GIURIDICO

salve lasolais... piu che scrivedre un commento volevo sapere se la tua offerta di testi per i concorsi e' sempre valida ne devo fare 2 a breve e mi saresti di grande aiuto ,,, ah concorsi per polizia municipale ... ti ringrazio per il momento

ciao, è chiaro questo articolo, ma non si tine in conto la procedura dello scorrimento della graduatoria. La mia domanda è questa: prima di scorrere la graduatoria ancora in validità, per un posto vaccante, è obbligatori ala mobilità!?

sentenza nr 21/2009 della Sez.Autonomie della Corte dei Conti": la fine della mobilita'...

Ciao! Vista la tua gentile disponibilità volevo porgerti questo quesito: un comune ha fatto un concorso per n. 6 vigili urbani. Subito dopo si accorge che ne servono altri due e si avvale della procedura di mobilità riservandosi di scorrere la graduatoria solo in caso di mobilità andata deserta o di vaglio negativo delle domande eventulmente pervenute. Mi chiedevo: ma la procedura della mobilità non si attua solo prima di un concorso e non già qualora c'è una graduatoria valida???? Ti ringrazio di cuore per l'eventuale chiarimento. Monia

domanda: ma se inoltro la richiesta di mobilità presso un comune, per le stesse mansioni - conferendo disponibilità sia al part- time che full time - puo' il comune in questione, non interpellarmi ed indire un concorso per n. 2 agenti part -time, senza aver mai dato seguito alla mia richiesta. Grazie

asssolutamente no, perche prima di adire un nuovo concorso deve obbligatoriamente controllare tutte le domande di mobilita ricevute stilare graduatoria e motivarne l'esclusione, ma devi essere informato se non ti hanno comunicato nulla puoi adire alle vie legali, o meglio denunciare la cosa al consiglio dei ministri dipartimento funzione pubblica. un comune e precisamente quello di Rapallo ha annullato il concorso gia bandita dopo l'esposto di alcuni candidati che avevano presentato domanda di mobilita. dagli uno sguardo e molto interessante cordialmente laura

assolutamente no con le nuove norme è obbligato a indire l'istituto di mobilita prima dell'indizione di qualsiasi concorso, altrimenti fate una bella lettera al dipartimento della funzione pubblica a roma se ha bisogno di ulteriori ragguagli mi contatti tramite email che sono state scritte in altri post in alto, cordialmente laura

buongiorno Siete un dirigente aziendale, un padre di famiglia, una madre di famiglia o meglio una persona avente bisogno di colpo di mano finanziario rapidamente tenuto conto della vostra situazione finanziere visto che tutte le banche e istituti finanziari vi mettono; o siete alla ricerca di un credito (consumo, rinnovamento, settore immobiliare, affare ecc.) Per ciò se siete seri non stimolare di contattarcelo per smalto: moraismanuel14@yahoo.fr

Ciao a tutti sono qui per testimoniare come ho ottenuto il mio prestito dal signor Anderson dopo ho applicato più volte da vari istituti di credito di prestito che sostenevano di testimoniare anche proprio in questo forum , ho pensato che le testimonianze in cui una reale ed io ma mi hanno mai dato credito . Avevo bisogno di un prestito urgente per avviare un business e ho applicato da vari istituti di credito di prestito che ha promesso di fare a meno di me non hanno mai dato la loan.Until un mio amico mi ha introdotto al signor Anderson Swart che ha promesso di aiutarmi e di fatto ha fatto come aveva promesso , senza alcuna forma di ritardo . precedenti finanziatori prestito ho contattato solo domanda di moneta e più tardi che non manderanno più il prestito di me ero davvero truffa da questo altro prestatore di prestito fino a quando il signor Anderson dimostrare che tutto prestatore di prestito non sono della stessa via . Non ho mai pensato che ci sono ancora finanziatori prestito affidabile fino a quando ho incontrato il signor Anderson , che sono in effetti aiutato con il prestito e ha cambiato la mia belief.I Non so se si è in qualche modo bisogno di un prestito vero e urgente , sento libero di contattare Mr. Anderson tramite la sua e-mail { } financialhome@outlook.com

Ciao Signore Il nostro obiettivo è quello di rafforzare in modo significativo la base economica di tutti fisiche e le persone giuridiche i praticanti di attività generatrici di reddito attraverso la fornitura di credito e financement.Je sono una persona che si impegna a voi aiutare finanziariamente, qualunque sia il vostro problema a condizione che siano meritevoli di credito. Perché aspettare quando scrivo. Io sono a vostra completa disposizione. Il mio tasso di interesse del 3% la mia mail: moraismanuel14@yahoo.fr...

per farti avere il concetto piu chiaro ti allego l'annullamento di rapallo: Armando Ezio Capurro Via Aurelia Ponente, 47 16035 Rapallo (Genova) Tel.: 010/542834 Fax: 010/5957865 e-mail: capurro@unofree.it Rapallo, 23 maggio 2009 AL SINDACO Alla PROCURA CORTE DEI CONTI p.c. A S.E. IL PREFETTO AL DIFENSORE CIVICO AI DIRIGENTI AI REVISORI ALLE R.S.U. AL NUCLEO DI VALUTAZIONE ALLA CGIL 0185 1871599 ALLA UIL 010 2545172 ALLA CISL 0185 325287 AL DICCAP 02 57760352 AL DIREL 010 3774900 ANNULLATO IL CONCORSO VIGILI!!!!!!!! DETERMINA N.504/30 DEL 22.5.2009 Interrogazione - Premesso che Campodonico con la nomina fiduciaria del Segretario( Capobianco) e del vice segretario e responsabile del personale (Bardinu), unitamente alla propria incapacità amministrativa, ha messo il comune a rischio di gravi danni erariali e lo ha esposto a ripetute pronunce negative degli organi superiori e di controllo: - richiami del Prefetto al rispetto delle leggi e del regolamento comunale, - due sentenze del TAR Liguria che ha cancellato parte del regolamento sulle interrogazioni e ha annullato il bilancio 2008 - due richiami del Difensore Civico al rispetto delle norme previste a tutela dei diritti dei consiglieri - due pareri della Presidenza del Consiglio dei Ministri circa i diritti dei consiglieri comunali - sentenza del Tribunale di Chiavari che ha costretto il comune a richiamare in servizio una dipendente che era stata illegittimamente messa a riposo - PROCEDURA DI INFRAZIONE DELLA UNIONE EUROPEA PER VIOLAZIONE DELLE NORME COMUNITARIE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI - svariati procedimenti in corso presso il tribunale, la corte dei conti, l’ufficio provinciale del lavoro per materie attinenti il personale - svariate vertenze aperte presso la corte dei conti per presunte irregolarità amministrative ./. 1 - Adesso, l’incapacità di Campodonico ha raggiunto l’apice con la dimostrazione che non è neppure in grado di gestire l’assunzione di 4 vigili in due anni di amministrazione!!!! Difatti, IN DATA 22 MAGGIO 2009, DETERMINA DELLA DIRIGENTE DEL PERSONALE BARDINU N. 504/30( visibile sul sito del comune), HA SOSPESO IL CONCORSO PER LA COPERTURA DI 4 POSTI DI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE, A CAUSA DELL’ENNESIMO ERRORE. In data, 7 maggio 2009 , prot. 22193 e prot. 22196, ho segnalato che il comune non poteva procedere alla conclusione del concorso perché, in base alle leggi vigenti dimenticate da Campodonico e, purtroppo, dai suoi collaboratori nominati fiduciariamente e senza concorso ( ricordo che a Rapallo, su 7 dirigenti, 3 sono nominati fiduciariamente e senza concorso da Campodonico, il segretario Capobianco è stato richiamato fiduciariamente, e il portavoce Solimano è stato inserito, ben due volte, senza concorso) In data 22 maggio 2009, la dirigente del personale- Bardinu-, che, purtroppo, e come segnalato da tutte le sigle sindacali, non ha esperienza sufficiente, ha dovuto riconoscere gli errori suoi, del segretario generale, di Campodonico, dell’assessore al personale Di Antonio e di tutta la giunta e ha sospeso il concorso per il quale il comune aveva già fatto sostenere le prove scritte a Sestri Levante, con una spesa di diverse migliaia di euro, e per il quale erano già state fissate le date delle prove orali!!! Le motivazioni per le quali è stato sospeso il concorso sono quelle da me esposte nelle mie note del 7 maggio e, precisamente, che, ai sensi dell’art. 30, comma 2 bis, del D.L.vo n.165/2001, introdotto dal D.L.31 gennaio 2005 n.7 e come ribadito dalla giurisprudenza, tra cui TAR Sardegna, sez.I- sentenza 22 dicembre 2008 n.2204, “ le pubbliche amministrazioni che intendano effettuare assunzioni di personale debbono avviare le procedure di trasferimento mediante mobilità da altre amministrazioni, prima di indire il concorso pubblico” EBBENE, CAMPODONICO E I SUOI COLLABORATORI ,NOMINATI FIDUCIARIAMENTE SENZA CONCORSO, DI ERRORI IN QUESTA PROCEDURA NE HANNO COMMESSI, A MIO AVVISO, ALMENO 3!!!!: 1) Pur avendo con determina 20 novembre 2007 approvato un bando per la mobilità esterna e successivamente espletato i colloqui in data 14.12.2007, a cui ha partecipato quasi sicuramente il segretario Capobianco ai sensi del regolamento di organizzazione, e aver stilato una graduatoria con ben 6 idonei, graduatoria che è, ovviamente, pubblica, NON NE HA TENUTO CONTO. 2) In data 17 giugno 2008, con delibera di giunta n.284, verbale redatto dal segretario Capobianco, sottoscritto da Campodonico e votato dall’assessore al personale Di Antonio, si approvava la programmazione triennale del personale con l’inserimento di un pubblico concorso per 4 posti di agenti di polizia municipale, DIMENTICANDOSI a)CHE C’ERANO PRIMA DA ASSUMERE I 6 DELLA SELEZIONE PUBBLICA PER MOBILITA’, selezione fatta dal segretario!!!! b) soprattutto, che ai sensi della legge, decreto legislativo n.165/2001, è obbligatorio, prima di indire un concorso pubblico, avviare le procedure di mobilità: quindi, anche se il segretario si fosse dimenticato la selezione di mobilità e i colloqui da lui fatti personalmente (sic), SI SAREBBE DOVUTO RICORDARE DELLA LEGGE!!! ./. 2 3) In data 10 ottobre 2008, con determina n.1083, la dirigente Bardinu, purtroppo, senza esperienza di personale, approvava il bando di concorso pubblico per la copertura di 4 posti agenti di polizia municipale DIMENTICANDOSI LA LEGGE N.165/2001 CHE PRESCRIVE, COME VISTO SOPRA, L’OBBLIGO DI AVVIARE LA MOBILITA’ PRIMA DI INDIRE IL CONCORSO PUBLICO: quindi, anche se non avesse saputo della mobilità già espletata da Capobianco, avrebbe dovuto chiedere ai suoi collaboratori e avrebbe dovuto bandire una mobilità che è obbligatoria prima di bandire un concorso pubblico!!!( la mancanza di esperienza emerge e si vede che gli errori di Campodonico con scelte errate ricadono sui cittadini). TRA L’ALTRO, COME DA ME SCRITTO IN DATA 7 MAGGIO 2009, prima dell’espletamento delle prove scritte e prima della scadenza della data di presentazione delle domande per i concorsi (21.11.2008), PARE CHE LA DOTTORESSA BARDINU ABBIA PARLATO PERSONALMENTE AL BANCO DEI MESSI CON ALCUNI DEGLI IDONEI ALLA MOBILITA’ CHE RECLAMAVANO L’ASSUNZIONE ( si dice che al colloquio abbia assistito un vigile che quel giorno non era in servizio). Allora perché non si sono fermate le procedure concorsuali che sono costate care alle casse comunali???? LA COSA PIU’ GRAVE CHE EMERGE DALLA DETERMINA BARDINU DEL 22 MAGGIO 2009 E’ CHE SOLO OGGI SI E’ ACCORTA DELL’OBBLIGO INDEROGABILE DI FARE UN BANDO DI MOBILITA’ PRIMA DI PROCEDERE A UN CONCORSO PUBBLICO!!!! Difatti, scrive, confessando il suo errore del 10 ottobre 2009 quando ha approvato il bando di concorso pubblico,: “ Di rinviare agli esiti della nuova procedura di mobilità che dovrà esperirsi ai sensi dell’art. 30, comma 2 bis del dlgs 165/2001,……..l’esatta individuazione del numero dei posti di agente di polizia municipale che, nell’eventualità dovessero risultare ancora vacanti al termine della procedura di mobilità, potranno essere utilmente coperti attraverso il riavvio della procedura concorsuale oggetto di sospensione ex art. 21 quater della l.241/1990” ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA CHE DIMOSTRA: 1) violazione delle norme di legge, tra cui l’art. 30 del dlgs 165/2001, riconosciuta dalla stessa Bardinu al punto 4) della determina, violazione che non deriva, come ella vorrebbe far credere, da una evoluzione giurisprudenziale, ma da una norma chiara introdotta nel lontano 2005, dal D.L. 31 gennaio 2005, n.7; 2) un possibile danno erariale per il comune pari, perlomeno, alle spese dirette e indirette sostenute per il concorso che è stato sospeso; 3) un disservizio per i cittadini che lamentano la carenza di agenti di polizia municipale e che Campodonico in 2 anni non è riuscito ad assumere, nonostante il commissario Spanu con delibera n.133 del 7 maggio 2007, con altro dirigente del personale e con altro segretario, li avesse inseriti nella programmazione triennale CHIEDO -Al Sindaco di dirmi se a suo parere ci sono dei responsabili per questi danni erariali e di immagine e, nel caso affermativo, quali provvedimenti intende prendere -Alla procura della Corte dei Conti di voler accertare se sussistono danni erariali. Distinti saluti Armando Ezio Capurro 3

Buon giorno a tutti. Sono un ufficiale medico dell'esercito in spe senza obblighi di ferma e vorrei sapere se posso, facendo domanda di mobilità volontaria, passare dal ministero della Difesa a quello della Salute (essere assunto in un ospedale pubblico). Vi sarei oltremodo riconocente se mi forniste qualche indicazione precisa

si davide è previsto e si chiama mobilita intercompartimentale, se mi invi la tua email ti invio tutta la normativa prevista per questo tipo di mobilità, poiche purtroppo da qui non posso allegare i file. cordialmente laura

salve ,sarei anche io interessato a questa normativa, essendo un militare in spe che vorrebbe transitare in un ente locale che ha reso pubblico un posto per mobilità volontaria esterna.sicuro di una sua pronta risposta,le invio cordiali saluti.

se mi invia la sua email le do quanto richiestomi, la mia è laura.crapax@libero.it

anche io sarei interessata a ricevere normative in merito al transito di militari in servizio permanente alla pubblica amministrazione.Io sono un ufficiale di Marina e vorrei transitare all'impiego civile,anche presso lo stesso Ministero della Marina o della Difesa.

così prendi gli stessi soldi da militare facendo il civile vero? Bella la vita e?

salve, sono cosimo, anche io sono un ufficiale dell'esercito e sarei interessato al transito in un ente locale, potrebbe inviare anche a me la normativa di cui parla nel forum? grazie.

sono un ufficiale dell'esercito e vorrei fare domanda per passare alla pubblica amministrazione, è possibile? se si come si fa ?

Salve, avrei URGENTE necessità di chiarimenti in merito a mobilità. Sono un dipendente ministeriale ed ho fatto domanda in risposta ad un concorso di mobilità volontaria indetto dal mio comune. Hanno scartato la mia domanda poichè dicono che il bando era aperto solo al comparto regioni. è possibile ? la mobilità volontaria non è aparta a tutti i comparti ? GRAZIE !!!

