La mia passione.

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Morirà lentamente, come lentamente è nato questo sentimento che provo per te, è giusto che sia così, per te, per gli altri, per me. Forse sarà una morte triste, forse io stesso mi sentirò morire qualche volta, ma cosa importa, se poi potrò di nuovo essere sereno, libero, se potrò guardati ancora tranquillamente in viso. Sono passati giorni dal tuo ultimo messaggio, e ancora non appare nulla, nemmeno nella casella della posta che resta desolatamente e tristemente vuota, senza nemmeno una goccia dei tuoi pensieri. Non so se passi da me, io non ti vedo. L’ultima volta che ci siamo visti eri allegra, carina, quasi spensierata da quel pensiero che da mesi ti logora dentro. Ho forse mancato in qualche cosa? Ti ho forse offeso in qualcuna delle mie ultime email? Oppure non vuoi più sentirmi e pensi che la tattica del silenzio sia, come è certamente, la prima arma per farmelo capire? Ho sbagliato ogni cosa forse, nemmeno io so come tu sia entrata nel mio cuore, ma ora devi andartene, è necessario che io riesca a rigettarti completamente fuori di me. Io sono libera “me lo ripeti sempre”. Devi sentirti libera e io non devo nel modo più assoluto condizionarti, sarebbe un non amore. Mi sento in colpa perché ho rovinato inevitabilmente qualche cosa tra noi, la nostra amicizia. Tu volevi un amico, avevi bisogno di un amico e io non sono stato capace di immedesimarmi in quel ruolo che non mi appartiene, no, non con te. Dimentica ciò che è stato, ciò che ho fatto, ciò che ho detto, ma ti prego non sparire del tutto dalla mia vita. E’ vero, ci sto, quando non c’è l’amore, può esserci almeno l’amicizia. Ho una strana confusione mentale, ti mando via, ti faccio del male e poi ti chiedo di non sparire. Certo! Che te ne fai di uno come me? Via, scappa, ognuno ha la propria strada da seguire. La mia per un attimo ha sfiorato la tua, e io ci avevo creduto, ma dentro di te c’è ancora buio e silenzio, domani probabilmente brillerà ancora di sole. E vorrei esserci, se lo vorrai.

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