Creato da splendore07 il 06/12/2011

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« LOCKED DOORSTHE KISS »

IN MY SKIN

Post n°66 pubblicato il 14 Aprile 2013 da splendore07

Succede che scivolo via.


Perdo pezzi di me lentamente, in silenzio, ancora ed ancora.


In un cercare senza fine, è solo nella mia pelle che posso trovare conforto, rifugio, in quel mare profondo, a volte troppo,che cela la mia essenza e, che necessita di profonde immersioni, sempre in apnea.


Sopravvivendo  alla mia volontà, troverò dissolvenza ,accoglienza e pacificherò il mio spirito in una verità, finalmente penetrata e  svelata.


 Raggiungerò l’approdo agognato che mi regalerà una baia al riparo dagli impetuosi venti, che non spingeranno piu’ la mia anima,contro scoscese e taglienti scogliere, dalle quali rialzarsi sempre sanguinanti.


Troverò il “mio” Dio nell’universo che mi circonda.


 E allora canterò con gioia, soffierò via la polvere.

Mi lascerò attraversare da dorati raggi ,mentre arderò in un fuoco d’amore.

Porgerò il viso alla carezza del primo raggio di sole.

Rifletterò luce senza fine, abbraccerò quella fiamma che scalda, urlando verso il cielo.


 La luce squarcerà le tenebre: mi nutrirò d’amore, ora sono pronta.


(Splendore)

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Commenti al Post:
nodopurpureo
nodopurpureo il 14/04/13 alle 22:44 via WEB
bello.
 
 
splendore07
splendore07 il 17/04/13 alle 13:30 via WEB
Sapendo che arriva da qualcuna che sa esternare in modo così profondo le emozioni, e, così "talentuosa" da farle arrivare intatte a chi legge, apprezzo quella unica,piccola parola espressa sul mio scrivere:-)
 
bizzina61
bizzina61 il 15/04/13 alle 14:56 via WEB
...e' quasi una poesia ascetica...Hai scritto, cara Gio', una prosa in versi...sei impalpabile,sfuggente al contatto esterno. ...Mi vien da pensare che tu ,in realta' ,non stia perdendo,ma ti stia liberando di ...fardelli ..reminiscenze del tuo passato ormai ingombranti ..che hanno segnato il tuo cuore,la tua anima ,ma che ora non senti piu' tuoi...E' come se volessi guardare dentro te stessa e scoprire cosa sei veramente ora ,conoscerti...ed appropriarti della tua nuova dimensione ed dei tuoi mutati od originari desideri.Sei Tu ora che scegli ...decidi per il tuo vivere ...Emblematico e' il passaggio .."Scegliero' il mio"Dio""...cioe' cio' in cui credere...giusto per te ...indipendentemente dalle sovrastrutture,dalla societa',dall'educazione,dal comune pensare,,,,,,Lo ritengo un passo coraggioso e concordo con te nel pensare che dopo sara' gioia e soprattutto sarai trasparente con te stessa!...e grande energia positiva sarai in grado di donare e di ricevere!...Tutto cio',pero',lo si fa sulla propria pelle!!!!...un forte abbraccio e grazie per aver messo a nudo le tue emozioni...Catia
 
 
splendore07
splendore07 il 17/04/13 alle 13:52 via WEB
Mi piace l'immagine della "poesia acetica"
C'e stato un tempo, nemmeno troppo lontano che ho fatto del mio essere sfuggente il mio vivere quotidiano, sempre alla ricerca di qualcosa che mi permettesse un rifugio segreto e sicuro dentro il quale trovare riparo dalle "ferite" del mondo esterno, essendo, io, così vulnerabile al solo essere giudicata dall'altrui "visione del mondo". Mi sono sempre sentita costretta, in un recitare un ruolo che mai mi è appartenuto, ma nel quale gli altri mi ci avevano costretta. Ho passato gran parte della mia esistenza a non deludere le aspettive,di chi mi vedeva e voleva come non ero(retaggio che si rifà all'infanzia, plasmata da un "volere"rigido,anaffettivo)ma al quale non riuscivo ad opporre resistenza,a ribellarmi, ad urlare "non sono così come mi vedete". E' stato un percorso faticoso, costellato di dolore,ed insuccessi, dovuti a timori:quelli di non essere accettata per l'emergere di una "nuova me".Ho dovuto lottare per farmi accettare.Io, sottomessa da sempre,ho annichilito altri con la mia "ribellione",che difficilmente hanno,alla fine,accettato. Ho subito processi,condanne. Sono stata alla fine tollerata, non accettata, non assolta.
Ma sto imparando che non mi importa piu' il giudizio degli altri.
Il cammino non è ancora concluso.Ho ancora tanta strada da percorrere e non in discesa.
 