In tal senso, secondo quanto disposto dagli articoli 29-bis e 30 del Testo unico sul pubblico impiego, introdotti dal decreto legislativo n. 150 del 2009, con decreti a firma di Brunetta – sono definite la tabella di equiparazione tra i livelli di inquadramento previsti dai diversi contratti collettivi e le misure per agevolare i processi di mobilità volti a fronteggiare le esigenze delle amministrazioni che presentano carenze di organico, processi in cui saranno coinvolti anche i dirigenti responsabili degli Uffici. A tali provvedimenti si aggiunge una circolare del Dipartimento della Funzione pubblica, in fase di avanzata predisposizione, che conterrà precisi indirizzi applicativi in materia”. Al riguardo, “anche la riduzione dei comparti di contrattazione ha la finalità di conseguire un’omogeneizzazione dell’ordinamento professionale dei dipendenti pubblici, in modo da facilitare i trasferimenti tra amministrazioni pubbliche ed i conseguenti inquadramenti”. quindi per concludere tu devi chiedere mobilita intercompartimentale che prevede la mobilita di un dipendente da un ministero ad un ente pubblico e viceversa. in ogni caso resto in attesa di una tua email per farti avere la documentazione completa

se ho capito bene devo fare una domanda di mobilità intercompartimentale ma su internet non ho trovato nessuna istruzione, ti sarei grato se mi potessi aiutare. un saluto francesco

basta che cerchi con google facsimile domanda mobilita volontaria o interegionale

Sono un ufficiale della Marina Militare ed ho il grado di Capitano di Corvetta. Ho fatto domanda per questo posto: SELEZIONE PER MOBILITA’ ESTERNA E VOLONTARIA EX ART. 30 D. LGS. N. 165/2001 PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTOO DI FUNZIONARIO DIRETTIVO – CATEGORIA GIURIDICA D3 A TEMPO INDETERMINATO CON IMPIEGO A TEMPO PIENO – PROFILO PROFESSIONALE COMANDANTE DI POLIZIA LOCALE DELLA CITTA’ DI CAPRI. Però non sono sicuro di avere i requisiti richiesti che sono: a) essere dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in una Pubblica Amministrazione con inquadramento corrispondente alla categoria Giuridica D3 – comparto “Regioni ed Autonomie Locali” con esperienza almeno di anni tre nel settore della Polizia Locale; b) possesso del Diploma di Laurea Vecchio Ordinamento in una delle seguenti materie: Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio oppure Laurea specialistica del Nuovo Ordinamento equiparata ai suddetti Diplomi ai sensi del Decreto Interministeriale del 5 maggio 2004 del Ministero dell’Università e della Ricerca; c) non essere incorsi in procedure disciplinari, conclusesi con sanzione superiore al rimprovero verbale, nel corso degli ultimi due anni precedenti la data di pubblicazione dell’avviso di mobilità; d) possesso nulla-osta dell’Amministrazione di appartenenza alla mobilità esterna. I requisiti prescritti debbono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione alla procedura di mobilità. In particolare le sarei molto grato se potesse delucidarmi su i punti a) e d). Grazie mille per la sua disponibilità. In attesa di un riscontro le porgo Cordiali Saluti Francesco Intonti

ti ho inviato l'indirizzo email e resto in attesa della documentazione grazie mille

francesco non ho ricevuto alcuna email, perche avevo la posta elettronica intasata, se puoi rinviarmela ti invio quello che ti interesssa

Caro Davide son un tuo collega nelle medesime condizioni...sarei interessato alle norme che regolamentano la mobilità da istituzione militare a quella di un ente pubblico...dove potrei attingere informazioni

Buonasera...ho letto sul blog di libero che tempo fa hai richiesto un po di normativa circa la mobilità all'interno della pubblica amministrazione (in particolare passaggio da forza armata ad altro)...saresti così gentile da girarmela sulla mia e-mail..ti ringrazio in anticipo.

interscambio il mio ente locale non mi rilascia il n.o. all'interscambio con dipendente ministero con stessa qualifica ho la legge 104 art.3 comma 3 premetto che lo stesso mi ha nei mesi precedenti rilasciato il n.o. alla mobilità senza interscambio cosa posso fare?

buongiorno Michele, a volte capita che alcuni enti locali vogliano interpretare alcune norme a loro favore..... mi spiego meglio se hai un dipendente del ministero che ha la priorita non ci sono problemi la tua amministrazione deve dartelo per forza, anche perche c'e il precedente del nulla osta senza interscambio, quindi non possono nel modo più assoluto negartelo adesso a maggior ragione che c'e chi ti fa il cambio. e non possono opzionare che gli servi e quindi per problemi di ufficio negartelo. io opzionerei per aprire una conciliazione presso l'ufficio provinciale del lavoro, non ti occorre avvocato ma solo tu e un sindacalista e potresti richiedere anche il risarcimento del danno qualora ti facciano perdere l'opportunita di avvicinarti avendo anche la 104. comunque fammi sapere che queste sono le cose che mi fanno arrabbiare quando si trovano delle persone che non vogliono comprendere le norme dettate anche dal dipartimento della funzione pubblica.

comunque se vai a dx del mio blog trovi tag cliccaci sopra e vai nella mobilita volontaria, c'e una delle tante sentenze che hanno fatto giurisprudenza al riguardo l'iterscambio. resto in attesa

Ciao...ho letto sul blog di libero che tempo fa hai richiesto un po di normativa circa la mobilità all'interno della pubblica amministrazione...saresti così gentile da girarmela sulla mia e-mail..ti ringrazio in anticipo.

DESIDERO SAPERE SE IO CHE LAVORO A SCUOLA COME ASSISTENTE AMMINISTRATIVO. FACENDO DOMANDA INTERCOMPARTIMENTALE POSSO ACCEDERE AD UN POSTO COME ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO CATEGORIA C NEL COMUNE GRAZIE

per la categoria dei ministeri tu sei nella categoria B, quindi essendo i contratti ministeriali diversi con quelli degli enti locali, tu per gli enti locali sei C, quindi puoi fare benissimo domanda di mobilità intercompartimentale

se hai bisogno mi dai la tua email ed io ti invio la documentazione e la tavola per meglio capire quello che ti ho scritto.

da assistente amministrativo nella scuola si può fare il passaggio alla categoria c degli enti locali e quale legge ce grazie

certo che si, La normativa di riferimento e' data dall'Art. 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (integrato dall'art. 5, comma 1 - quater della Legge n. 43 del 31 marzo 2005), il quale ha semplicemente unificato il decreto legislativo nr. 29 del 03.02.93 e le successive modificazioni. In teoria questa normativa si dovrebbe applicare a tutte le amministrazioni pubbliche (Art. 1, comma 2 d.lgs 165 del 30.03.01). Come per la mobilita' compensativa, la mobilita' volontaria e' possibile anche fra comparti diversi ed e' sempre necessario il nullaosta da parte dell'amministrazione di appartenenza. In questo caso, pero', la normativa indica una parita' di qualifica, e non di profilo professionale, lasciando aperto il campo a diverse possibili interpretazioni, soprattutto laddove i CCNL non abbiano colmato la lacuna. Stante la nuova classificazione del personale, non piu' diviso per qualifiche funzionali (I, II, III, ecc), bensi' per area o categoria (A, B, C, D) e livello retributivo (1, 2, 3, 4), la mobilita' dovrebbe essere permessa per la copertura di ruoli relativi alla stessa area, perlomeno all'interno del medesimo comparto, indipendentemente dalla situazione retributiva, nel tuo caxso si chiama mobilita intercompartimentale ed e previsto dall' Articolo 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse ex (art.33 d.lgs n.29 del 1993) 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento e' disposto previo consenso dell’amministrazione di appartenenza. 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l’attuazione di quanto previsto dal comma 1. NDR: l'articolo citato e' stato integrato dell'art. 5, comma 1 - quater della Legge n. 43 del 31 marzo 2005: 1-quater. Al fine di agevolare la mobilita' dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, per consentire un piu' efficace e razionale utilizzo delle risorse umane esistenti, all'articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il comma 2, sono aggiunti i seguenti: 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilita' di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento e' disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza. A completamento del testo di legge, citiamo parte di un articolo in materia pubblicato sull'autorevolissimo "L'esperto risponde de Il Sole 24 Ore" il 30 Gennaio 2000 (l'articolo si riferisce al precedente d.lgs 29/93 modificato, ma la sostanza delle affermazioni non cambia). " omissis. La disposizione va correlata con le modifiche apportate dal comma 2 dello stesso articolo 20 all'art. 33 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni, in materia di <<passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse>>. Eliminata ogni strettoia per il passaggio da un comparto all'altro del pubblico impiego (prima il trasferimento del personale fra comparti diversi richiedeva <<apposito accordo stipulato fra le amministrazioni, indicante modalita' e criteri per i trasferimenti>>), ora il trasferimento e' disposto, in ogni caso, previo il consenso dell'amministrazione di appartenenza. E', peraltro, da segnalare come "procedure" e "criteri generali" eventualmente necessari per l'applicazione della norma (e quindi in nessun caso modificativi della stessa, ndr.), potranno essere definiti dai contratti collettivi nazionali (comma 3 dell'art. 33); il silenzio sul tema in piu' d'uno dei contratti di recente stipulati (ad esempio quello del comparto Regioni-Autonomie Locali) non preclude, comunque, le procedure di trasferimento di cui si tratta, visto che il ruolo della contrattazione collettiva viene configurata come meramente eventuale. omissis". Quindi, secondo il predetto autorevole quotidiano, la norma e' applicabile a tutti i comparti del pubblico impiego, a prescindere dal fatto che nei singoli contratti di comparto siano state disciplinate o meno le procedure per l'applicazione della norma in questione. In ogni caso, rimane comunque valida l'altra strada e cioe' chiedere l'interscambio ai sensi dell'art. 7 del DPCM n. 325/88; a tal proposito, piace ricordare che nel lontano 1995 fu addirittura effettuato uno scambio tra una "ministeriale" (profilo professionale "Dattilografa") e una impiegata di un piccolo Comune della Lucania, di corrispondente profilo professionale (le due Amministrazioni verificarono la corrispondenza dei profili professionali attraverso l'esame dei rispettivi mansionari presentati dalle interessate). Possiamo addirittura citare un caso estremo: una ragazza ex IV Q.F., in servizio a Roma, ha proposto uno scambio (anomalissimo) con un ex VII Q.F. in servizio a Palermo; l'Amministrazione di appartenenza di quest'ultimo ha dato parere favorevole, mentre l'Amministrazione di Roma ha negato l'autorizzazione soltanto per il motivo che la dotazione organica, all'epoca della richiesta, non presentava carenze relativamente alla ex VII q.f. (a tal proposito il competente Dirigente ha fatto presente che se l'interlocutore fosse stato una V qualifica funzionale, qualifica di cui l'Amministrazione aveva invece carenza, l'interscambio sarebbe sicuramente andato in porto). Art.7 del D.p.c.m. n. 325 del 5.08.1988 (recante “procedure per l’attuazione del principio di mobilita' nell’ambito delle pubbliche amministrazioni”) 1. E’ consentita in ogni momento, nell’ambito delle dotazioni organiche di cui all’art. 3 la mobilita' dei singoli dipendenti presso la stessa od altre amministrazioni anche di diverso comparto, nei casi di domanda congiunta di compensazione con altri dipendenti di corrispondente profilo professionale, previo nulla osta dell’amministrazione di provenienza e di quella di destinazione. poi ci sono dei quadri di parificazione delle qualifiche fra i vari ministeri e gli enti locali, quindi come assistente tu sei un B per il ministero mentre sei un C per gli enti pubbici

Buongiorno,ho lo stesso problema! sono un dipendente "enti locali" e avevo la necessità di sapere la fattibilità su la mobilità di interscambio. Ho già la disponibilità dello scambio con un dipendente del ministero con lo stesso profilo professionale cat. B, ma avrei bisogno di sapere se è possibilile formalizzare la domanda congiunta e come formalizzarla. Sicuro di una Vs risposta,distinti saluti. Valerio Curti

DESIDERO SAPERE SE IO CHE LAVORO A SCUOLA COME ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CATEGORIA B. FACENDO DOMANDA INTERCOMPARTIMENTALE POSSO ACCEDERE AD UN POSTO COME ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO CATEGORIA C NEGLI ENTI LOCALI GRAZIE

ciao Peppe, certo che puoi perche nella tabella di equiparazione la B scolastica è proprio il C1 degli enti locali

il dirigente del comune non vuole accettare quello che tu hai scritto, perche non c'è nessuna firma in calce .e con quale titolo scriveresti, io ti ringrazio a priore ,gentilmente mi pui riscrivere tutto in maniera che lei dirigente lo puo accettare.grazie motope62@yahoo.it

DESIDERO SAPERE SE IO CHE LAVORO A SCUOLA COME ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CATEGORIA B. FACENDO DOMANDA INTERCOMPARTIMENTALE POSSO ACCEDERE AD UN POSTO COME ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO CATEGORIA C NEGLI ENTI LOCALI. Quali sono le normative in merito, me li mandate per e-mail. questa e la mia e-mail motope62@yahoo.it grazie

sono un agente di polizia municipale di un comune sotto i 5.000 abitanti, ho l'opportunità di partecipare ad un bando di mobilità, pari categoria, in un comune piu' grande; alla domanda di partecipazione devo allegare la dichiarazione dell'ente di appartenenza che nulla osta al trasferimento, ma questultimo non me la vuole concedere in quanto dice....che i comuni piccoli possono soltanto fare lo scambio con un'altro comune piccolo.....A me questa cosa sembra discriminatoria e anticostituzionale, in quanto ho gli stessi DOVERI di un agente di un comune grande, ma...non gli stessi DIRITTI .....! ti sarei molto grata se sciogliessi questo dilemma......sono alche titolare di l.104 per le condizioni di salute del mio anziano genitore !!!!!

a volte mi sorprendo ancora delle assurdita di questo o quel dirigente del personale che osa ad insultare l'intelligenza altrui, e consterei chiedergli a costui da dove l'ha presa una norma discriminatoria come queta..... comunque la risposta te la sei data da sola, non esiste infatti alcuna norma che vieta la mobilita volontaria a seconda del numero degli abitanti, perche la legge è una e sola aggiornata da nuovi riferimenti normativi, ma sempre quella che prestabilisce che se non ci sono situazioni osteative al rilascio del nulla osta la pubblica amministrazione è tenuta a darla, a maggior ragione se hai dei requisiti tipo la 104. quindi fai valere le tue ragioni e sopratutto chiedigli dove l'ha trovata visto che nella denuncia che vorrai fare devi mettere tutte le norme fra cui quelle indicatele dal pseudo dirigente. resto a sua disposizione qualora ha bisogno di riferimenti normativi.

per favore domani ho un incontro con gli amministratori puoi mandarmi i riferimenti mormativi, in quanto "loro" continuano ad asserire che non potrebbero sostituirmi, e che non possono privare il servizio di un'altra unità, visto che un collega è stato trasferito, sempre tramite la mobilità volontaria, dal 1° giugno presso la Camera di commercio. Aiutami !!!

Scusa avevo dimenticato di dirti che "LORO" hanno assunto in mobilità, per 6 mesi, un agente di P.L.in sostituzione del collega che è andato via, ma che non possono confermarlo definitivamente perchè proviene da un comune piu' grande del nostro.

ho bisogno della tua email perchè non ce l'ho, se me la vuoi inviare in forma privata la mia e laura.crapax@libero.it

ciaoo I. avevamo GIA avuto un contatto per un nulla-osta di mobilità negato , oggi ho ricevuto la motivazione:si basa su una delibera di giunta sull'organizzazione dei servizi che dice:al personale assunto a qualsiasi titolo a tempo indeterminato dal comune di signa non potrà essere concessa mobilità esterna se non siano trascorsi almeno tre anni dalla data di assunzione "LA delibera porta una data posticipata alla mia firma del contratto,(due mesi dopo il mio arrivo, sul contratto che ho firmato non c'e' nessun vincolo ), non c'e' stata nessuna concertazione con le parti sindacale.TUTTI ERANO ALL'OSCURO. grazie in anticipo ps aggiungo che il sindaco aveva dato il suo parere favorevole e perfino il comandante , il dirigente con cui ho parlato (un ignorante di primo livello)mi ha risposto che lui la delibera la interpreta così e mi ha consegnato la motivazione!

come vedi i dirigenti di alcune amministrazioni a volte faticano ad essere a conoscenza della norme, e questo è quello che ci ritrovim, per concludere a parte le polemiche, visto che i regolamenti non hanno validita retroattiva, chiedi la conciliazione alla tua amministrazione. fammi sapere laura

salve sono nuova e volevo rendere pubblico quello che mi è successo e chiedere un consiglio in merito: Premessa era uscito un bando di concorso per agenti di polizia locale n.3 posti in gazzetta ufficiale. vado allora sul sito del comune e noto che solo qui avevano messo oltre al bando anche il bando di mobilità per n.3 posti. faccio domanda di mobilità,sono l'unica a farla me lo dice il segretario su mia richiesta; Ora bando di mobilità e bando di concorso scadono, xrò l'ultimo giorno di scadenza del bando di concorso riaprono i termini x altri 15 gg riservando 2 dei 3 posti ai militari volontari delle forze armate.... il giorno prima del mio colloquio per la mobilità chiamo il segretario chiedendo spigazioni in merito, considerando il fatto che il tutto faceva presuppore lo scarto anticipato della mia mobilità...mi dice che non ci sono assolutamente problemi di nessun tipo e la mobilità ha la precedenza...ho i miei dubbi..un concorso deve per forza di cose avere un posto libero per essere espletato ma se hanno riservato 2 dei 3 posti ai militari la mia moblitità dove va a finire??!! con mille dubbi vado al colloquio..trovo una commissione con annesso comandate dei vigili molto ostica mi "Massacrano" di domande sempre più complesse cercando di mettermi in difficoltà in tutti i modi e quando rispondo esattamente sembra una coltellata al cuore...su 10 domande ne avrò tentennate un paio ed è proprio su queste che continuano a ripetermi che nn vogliono cercare di capire la mia idonetà al concorso in quanto già vincitrice di uno e presumibilmente già idonea ma le mie CAPACITA' PRATICHE...(poi mi devono spiegare queste capacità pratiche dove le vanno a prendere da quelli appena presi da un concorso...)e poi si permettono il lusso alla fine del colloquio di dirmi di andare a cercare qualche mobilità vicino il mio comune (premesso il loro mi dista 30km), premetto ancora che sul bando di mobilità non mettevano vincoli di nessuno tipo ossia "Di aver prestato servizio per almeno due anni ecc." quindi non era richiesta nessuna capacità pratica rilevante; Chiaramente mi hanno mandato una lettera dove mi bocciano la mobilità non ritenendomi sufficentemente pratica...... Ora io mi rivolgo a voi x sapere prima di tutto se nel caso in cui c'è una richiesta di mobilità esterna è necessario un esame!? qualora ci sia una domanda su tre posti di mobilità cioè la mia e se loro possono tagliarmi in questo modo e quali sono a questo punto i passi che devo fare. Grazie mille

ciao Dacla, nella normalita delle cose, nel ccnldel 1995 e maai abrogate ci sono i requisiti per la mobilità volontaria, e normalmente non è previsto alcun colloquio professionale, visto che tu sei già vincitrice di concorso, ma devono vedere in primis l'avvicinamento al luogo di residenza la distanza fra il lavoro e casa, se sei sposata separata se hai figli se hai la 104 questi sono i requisiti essenziali, dopo se fanno un regolamento comunale dove prevedono ulteriori requisiti, è possibile, ma sempre della stessa specie per esempio se sei specializzata in viabilita ambiente edilizia ecc, e non un ulteriore colloquio in quanto ribadisco non devi superare ALCUN CONCORSO VISTO CHE SEI GIA vincitrice. Per il resto scrivimi al mio indirizzo di posta elettronica che ti dico quello che devi fare come hanno gia fatto in molti e hanno risolto il loro problema. cordialemnte buona serata

Vorrei tornare su un paio di questioni. la prima: questa "moda" ormai invalsa nel comportamento procedurale degli enti pubblici di trattare la mobilità proprio come un vero concorso, quindi con accertamenti di tipo professionale, quando invece tutti i candidati hanno già superato le prove di ammissione nella PA e spesso hanno anche molti anni di servizio. Vorrei capire se tutto ciò è "legittimo" e se si può fare qualcosa. la seconda: ipotizzando che l'Amministrazione di destinazione abbia accettato la vostra domanda di mobilità ma che invece quella di appartenenza la rifiuti, risulta sia possibile comunicare "preavviso" di mobilità e trasferirisi unilateralmente allo scadere dello stesso ?

