Noblesse

"Posso entrare?"

"Sì..."

"Non dormi? Ti sto disturbando?"

"No... No, entrate pure..."

"Hai cenato, caro?"

"Come, no? La mia nuova amica non ha voluto sentire ragioni, e mi sembrava scortese rifiutare la sua offerta... Sono stato costretto a cenare..."

"Ti sei indispettito?"

"No. Sì. Perché non sedete?"

"Come stai? Come ti senti?"

"Sto benissimo ed esulto di gioia."

"Non ricorrere al tuo solito sarcasmo, con me. Non funziona... Se non vuoi parlarmi, dimmelo..."

"No... Ma..."

"Se preferisci, ti lascio solo... Realmente, tesoro mio..."

"Claude è uscito. Anche Mathilde."

"Sì. Guillaume li ha accompagnati all'uscita pochi minuti fa... Maxime..."

"Sì, madre?"

"Desideri che io mandi a cercare Michelle?"

"No! Chi vi ha detto di lei?!"

"Tu, innumerevoli volte... Claude la conosce... Se vuoi, glielo chiedo... Potrebbe farti stare meglio?"

"Meglio, madre? Meglio? Andrà sposa... Tra una settimana, pare..."

"Sì... Ma... Questo non è, poi, così rilevante... Una visita... Potreste stare soli, per un poco... Potreste parlarvi..."

"No."

"Maxime... Poi potresti pentirti..."

"Di cosa? Non sono l'autore delle sue nozze, né il fortunato e felice sposo... Non ho alcun diritto..."

"Io so che la piccola ti ama..."

"Come lo sapete?"

"E' sufficiente guardarla. Su, non dirmi che non te ne sei mai accorto..."

"Sì... Sì... Me l'ha anche detto... Detto e ripetuto... Progettavamo una fuga..."

"Cosa dici!"

"Sì... Una colonia... Sarei stato, ugualmente, in servizio... Lontano... Oltre l'oceano..."

"Intendevate farlo... Realmente?"

"Sì. Sì, se io non fossi stato così avventato da esprimere alcuni pareri... Ah! Sono così stanco..."

"Pareri su cosa, tesoro?"

"Su chi, vorrete dire!"

"Bene... Chi?"

"Beynaut."

"Ah!... Perché l'hai fatto, e cos'è accaduto?"

"Mah! Niente... Due parole... Da innamorato geloso... S'è offesa. Ho lasciato la sua stanza... Dicendole che non mi abbia mai amato... Sono fuggito, accecato dalla gelosia... E non l'ho più incontrata..."

"Hai spronato Charmant a quel punto soltanto per disperazione? Volevi farti, espressamente, del male?"

"Oh, no! No... Non consapevolmente... No... Non farei mai del male al mio cavallo... Men che meno intenzionalmente!"

"No... Ma... Seguendo i moti del cuore..."

"Cosa dite! Sarei un simile scellerato!"

"No, figlio mio! Conosco bene – credo – ciò che sei. Ma... Sai... Il cuore, a volte, stravolge la nostra prospettiva... Ci porta dove vogliamo andare, realmente... E lo camuffa da caso... Desideri che mandiamo a chiamare Michelle?"

"No! No... Claude mi diceva che tra meno di una settimana le sue nozze saranno concluse... Ed io sono completamente estraneo, a tutta la vicenda. Ora potrei riposare, un poco?"

"Sì... Sì, ora me ne vado... Le scriverò. Manderò una copia della mia lettera anche a Beynaut. La mia richiesta è legittima..."

"No!... Non voglio che quel coso..."

"Maxime!"

"Coso, sì!"

"Questo linguaggio è indegno, di te!"

"Ah!... Mi ruba la fidanzata e non dovrei definirlo coso!"

"Tesoro... Non è la tua fidanzata... Spiacente..."

"No, non lo è. Ma è me, che ama."

"Lo sappiamo... Le chiedo di venire qui... Lascia fare a me... E chiedi perdono per come hai definito quel povero ragazzo!"

"Povero? Ah!"

"Phélin..."

"E' uno svenevole cicisbeo, ecco, cos'è! Coso!"

"Mio buon Dio, ragazzo... Come preferisci..."

"Provate a comprendermi..."

"Lo sto facendo... Te la porto qui... Vedrai! Ti riprenderai prestissimo, dopo averla vista!"

"No!... No!... Vi prego! Vi scongiuro!"

"Lascia fare a me... Ora dormi... E' notte fonda... Riposa dolcemente, tesoro mio..."

"Non credo... Ma... Grazie infinite, signora..."

"Bene... Ora ti riconosco un po' di pìù... Non coso..."

"Sì... Povero agnellino sacrificale..."

"Maxime..."

"Buonanotte..."

"Buonanotte, tesoro mio..."

"Ditele che l'amo. Che l'amo tanto... A voi posso confidarlo..."

"Sì. A me, sì... Ecco ciò che sei... Un enorme cuore... Dormi, cucciolo..."

"Non scrivete a coso... Soltanto a lei..."

"No, no... Egli, in qualità di fidanzato, ha il dovere, ed il diritto, di venire reso partecipe degli impegni ufficiali della sua donna..."

"Aaarrgghhh!"

"Lascia fare a me... Se è vero, ciò che ho sentito dire, di lui... Non solleverà obiezioni..."

"Povero piccolo!"

"E' di lei, che mi preoccupo..."

"Di lei?"

"Sì... Avete discusso? Litigato?"

"No..."

"Bene... Allora non ti serberà rancore..."

"Sto morendo..."

"Certamente sì... Le visite ai moribondi sono un atto di carità..."

"La compassione! Dalla mia donna! Mai!"

"Ora basta farneticare, tesoro... Dormi. Sognala. Te la porto, qui."

"Sì, mi fido. Buonanotte."

"Riposa sereno, amore mio..."

"Come sta Charmant?"

"Meglio, molto meglio..."

"Bene..."