   
bizzina61
bizzina61 il 18/04/13 alle 13:29 via WEB
....guarda Gio'...scendere a volte puo' esser sinonimo di declino.Quindi ...meno male ti attende una strada in salita!...smitizziamo!...un abbraccio ...Catia
 
     
splendore07
splendore07 il 18/04/13 alle 23:35 via WEB
Vero.
ma la "strada in discesa" è per antonomasia quella "facile",quella che caratterizza l'andamento positivo delle "cose della vita",quella priva di ostacoli.
Devo ammettere che pensare ad una strada in salita sinonimo di percorso che includa positività, in questo momento, è un po' arduo,per me.
Smitizzare, dici?
condanno da sempre gli stereotipi, che fanno rima con la banalità imperante,ma ora per vedere del "buono" nella salita,avrei bisogno di "occhiali nuovi per l'anima":-)
Forse, il paio di "occhiali nuovi",me li stai offrendo tu :-) Thanks so much
Proverò ad indossarli, e ti renderò edotta "dell'effetto" prodotto :-)
 
cosi_e_se_credete
cosi_e_se_credete il 16/04/13 alle 21:46 via WEB
Scivolare via, dolcemente… oltre i confini dell’ordinario… sfiorando il cielo… planando nel ristoro di luminose baie… accarezzata dal primo raggio di sole, quello più bello, quello tuo… quello che nessuno potrà rubare :))
 
 
splendore07
splendore07 il 18/04/13 alle 13:28 via WEB
Abbandonarsi,lasciarsi trasportare,superare la barriera della routine che annienta, che ruba un pezzetto di noi,ogni giorno,lentamente inesorabilmente.
Smettendo di rimandare il "vivere" non l'esistere (sottile ma fondamentale differenza)a data da destinarsi,anche se il vivere è l'inseguire un sogno.Sogno dal quale farci scaldare,come dalla prima luce che "buca" il buio della notte,quando le tenebre cedono all'alba.

Dire vivrò domani non è saggio,perchè domani sarai meno vivo.
Oggi,oggi vivi
(Marziale)
 
   
cosi_e_se_credete
cosi_e_se_credete il 19/04/13 alle 22:30 via WEB
Non è che sia tanto d'accordo col Poeta romano... tuttavia, ubi maior minor cessat. Un simpaticissimo sorriso dal Minor_Danny. :)))
 
     
splendore07
splendore07 il 23/04/13 alle 13:56 via WEB
E' un dato di fatto, l'essere meno "vivi",mano a mano che il tempo passa :-)le "energie",la voglia,quell'impeto che caretterizza "il mordere la vita", con l'andare del tempo, si affievolisce,per lasciare spazio a sorta di lento anche se poco accettato, "rallentamento".
La "linfa" si "perde nei meandri del nostro corpo. Non arriva piu' a pervaderlo per intero, nonostante, mente e anima,siano pervasi di desideri,di sogni.Il nostro "involucro",smette di rispondere alle "sollecitazioni" dei pensieri "positivi",per lasciarsi andare alla malinconia,ai ricorsi,al dolore dei sogni non piu' realizzabili.
. E' la dura legge della natura.
Il giorno in cui siete nati avete cominciato a morire.Non perdete neanche un istante
(Dilgo Khyentse Rinpoche)