Ciao Claudio, concordo con te sul fatto degli orali, in un concorso di mobilità, visto che non è previsto in nessuna norma, un ulteriore colloquio, persino i contratti prevedono la stilazione di una graduatoria in base alla lontananza dalla residenza ed altri requisiti, e non capisco la motivazione di questa nuova "moda", che probabilmente è solo il nuovo metodo per escludere candidati, ed è anche una delle motivazioni per cui mi sto battendo...... speriamo, il preavviso e previsto dall'art 39 il quale dice: Le parti ritengono che gli enti possono valutare positivamente e con disponibilità, ove non ostino particolari esigenze di servizio, la possibilità di rinunciare al preavviso, nell.ambito delle flessibilità secondo quanto previsto dall.art. 39, qualora il dipendente abbia presentato le proprie dimissioni per assumere servizio presso altro ente o amministrazione a seguito di concorso pubblico e la data di nuova assunzione non sia conciliabile con il vincolo temporale del preavviso.chiede contestualmente la liquidazione dei giorni di ferie maturati. oppure può tentare la strada consigliata dalla funz. pubblica a caso analogo con parere UPPA 26/2007 in base al quale NON sussiste l'obbligo di preavviso …il caso di manifestazione dell’opzione per il nuovo rapporto di lavoro non dà luogo ad una ordinaria ipotesi di recesso con obbligo di preavviso (dimissioni),…Da ciò ne consegue che il dipendente non è tenuto a rispettare il termine di preavviso o a corrispondere l’indennità sostitutiva, buona giornata laura

Salve, sono un agente di polizia locale del comune di Milano da 3 anni in servizio. A febbraio 2010 ho sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico per gravi motivi di salute e ora sono in possesso della legge 104. Sul mio contratto di lavoro vi è la clausola di permanenza nel comune di Milano di 5 anni. Secondo voi posso usare la legge 104 per mobilità presso la mia città di residenza( a 1200km di distanza ) prima della scadenza dei 5 anni? Grazie a tutti.

certo che puoi ma entro il 31/12/2010, perchè i 5 anni sono da considerarsi formali e non sostanziali, anche perchè si è verificato un cambiamento di situazione e di quadro clinico che obbliga l'amministrazione a modificare la situazione. quindi fai la domanda che ti viene accettata. buona serata

Grazie per la risposta. Ma perché mi dici entro il 31/12/2010?

perche la legge 122/2010 art 9 mette il blocco delle assunzioni comprese le mobilita di qualsiasi genere, un paletto anche perchi non ha rispettato il paletto di stabilità e sopratutto per quegli enti che sono regolari con il bilancio il paletto el 20% di assunzioni ogni 100 in pensione o che comunque hanno lasciato il lavoro, quindi questo significa che ogni 10 persona che hanno lasciato il servizio ne vengono presi solo 2.

domanda: può la mia azienda (pubblica) non concedermi un nulla osta al trasferimento presso altra azienda (extraregionale) appartenente a comparto diverso (da quello di appartenenza/partenza) condizionando tale nulla osta al trasferimento a ricoprimento CONTESTUALE della mia figura all'interno dell'azienda? in pratica, posso negare il nulla osta dicendo che, per darmi parere positivo, si debba prima ricoprire la mia posizione con altro operatore UGUALE?vi sarei grato a chi mi rispondesse in quanto vorrei appellarmi al sindacato; eventualmente, se qualcuno sà come si deve agire in questi casi. Grazie

la mobilità con interscambio non è obbligatoria, quindi l'amministrazione non può chiederti di trovare a tutti i costi un sostituto, e poi la tua sarebbe una mobilita intercompartimentale, che in quetsi anni ha subito molte modifiche, poi bisogna sapere ce l'ente per cui lavori ha bandito negli ultimi anni un concorso con pari qualifica, come è l'organigramma del piano assunzionale, e se la risposta di diniego ti è arrivata in forma scritta rivolgiti immediatamente ad un giudice con l'art ex 700 c.c. visto che i temppi ormai sono troppo stretti e dal 1/1/2011 bloccheranno tutto

sono un infermiere che e\\\' da 2 anni che presento la domanda di mobilità volontaria dall\\\' asl ligure in 2 asl della calbria, mai una risposta ne negativa ne positiva! posso fare ricorso? è pieno di posti vacanti!. ho la legge 104 art 33. e mia mamma si aggrava sempre di piu\\\'. ha 50 anni e ha la schlerosimultipla. aspetto un consigl? aiutatemi

al posto tuo intanto scriverei e farei una raccomandata per iscritto dove chiedi al resposabile del procedimento in base alla legge 241/90 di avere una risposta, dopo come ho già consigliato a tutti quanti denuncia la cosa al dipartimento della funzione pubblica di roma, ma se mi scrivi alla mia email ti spiego meglio. cordialmente laura

ciaoo lasol.. Ti avevo gia scritto qualche settimana fa ...in merito ad un nulla-osta negato in quanto hanno deliberato dopo la mia assunzione un blocco del personale per 3 anni.Ho inviato una lettera protocollata contestandola e chiesto un incontro ...ad oggi non mi hanno risposto, nel frattempo ho ricevuto la convocazione per il colloquio dall'ente dove ho presentato domanda , chiedendomi di portare per integrazione , pena esclusione,il nulla.-osta, ...COsa faccio? è un opportunità fondamentale per me sia di economica , che professionale ...Ma il dirigente di dove mi trovo fa orecchie da mercante?!? grazie

ciao laschig , per il colloquio valllo a fare non ti perdere l'occasione, dicendo che poi gli farai avere il nulla osta, poi vai alla tua amministrazione e a prescindere di quello che ti dice il tuo dirigente e del parere negativo che ti può dare parla con il segretario comunale o con il sindaco o con l'assessore del personale e chiedi una delibera, perchè e quella che ti serve per poter fare la mobilità, sai quanti ne ho visti che il proprio dirigente da parere negativo e poi la giunta gli fa la delibera di nulla osta????? quindi stai tranquillo, ma fai presto perche entro il 31/12/2010 termine ultimo per tutte le amministrazioni verranno bloccate tutte le asunzioni comprese le mobilita come previsto dalla legge 122/2010.

mia moglie residente a la maddalena ha una invalidità all'80% e titolare della lg. 104 ,lavora al comune di palau categoria C.Il comune di La Maddalena ha aperto un bando di mobilità volontaria esterna, stessa categoria,può l'ente comunale di palau rifiutare il nulla-osta motivando il rifiuto come danno erariale in quanto la dipendente è pagata dallo stato (ex base usa) legge 98/72.grazie

purtroppo caro andrea, l'ente può farlo, in quanto tramite la legge 98/71, tua moglie viene pagata dallo stato ma lavora per il comume, per cui per loro e una fonte impareggiabile, l'unica cosa che puoi farer è aprire un contenzioso con la pa tramite l'ufficio provinciale del lavoro alla presenza di un rappresentante sindacale e chiedere una conciliazione con il comune, citandolo per danni essendo anche titolare della 104, (è tutto gratuito, e non dovete pagare nulla), spero di essere stata esaustiva ma se hai ancora bisogno in una risposta più in alto c'e anche la mia email scrivimi e ti rispondo. cordialmente laura

ciao,vorrei approfittare della tua gentile disponibilità per porti alcuni quesiti. Sono vincitore di concorso a tempo ind. parziale-50% nella polizia municipale in un comune di circa 1000 abitanti. Volevo sapere se il vincolo del part-time per le forze di polizia è esteso anche alla municipale, pertanto devono passarmi obbligatoriamente a tempo pieno?Così come ha deciso di fare laregione friuli con la nuova legge regionale? In caso di mobilità di scambio con un altro Agente a tempo pieno io posso avere il tempo pieno, e lui venire con il tempo pieno? E infine sto partecipando ad una selezione per mobilità bandita dopo un concorso per agenti di polizia con una integrazione, con le prove selettive a detto concorso che si svolgeranno prima di terminare le procedure di mobilità, e che così come in un quesito letto in precedenza possono fare il colloquio e attribuire un punteggio max 30 punti, sulle stesse materie oggetto del concorso? spero di essere stato chiaro il più possibile, grazie.

purtroppo con il tempo part time ci sono poche possibilità o trovi un altra pewrsona con lo stesso tipo di contratto o non è possibilità la mobilità perche ogni comune ha una pianata organiga con i tipi di assunzione da fare e i piani programmati triennali e annuali, dove c'e la qualifica e se a full time o part time, di conseguenza ci vuole una modifica che nessun comune fara mai. quindi per riepilogre tu che sei stato assunto a part time non puoi accedere al full time, l'altro che e stato assunto a full time non può accedere ad un posto previsto in pianta organica come part time. per l'altro quesito, non hanno l'obbligatorietà di passarti a full time, poiche come già detto nell'organigramma è stato prestabilito quel tipo di contratto, ed essendo l'orario regolato dai CCNL che non fanno differenza fra un amministrativo ed un PM, possono adottare ogni ente quello che gli è più favorevole, la regione friuli ha fatto una legge regionale in base al federalismo, e al fatto che è una regione a statuto autonomo, ma le altre regioni non lo hanno previsto. per l'ultima domanda invece possono bandire un concorso se e espressamento stabilito da un regolamento comunale di mobilità, altrimenti devono stabilire una graduatoria ed attingere dalle domande già presentate, per il colloquio, ho tanto da ridire visto che nella moilita chi partecipa è gia vincitore di concorso e quindi devono solo attenersi ai requisiti previsti dai CCNL. spero di essere stata esustiva, buona serata

In un Comune dove già ci sono delle domande di mobilità volontaria, lo stesso è obbligato a bandire concorso pubblico per la mobilità ?

tutto dipende se ha un regolamento di mobilita comunale, perchè se non è stato fatto non possono inventarsi le norme

vorrei porre meglio la domanda: se in un Comune (amministrazione) già sono pervenute diverse disponibilità per mobilità volontaria è giusto che lo stesso deve indire un concorso per mobilità esterna ? Se io sono già vincitore di concorso è presto servizio nella P.L. da oltre due anni e presento domanda di mobilità volontaria per avvicinamento al nucleo familiare, con bimbo inferiore ai tre anni e una 104, per quale motivo L'amministrazione dove ho presentato domanda di mobilità volontaria mi dice che deve indire un nuovo concorso ? Grazie per i consigli.

assolutamente NO come hai potuto leggere anche sopra, l'amministrazione non può eludere l'istituto della mobnilità che è prioritario all'istituto del concorso, quindi cerca di sentire l'amministrazione per iscritto e fatti rispondere per iscritto sia se favorevole sia con diniego, dandotene in quest'ultimo caso la motivazione, dopo fai immediatamente uno scrittto con l'abuso che sta facendo l'amministrazione al dipartimento della funzione pubblica, ma devi sbrigarti perche dal 1 gemnaio 2010 a causa della legge 122/2010 tutte le assunzioni e le modifihe comprese le mobilità vengono bloccate per 3 anni se l'ente non ha raggiunto il patto di stabilità oppure possono assumere nel 20% dei pensionamenti o morti dell'anno precedente, per spiegarmi meglio se quest'anno sono andati in pensione 10 persone l'anno prossimo se ha rispettato il patto di stabilità ne può assumere solo 2 se non lo ha rispettato non può assumerne nessuno.

Grazie Solaris. Però vorrei capire meglio! Quindi se io ho già presentato domanda di mobilità, ad esempio, nel comune di Roma, lo stesso comune può accogliere la mia istanza direttamente (chiamata diretta) o è obbligato ad indire concorso per mobilità esterna con la solota facciata del colloquio ? Scusa la cammurria. Ciao.

tutto dipende se il comune è provvisto di regolamento di mobilità, e immagino proprio che un comune come Roma lo sia, quindi in base al proprio regolamento possono bandire concorsi con colloqui che ben conosci. buona serata laura

Ciao Laura, in questi pochi giorni è successo di tutto. Ti dico solo che me ne vado a casa. Ci sono riuscito!! Paolo

WOWWWWWWWWWWWWWWW finalmente, COMPLIMENTI sono felice Plinio, un mega in bocca al lupo.

ciao paolo poi quando hai un attimo di tempo , mi farebbe piacere che mi riscrivessi per dire a tutti gli altri colleghi che hanno le tue stesse problematiche cosa devono fare, per evitare un abuso ingiusto, grazie e in bocca al lupo laura

caioo Ho letto della tua vicenda, essondo anche io in una situazione simile in contrasto con la mia amministrazione , ti chiedevo come ti eri mosso per sbloccare la situazione. grazie saluti

Ciao sono un'educatrice del Comune di Milano. E' uscito un bando di mobilità esterna nel mio comune di residenza , ho fatto domanda e questa mattina ho telefonato all'uff mobiltà del comune di Milano e mi hanno detto di rinunciare perchè essendo stata assunta a tempo indeterminato nel 2007 ( ho lavorato nel comune dal 2000 con contratti a tempo det)non ho superato i 5 anni di permanenza obbligatori e quindi non mi danno il nulla osta. I 5 anni sono inderogabili?? Avere 2 figli di 5 mesi e 18 mesi non possono costituire una motivazione sufficiente per ottenerlo?? Grazie!!

non sono assolutamente inderogabili, perchè possono benissimo darti il nulla osta per esigenze personali come in questo caso al proposito ho una sentenza molto interessante che non riesco a pubblicare nel blog perchè troppo lunga, ma se mi scrivi nella mia email che trovi sopra in un altra risposta te la invio e così la fai presente agli ostici dirigwenti, chje forse non ne sono a conoscenza, anche perche molto nuova. resto in attesa

ti ringrazio infinitamente!!!

approfittando della tua competenza vorrei chiederti se mi invii la sentenza che parla della non'inderogabilita della norma che obbliga a rimanere per 5 anni ai vincitori di concorso...tua risposta del 25/11/10 alle 02.35 te ne sarei davvero grato andrea

ciao andrea ho bisogno della tua email per poterlo fare, la mia e laura.crapax@libero.it resto in attesa

Vorrei dirti un GRAZIE a nome di coloro che hanno realizzato illoro sogno di una ambita mobilità,ti chiedo se puoi inviare anche a me la sentenza sulla non inderogabilità dei 5 anni di permanenza in una Amministrazione per dei Colleghi Polizia Municipale; poi ti esporro anche il mio problema x avere da te se possibile un consiglio. Grazie carmspecc@virgilio.it

Ciao ci sono new su questo caso? Nel caso si possiedono figli a carico di età inferiore ai 3 anni, ma non si possiede l'anzianità necessaria alla mobilità volontaria è necessario procedere per interscambio? In caso contrario come bisogna procedere? Grazie

Ciao, sono alessio e sono agente di polizia locale in un comune in provincia di trento. Vorrei sapere se è possibile chiedere la mobilità per entrare in polizia di stato.. grazie

ciao alessio, questa è una domanda molto interessante, la risposta è SI, puoi benissimo presentare le domande. ci sono state negli ultimi anni delle interpretazioni su questo argomento alcuni era concordi alla presentazione delle domande in quanto la polizia essenso stata smilitarizzata non ha più la condizione della militarietà e noi essendo PM con gli stessi requisiti previsti per la polizia , (anzi siamo un po più preparati, considerando che per l'accesso per noi è previsto il diploma, mentre per loro la III media)non abbiamo alcun problema a chiedere l'istituto della mobilita intercompartimentale. mentre per altri scienziati, noi non potevamo chiederlo poiche non rientravamo nella famosa legge 201/80 che ricordo era stata fatta nel periodo del terrorismo. per fermare una discalia di situazioni, e che il legislatore del tempo si era dimenticato che la forza territoriale migliore erano la polizia locale. adesso questo problema è stata risolto con una sentenza del consiglio di stato dichiarando che si tratta a tutti gli effetti di mobilità intercompartimentale, e quindi la risposta è SI. buona serata laura

Approfitto della tua competenza e disponibilità per chiederti, essendo un appartenente alla Polizia di Stato, se è possibile partecipare a un avviso di ricerca di personale nel profilo professionale di“AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE” (CAT. “C” – POSIZIONE ECONOMICA “C1”) mediante mobilità esterna. Ti ringrazio fin d'ora per la risposta.

come ho già scritto puoi presentare la domanda benissimo, poiche si tratta a tutti gli effetti di istituto di mobilità intercompartimentale, ossia qullo che va fatto fra un ministero e un ente locale, questo quesito era stato molto volte formulato e le osservazioni fatte da autorevoli giuridici erano discordanti adesso finalmente è stato chiarito da una sentenza del consiglio di stato e della corte di cassazione. quindi si puoi presentare la domanda. buona serata laura

Buongiorno! Ho partecipato al concorso per mobilità presso il Comune (sono dipendente di un consorzio rifiuti), sono stata esclusa perche il mio attuale livello di inquadramento corrisponde al C1, mentre l'ingresso presso l'ente è il B3. Nella lettera hanno richiamato un'OPCM del Sottosegretario di Stato relativa alla tabella di equiparazione del personale dei consorzi. Ma che c'entra? e poi, io non posso dichiarare di voler rinunciare al mio attuale livello e di entrare direttamente con B3? La ringrazio anticipatamente.

la rinuncia alla qualifica c1 è fattibbile come dichiarato anche da alcune sentenze del tar lazio e consiglio di stato, la tabella di equiparazione serve solo per far capire a quale qualifica è riferibile da un ministero ad un ente o da una scuola ad una pubblica amministrazione, ma se c'e rinuncia della qualifica non ci sono mai stat problemi come da una dichiarazione autentica dell'ARAN.

