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Crociera a Cape Horn

Post n°6 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da michelerienke

Intanto vorremmo iniziare a fare gli auguri di buon anno a tutti.

Ma veniamo al viaggio. Siamo stati sul trenino a vapore a scartamento ridotto “tren della fin delo mundo”. Una fregatura per turisti. Il treno era si a vapore ma l’acqua per fare il vapore non era scaldata da una caldaia a legna ma da una caldaia a gasolio.

Non ne valeva la pena.

 

Il 23 ci siamo imbarcati sulla nave da crociera Australis per fare la nostra crociera.

La nave non era molto grande e non aveva picsina, discoteca, o altre cose simili, essendo una crociera di escursioni. Ma comunque era lussuosa, avevamo una bella cabina con una finestra enorme che dava sull’esterno. La nave era nuova aveva solamente un anno di vita. Alla sera il classico cocktail di benvenuto e poi a cena.

Noi con marco ci siamo messi in fondo al salone insieme a una famiglia di messicani con due figli grandi e due figli piccoli. Il mangare non era niente male, approposito la crociera era tutto incluso anche le bevande e i superalcolici, e ovviamente ne abbiamo approfittato.

La sera siamo salpati in direzione di Capo Horn, la guida ci aveva detto che l’alba prima di arrivare al capo era bellissima. Quindi io ho messo la sveglia prima delle quattro di mattina e mi sono alzato a vederla, non era niente male con dei colori e delle formazioni nuvolose molto belle. Poi verso le sette e mezzo siamo arrivati a Capo Horn e visto che il mare non era troppo agitato siamo potuti sbarcare e visitare l’isola. A parte un monumento moderno e il faro non c’era molto da vedere. Le condizioni del tempo qui’ cambiano in modo repentineo, infatti dopo un po’ si e’ alzato un vento fortissimo, perfortuna abbiamo un sacco impermeabile che ripara anche dal vento che abbiamo usato per coprire Marco che era nel suo marsupio. Dopo siamo risaliti sulla nave e abbiamo fatto colazione. Da Capo Horn ci siamo diretti verso la baia di Wulaia sul’isola Navarrino, e li abbiamo fatto un’escursione a piedi fino a un belvedere.

Per la sera era stata organizzato il cenone di Natale, Noi abbiamo messo prima Marco a letto e poi  siamo andati a cena. Come antipasto c’era della Centolla chiamato anche granchio artico. Un crostaceo simile alla Granseola ma molto piu’ grande e con le zampe molto grosse. Una vera leccornia. E visto che era a buffe’ ci siamo serviti piu’ volte. Poi c’era tacchini salmone e altre specialita’. Ala fine della cena e’ arrivato Babbo Natale in gommone e ha iniziato a dare  regali ai bambini a bordo. Il primo che ha chiamato e’ stato Marco che pero’ era gia’ a letto. E’ stata una serata veramente piacevole.

 

Il giorno di Natale alla mattina siamo andati a vedere il ghiacciaio Pia, siamo sbarcati con i gommoni su delle roccie posizionate davanti al ghiacciaio, e li siamo rimasti ad ammirarlo. Ogni volta che si tornava per prendere i gommoni  per risalire sulla nave veniva organizzato un piccolo bar in spiaggia con cioccolata calda cocacola e Whisky, si Whisky, che americani e inglesi bevevano gia’ alla mattina presto. Ovviamente noi ci siamo accontentati della cioccolata calda. Il pomeriggio non c’erano escursioni ma erano state organizzate vari incontri per spiegare la storia di quelle terre per raccontare i primi viaggi in quelle terre, ma noi eravami cosi’ stanchi che siamo rimasti in camera a dormire.

 

Il 26 ci siamo alzati la mattina prima delle sette perche a quell’ora si sarebbe navigato nella via dei ghiacciai. Siamo passati davanti al ghiacciaio Olanda, Francia, Italia, che era il piu’ bello, Germania e il Romanca. Poi siamo arrivati vicino ai ghiacciai Piloto e Nena dove a turno si faceva un’escursione con i gommoni. Siamo saliti sul gommone e ci siamo diretti verso il ghiacciaio, schivando pezzi di ghiaccio. Arrivati vicino al ghiacciaio abbiamo visto un piccolo condor che iniziava a volareper  poi appolaiarsi sulle rocce oltre a numerosi cormorani dal collo bianco che avevano nidificato li’. Quando eravamoli’davanti siamo riusciti a vedere alcuni piccoli crolli di ghiaccio.

E’ stato emozionante trovarsi li vicinisssimo sotto il ghiacciaio.

Al pomeriggio erano state organizzate due escursioni differenti. Una camminata su di una spiaggia fino ad arrivare davanti ad un ghiacciaio e una camminata in un bosco in mezzo al fango per arrivare nello stesso punto. Non potendo andare con marco nel bosco, visto che i fango in alcuni punti arrivava oltre il ginocchio e c’erano molti alberi caduti da scacvalcare e passare sotto, Rienke a fatto l’escursione sulla spiaggia con marco e io sono andato nel bosco. L’organizzazione aveva fornito degli stivali a tutti. Io prima della crociera avevo comprato dei copri pantaloni antipioggia che mi sono stati utilissimi. Avendoli chiusi con il velcro intorno agli stivali ho evitato che mi entrasse il fango dentro gli stivali. Sono stato l’unico a ritornare con i piedi asciutti perche’ veramente in alcunio punti il fango arrivava a meta’ coscia. Devo dire che il bosco era bellino ma e’ stato molto divertente superare i vari passaggi.

Alla sera finalmente era sereno e c’e’ stato un tramonto fantastico con dei colori magnifici circondati dalle montagne innevate intorno al fiordo tra cui la montagno piu’ alta della terra del fuoco che superava i seimilametri, contornato dal brindisi finale a base di spumante Cileno che devo dire non  era male.

Il 27 mattina prima di colazione siamo sbarcati sull’isola Santa Maddalena dove c’era la colonia piu’ grande di pinguini Magellano del Cile. L’intera isola era abitata da pinguini e gabbiani che avevano nidificato. C’erano tantissimi piccoli di pingüino con il corpo ricoperto da della lanuggine grigia, accuditi dai loro genitori.

Poi verso mezzogiorno siamo sbarcati, purtroppo la crociera era finita, ora si ritornava a viaggiare con lo zaino.

Verso l’una abbiamo preso un autobus per  Puerto Natales. Pensevamo di fermarci nell’hostal dove eravamo gia’ stati una sola notte, ma dopo la proprietaria era venuta a sapere che il giorno dopo era il compleanno di Marco, e ha detto che sarebbe stato bello organizzare una festicciola per lui. Quindi abbiamo deciso di fermarci un giorno in piu’.

Il 28 alla mattina ce la siamo presa comoda, poi siamo andati a comprare una torta per la festicciola. Al pomeriggio dopo aver fatto un riposino siamo andati di nuovo in centro  e alle sei abbiamo iniziato la festicciola. La proprietaria con  la figlia aveva addobbato la sala con festoni e palloncini e aveva fatto mettere dei piccoli cappellini a cono per festicciole a tutti, perfortuna ne mancava uno quindi solo alla Rienke ha dovuto metterlo.

C’erano la proprietarie la figlia il figlio un’amica la Rienke e io e ovviamente Marco, che ha gradito veramente la torta. Dopodiche’ abbiamo dato a marco un regalino un piccolo aereo della Duplo, e la proprietaria ha regalato a marco un Pupazzo di rinoceronte che canta una canzoncina.

E’ stato molto bello valeva la pena fermarsi un giorno in piu.

 

 
 
 
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