p.s. Minor, perchè kid, I guess :-)
sorriso ricambiato
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/04/13 alle 16:02 via WEB
La vita di ciascun “umano”, cara Gio’, costituisce, in uno o altro modo, un continuo divenire in cerca di qualcosa che possa offrirle una dimensione “elevata ed unica”. Un qualcosa che talvolta si pensa di conoscere, ma spesso sfugge ad ogni nostra ipotesi e segna, comunque, un passaggio per fare esperienza e tentare di prendere coscienza di fare parte, o meglio di essere parte, di quel grande oceano d'Amore incondizionato al quale è difficile dare un nome e che tu definisci il “mio” Dio.
Lo si trova in ogni approdo simile a quello che tu cerchi e che, io credo, non costituirà un traguardo finale, bensì una tappa di un lungo viaggio che ci accompagnerà per tutta la vita …come sta avvenendo per te. Un saluto, M@.
 
 
splendore07
splendore07 il 19/04/13 alle 13:58 via WEB
Siamo gli unici "animali" della terra che ricercano a tutti i costi di dare un senso alla vita, in un continuo,inarrestabile costruire relazioni amicali,di lavoro,amorose.>br> Io credo, invece, nella "tragicità" del'esistenza umana, che si rifà ai filosofi greci (Eschilo,nello specifico),dove si afferma che la vita non ha senso, e la nostra funzione sulla terra è nè piu' nè meno quella assegnata agli altri esseri viventi:la continuazione della specie.
Ma che noi "esseri intelligenti"rifiutiamo.
Arduo, molto arduo, riuscire a dare alla nostra esistenza qualcosa che la renda "elevata unica" e aggiungerei "diversa" da tutte le altre,qualcosa che possa costituire nostro "marchio" che appartenga solo al singolo.Ma alla fine ci si rende conto che le nostre vite, non sono altro che le "fotocopie" di tante altre.Ognuna uguale,all'altra ma a nessuna nello stesso tempo.
Forse,siamo "arrivati" su questa terra solo per amare.Amore inteso come "amore universale" sentimento riservato solo a noi umani.
L'approdo che sto cercando, è quello che rappresenta per me l'unico senso che possa avere l'esistenza.
Non un traguardo, appunto, ma solo un viaggio,solo un mezzo per potere avere accesso a quell'agognato "luogo".
Un viaggio,che potrebbe anche interrompersi, per i troppi "ostacoli",che si incontrano lungo, il cammino
 
   
macondomatto
macondomatto il 20/04/13 alle 18:57 via WEB
quegli stessi ostacoli che ci sottraggono alla noia, alla quotidiana continuità e che, a volte, rendono pure la vita più interessante:la impreziosiscono. A volte penso, però, che sarebbe così bello annoiarsi...
 
     
splendore07
splendore07 il 23/04/13 alle 14:09 via WEB
Concordo.
Una vita senza "scosse",con il "percorso già segnato, il cammino sgombro da ogni ostacolo, sarebbe caratteristica di un'esistenza grigia,priva di alcun interesse, che renderebbe noi umani sorta di robot. Ma la vita è capace di sferrare "fendenti" i quali non si limitano a farti vacillare,ma a mandarti KO,che tante volte rendono arduo rialzarsi e continuare il cammino.
Ad imprezosire la vita, sono gli attimi vissuti con intensità,abbandonandosi alle emozioni,quelle che ti sconvolgono nel profondo,anche se hanno la prerogativa dell'assoluta caducità.La felicità, la proviamo solo nell'attimo dell'attesa,quando si "manifesta",abbiamo già cessato di esserlo.Oppure, piu' raramente qualche gioioso imprevisto, capace di illuminare la nostra noiosa routine dalla quale ci facciano risucchiare,senza di fatto, essere in grado non solo di porle fine, ma nemmeno di apportare qualche "modifica".
Vero.elogio alla noia,vista non come mancanza di "attività" da svolgere compulsivamente, ma come stacco per ritrovare noi stessi.
E poi, è dalla noia che la creatività "emerge" e arrivano le idee.
 
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