Grazie, è stata dsavvero esaustiva e molto gentile. Posso avere qualche riferimento giurisprudeziale o normativo? Vorrei presentare un'istanza in autotutela, mi hanno detto al Comune che se riesco a dimostrare, pur senza ricorrere alle vie legali, che si sbagliano, rivedranno la mia posizione. Grazie ancora per la dispinibilità.

la mia email è laura.crapax@libero.it ma ho bisogno della tua per inviarti quanto nmi hai richiesto. reto in attesa, buona serata laura

sono un ex comandato a 5 anni del dipartimento regionale di protezione di civile di sicilia. Dopo un legge per una mobilità in ingresso 165 la regione non accetta l'immisiione di 18 comandati e anzi attua la stabilizzazione di circa 6000 precari. Abbiamo fatto ricoso ma da circa 15 mesi ancora nulla. oggi siamo tornati nei nostri enti locali di appartenenza. Che dobbiamo fare?

Ciao sono ancora alessio! Grazie x la splendida notizia che mi hai dato! Volevo chiederti un altra cortesia: un mio collega ha 41 anni e due figli; ha un contratto a tempo indeterminato anche lui come agente di polizia locale. Può anche lui chiedere mobilità in Polizia di Stato e: x quanto riguarda il personale della polizia locale inquadrato a tempo indeterminato a tre anni, può chiedere in questo frangente mobilità come sopra? ringrazio in anticipo per la collaborazione anche da parte del collega che al momento e qui al mio fianco.

nelle mobilità per fortuna non esiste un limite di età, e nessun legislatore ringraziando iddio ci ha mai pensato, quindi la risposta è positiva, può fare la richiesta anche se ha 41 anni. ricordatevi che la domanda va fatta al ministero di roma e si richiede il comparto ossia questura o commissariato che più vi fa comodo. non ho capito la tua domanda del t.i. a tre anni se ti spieghi meglio magari ti posso dare una risposta più equa. buona domenica

Grazie mille....la domanda ai tre anni è riferita al fatto che vorrebbe sapere se può fare mobilità anche essendo a tempo detrminato.... Veramente posso chiedere di essere mandato ad una questura di mia preferenza??? Come posso fare x contattarti via telefono, così forse riesco a chiederti più cose? grazie mille...

la mia email e laura.crapax@libero.it scrivimi e ti lascio il mio nr. di cell.per la tua seconda domanda ossia del tempo determinato, il contratto non prvede nulla al riguardo quindi anche chi sta lavorando a tempo determinato può chiedere mobilità ma deve ricordarsi che allo scadere del contratto anche se in un altra amministrazione deve lasciarlo.

Salve, volevo fare una richiesta: sono un Dirigente Medico Ospedaliero assunto a tempo indeterminato da tre anni, vorrei fare domanda di mobilità volontaria interregionale usufruendo della legge 104 avendo i requisiti, per assistere un parente, anche con la modifica della legge 183/2010. L'azienda sanitaria dove voglio presentare domanda di mobilità, aveva indetto nel 2008 la mobilità pre concorsuale per la mia specialità. mentre a ottobre 2009 ha indetto il concorso, non ancora espletato. Secondo lei presentando la domanda, di mobilità possono respingerla anche con la legge 104, oppure sono obbligati ad accoglierla. Grazie, spero possa aiutarmi

per quanto concerne la mobilità per le asl, vale lo stesso concetto degli enti locali, anche se il ccnl è più specifico, ma come hanno fatto tuoi coleghi, ed essendo la circolare del dipartimento unica per tutti gli enti e quindi anche per l'asl inpdap e inail puoi fare domanda di mobilità, a maggior ragione se c'e un caso di necessita come gia visto da una sentenza del consiglio di stato di ottobre 2010, (che se mi scrive sulla mia email le invio) visto che ancora il concorso non è stato espletato anche se gia bandito, può fare nuovamente richiesta di mobilità in vista della nuova prerogativa che si è venuta a creare con la 104. la mia email è laura.crapax@libero.it dopo che ha presentato domanda in vista della 122/2010 che impone a tutti gli enti il blocco delle assunzioni dal 01/01/2011 e quindi l'annullamento di tutti i bandi non espletati (ma solo per le asl inail inpadap e inps e i comuni che non hanno rispettato il patto di stabiita)può richiedere in caso di dissenso una conciliazione tramite l'ufficio provinciale del lavoro assistito da un sindacalista, io le consiglio uno della UIL perchè sono molto presenti nel territorio e nell'aiuto ai dipendenti, (ed e gratuito) oppure da un legale o anche da solo una volta che ha provveduto all'istituto della conciliazione, nella normalita dei casi non c'e un proseguo, considerando anche la nuova dottrina giurisprudnziale e legislativa che da forza all'istituto della mobilità buona domenica

Ciao, approfitto della tua competenza e disponibilità per porti una domanda. Ho vinto un concorso pubblico in un comune della mia provincia nella categoria C1. C'è un tempo obbligatorio per legge che devo rispettare prima di fare domanda di mobilità volontaria? Ti ringrazio in anticipo. Laura

non esiste alcun termine nel momento che tu firmi il contratto puoi fare domanda di mobilità presso un altro ente e finire il periodo di prova nell'amministrazione accettante. buona giornata laura

Buon giorno, sono un dipendente della PA, ricollocato attraverso la legge 98/71 (ex base USA). Il mese scorso il comune di La Maddalena ha aperto un bando di mobilità volontaria per 2 posti da istruttore amministrativo. Sono riuscito ad ottenere il nulla osta del mio ente ed ho presentato domanda. Ricordo che i posti erano 2 ed abbiamo fatto domanda in 2. Ci tengo a precisare che il mio nulla osta indicava la necessità di riavvicinamento per via di un famigliare facente parte del mio nucleo, in stato di disabilità comprovato da certificato di 104.Il bando parlava del superamento di un colloquio ma non indicava né il settore di destinazione dei 2 posti, né gli argomenti del colloquio. Mi sono comunque preparato e a parer mio, pur se non brillantemente ho risposto alle domande (tranne una). Inoltre, nonostante l'altro candidato avesse un nulla osta poco chiaro, nel quale cioè il suo Ente dichiarava che lo avrebbe lasciato andare solo trovando un sostituto, è stato comunque ammesso, nonostante il bando indicasse come requisito principale il nulla osta. Lui ce l'ha fatta ed io no. Vorrei sapere se c'è un cavillo a cui mi posso appigliare per poter fare un ricorso. Grazie

intanto devi chiedere l'accesso agli atti, verbali compresi e motivazione della esclusione dopodicche fai immediatamente ricorso al giudice del lavoro facendo applicare l'art 700 del cpc, perche devi fare tutto al più presto possibile, in concomitanza denuncia il tutto al dipartimento della funzione pubblica il quale chiedera gli atti o se ci sono state delle incongruenze, visto che c'e una sentenza del TAR dove obbliga la mobilità per gravi motivi anmche in assenza di personale nella pianta organica.

ciao, lavoro in Agenzia Delle Entrate ed ho partecipato ad un bando esplorativo di mobilità indetto dal Comune di Salerno. Nel bando era previsto, dopo l'esame delle domande, un colloquio e quale condizione io nulla osta dell'amministraz. di appartenenza!mi hanno chiamato per domani 13/12/2010. Volevo chiederti se spetta il riconoscimento della giornata retribuita e se ho fatto bene a non attivarmi ancora con la mia amministrazione per il nulla osta visto che non andava allegato alla domanda nè mi hanno chiesto di portarlo in sede di colloquio! grazie mille vincenzo

si hai diritto al giorno retribuito prevista dai contrati 8 giorni annui, ma devi farti rilasciare dalla amministrazine ove andrai a fare il colloquio un attestato di partecipazione che poi dovrai dare al tuo dirigente o al ufficio personale, poi, se non ho capito male, il nulla osta era condizionato quindi o potrai sanare questo problema al momento della partecipazione se la commissione lo accetta, oppure lo puoi dare dopo, tutto dipende dal regolamento comunale quello che hanno prestabilito in questo argomento. cordialemnte laura

ciao, avrei una domanda, potete aiutarmi?? io ho preso l idoneità ad un concorso per istruttore di vigilanza presso il comune A, in graduatoria sono rimasto solo io, il comune B avrebbe intenzione d attingere da quella graduatoria per colmare la mancanza di personale, l unico problema sarebbe il diverso profilo, cioè servirebbe un profilo di istruttore amministrativo, però io ho anche un idoneità per istruttore amministrativo a tempo determinato presso il comune B!Può il comune B attingere ugualmente???

i CCNL parlano di istruttori facendo la modifica solo nei riguardi della vigilanza ma per degli oneri diversi, ma se il comune vuole esssendo a sua completa discrezione può benissimo attingere e assumerti, unica cosa perderesti la qualifica vigilanza, e basta

Il legislatore ha, quindi, individuato nell'accordo tra le amministrazioni lo strumento più agile per l'attivazione dell'utilizzo. Accordo che, oltre a trovare fondamento nella normativa citata di carattere generale, per quanto concerne le amministrazioni locali, dovrà comunque adeguarsi ai rispettivi regolamenti interni disciplinanti l'organizzazione degli uffici e la gestione del personale, adottati nel rispetto dei principi generali ed essenziali in materia di accesso alle pubbliche amministrazioni: (trasparenza, buon andamento ed imparzialità). Tra i criteri cardine delle procedure di reclutamento nella Pubblica Amministrazione e che ogni amministrazione deve rispettare per la copertura dei posti, attraverso l’utilizzo delle graduatorie di altri enti vi sono: - esistenza dei posti nella dotazione organica alla data di indizione del concorso; - che tali posti siano vacanti e non istituiti o trasformati successivamente all’approvazione della graduatoria; - che tali posti siano inerenti alla stessa area o categoria, posizione economica e profilo professionale per i quali le procedure concorsuali sono state bandite. io ho trovato questo, sai dirmi qualcosa?? grazie per la disponibilità

Salve, ho partecipato ad una selezione per mobilità in seguito a relativo avviso pubblico per un posto.Successivamente venivo 'a voce' dichiarato come idoneo vincitore e si inviava la richiesta di nulla-osta alla mia amministrazione.Poichè la mia amministrazione inizialmente dava (solo telefonicamente) un parere negativo, l'amministrazione ricevente ha provveduto ad inviare la richiesta di nulla-osta all'altra candidata.Puo' farlo considerato che la mia amministrazione ha dato per iscritto un parere favorevole al trasferimento entro 30 giorni dalla richiesta?Grazie.

da quello che mi scrivi l'amministrazione ove hai fatto il concorso non è corretta perche doveva chiederlo per iscritto e l'altra darne la motivazione in caso di diniego sempre per iscritto, ma tu non avevi una delibera o determina di nulla osta preventivo alla mobilità???? se si allora c'e un abuso perpretato nei tuoi riguardi fammi capire un pò meglio la situazione affinchè possa darti una risposta eloquente

ciao lasolaris , sono gianluca , sto ancora lottando per la mobilità , non sai quanto ostruzionismo ....addirittura o ricevuto una lettera dove , vista la mia istanza all'ispettorato della pubblica amministrazione , loro si riservano un azione da intraprendere contro di me.B...DI!!!!

e per quale motivo???? non possono farti nulla nè un azione disciplinare, nè niente anzi se ti fanno o peggio scrivono qualcosa andiamo a finire sul mobbing e queste si chiamano minaccie. e da una Pubblica Amministrazione è molto grave

CIAOO non so il motivo , forse pensano di farmi paura, IN MODO CHE IO LA PIANTI DI INSISTERE CON LA MOBILITà !!Anche io ho trovato la loro lettera al limite della minaccia ... purtroppo ho perso il treno del trasferimento e mi piange il cuore ma di sicuro qualcuno ne risponderà!!!!!pensa avevo perfino trovato un collega per lo scambio , stessa qualifica e stesso inquadramento ...

il problema incomincia a sorgere quando la funzione pubblica intyerviene chiedendo tutti gli atti e questo che fa tremare le pubblica amministrazione

Sono assunta a tempo indeterminato presso un comune livello D1. Ho partecipato ad una procedura di mobilità presso altro comune, risultando vincitrice. L'amministrazione di provenienza mi nega il nulla osta per motivi di carenza di personale. Cosa posso fare???? la legge dice che la mobilità è a discrezione del comune di provenienza. L'amministrazione può negare il nulla osta dal momento che la mobilità è stata richiesta per motivi familiari avendo un genitore con invalidità al 100% grave e in attesa di riconsocimento di legge 104/92??? Per cortesia mi risponda con urgenza, il comune che ha esperito la mobilità mi ha dato come termine ultimo per la consegna del nulla osta il 30/12/2010!!!! Aiuto!!!Grazie di cuore.

Inoltre, in aggiunta a quanto sopra, Le chiedo se sia legale la richiesta del Comune che ha bandito la selezione di perfezionamento della domanda tramite nulla osta dell'Amministrazione di provenienza entro il 30/12/2010 considerando che la graduatoria è stata pubblicata solo il 27/12/2010 (viste anche le festività!!!). Ancora grazie!

mi mandi la sua email che le allego una sentenza al riguardo la mia è laura.crapax@libero.it

scusa se mi intrometto, ma se avete una sentenza relativa al diniego di nulla osta potrebbe essermi utile nella "guerra" con il ministero che non mi vuole "mollare", ringrazio in anticipo se potete inviarmela via mail. giovanni

ciao giovanni, purtroppo qui non esce la email di nessuno quindi se vuoi contattarmi bata che scrivi alla mia la trovi in un post di risposta più in alto. cordialmente laura

sono vincitore di un bando di mobilità esterna presso un comune e il mio comune (comune di roma) mi dice che se non ho maturato 5 anni di anzianità (secondo una memoria di giunta) loro non mi rilasciano il nulla osta. atteso che la memoria di giunta è successiva alla pubblicazione del bando a cui io ho partecipato ma è precedente sia allo svolgimento del concorso sia, ovviamente alla firma del contratto, possono rifiutarsi di darmi il nulla osta.

nessuno che mi risponde????

Ciao Salvatore se non ricordo male forse ti avevo già risposto oppure tu sei il 3 caso di roma, comunque avendo tu fatto il concorso prima dell'entrata in vigore del regolamento ed avendo già un diritto acquisito devono applicare il tempus regit actum, ossia quella più favorevole, quindi non devi aspettare i 5 anni e se loro ti fanno obiezioni chiedi conciliazione alla direzione provinciale del lavoro. e vinci senza ombra di dubbio.

grazie in primis. scusami ma forse non sono stato abbastanza chiaro: il bando di concorso è stato pubblicato prima della memoria di giunta. il concorso è stato espletato dopo. il bando è di febbraio 2005; la memoria è di giugno 2006 le prove si sono svolte nel 2007-2008; il contratto nel 2009. grazie anticipatamente. se avessi anche qualche riferimento normativo te ne sarei grato.

nessuno risponde???

salvatore scrivimi alla mia email laura.crapax@libero.it

Quali sono le tabelle d'equiparazione aggiornate? Esempio se io sono un Assistente tecnico della Scuola Pubblica, qual e' il ruolo equiparato nell' Universita'? In base a cosa decidono l'equiparazione, anche in relazione alle idoneita' nei concorsi? Grazie, saluti

purtroppo non riesco a inserirlo sul sito, nelle altre risposte che ho dato su trovi la mia email scrivimi e ti rispondo con tutti i riferimenti di legge

Ciao volevo chiederti io sono un b3 giu ed economico ente locale possibile fare interscabio con b1 econ.b2 ente locale comune?

