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Post n°63 pubblicato il 11 Marzo 2013 da splendore07
L’8 marzo anche per quest’anno è alle spalle. Una "ricorrenza" completamente svilita nel suo significato. L’obbligato mazzetto di mimosa a testimonianza che il “compagno” si è ricordato della festa. Una cena tra amiche, qualche doveroso articolo dei media. Passata la festa, tutto finisce. Parafrasando W.Allen si potrebbe dire che noi donne, ci “stiamo festeggiando” addosso. Scompare dalla giornata, il ricordare le discriminazioni, le violenze, le vessazioni, i femminicidi che le donne continuano a subire. La strada da percorrere è ancora lunga e tutta in salita .E le tanto decantate "conquiste,"l'emancipazione,la parità con l'uomo,di fatto ,sono perlopiu' ancora da "conquistare." Il mazzolino di mimosa non basta piu’,ammesso che sia mai bastato. Ha vita breve, un giorno, poi finisce nella spazzatura, come il significato che la “festa” dovrebbe avere. Troppi maschi pensano che picchiare la”propria” donna,non sia violenza, ma qualcosa che costituisca diritto, perché nell’immaginario maschile, la donna ha ancora il ruolo di subordinazione. La "mattanza "delle donne continua
Ciao a tutti, sono Pier, non bevo da mesi. E sono disidratato. Mi chiamo Eloise ho iniziato a bere a 14 anni, da uno anche a mangiare. -Iniziamo all’insegna dell’ironia. Sono David, odio l’ironia, non sopporto i comici che ne fanno, e le loro vittime. come nella sindrome di Stoccolma, provano piacere. Io picchio mia moglie. -Partiam da te. Perché? Debolezza della superiorità, per sentirmi forte non essendolo. Castrarvi tutti….Non l’hanno violentata……E’ violenza lo stesso. -Eloise fallo finire. Bella la parola “fallo” con la parola “finire”. E smettere di pensare sempre a quello? Vero, noi uomini siamo incapaci di parlare d’altre misure: la misura dell’ignoranza, del pre-dominio, del prevaricar divaricando. Dovrebbero aggiungervi un cuore, non tagliare altro: capireste cos’è palpitare. -Tenera Nadine….Troppo tenera. Mi sono fatta plasmare da un padre ,molto: mi maltratta e non riesco a staccarmene. Plasmare ricorda il plasma, legami di sangue che ci tengono avvinte e vinte, annodate come fili, e noi, burattine, a ripetere sempre la stessa scena. -Hai introdotto lucidamente il tema famiglia Non è lucidità, è paura, che è la sua lente d’ingrandimento: ti fa vedere la dimensione del bene e del male. Forse dobbiamo solo diventare grandi, siamo ancora “uominimi” , crediamo che usare la forza sia il massimo. Retorica. Vedi Pier il massimo non dipende dal tono muscolare o dalla voce, ma da tonalità, da sfumature. “Sfumaturità”: mi viene in mente questa parola. Una gradazione dell’intelligenza, grado del sapere, salire una nuova scala fatta di gradire, che impone nuovi passi. -Perché “impone” David? Dobbiamo essere obbligati a capire, da soli non ci riusciamo. Soli? Fate branco, siete milioni, una squadra, giocate un campionato, fate falli perché vi piace. Ancora sta parola. Ci state massacrando, ve ne accorgete? Non esageriamo Lo avete già fatto. Non siamo tutti uguali. Vecchia scusa moraleggiante. Perchè non scendete in strada, voi non uguali, a manifestare la vostra differenza, la vostra dolcezza? Bello: tutti gli uomini che non hanno mai picchiato una donna, alè….in piazza! Non per vicinanza o solidarietà, a voi donne, ma protesta contro gli altri noi, per farli sentire minoranza, minorati. -Abbiamo terminato, ci vediamo venerdì alla manifestazione d’affetto
A.Bergonzoni “Aprimi Cielo” Venerdi’di Repubblica |
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Percepito (come hai avuto modo di dirmi) tuo imbarazzo,senza essere costretto a sviolinare facile allineamento.
Sono anche convinta che debba essere molto piu' difficile oggi essere UOMO, non MASCHIO. La differenza, potrebbe sembrare minima, in realtà è abissale.
Le donne, hanno bisogno di uomini che scarseggiano assai e non sanno che farsene dell'abbondante offerta di maschi, quelli che fanno del "cazzo" (sorry per l'espressione forte) il loro piedistallo,che l'universo femminile debba ruotare intorno alla loro appendice.
Il mio "accusarti" di misoginia",era del tutto bonario. Il richiamo era ad un vecchio post, su tuo vecchio blog, sul quale non avevo esitato a manifestare mio "dissenso".
Ma ho accettao pienamente a tua "discolpa" l'esserti definito "misogino pacifista" (curiosa definizione,invero). Sono pienamente d'accordo con quanto affermi: silenzio e indefferenza fanno parte della violenza. Sono sfumature molto sottili, che non vengono avvertite tali, dai piu'.
La violenza, per la maggior parte,riveste la valenza dell'agire sul corpo,ferendolo,abusandone, fino alle piu' estreme conseguenze. Bene,accolgo il tuo silenzio, come sincera penitenza. So che è una "sfumatura" della tua essenza, quindi autentica.
That's incredible! I can't believe it!, tu abbia letto tutta quella sbrodolata di citazioni con le quali con pazienza certosina, ho ricoperto mio "account". Meriti premio alla tenacia. Sono convinta che la maggior parte degli "avventori" non arriva neanche alla metà.
Yes, l'anima. Contrariamente a quello che si pensa, non è il nutrimento del corpo che ci tiene in vita, ma è l'anima che ci fornisce la linfa, affinchè quella vissuta possa chiamarsi vita, e non un limitarsi ad esistere. La mancanza di nutrimento, porta ad una morte lenta, ma inesorabile, subdola perchè quasi sempre non è avvertita. E noi "appassiamo", ci accartocciamo su noi stessi. L'anima è la sede delle emozioni,insieme al cuore, senza,non siamo nulla: un involucro, ammasso di cellule,carne,ossa,umori,fluidi. Solo una pesante zavorra da portare in giro.
I'm jocking of course! :-DD
ma scommetto che per un attimo ci hai creduto :-) Well, dopo esordio "scoppiettante",waiting for the following post. Eh.....ora viene il difficile, eh?
"Cuore aperto ...animo leggero ...e pensieri con le ali" formano sia "UOMINI" che "DONNE". Un saluto, M@.
Animo leggero. L'anima è qulcosa che puo' essere ignorata,diventando sordi ai suoi richiami.Diventiamo aridi,solo materia,una sorta di zavorra da portare in giro. E' l'anima che va nutrita,molto piu' del corpo, se vogliamo vibrare alla bellezza.
Pensieri con le ali. Qui mi trovi "impreparata"non so bene cosa tu intenda.
Il tuo scrivere UOMINI e DONNE a carattere maiscolo, ha un significato ben preciso: non MASCHI e non FEMMINE. Differenza sostanziale e piu' che mai importante