse,ma vivere è anche questo.Ma possiamo fare dei nostri occhi una piccola "stanza" dove conservarli,una sorta di minuscola biblioteca,con altrettanti piccoli scaffali dove ordinare le nostre memorie per "argomento" al pari di libri. Ogni volta che lo vogliamo,possiamo prendere il libro dallo scaffale e sfogliarne le pagine.
 
IlBardoLiutprando
IlBardoLiutprando il 01/12/12 alle 15:28 via WEB
La mia anima è tradita dal volto, lui attraversato da fiumi in secca profondi come rughe, lei inondata di sogni troppo lontani
 
 
splendore07
splendore07 il 01/12/12 alle 23:01 via WEB
Il volto come carta geografica,sul quale il tempo modella fiumi,avallamenti, fossi,incide piccoli deserti,dove un tempo esiteva solo una distesa uniforme di campi di erba brillante,fresca,elastica.Dove le intemperie,poche invero,passavano senza lasciare traccia alcuna. Ma il volto attraverso il quale l'anima si rivela,non è quello che lo specchio impietoso ci rimanda. Non è vero che un volto segnato dall'età tradisca,un'anima "vecchia". Lo sguardo,sede preposta al disvelamento dell'anima,puo' rimane limpido anche se il suo "contorno"sono occhi infossati leggermente e "arati"dalle rughe.La bellezza sta negli occhi di chi guarda,non è intrinseca nelle "cose" . E se l'anima ancora "pulsa" di sogni,anche se lontani,il volto lo rivela.
 
houlepainen
houlepainen il 06/05/13 alle 13:55 via WEB
Capita che la mente brancoli nel buio, sbattuta dagli impeti dei pensieri e d'improvviso una forza impalpabile ci trascina fuori dlla tormante, un paio d'occhi che sanno andare oltre la barriera fisica dell'iride, per penetrare in profondità.
 
 
splendore07
splendore07 il 07/05/13 alle 19:41 via WEB
A volte succede che ed è una meravigliosa sensazione.
Forse nessuno dei due cosciente.
Frutto di sottili vibrazioni emesse sicuro,che chi in quel momento ha penetrato "la nostra materia",per superarne la barriera,"bucando" la corsta della nostra "impermeabilità", che ci protegge, fosse la persona che le avrebbe “captate”.
Mistero insondabile di anime che vibrano sulla stessa nota, e lì si sintonizzano.
 
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