Salve, complimenti per il blog davvero provvidenziale; grazie al vs blog ho scoperto che potrei fare mobilità intercompartimentale vs la Polizia di Stato essendo Agente di Polizia Locale per sentenza del consiglio di stato, di cui non sono riuscito a trovare sul web. Potresti darmi qualche riferimento dato che nel sito della poliziadistato.it dice che non è possibile (http://poliziadistato.it/faq/1601)? Grazie, paolo

il sito della polizia non è aggiornato e poi prefersicono non avere ex vigili ma purtroppo per le loro l'art. 30 del decreto 1165/2001 aggiornato con il decreto brunetta e la legge 122/2010 non la pensa allo stesso modo, e ci sono stati già delle trasformazioni di contratto il primo 2 anni fa a pistoia una collega della polizia locale è diventata polizia di stato; a tal riguardo leggeti questo: in special modo la sentenza del TAR aquila che è quella che ti interessa LA MOBILITA’ L’art. 30 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 intitolato Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testualmente recita: 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza . 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamento di nuovo personale . 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza . 2-ter. L'immissione in ruolo di cui al comma 2-bis, limitatamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli affari esteri, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti, avviene previa valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio, posseduti dai dipendenti comandati o fuori ruolo al momento della presentazione della domanda di trasferimento, nei limiti dei posti effettivamente disponibili. 2-quater. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti può procedere alla riserva di posti da destinare al personale assunto con ordinanza per le esigenze della Protezione civile e del servizio civile, nell'ambito delle procedure concorsuali di cui all' articolo 3, comma 59, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 , e all' articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 . 2-quinquies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilità si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione . Così regolamentata, la Giurisprudenza ha ricondotto la procedura di mobilità nell’ambito dello schema della cessione del contratto. Pacifica è, comunque, la necessità del concorso della volontà (oltre che del lavoratore che avanza la richiesta) di entrambe le pubbliche amministrazioni coinvolte. La norma in esame disciplina, infatti, una vicenda di diritto sostanziale alla quale debbono partecipare necessariamente tre soggetti: il lavoratore che chiede di essere trasferito, l'amministrazione (ad quam) verso cui si dirige il trasferimento e l'amministrazione di appartenenza di detto lavoratore, la quale deve esprimere il consenso al trasferimento. Ne consegue, sul piano processuale, l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra tutti i predetti soggetti, sicché, qualora il lavoratore convenga in giudizio (come nella specie) soltanto l'amministrazione ad quam per il negato trasferimento, il contraddittorio deve essere integrato, ai sensi dell'art. 102, comma 2, c.p.c., anche nei confronti dell'amministrazione d'appartenenza non evocata in giudizio (Cassazione civile, sez. lav., 09 maggio 2008, n. 11593). L'art. 30, comma 2-bis, d. lgs. n. 165 del 2001 introduce un duplice obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni: necessità del preventivo esperimento della procedura di mobilità rispetto ad ogni altra procedura concorsuale ai fini della copertura di posti vacanti in pianta organica; immissione in ruolo, in via prioritaria, di dipendenti provenienti da altre amministrazioni, con inquadramento nell'area funzionale e nella posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza (Tribunale Bari, 24 maggio 2007). La mobilità volontaria prevista dall'art. 30 d.lg. 3 febbraio 1993 n. 29, come modificato da ultimo dall'art. 16 l. 28 novembre 2005 n. 246, integra una modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi una cessione del contratto, per cui è illegittima la pretesa di un nuovo patto di prova nell'Amministrazione di destinazione, ove il patto di prova sia stato già superato nell'Amministrazione di provenienza (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Nel lavoro pubblico, la mobilità volontaria presso altra amministrazione integra una fattispecie diversa dall'assunzione e consiste nella modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi in una cessione del contratto, con continuità del suo contenuto, che comporta conservazione dell'anzianità, della qualifica e del trattamento economico; ne consegue che è illegittima la pretesa della stipulazione di un nuovo contratto di assunzione e di un nuovo patto di prova con l'amministrazione di destinazione, ove il periodo di prova sia stato già superato nell'amministrazione di provenienza (nella specie, la Corte ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato per mancata sottoscrizione del contratto con nuovo patto di prova) (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Ai sensi del comma 2 bis dell'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001, introdotto dal comma 1 quater dell'art. 5 d.l. 31 gennaio 2005 n. 7, conv. in l. n. 43 del 2005, le amministrazioni pubbliche, per la copertura dei posti vacanti nella pianta organica, devono preventivamente attivare le procedure di mobilità, e solo successivamente, nel caso di infruttuosità delle stesse, possono procedere all'espletamento delle procedure concorsuali (T.A.R. Campania Napoli, sez. V, 18 ottobre 2006, n. 8616). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con l'applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 del d.lg. n. 165 del 2001 il quale, nel testo attuale (come modificato dall'art. 16, comma 1 della legge n. 246 del 2005, con efficacia interpretativa del testo precedente), riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.) e stabilisce, altresì, la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da dipendenti postali transitati all'Agenzia delle dogane, concernente la ricomprensione, nel trattamento economico dovuto dall'amministrazione di destinazione, della retribuzione individuale di anzianità, Ria, nell'ammontare raggiunto presso l'ente di provenienza, nonché il pagamento dell'intero importo dell'indennità di amministrazione, senza tenere conto dell'analoga indennità prevista per i dipendenti delle finanze) (Cassazione civile, sez. lav., 13 settembre 2006, n. 19564). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001 che riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.), stabilendo la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria, non giustificandosi diversità di trattamento (salvo l'assegno "ad personam") tra dipendenti, dello stesso ente, a seconda della provenienza (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da ex docenti del comparto scuola, transitati alle dipendenze dell'Inps nel settembre 1998 a seguito di procedura di mobilità intercompartimentale - alla stregua del d.m. n. 135 del 19 marzo 1998 e dell'ordinanza ministeriale n. 217 del 6 maggio 1998 - concernente la riassorbibilità negli aumenti retributivi successivi, del trattamento di miglior favore già goduto presso l'amministrazione di provenienza e attribuito, a titolo di "assegno garanzia stipendio", all'atto del trasferimento all'Inps) (Cassazione civile , sez. lav., 17 luglio 2006, n. 16185). Quando la normativa in tema di mobilità non impone alcun criterio di scelta delle istanze pervenute, è legittimo che la p.a. adotti i criteri più confacenti alle sue esigenze e pertanto la determinazione di prendere in esame solo le istanze di mobilità pervenute nell'arco di un anno addietro rispetto a quello in cui sopravviene la necessità di esperire le su indicate procedure non può ritenersi irrazionale, trattandosi di una scelta discrezionale ancorata a parametri di ragionevolezza (Tribunale Brindisi, 10 novembre 2003). L'art. 30, d.lg. 30 marzo 2001 n. 165 - che prevede la possibilità di trasferimento del pubblico dipendente anche tra amministrazioni diverse - è norma di carattere generale applicabile anche al personale di quelle amministrazioni che, nei rapporti con il personale, hanno conservato (quale "fonte") la disciplina di diritto pubblico contenuta nei rispettivi ordinamenti; di conseguenza, detta norma si applica al personale delle Forze di Polizia di Stato e, quindi, anche al Corpo di polizia penitenziaria (T.A.R. Abruzzo L'Aquila, 31 gennaio 2003, n. 16). L’art. 31 del d.lgs. 165/2001 disciplina la diversa ipotesi del passaggio del personale conseguente al trasferimento di attività. In proposito la Suprema Corte, in tema di salvaguardia dei diritti dei lavoratori e nella ipotesi del trasferimento del personale scolastico A.t.a. dagli enti locali allo Stato ai sensi dell'art. 8 l. 3 maggio 1999 n. 124, ha affermato il principio che fermo restando il potere attribuito all'amministrazione dalla legge in ordine alla determinazione dei tempi ed altre modalità del passaggio nei ruoli statali, il trasferimento medesimo, una volta divenuto operativo, comporta l'adozione di atti di inquadramento rispettosi dei principi dettati dall'art. 2112 c.c. e dalla conforme legislazione di settore, principi che implicano l'attribuzione della qualifica corrispondente a quella posseduta con l'anzianità già maturata. Pertanto, al dipendente A.t.a. già in servizio presso gli enti locali, vanno applicati i trattamenti economici e normativi stabiliti dal c.c.n.l. del comparto scuola, considerandolo come appartenente al detto comparto fin dalla costituzione del rapporto di lavoro con l'ente locale, e ciò a prescindere dal risultato retributivo finale (favorevole o svantaggioso (Cassazione civile , sez. lav., 17 febbraio 2005, n. 3224). La disciplina prevista dall'art. 2112 c.c. è applicabile solo nell'ipotesi in cui il cambiamento nella titolarità dell'azienda sia l'effetto di un volontario atto di disposizione del cedente e del cessionario e non di un provvedimento autoritativo, restando escluso, pertanto, che essa sia automaticamente applicabile nell'ipotesi di soppressione di enti pubblici. Pertanto, l'art. 62 del d.lg. n. 29 del 1993 (ora abrogato dall'art. 43 del d.lg. n. 80 del 1998) non impone l'applicazione della disciplina del trasferimento d'azienda di cui all'art. 2112 c.c., ma si limita a prevederlo nell'eventualità che il passaggio dei dipendenti dagli enti pubblici a quelli privati sia disposto da altra norma di legge, di regolamento o convenzione (Cassazione civile, sez. lav., 24 febbraio 2003, n. 2796). Da ultimo va segnalata Corte d’Appello di Catanzaro 13.11.1003 la quale ha ritenuto che all’accertamento della situazione di esubero per il personale di una Pubblica Amministrazione non segue il licenziamento dei dipendenti eccedentari, bensì il collocamento in disponibilità il quale determina la sospensione del rapporto di lavoro e, all’esito del periodo di 24 mesi previsto per la ricollocazione, la risoluzione ex lege del rapporto; pertanto, non sussistendo alcun atto qualificabile come licenziamento, in caso di riconosciuta illegittimità del collocamento in disponibilità non si applicano le conseguenze previste dall’art. 18 l. 20 maggio 1970 n. 300 (reintegrazione nel posto di lavoro, opzione per l’indennità sostitutiva della reintegrazione, risarcimento del danno nella misura minima di cinque mensilità), ma il giudice può condannare la pubblica amministrazione al pagamento in favore del dipendente della differenza tra quanto costui avrebbe percepito nel caso in cui non fosse stato collocato in disponibilità e quanto effettivamente percepito durante il periodo di sospensione del rapporto . cordialmente laura

Grazie infinite, sei di una generosità incredibile. Ti suggerisco di prevedere una donazione tipo postapay, te lo meriti e te lo farei volentieri. Ciao, paolo

grazie Paolo, sei gentilissimo, ma preferisco aiutare e mettere la mia preparazione a disposizione gratuita per tutti coloro che ne hanno bisogno. perche purtroppo l'istituto della mobilità non è ancora molto conosciuto e alcune amministrazioni o Enti continuano a fare errori abnormi. ed ora che la smettino. grazie ancora e resto a tua disposizione laura

Salve vorrei sapere come mi devo comportare domani saranno passati 90 giorni da quando ho fatto la domanda di mobilità volontaria presso un'altro ente. Sono anni che ripetutamente faccio domanda ma non ho mai avuto nessuna risposta, nell'ultima domanda che ho fatto, ho fatto riferimento alla legge 241/90 se non ricevero nulla come mi dovrò comportare? Non esiste una legge del tacito consenso? Ringrazio anticipatamente. vezzoli1972@libero.it

buongiorno anche a lei ho risposto in forma privata nella sua email con tutti i consigli del caso. premetto per chiunche sta leggendo che la 241/90 parla di 30 giorni nei procedimenti amministrativi e nelle richieste in genere, mentre se è stato fatto un regolamento dell'ente sui procedimenti amministrativi i tempi possono variare ma non possono superare i 60 giorni, in mancanza di risposte esaustive potete chiedere con ulteriore lettera gli esiti e SONO OBBLIGATI A RISPONDERE ENTRO 30 giorni dal ricevimento. dopo di che passate ai fatti con la richiesta di conciliazione

Lavoro quale Agente di Polizia Municipale da oltre 15 anni presso un Comune. D'accordo con una collega, abbiamo deciso di effettuare la mobilita' a mezzo cambio entrambe per cambiare luogo di lavoro in particolare per avvicinamento. E' possibile questo o ci sono problemi? Pongo questa domanda perche' ho letto che dal 01/01/2011 tutto questo dovrebbe essere "bloccato". Grazie.

buongiorno le ho già risposto in via privata alla email. e comunque per risposta ad altri colleghi allego l'articolo sui tour over della polizia locale 31/12/2010 Italia Oggi Deroga ai limiti del turnover per le assunzioni nella Polizia Locale Oggi vogliamo darvi una notizia positiva nell’ambito delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Come sapete bene infatti dal prossimo primo gennaio il blocco delle assunzioni prevede che i vari enti pubblici possano assumere a tempo indeterminato nel limite del 20% della spesa dei cessati nell’anno precedente. Questa regola rimarrà fino all’anno 2013 compreso e solo nel 2014 si allenterà un po’ la morsa sulle assunzioni portando il limite al 50% della spesa dei cessati nell’anno precedente. Lo scorso 7 dicembre il senato ha approvato definitivamente la legge di stabilità 2011 nel testo del disegno di legge n. 2464 con un’ importante modifica che riguarda la deroga al limite del 20% del turnover per le assunzioni nella Polizia Locale. Il provvedimento approvato è composto da un unico articolo di 169 commi, ma quello che ci interessa è il n. 118 che recita testualmente: “Al comma 7 dell’articolo 76 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per gli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 20 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turnover che consentano l’esercizio delle funzioni fondamentali previste dall’articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42» (leggasi Polizia Locale). Quindi aspiranti Vigili studiate e iniziate a prepararvi fin da ora visto che, per questi ruoli nel 2011, i concorsi pubblici non mancheranno! cordialmente laura

Ciao Laura, Ti ometto riferimenti per motivi di privacy e cerco di sintetizzarti ciò che mi sta succedendo. Premetto che per questioni personali devo assolutamente trasferirmi a *** e quindi, da quattro anni, sto provando di realizzare questa mia esigenza. Ti sintetizzo i punti salienti. Ad ottobre 2009 ho trovato finalmente su IMPI.IT uno scambio che poteva fare al caso mio, in quanto, secondo secondo tutte le tabelle di equiparazione in web, i nostri profili sono equivalenti Si tratta di un'impiegata (laureata) inquadrata nella III Area F1 (C1) personale amministrativo, comparto Ministero. Io sono inquadrata (diplomata) C4, amministrativo, comparto Università. Abbiamo fatto entrambi domanda a dicembre 2009alle Amministrazioni di appartenenza. Il Ministero non ha trovato nessuna difficoltà in merito ed ha espresso parere favorevole al trasferimento. A me, invece, in un primo momento mi hanno rilasciato il nulla osta per entrare nei ruoli del personale del Ministero, nell'aprile 2010, poi hanno cambiato idea, adducendo scuse in merito alla non equivalenza delle categorie. Vorrei precisare che la persona che dovrebbe venire qui non ha nessuna difficoltà nell'essere inquadrata nella mia categoria (C4). Ora la situazione è in stallo, perchè la mia Amministrazione ha chiesto l'autorizzazione preventiva sia al MIUR sia al MEF e da settembre 2010, si aspetta ancora la risposta! Questa è, per sommi capi, la mia situazione, non mi esprimo per quanto riguarda i danni morali, economici e familiari che tutto ciò ha comportato! Ti chiedo di suggerirmi sul da fare al più presto perchè questa attesa diventata insopportabile Grazie per la risposta e a presto Selly

ciao Laura, la tua risposta in privato è stata esaudiente però ci sono persone che mi scrivono per sapere la risposta. Puoi scrivere ciò che mi hai detto verbalmente? Grazie e buona giornata

Salve volevo sottoporre il caso di mio marito. Ha fatto al o domanda di trasferimento x motivi di salute. Ha perfino 2 sostituti perché così chiesto dal suo ente. Ha anche trovato l'eventuale posto disponibile a Palermo ma sembra che debbano trascorrere 5 anni dall'assunzione x concorso. Mi date qualche chiarimento in merito? Grazie

salve,sono un medico assunto a tempo indeterminato in una amm. privata convenzionata ed equiparata al pubblico (già altri colleghi si sono trasferiti nel pubblico).Per traferirmi in un ospedale pubblico devo aspettare il bando di mobilità o posso inoltrare semplice richiesta? so che nel fabbisogno del personale hanno iscritto 2 posti, 1 anno fa circa. grazie

buonasera le ho gia risposto in forma privata, comunque informo che da oggi tutti i medici e coloro che lavorano nel settore sanita possono far riferimento a un blog creato appositamente per la mobilita volontaria o interscambio o qualsiasi altra forma di trasferimento da un dirigente medico questo è il link http://blog.libero.it/doctormobilita/

salve, ho trovato molti bandi di concorso con scristo : avviso di modalità volantaria per la copertura di( x ) posti di categoria C. Potrei sapere cosa significa? la ringrazio anticitatamente

l'istituto della mobilità volontaria è quella norma che permette un dipendente di un ente di una scuola di una asl di una amministrazione qualsiasi o ministero di trasferirsi il più vicino a casa, la categoria c è il profilo professionale ossia la mansione che dovra andare a svolgere ed è previsto dai singoli CCNL, sperando di essere stata esaustiva cordialmente la saluto laura

