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Post n°66 pubblicato il 14 Aprile 2013 da splendore07
Succede che scivolo via. Perdo pezzi di me lentamente, in silenzio, ancora ed ancora. In un cercare senza fine, è solo nella mia pelle che posso trovare conforto, rifugio, in quel mare profondo, a volte troppo,che cela la mia essenza e, che necessita di profonde immersioni, sempre in apnea. Sopravvivendo alla mia volontà, troverò dissolvenza ,accoglienza e pacificherò il mio spirito in una verità, finalmente penetrata e svelata. Raggiungerò l’approdo agognato che mi regalerà una baia al riparo dagli impetuosi venti, che non spingeranno piu’ la mia anima,contro scoscese e taglienti scogliere, dalle quali rialzarsi sempre sanguinanti. Troverò il “mio” Dio nell’universo che mi circonda. E allora canterò con gioia, soffierò via la polvere. Mi lascerò attraversare da dorati raggi ,mentre arderò in un fuoco d’amore. Porgerò il viso alla carezza del primo raggio di sole. Rifletterò luce senza fine, abbraccerò quella fiamma che scalda, urlando verso il cielo. La luce squarcerà le tenebre: mi nutrirò d’amore, ora sono pronta. (Splendore) |
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C'e stato un tempo, nemmeno troppo lontano che ho fatto del mio essere sfuggente il mio vivere quotidiano, sempre alla ricerca di qualcosa che mi permettesse un rifugio segreto e sicuro dentro il quale trovare riparo dalle "ferite" del mondo esterno, essendo, io, così vulnerabile al solo essere giudicata dall'altrui "visione del mondo". Mi sono sempre sentita costretta, in un recitare un ruolo che mai mi è appartenuto, ma nel quale gli altri mi ci avevano costretta. Ho passato gran parte della mia esistenza a non deludere le aspettive,di chi mi vedeva e voleva come non ero(retaggio che si rifà all'infanzia, plasmata da un "volere"rigido,anaffettivo)ma al quale non riuscivo ad opporre resistenza,a ribellarmi, ad urlare "non sono così come mi vedete". E' stato un percorso faticoso, costellato di dolore,ed insuccessi, dovuti a timori:quelli di non essere accettata per l'emergere di una "nuova me".Ho dovuto lottare per farmi accettare.Io, sottomessa da sempre,ho annichilito altri con la mia "ribellione",che difficilmente hanno,alla fine,accettato. Ho subito processi,condanne. Sono stata alla fine tollerata, non accettata, non assolta.
Ma sto imparando che non mi importa piu' il giudizio degli altri.
Il cammino non è ancora concluso.Ho ancora tanta strada da percorrere e non in discesa.
ma la "strada in discesa" è per antonomasia quella "facile",quella che caratterizza l'andamento positivo delle "cose della vita",quella priva di ostacoli.
Devo ammettere che pensare ad una strada in salita sinonimo di percorso che includa positività, in questo momento, è un po' arduo,per me.
Smitizzare, dici?
condanno da sempre gli stereotipi, che fanno rima con la banalità imperante,ma ora per vedere del "buono" nella salita,avrei bisogno di "occhiali nuovi per l'anima":-)
Forse, il paio di "occhiali nuovi",me li stai offrendo tu :-) Thanks so much
Proverò ad indossarli, e ti renderò edotta "dell'effetto" prodotto :-)
Smettendo di rimandare il "vivere" non l'esistere (sottile ma fondamentale differenza)a data da destinarsi,anche se il vivere è l'inseguire un sogno.Sogno dal quale farci scaldare,come dalla prima luce che "buca" il buio della notte,quando le tenebre cedono all'alba.
Dire vivrò domani non è saggio,perchè domani sarai meno vivo.
Oggi,oggi vivi
(Marziale)
La "linfa" si "perde nei meandri del nostro corpo. Non arriva piu' a pervaderlo per intero, nonostante, mente e anima,siano pervasi di desideri,di sogni.Il nostro "involucro",smette di rispondere alle "sollecitazioni" dei pensieri "positivi",per lasciarsi andare alla malinconia,ai ricorsi,al dolore dei sogni non piu' realizzabili.
. E' la dura legge della natura.
Il giorno in cui siete nati avete cominciato a morire.Non perdete neanche un istante
(Dilgo Khyentse Rinpoche)
p.s. Minor, perchè kid, I guess :-)
sorriso ricambiato
Lo si trova in ogni approdo simile a quello che tu cerchi e che, io credo, non costituirà un traguardo finale, bensì una tappa di un lungo viaggio che ci accompagnerà per tutta la vita …come sta avvenendo per te. Un saluto, M@.
Ma che noi "esseri intelligenti"rifiutiamo.
Arduo, molto arduo, riuscire a dare alla nostra esistenza qualcosa che la renda "elevata unica" e aggiungerei "diversa" da tutte le altre,qualcosa che possa costituire nostro "marchio" che appartenga solo al singolo.Ma alla fine ci si rende conto che le nostre vite, non sono altro che le "fotocopie" di tante altre.Ognuna uguale,all'altra ma a nessuna nello stesso tempo.
Forse,siamo "arrivati" su questa terra solo per amare.Amore inteso come "amore universale" sentimento riservato solo a noi umani.
L'approdo che sto cercando, è quello che rappresenta per me l'unico senso che possa avere l'esistenza.
Non un traguardo, appunto, ma solo un viaggio,solo un mezzo per potere avere accesso a quell'agognato "luogo".
Un viaggio,che potrebbe anche interrompersi, per i troppi "ostacoli",che si incontrano lungo, il cammino
Una vita senza "scosse",con il "percorso già segnato, il cammino sgombro da ogni ostacolo, sarebbe caratteristica di un'esistenza grigia,priva di alcun interesse, che renderebbe noi umani sorta di robot. Ma la vita è capace di sferrare "fendenti" i quali non si limitano a farti vacillare,ma a mandarti KO,che tante volte rendono arduo rialzarsi e continuare il cammino.
Ad imprezosire la vita, sono gli attimi vissuti con intensità,abbandonandosi alle emozioni,quelle che ti sconvolgono nel profondo,anche se hanno la prerogativa dell'assoluta caducità.La felicità, la proviamo solo nell'attimo dell'attesa,quando si "manifesta",abbiamo già cessato di esserlo.Oppure, piu' raramente qualche gioioso imprevisto, capace di illuminare la nostra noiosa routine dalla quale ci facciano risucchiare,senza di fatto, essere in grado non solo di porle fine, ma nemmeno di apportare qualche "modifica".
Vero.elogio alla noia,vista non come mancanza di "attività" da svolgere compulsivamente, ma come stacco per ritrovare noi stessi.
E poi, è dalla noia che la creatività "emerge" e arrivano le idee.