Ciao Laura da dicembre 2010 sono stata assunta con un contratto a tempo indeterminato come agente di polizia municipale. Ho letto nei post pubblicati che per chiedere la mobilità non è necessario aver superato i 6 mesi di prova ma questi possono essere continuati nellea pa che accetta la tua richiesta di mobilità. Già questa è una notizia bella di per se.. Volevo sapere se hai qualche riferimento normativo da mandarmi ed eventuali sentenze. Ti ringrazio già da ora. Tiziana.

ciao Tiziana purtroppo non ho la tua email quindi se mi scrivi a laura.crapax@libero.it ti invio quanto richiestomi

salve, innanzitutto complimenti per il blog e per la precisione nelle risposte. Ad ottobre 2007 ho partecipato ad un concorso per agente di polizia locale e sono entrato in graduatoria (è stata prorogata per altri 2 anni) e ora sarei il prossimo avente diritto nel caso di un'eventuale assunzione. Adesso un'agente del Comune che aveva bandito il concorso si sposterà in mobilità in un altro Comune. In questo caso specifico, cioè che c'è già una graduatoria, il comune che aveva bandito il concorso come si dovrà comportare? può assumere direttamente alla graduatoria oppure deve comunque prima attingere alla mobilità? grazie mille.

ciao giacomo, per la legge 150/2009 hanno la precedenza la mobilità, se non hanno bandito un corcorso, o se quando era stato bandito non avevano espletato in primis la procedura, se invece hanno proceduto con la mobilita e dopo hanno fatto il tuo concorso, allora per il dipartimento della funzione pubblica e per l'interpretazione autentica dell'aran tu hai la precedenza

Ciao Laura volevo chiederti se sei informata in merito all'articolo 230 della legge 266 del 2005 (finanziaria 2006) te lo riporto: Art 230. All'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il comma 5, è inserito il seguente: "5-bis. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi". La mia domanda è se nel mio contratto stipulato con l'azienda(firmato nel luglio 2009) non è riportato nessun vincolo dei 5 anni, posso fare domanda di mobilità? grazie come sempre per la disponibilità

se non è riportato nel contratto individuale e firmato sia dal dipendente che dal datore di lavoro, c'e una palese illeggittimità poi non devi guardare la finanziaria ormai oltrepassata dal testo unico 165/2001 aggiornato al decreto brunetta 150/2009 e ultime modifiche della 122/2010, ma il regolamento semmai ne esiste uno del tuo ente, se il regolamente non esiste e nel tuo contratto non c'e nulla allora puoi fare domanda di mobilita

Ciao Laura, sicuramente ti ricorderai di me.....(tho tartassato x giorni).....ad ottobre sn riuscita tramite avvocato a bloccare quel famoso concorso....e costretto l'ente ad avviare la mobilità. Ma sn stata esclusa dal partecipare al colloquio per il fatitico N.O. ke "LORO" avevano ritenuto scaduto.......ieri è partito il ricorso al TAR. Ti kiedo scusa se nn mi sn fatta piu' sentire, ma ho avuto diversi problemi in entrambi i comuni. un abbraccio

ma sai che ti pensvo giorni fa perchè avevo un altro caso simile al tuo, ma risolto positivamente e speravo che anche per te lo era stato, invece.......... mi spiace che tutti coloro che ne hanno diritto si devono trovare sempre nelle condizioni di dover farsi spillare un sacco di soldi dai legali per ignoranza di alcuno dirigenti

Cara Laura....se....e ribadisco "SE"...dovessi vincere stà tranquilla che gli kiederò il risarcimento danni SUBITI e SUBENDI.....Ho giurato a me stessa che è ora ke la faccino finita SIA i DIRIGENTI che i POLITICI....di abusare del "LORO" potere !!!!! ti terrò agiornata !!!! grazie di nuovo

Buona sera. ho un quesito DECISAMENTE URGENTE DA SOTTOPORRE. Attualmente sto lavorando a tempo determinato per un comune nell'ambito di una sostituzione temporanea pèer maternità. La collega, però nel frattempo si è licenziata, lasciando vuoto il posto che attualmente ricopro. Il comune quindi, in attuazione all'attuale normativa, ha indetto procedura di mobilità, nella quale, su tre candidati, uno è stato ritenuto idoneo dalla commissione. Il bando di mobilità non richiedeva il nulla osta preventivo dell'amministrazione concedente. L'amministrazione in cui lavoro, però, non intende assumerlo, ma intende invece assorbirmi attingendo da una gradutoria di una ltro comune nel quale sono risultata seconda classificata. Stante il parere di idoneità della commissione e l'eventuale nulla osta dell'amministrazione concedente, può l'amministrazione, tramite delibera o tramite determina del responsabile dell'ufficio, negare la mobilità adducendo motivazioni di tipo economico (il collega è un c5, il posto ce ricopro è da c1)? cortesemente ringrazio.

buongiorno, la risposta è assoòutamente NO, se c'e stato un bando di mobilità con conclusione positiva allora la persona deve venire in mobilità, se l'amministrazione ha intenzione di prendere anche lei allora non dece fare altro che inserire in organigramma annuale un posto da destinare a quell'ufficio che svolga quelle mansioni e di quella categoria prendendolo da graduatorie di altri comuni, e quindi senza costo per l'amministrazione evitando un espletamento di concorso.perche in caso contrario se l'amministrazione dopo aver espletato le proceduce di mobilità avere dato esito positivo questo ha richiesto nulla osta alla propria ammnistrazioni e gli e stato concesso, diventa molto duro negare l'istituto, e tutti i responsabili coinvolti in base alla 165/2001 sono responsabili penalmente e patrimonialmente per l'ingiusto inquadramento e assunzioni, anche perchè non ha importanza il c5 il c1 ecc ma la categoria ossia C buona serata laura

Salve, chiedo cortesemente il tuo parere in merito ad una vertenza con l'ASL riguardo ad un inquadramento a seguito di mobilità volontaria dal Comune. Mi spiego. Ero inquadrato nel Comune in cat. C p.e. C3 e già da 2 anni sono passato alla ASl dove inizialmente sono stato inquadrato in C0, poi a seguito di richiesta ai sensi art.30 comma 2 bis Dlgs 165/2001 sono stato inquadrato in cat C3. Ora dopo due anni vogliono annullare tale inquadramento e farmi restituire anche i soldi "non dovuti". E' legittimo tutto ciò? Grazie anticipatamente Giuseppe

ciao Giuseppe, scusami per il ritardo della comunicazione speriamo di fare ancora in tempo. se è gia da due anni che sei inquadrato in quella posizione nulla possono piu chiederti visto che sono scaduti i termini per la stessa per lavariazione e per qualsiasi altro contenzioso, inoltre per quale motivo devono inquadrarti in un altra posizione, visto che il ecreto brunetta 150/2009 non ha sino ad oggi emanato il famoso decreto di equiparazione dei ruoli nei vari enti, e quindi mi sorge spontanea la domanda ...... da dove l'hanno ricavato che il C3 degli enti non e equiparato al c3 dell'asl??????, per cui io ti consiglio di aprire intanto un contenzioso extragiudiziale con la conciliazione e poi rivolgerti ad un buon lgale del lavoro non ad un amministrativo o civilista ma del lavoro. perche nulla devi restituire e nulla devono richiedere dopo due anni altrimenti andiamo nel demansionamento e dequalificazione, visto che dopo tale tempo in ogni caso è un tuo diritto acquisito,fammi sapere l'evolversi perche e molto interessanteil tuo caso. buona serata laura

Salva Laura, scusa se ti disturbo ancora, ma la situazione che ti avevo prospettato sta purtroppo evolvendo male nei miei confronti, in quanto l'Asl ha annullato le delibere di inquadramento nella Cat. C3 e mi inquadra in C iniziale con recupero delle somme "indebitamente" percepite. Il tutto citando un parere dell'Aran che altro non fa che ribadire quanto dice la norma di legge e cioè: faccio copia-incolla della risposta ARAN " l’ARAN, in risposta a ns. quesito inviato con nota prot. n. del 22/09/2010, precisa che la finalità delle disposizioni contenute nell’art. 30 del D.Lgs 165/2001, sopra citato, “è quella di garantire al dipendente, in caso di passaggio ad un'altra amministrazione, il mantenimento del medesimo livello delle mansioni e delle attività svolte in precedenza” specificando che l’art. 2 bis “contiene un espresso richiamo all’area e alla posizione economica corrispondente” dovendosi intendere come tale il trattamento economico dell’amministrazione di destinazione, escludendo pertanto, le voci retributive collegate al comparto di provenienza" secondo quanto sopra la Asl trae le seguenti conclusioni: CONSIDERATO che il dipendente alla data del trasferimento percepiva presso l’Azienda di provenienza il trattamento economico relativo alla fascia economica C3 corrispondente all’inquadramento iniziale C del CCNL Comparto Sanità del 31/07/2009, con riconoscimento di una eccedenza di € 197,28 annui da corrispondere tramite assegno ad personam; Purtroppo questo è quanto e credo che desisterò dal lottare in quanto non ho nè i mezzi finanziari nè la voglia di scontrarmi contro l' ASL in quanto Loro se perdono non ci rimettono niente, io già devo restituire soldi ed in più se dovrò pagarmi anche un avvocato... Un saluto Giuseppe

Ciao Laura, sono un Istruttore Tecnico Cat. C1 presso un Ente Locale. Ti premetto che per l'ennesima volta mi è stato negato il rilascio del nulla osta alla mobilità, avanzando come motivazione il fatto che non ero facilmente sostituibile, sia per il blocco delle assunzioni, sia per via della norma del blocco dei 5 anni di permanenza nella sede di appartenenza. Volevo dirti inoltre che nel mio contratto non c'è menzione della permanenza dei 5 anni e, a loro dire, è prossima l'approvazione del relogamento che recepisce tale direttiva. Tutto ciò premesso, volevo chiederti tutto questo è lecito? Preciso che all'ultima domanda non mi mè stata data neppure risposta. Ti ringrazio anticipatamente.

digli che con il decreto milleproroghe, il nostro e uno dei pochi a cui e stata derogata le assunzioni e le mobilita, quindi non possono nel modo piu assoluto negarti il nulla osta a maggior ragiuone se per ben due volte te lo hanno rifiutato, perche la terza sono obbligati a concederlo, cosa importante è che tutto questo sia messo per iscritto, inoltre cosa molto importante i regolamenti nella gerarchia delle fonti sono al penultimo scalino della piramide, e quindi non può essere considerato retroattivo come una legge tributaria o speciale, quindi fai valere le tue ragioni aprendo un contenzioso extragiudiziale, per capirci quello previsto dall'art 63 e seguenti del testo unico 165/2001 aggiornato al decreto brunetta. ed è gratuito. buona serata laura

ciaoo sono sempre gianluca un povero vigile a cui negano il nulla psta per mobilità!mi avevi gia dato dei buoni consigli mesi fa111haime ancora mi stanno mettendo bastoni fra le gambe....NEL post precedente dici che non possono negarti il nulla osta per la terza volta? perchè? mi puoi spiegare ...Poi come faccio ad aprire un contenzioso extragiudiziario? Anche io nelk mio caso l'ente a bloccato le mobilità con un regolamento fatto tre mesi dopo la mia assunzione e lo applica in modo retroattivo ogni volta che io faccio domanda!!!nel mio caso poi ho anche due colleghi che hanno fatto domanda nel mio comando , quindi non danneggerei nessuno ad andarmene.

ciao carissimo, l'extragiudiziale è quello previsto dall'art 65 e seguenti del testo unico pubblico impiego 165/2001 integrato dal decreto brunetta, e consiste in una richiesta che presenti alla commissione provinciale del lavoro per tentare una conciliazione visto che l'ente non ha alcuna motivazione osteativa di negarti il nulla osta, essendoci una graduatoria suppongo di mobilita ossia persone che hanno presentato domanda presso il tuo ente è gratuita non spendi nulla e devi presentarti o da solo o meglio con un sindacalista, ma se vai a leggerti l'articolo lo capirai meglio. buona gioranata laura

grazie infinite ancora...continuo la lotta!!!!

salve, vorrei chiedere una delucidazione. Ho trovato un cambio con un DSGA comparto scuola. Io sono di altro ente, ma la qualifica corrisponde. A lei hanno detto che non può essere sostituita dal un amministrativo da altro ente. E' vero?

ciao Lesi, purtroppo hanno ragione perche gli ATA fanno parte di una graduatoria che la moratti ha modificato nel 2001 con ex provveditorato ora MIUR e sono ad esaurimento ed ancora oggi ci sono moltissime persone inserite che lavoro con contratto annuale, quindi sino a quando ci saranno persone nella graduatoria ad esaurimento non potranno essere fatti ne nuovi concorsi ne tantomeno mobilita volontaria per quella categoria

Ciao Laura, avrei bisogno di alcune delucidazioni sulla questione della mobilità..prima di affrontare una decisione difficile..ti ho scritto una e-mail..mi puoi aiutare? Grazie mille. Flo

ciao floriana, ti ho scritto alla email e risposto alla tua domanda spero di esserti stata di aiuto

Ciao Laura, ho letto diversi commenti sulla mobilità intercompartimentale, però non mi è ancora ben chiara una cosa, visto che anche da altre informazioni assunte, le interpretazioni delle norme sembrano essere le più disparate... Premetto che sono dipendente di un Comune al di sotto dei 5000 abitanti ed inquadrato in categoria C giuridico e C3 economico. 1) Vorrei sapere per cortesia, se è possibile la mobilità con assunzione in ruolo dal Comune al Ministero di Grazia e Giustizia?? 2) In base alle tabelle di equiparazione delle categorie come dovrei essere inquadrato? (sono interessato a fare richiesta di mobilità per un posto disponibile di B3 –secondo la precedente classificazione). 3) Sapresti darmi dei riferimenti normativi/giurisprudenziali precisi per poter attivare la richiesta di mobilità e/o qualche schema di domanda? So che probabilmente sto chiedendo un po’ troppo…. Cmq ti invio questo messaggio anche alla email che hai indicato, così se vorrai rispondermi potresti inviarmi la documentazione. Ti ringrazio in anticipo per la tua gentilezza ed eventuale disponibilità. Grazie!!!

ciao Enrco, anche a te ho gia risposto in modo abbastanza esauriente nella email che mi hai inviata. buona giornata

Salve, vorrei sapere se nella mobilità con interscambio si mantiene il trattamento economico di maggior favore? Questo mi interessa perchè io sono transitato dai ruoli dell' Avvocatura dello Stato nel 2006 in quello del Ministero Giustizia e per quasi sei anni mi è stato corrisposto l'assegno personale pensionabile non riassorbibile legge 5-4-1964 n. 284 che oggi dopo 6 anni vogliono levarmi grazie

non possono togliertelo adesso perche vanno in de pejus e non possono considerare la legge retroattiva , visto che non e una decreto tributario il decreto brunetta che si e invetato questa norma all'art 30 comma 2 bis che vale solo per tutti quelli che sono stati assunti in mobilita dopo l'entrata in vigore del 150/2009 come modificato dal 122/2010. anche per te consiglio quanto previsto dall'art 65 e seguenti del testo unico 165/2001 per far valere le tue ragioni. se hai bisogno di ulteriori consigli mi trovi qui. cordialemnte laura

Salve volevo sapere se un comune dopo aver indetto bando di mobilità,può assumere un agente di p.m. da un comune vicino considerato che il candidato è residentee nel comune dove lavora attualmente? Può rifiutare la candidatura in quanto non è un avvicinamento alla residenza ma un allontanamento? grazie.

non ho capito bene la domanda comunque se questa persona ha i requisiti previsti dal bando il comune puo assumerlo anche se la sua residenza e diversa, in quanto non ci sono osteativa alla sua assunzione bisgona vedere il regolamento dell'ente cosa prevede per la mobilita per poterti dare una migliore risposta, oppure se mi spieghi un po meglio il problema. cordialemnte laura

Ciao Laura, sono sempre l'Istruttore Tecnico che aveva scritto giorni fa in merito alla continua negazione (2 volte) da parte del mio Ente in merito alla mobilità. L'amministrazione ha risposto adducendo di non potersi esprimere per via del blocco dei 5 anni istituito a seguito del nuovo regolamento sulla mobilità, regolamento peraltro adottato oltre un anno dopo la mia assunzione... Possono negarmi ancora la mobilità, ossia per la terza volta? Altrimenti sarebbero obbligati a concederla e per quale motivo? Grazie per la tua gentilezza

buongiorno davive, mi scuso per i ritardo ma sono stata impegnata in convegni, fai una bella richiesta in base all'art.63 e seguenti della 165/2001, è una extragiudiziale, non hai bisogno di avvocati nè tantomeno di spendere soldi, cosa importante è andarci con un sindacalista, e vesrai che risolvi il tuo problema nel giro di 60 gioni, in Bocca al lupo

Ciao, anzitutto complimenti per questo sito, lavoro presso una USL sono un coadiuatore Amm.vo e ho trovato un'assistente giudiziario collacato in fascia f2 io sono in b1 a parere del sindacato siamo di pari livello, per una mobilità di interscambio, purtroppo la mia amm.ne verbalmente alla mia richiesta di inoltrare domanda di mobilità ha già espresso parere negativo, premetto che sono vedova e vorrei accedere a questa mob.tà per avvicinarmi a casa e alla scuola di mia figlia per poterla accudire e non lasciarla a scuola sino alle ore 17.00 dal momento che non ho nessuno, ad ogni modo mi stò preparando con l'aiuto di un sindacalista a presentare domanda allegando anche documenti dove in passato causa la prematura morte di mio marito la bambina è stata seguita da una psicanalista perchè non riusciva a farsene una ragione) di conseguenza mi consigliò di chiedere per un periodo il part-time allegherò tutto alla dommanda .

ed è vero, quello che ti hanno detto, la fascia f2 è compatibile con le mansioni svolte da un b1, quindi, fai una bella lettera, e chiedi mobilità subito, c'e una sentenza del TAR di Puglia, dove obbliga per gravi motivi a concedere immediatamente il trasferimento ovunque tu voglia andare per avvicinarti, anche se non hanno posto nella pianta organica, e tu da quello che leggo ne hai diritto. comunque scrivimi alla mia email laura.crapax@libero.it che parliamo per telefono e ti dico tutto quello che devi fare senza spendera una lira e coaudiuvata da questo sindacalista. un abbraccio laura

Sono stata trasferita in mobilità tre mesi fa. La normativa vigente prevede un ritorno alla precedente amministrazione qualora io lo volessi? Grazie

dipende da che tipo di decreto di mobilità ti hanno fatto e dal regolamento del tuo ente, perche se hanno chiuso il tuo rapporto, purtroppo non ci sono molte possibilità, oppure ci sei con un interscambio, se il tuo posto invece è ancora libero, puoi richiedere il rientro, e importante sapere anche da quale ente provieni, se ente locale SSn, scuola, perche i vari regolamenti modificano tutto, fammi sapere di più cordialmente laura

Ciao, sono dipendente a tempo indeterminato di fascia "C" qualifica funzionale "Assistente tecnico" di un Ente della Regione Molise con CCNL del comparto della Sanità. Ho fatto da un anno circa richiesta di mobilità volontaria presso il Comune dove vivo che è nella Regione Lazio, non avendo mai risposte. Ti chiedo se avrei dovuto fare richiesta di mobilità volontaria o intercompartimentale e se devo aspettare che loro bandiscono un avviso di mobilità volontaria o se possono assumermi anche senza? In ogni caso mi devono una risposta? Ciao e grazie. Daniele

ciao Daniele, se non ricordo male ti ho hia risposto in forma privata, comunque in base alla 241/90 e s.m.e.i. hai diritto ad una risposta entro 30 gg, perche da quella data partira il tuo ricorso o in forma extragiudiziale e quindi senza dispendio di denaro o in forma giudiziale, ma in questo caso sei davanti un giudice e con un legale, cordialemnte laura

Ciao Laura, sono dipendente a tempo indeterminato di fascia "C" qualifica funzionale "Assistente tecnico" di un Ente della Regione Molise con CCNL del comparto della Sanità. Ho fatto da un anno circa richiesta di mobilità volontaria presso il Comune dove vivo che è nella Regione Lazio, non avendo mai risposte. Ti chiedo se avrei dovuto fare richiesta di mobilità volontaria o intercompartimentale e se devo aspettare che loro bandiscono un avviso di mobilità volontaria o se possono assumermi anche senza? In ogni caso mi devono una risposta? Ciao e grazie. Daniele

Entrate, dopo la ricezione di nulla osta da parte di Agea dovrò presentare domanda in Agenzia Entrate per il posto agognato. Può la presenza di un disabile ai sensi della 104 (minore per cui ho il diritto ai permessi) essere un "titolo" per l'avvicinamento? L'agenzia Entrate deve comunque rispondermi? e con quale tempistica? Grazie

si può perche hanno una legge che li tutela, e quindi hanno un titolo di precedenza, la tempistica è di conseguenza se hanno emanato un bando, o se non lo hanno fatto dal momento che ha presentato la domanda 30 giorni di tempo per rispondere se non lo fanno presenta un extragiudiziaele in base all'art. 63 e seguenti della 165/2001 in bocca al lupo laura

Si segnala che sulla Gazzetta Ufficiale n.69 del 25 marzo 2011 risulta pubblicata la legge n.25 dell’11.3.2011 ,relativa alla”Interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili”, in vigore dal 9 aprile p.v.

salve, trattasi di tentativo di mobilità volontaria di un dipendente area C (senza scambio di personale) da Agea ad Agenzia Entrate; dopo la ricezione di nulla osta da parte di Agea dovrò presentare domanda in Agenzia Entrate per il posto agognato. Può la presenza di un disabile ai sensi della 104 (minore per cui ho il diritto ai permessi) essere un "titolo" per l'avvicinamento? L'agenzia Entrate deve comunque rispondermi? e con quale tempistica? Grazie

Salve Laura, scusa se ti disturbo ancora, ma la situazione che ti avevo prospettato sta purtroppo evolvendo male nei miei confronti, in quanto l'Asl ha annullato le delibere di inquadramento nella Cat. C3 e mi inquadra in C iniziale con recupero delle somme "indebitamente" percepite. Il tutto citando un parere dell'Aran che altro non fa che ribadire quanto dice la norma di legge e cioè: faccio copia-incolla della risposta ARAN " l’ARAN, in risposta a ns. quesito inviato con nota prot. n. del 22/09/2010, precisa che la finalità delle disposizioni contenute nell’art. 30 del D.Lgs 165/2001, sopra citato, “è quella di garantire al dipendente, in caso di passaggio ad un'altra amministrazione, il mantenimento del medesimo livello delle mansioni e delle attività svolte in precedenza” specificando che l’art. 2 bis “contiene un espresso richiamo all’area e alla posizione economica corrispondente” dovendosi intendere come tale il trattamento economico dell’amministrazione di destinazione, escludendo pertanto, le voci retributive collegate al comparto di provenienza" secondo quanto sopra la Asl trae le seguenti conclusioni: CONSIDERATO che il dipendente alla data del trasferimento percepiva presso l’Azienda di provenienza il trattamento economico relativo alla fascia economica C3 corrispondente all’inquadramento iniziale C del CCNL Comparto Sanità del 31/07/2009, con riconoscimento di una eccedenza di € 197,28 annui da corrispondere tramite assegno ad personam; Purtroppo questo è quanto e credo che desisterò dal lottare in quanto non ho nè i mezzi finanziari nè la voglia di scontrarmi contro l' ASL in quanto Loro se perdono non ci rimettono niente, io già devo restituire soldi ed in più se dovrò pagarmi anche un avvocato... Un saluto Giuseppe

ciao Giuseppe, ti riconfermo che ci sono dei movimenti di sindacati a cui puoi ancora accexere con ricorsi in tutta italia per questo motivo , al riguardo ti allego uno scritto di un avvocato del lavoro di Roma che ne ha gia fatto parecchi e tutti vinti EQUIPARAZIONE RETRIBUTIVA DEI FUNZIONARI C3 (COMPARTI MINISTERI, AGENZIE FISCALI E PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) E C4 (COMPARTO ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI) AGLI “ISPETTORI GENERALI AD ESAURIMENTO”. RICORSO GIURISDIZIONALE. Al fine di corrispondere alle numerose richieste sulla problematica indicata in oggetto, pervenute nelle ultime settimane da diverse strutture, la segreteria nazionale ha consultato uno studio legale per verificare la possibilità, e la fattibilità, di promuovere un ricorso giurisdizionale. L’Avv. Maurizio Riommi, con il parere che alleghiamo in copia, ritiene che ci siano le condizioni di diritto per promuovere il ricorso, che dovrà essere attivato in tutte le province d’Italia, in quanto non è giuridicamente possibile presentare un unico ricorso collettivo a Roma. La presentazione del ricorso deve necessariamente essere preceduta dal tentativo obbligatorio di conciliazione, ex articolo 65 del decreto legislativo n. 165/2001, da esperire dinanzi alla Direzione provinciale del Lavoro. Al riguardo, alleghiamo, il fac – simile di richiesta. Successivamente, in caso di mancata conciliazione, potrà essere presentato il ricorso da un legale, dopo aver raccolto i dati dei ricorrenti e la delega all’avvocato. La segreteria nazionale, d’intesa con la federazione di Roma, ha dato mandato all’Avv. Riommi di curare il ricorso per i funzionari C3 (comparti ministeri, agenzie fiscali e presidenza del consiglio dei ministri) e C4 (comparto enti pubblici non economici) in servizio nella capitale. La segreteria territoriale romana provvederà a pubblicizzare l’iniziativa, in stretta e proficua sinergia con i coordinamenti nazionali in indirizzo, in tutti i posti di lavoro di Roma. Il ricorso sarà gratuito per gli iscritti alla Cisl Fp, i quali dovranno versare al legale soltanto un contributo spese in caso di prestazione di assistenza giudiziaria conclusasi con sentenza favorevole ma con compensazione delle spese ovvero con sentenza sfavorevole al lavoratore assistito. La somma sopra indicata dovrà essere versata solo al termine dell’incarico e l’inizio dell’attività professionale avverrà senza alcun esborso per il lavoratore. Nulla è dovuto, invece, in caso di prestazione di assistenza giudiziaria conclusasi con sentenza favorevole al lavoratore assistito e con condanna della controparte al pagamento delle spese di lite. Invitiamo le strutture territoriali ad assumere analoghe iniziative con i propri uffici legali ovvero predisponendo una apposita convenzione con uno studio legale. Le segreterie regionali cureranno il coordinamento dell’iniziativa nei territori di competenza, tenendo costantemente informata la segreteria nazionale. STUDIO LEGALE AVV. MAURIZIO RIOMMI Cultore di Diritto del Lavoro della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia FOLIGNO (PG) -Via Corso Nuovo n. 2/u -Tel . 0742 – 351821 e Fax. 0742 -345378 PERUGIA – Via Baldo n. 7 -Tel . 075 – 5728433 e-mail RIOMMI01@maurizioriomi.191.it FIRENZE – Viale Matteotti n. 25 Al Chiarissimo Segretario Generale della FPS Sanità Daniela Volpato Via Lancisi n.25 00161 -ROMA I. Oggetto: scheda operativa per i ricorsi aventi ad oggetto l’equiparazione retributiva dei funzionari C3 agli ispettori generali ad esaurimento. Cara Daniela, come concordato Ti invio una scheda operativa per i ricorsi in oggetto. I. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE SUL RICORSO. Va innanzi tutto ben evidenziato il motivo per il quale la FPS-CISL ha deciso di sostenere il ricorso in oggetto. All’uopo è necessario indicare in modo specifico gli argomenti giuridici che legittimano le ragioni dei ricorrenti al fine di renderli edotti sull’effettiva portata del ricorso ed il suo fondamento. Queste informazioni, che indicano le basi normative del ricorso, sono evidentemente a beneficio anche dei colleghi che dovranno patrocinare le relative cause. In primo luogo va evidenziato che l’art. 25, comma 4 del D.Lgs. 29/1993 (ora trasfuso nell’art. 69, comma 3 del D.Lgs 165/2001) prevede che “Il personale delle qualifiche ad  esaurimento di cui agli art. 60 e 61 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, e successive modificazioni ed integrazioni, e quello di cui all'articolo 15 della legge 9 marzo 1989, n. 88, i cui ruoli sono contestualmente soppressi dalla data del 21 febbraio 1993, conserva le qualifiche ad personam. A tale personale sono attribuite funzioni vicarie del dirigente e funzioni di direzione di uffici di particolare rilevanza non riservati al dirigente, nonché compiti di studio, ricerca, ispezione e vigilanza ad esse delegati dal dirigente. Il trattamento economico è definito tramite il relativo contratto collettivo.”. Pertanto, in base alla suddetta normativa, il legislatore ha dettato delle disposizioni transitorie relative al cd “personale delle qualifiche ad esaurimento”, e cioè: -personale di cui agli artt. 60 e 61 del DPR 748/1972, ossia “le qualifiche di ispettore generale e di direttore di divisione, o equiparate”; -personale di cui all’art. 15 della l 9 marzo 1989 n. 88, ossia “direttore o consigliere capo ed equiparate ovvero delle qualifiche inferiori della ex-categoria direttiva”. Orbene, i principi stabiliti dalla suddetta norma possono essere così riassunti: 1) la soppressione dei ruoli sopra indicati a decorrere dal 21.02.1993; 2) la conservazione per detto personale delle “qualifiche ad personam”; 3) l’attribuzione allo stesso personale di “funzioni vicarie del dirigente e funzioni di direzione di uffici di particolare rilevanza non riservati al dirigente.”; 4) la definizione del trattamento economico spettante al personale ad esaurimento sopra indicato viene definito dal relativo CCNL. Il CCNL del Comparto Ministeri 1998/2001 ha previsto un nuovo sistema di classificazione del personale, per altro mantenuto anche nel successivo CCNL 20022005. In particolare l’art. 13 comma 1 ha inquadrato nell’Area C il personale delle ex VII, VIII e IX qualifica ed il personale del ruolo ad esaurimento. Il medesimo CCNL ha individuato nell’allegato “A” le specifiche attribuzioni di ciascuna area e, all’interno dell’area, le diverse posizioni economiche in relazione “ai  differenti gradi di complessità e di contenuto delle mansioni e delle funzioni” (art. 13, commi 2 e 3). Pertanto, in base all’allegato A del CCNL Comparto Ministeri 1998-2001 (per altro confermato dal successivo CCNL 2002-2005), la declaratoria dell’Area C ricomprende “i lavoratori che, nel quadro di indirizzi generali, per la conoscenza dei vari processi gestionali, svolgono, nelle unità di livello non dirigenziale a cui sono preposti, funzioni di direzione, coordinamento e controllo di attività di importanza rilevante…”. In modo più specifico ha ricompreso nella posizione economica C3 quei lavoratori “che, per le specifiche professionalità, assumono temporaneamente funzioni dirigenziali in assenza del dirigente titolare; dirigono o coordinano attività di vari settori e strutture di livello non dirigenziale; svolgono attività ispettive o di valutazione di particolare rilevanza…;. In base alle tabelle retributive allegate ai vari contratti collettivi, al personale del ruolo ad esaurimento è stato conservato il trattamento economico goduto superiore a quello dei C3 e sono stati attribuiti incrementi retributivi superiori rispetto a quelli previsti per il personale appartenente alla posizione economica C3. Orbene, tutto ciò premesso, la cd “causa petendi” riguarda l’illegittimità del suddetto trattamento di miglior favore nei confronti del personale ad esaurimento rispetto al personale appartenente alla categoria C3. All’uopo gli argomenti giuridici a sostegno delle ragioni dei ricorrenti sono: 1) L’art. 45 del d.lgs. 165/2001, pur rimettendo alla contrattazione collettiva la determinazione del trattamento economico dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ha stabilito, al secondo comma, l’obbligo a carico delle stesse Amministrazioni di garantire ai propri dipendenti “parità di trattamento contrattuale”, ossia l’osservanza del principio in base al quale a parità di mansioni e/o inquadramento non possono attribuirsi ai dipendenti trattamenti  economici ingiustificatamente differenziati (sul punto si è già espressa la Suprema Corte di Cassazione n. 7617 del 5.6.2001). 2) Le mansioni svolte ai dipendenti inquadrati nella categoria C3 sono professionalmente analoghe a quelle previste per il personale del ruolo ad esaurimento. 3) La parità di mansioni sopra indicata trova conferma nel CCNL del 1998 (ed i successivi) che ha ricompresso nella medesima Area C (senza in alcun modo differenziare le funzioni attribuibili agli uni e agli altri) sia il personale dell’ex IX q.f. sia il personale del ruolo ad esaurimento. Da ciò deriva evidentemente che le stesse parti sociali hanno ritenuto che le due figure professionali siano tra di loro assimilabili, tanto da meritare di essere ricompresse in un'unica declaratoria. 4) Inoltre alle stesse conclusioni sopra riportate si può giungere facilmente esaminando in concreto le mansioni dell’una e dell’altra categoria sulla base di quanto espressamente previsto dal CCNL. Ed infatti: a) l’assunzione temporanea di funzioni dirigenziali in assenza del dirigente titolare attribuita dal CCNL al personale appartenente alla categoria C3, no sono altro che le “funzioni vicarie del dirigente” attribuite al personale del ruolo ad esaurimento previsto dall’art. 69 comma 3 del D.Lgs. 165/2001. b) L’attività di direzione e coordinamento di attività di vari settori e di “strutture di livelli non dirigenziale” attribuita dal CCNL al personale appartenente alla categoria C3, sono certamente assimilabili alle “funzioni di direzione di uffici di particolare rilevanza” tenuto conto che l’inciso “di particolare rilevanza” non esclude che gli uffici diretti dai C3 siano rilevanti posto che tali dipendenti appartenevano alla carriera direttiva non dirigenziale e che la categoria C3 è la posizione economica più elevata del personale non dirigenziale. c) Gli appartenenti alla categoria C3 svolgono “attività ispettive o di valutazione di particolare rilevanza” in base alla declaratoria del CCNL,  attività che nella sostanza non differisce da quelle “di studio, ricerca, ispezione e vigilanza” delegati dal dirigente al personale del ruolo ad esaurimento. 5) Il titolo di studio contrattualmente richiesto per l’accesso alla posizione C3 è il diploma di laurea e, cioè, lo stesso titolo richiesto a suo tempo al personale del ruolo ad esaurimento. 6) La disparità di trattamento economico previsto dal CCNL non può ritenersi giustificata da alcuna norma di legge, in particolare dall’art. 69, comma 3 del D.Lgs. 165/2001. Infatti detta norma, avente per altro un carattere meramente transitorio, ha previsto semplicemente che il personale del ruolo ad esaurimento “conserva le qualifiche ad personam” e la conservazione della qualifica non implica di per sé l’attribuzione di incrementi stipendiali differenti, ma il CCNL non ha affatto dettato disposizioni specifiche per il personale in parola tali da determinarne un particolare e diverso inquadramento e, quindi, un particolare e diverso trattamento economico, essendosi la contrattazione limitata, come si è visto, a disporre l’inclusione di detto personale nell’ambito dell’Area cui appartengono i ricorrenti. Conseguentemente l’Amministrazione dovrà essere condannata al pagamento delle differenze retributive, comprensive degli incrementi stipendiali, tra il trattamento spettante al personale del ruolo ad esaurimento e quello percepito dagli appartenenti alla categoria C3 nei limiti della prescrizione. Sul punto un ampia giurisprudenza di primo e secondo grado (Tribunale di Roma sentenza n. 12197 del 28.03.2006; Corte d’Appello di Torino, sentenza n. 789/07 del 05.06.2007) ha accolto le motivazioni sopra spiegate sia in primo che in secondo grado.  II. TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE. Il ricorso deve essere preceduto dal tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 65 del D.Lgs. 165/2001 indirizzato alla Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio (da individuare sulla base del luogo in cui il ricorrente svolge la propria attività lavorativa) e all’Amministrazione di appartenenza. Dovrà essere inoltre individuato un rappresentante sindacale in seno al Collegio di Conciliazione e un rappresentante del lavoratore. Questa fase dovrà necessariamente essere condotta dai vari segretari di categoria in quanto il tentativo di conciliazione risulta essere l’unica sede nella quale l’organizzazione sindacale può tentare una negoziazione per chiudere la vertenza con l’Amministrazione. All’uopo si allega (allegato 1) una bozza di tentativo obbligatorio di conciliazione. III. CONVENZIONE Agli iscritti potrà essere proposta una convenzione professionale nella quale viene regolato il rapporto professionale con l’Avvocato che seguirà la causa. Tale convenzione potrà essere sottoscritta in quei territori dove non è già presente una convenzione professionale. All’uopo si allega una bozza di convenzione che potrà essere utilizzata all’occorrenza (allegato 2). IV. RACCOLTA DEI DATI E SOTTOSCRIZIONE DELLA DELEGA E’ evidente che il ricorso potrà essere presentato dopo aver raccolto la delega all’avvocato e dopo aver raccolto tutti i dati del ricorrente che dovrà essere invitato a dichiarare la propria posizione lavorativa (allegato 3). Rimango a disposizione per ogni tipo di chiarimento. questo è uno dei tanti fatti in questo mese, quidi prima di fare con un legale prova con la extragiudiziaale prevista dall'art 65 della legge 165/2001 che non costa nulla, unica cosa devi essere accompagnato da un sindacalista. ammi sapere e in bocca al lupo laura

Ciao a tutti, ho partecipato ad un bando di mobilità per coll. amm.vi cat. d in Sardegna in data 14/12/2010. In data 24/12/2010 è stata pubblicata la delibera con gli 8 vincitori. Ho ricevuto a casa, in data 3 gennaio 2011 la raccomandata con il mio posizionamente in graduatoria, 7° e quindi tra i vincitori. Da quel momento tutto tace, anzi, il giorno 28 Febbraio 2011 l'azienda Ospedaliera ha pubblicato bando per selezione pubblica per coll. amm.vi cat.d e ass.ti amm.vi cat.c a tempo determinato, ignorando del tutto la procedura di mobilità espletata. Potevano farlo? E se è no, cosa mi consigli di fare a riguardo? Ti ringrazio. Sono molto preoccupata.

scrivi immediatamente al dipartimento della funzione pubbbica a roma inviando per via fax tutti la documentazione, facendo capire che non sei stata ancora assunta e che hanno intenzione di bandire un concorso se non lo hanno già fatto, cosi loro bloccano tutto, poi rivolgiti ad un buon sindacato per farli smettere dal continuare su quella strada se prima non hanno assunto tutte le persone previstye dal bando. per fare prima invialo per via fax. un abbraccio , se hai bisopgno dei numeri e della email del dipartimento riscrivimi e te li accio avere. la mia email e laura.crapax@libero.it

Salve, mi chiamo Alfio e sono nuovo a questo forum. Saluto i promotori e tutti quelli che gestiscono questo provvidenziale ed interessantissimo forum. Mio fratello ha vinto un concorso di selezione pubblica presso un'azienda pubblica di trasporto urbano. Questa azienda di proprietà del comune stà per essere trasformata in SPA. Mio fratello può beneficiare della mobilità in un altro ente pubblico. Cioè può chiedere la mobilità presso la polizia provinciale o municipale ? Cordiali Saluti

In riferimento alla domanda precedente, ho dimenticato di dire che ha il diploma di ragioniere e il tipo di concorso vinto è operatore d'esercizio (Autista DK) parametro 140. Cordiali Saluti

ciao Alfio con te sono stata moltgo esaudiente su tutta la normativa, se hai bisogno tanto ormai hai la mia email, chiamami pure.

Ciao Laura sono Cristina, dipendente USL ti ho scritto nel mese di febbraio per una mobilità di interscambio con un'assistente giudiziario collocata in fascia F2 io sono in B1,come ti scrivevo sono vedova con una ragazzina di anni 13 da accudire e puoi be capire cosa voglia significare per me lavorare e contemporaneamente prendermi cura della mia bambina, grazie per avermi risposto sguirò il tuo consiglio di scriverti in privato, certa che con la grande esperienza e professionalità che hai dimostrato in questo sito saprai guidarmi nel mare in tempesta che mi accingo ad affrontare, c'è un piccolo problema la persona che lavora in tribunale e dovrebbe effettuare lo scambio con me oggi mi ha tel dicendomi che in busta paga ad effetto di un loro passaggio interno si ritrova collocata in F3 da F2 dal mese di marzo questo potrebbe far decadere i presupposti???? grazie Laura per la gentile risposta che mi darai ti abbraccio Cristina.

ciao cristina ti ho risposto in forma privata ed aspetto una tua telefonata per spiegarti tutto a voce, e dirti come ti devi muovere

Volevo chiedere per i concorsi nella sanità siciliana se è legale indire contemporaneamente concorsi e mobilità sulla base di percentuali 40-60 % dei posti liberi in pianta organica . Aggiungendo ke tale conocorso presenta notevoli irregolarità per riserve di posti a precari non stabilizzati ed eseguito solo per titoli senza alcun esame !!! Insomma... nn dovrebbero fare prima la mobilità extraregionale e poi il concorso ?

non so se ho risposto a te quanche giorno fa, comunque ti dico che è irregolare, e quindi illeggittimo, prima devono attingere da una graduatoria in mobilita e poi nel caso non siano riusciti a completare l'organico possono procedere ai concorsi, per la stabilizzazione dei precari, essendo la sicilia l'unica regione a non aver stabilizzato quando ce ne era l'opportunita ed ha più di 24000 precari, non ci sono norme a tutt'oggi per la stabilizzazione, anche se lombardo ha chiesto al governo delle norme per questo, in ogni caso il decreto brunetta parla chiaro, e per le asunzioni negli enti pubblici prima si passa con la mobilita e poi concorso, al momento non ci sono nuove norme o decreti di Lombardo

mi spiace ma purtroppo quello che dice l'autrice di questo blog è errato, non è possibile fare mobilità in Polizia di Stato, ho chiamato personalmente l'autrice del blog, ho chiesto spiegazioni dato che le sentenze da lei citate non dicono che è stata sancita la possibilità di trasferimento...e in alcuni casi queste sentenze(tipo quella del consiglio di stato!) manco esistono(sul sito del consiglio di stato tutte le sentenze con parola chiave "polizia di stato" non riguardano il problema mobilità e come scusa la signora adduce che "a loro fa comodo non farle vedere!!" anche se essendo documenti pubblici è obbligatorio che siano visionabili e visibili...alla mia richiesta di portarmene una in visione guarda caso l'autrice è scomparsa non facendo più vedere nulla e perdendo completamente i contatti!!complimenti, illuda i giovani ancora per molto!!

Alberto mi spiace quello che dici, ma non importa, quello che mi interessa è che tanti hanno ottenuto consigli completamente gratuiti ed hanno risolto il loro problema, per passare alla polizia di stato basta fare una semplice domanda in base al testo unico 165/2001 art 30, e poi se ti fossi vramente interessato anzi di calunniare le persone e avresti chiamato il dipartimento della funzione pubblica lo avresti capito..... ma come al solito ci sono delle persone che amano diffamare il prox. ma come ti ripeto non importa perche il tuo caso non era molto importante come degli altri che sto seguendo personalmente e quindi fare pure come ti pare. cordialmente laura

ops.... dimenticavo che le sentenze che sono citate sopra anche se non portano la voce vigile urbano ma altre tipologie hanno dato il precedente per avviare la mobilita nel corpo di polizia, e se cerchi sentenze del TAR le trovi.quando si fa una causa non si può trovare il singolo soggetto ma quello che per mansioni e compatibilita è piu verosimile per adottarlo nel momento del contenzioso, quindi se avresti portato le sentenze ad un legale ne avrebbe tratto giusto vantaggio. ma non voglio fare delle polemiche, questo sito è nato per dare una mano a chi ne ha bisogno e se su 1000 c'e nè uno che dissente, non me ne importa proprio niente cordialmente laura

LA MOBILITA’ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 12pt; font-family: "Times New Roman"; }div.Section1 { page: Section1; } LA MOBILITA’ L’art. 30 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 intitolato Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testualmente recita: 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza . 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamento di nuovo personale . 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza . 2-ter. L'immissione in ruolo di cui al comma 2-bis, limitatamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli affari esteri, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti, avviene previa valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio, posseduti dai dipendenti comandati o fuori ruolo al momento della presentazione della domanda di trasferimento, nei limiti dei posti effettivamente disponibili. 2-quater. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti può procedere alla riserva di posti da destinare al personale assunto con ordinanza per le esigenze della Protezione civile e del servizio civile, nell'ambito delle procedure concorsuali di cui all' articolo 3, comma 59, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 , e all' articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 . 2-quinquies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilità si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione . Così regolamentata, la Giurisprudenza ha ricondotto la procedura di mobilità nell’ambito dello schema della cessione del contratto. Pacifica è, comunque, la necessità del concorso della volontà (oltre che del lavoratore che avanza la richiesta) di entrambe le pubbliche amministrazioni coinvolte. La norma in esame disciplina, infatti, una vicenda di diritto sostanziale alla quale debbono partecipare necessariamente tre soggetti: il lavoratore che chiede di essere trasferito, l'amministrazione (ad quam) verso cui si dirige il trasferimento e l'amministrazione di appartenenza di detto lavoratore, la quale deve esprimere il consenso al trasferimento. Ne consegue, sul piano processuale, l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra tutti i predetti soggetti, sicché, qualora il lavoratore convenga in giudizio (come nella specie) soltanto l'amministrazione ad quam per il negato trasferimento, il contraddittorio deve essere integrato, ai sensi dell'art. 102, comma 2, c.p.c., anche nei confronti dell'amministrazione d'appartenenza non evocata in giudizio (Cassazione civile, sez. lav., 09 maggio 2008, n. 11593). L'art. 30, comma 2-bis, d. lgs. n. 165 del 2001 introduce un duplice obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni: necessità del preventivo esperimento della procedura di mobilità rispetto ad ogni altra procedura concorsuale ai fini della copertura di posti vacanti in pianta organica; immissione in ruolo, in via prioritaria, di dipendenti provenienti da altre amministrazioni, con inquadramento nell'area funzionale e nella posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza (Tribunale Bari, 24 maggio 2007). La mobilità volontaria prevista dall'art. 30 d.lg. 3 febbraio 1993 n. 29, come modificato da ultimo dall'art. 16 l. 28 novembre 2005 n. 246, integra una modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi una cessione del contratto, per cui è illegittima la pretesa di un nuovo patto di prova nell'Amministrazione di destinazione, ove il patto di prova sia stato già superato nell'Amministrazione di provenienza (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Nel lavoro pubblico, la mobilità volontaria presso altra amministrazione integra una fattispecie diversa dall'assunzione e consiste nella modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi in una cessione del contratto, con continuità del suo contenuto, che comporta conservazione dell'anzianità, della qualifica e del trattamento economico; ne consegue che è illegittima la pretesa della stipulazione di un nuovo contratto di assunzione e di un nuovo patto di prova con l'amministrazione di destinazione, ove il periodo di prova sia stato già superato nell'amministrazione di provenienza (nella specie, la Corte ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato per mancata sottoscrizione del contratto con nuovo patto di prova) (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Ai sensi del comma 2 bis dell'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001, introdotto dal comma 1 quater dell'art. 5 d.l. 31 gennaio 2005 n. 7, conv. in l. n. 43 del 2005, le amministrazioni pubbliche, per la copertura dei posti vacanti nella pianta organica, devono preventivamente attivare le procedure di mobilità, e solo successivamente, nel caso di infruttuosità delle stesse, possono procedere all'espletamento delle procedure concorsuali (T.A.R. Campania Napoli, sez. V, 18 ottobre 2006, n. 8616). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con l'applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 del d.lg. n. 165 del 2001 il quale, nel testo attuale (come modificato dall'art. 16, comma 1 della legge n. 246 del 2005, con efficacia interpretativa del testo precedente), riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.) e stabilisce, altresì, la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da dipendenti postali transitati all'Agenzia delle dogane, concernente la ricomprensione, nel trattamento economico dovuto dall'amministrazione di destinazione, della retribuzione individuale di anzianità, Ria, nell'ammontare raggiunto presso l'ente di provenienza, nonché il pagamento dell'intero importo dell'indennità di amministrazione, senza tenere conto dell'analoga indennità prevista per i dipendenti delle finanze) (Cassazione civile, sez. lav., 13 settembre 2006, n. 19564). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001 che riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.), stabilendo la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria, non giustificandosi diversità di trattamento (salvo l'assegno "ad personam") tra dipendenti, dello stesso ente, a seconda della provenienza (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da ex docenti del comparto scuola, transitati alle dipendenze dell'Inps nel settembre 1998 a seguito di procedura di mobilità intercompartimentale - alla stregua del d.m. n. 135 del 19 marzo 1998 e dell'ordinanza ministeriale n. 217 del 6 maggio 1998 - concernente la riassorbibilità negli aumenti retributivi successivi, del trattamento di miglior favore già goduto presso l'amministrazione di provenienza e attribuito, a titolo di "assegno garanzia stipendio", all'atto del trasferimento all'Inps) (Cassazione civile , sez. lav., 17 luglio 2006, n. 16185). Quando la normativa in tema di mobilità non impone alcun criterio di scelta delle istanze pervenute, è legittimo che la p.a. adotti i criteri più confacenti alle sue esigenze e pertanto la determinazione di prendere in esame solo le istanze di mobilità pervenute nell'arco di un anno addietro rispetto a quello in cui sopravviene la necessità di esperire le su indicate procedure non può ritenersi irrazionale, trattandosi di una scelta discrezionale ancorata a parametri di ragionevolezza (Tribunale Brindisi, 10 novembre 2003). L'art. 30, d.lg. 30 marzo 2001 n. 165 - che prevede la possibilità di trasferimento del pubblico dipendente anche tra amministrazioni diverse - è norma di carattere generale applicabile anche al personale di quelle amministrazioni che, nei rapporti con il personale, hanno conservato (quale "fonte") la disciplina di diritto pubblico contenuta nei rispettivi ordinamenti; di conseguenza, detta norma si applica al personale delle Forze di Polizia di Stato e, quindi, anche al Corpo di polizia penitenziaria (T.A.R. Abruzzo L'Aquila, 31 gennaio 2003, n. 16).n ogni caso giusto per essere precisi: LA MOBILITA’ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 12pt; font-family: "Times New Roman"; }div.Section1 { page: Section1; } LA MOBILITA’ L’art. 30 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 intitolato Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse testualmente recita: 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento è disposto previo consenso dell'amministrazione di appartenenza . 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamento di nuovo personale . 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza . 2-ter. L'immissione in ruolo di cui al comma 2-bis, limitatamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli affari esteri, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti, avviene previa valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio, posseduti dai dipendenti comandati o fuori ruolo al momento della presentazione della domanda di trasferimento, nei limiti dei posti effettivamente disponibili. 2-quater. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto, in ragione della specifica professionalità richiesta ai propri dipendenti può procedere alla riserva di posti da destinare al personale assunto con ordinanza per le esigenze della Protezione civile e del servizio civile, nell'ambito delle procedure concorsuali di cui all' articolo 3, comma 59, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 , e all' articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 . 2-quinquies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilità si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione . Così regolamentata, la Giurisprudenza ha ricondotto la procedura di mobilità nell’ambito dello schema della cessione del contratto. Pacifica è, comunque, la necessità del concorso della volontà (oltre che del lavoratore che avanza la richiesta) di entrambe le pubbliche amministrazioni coinvolte. La norma in esame disciplina, infatti, una vicenda di diritto sostanziale alla quale debbono partecipare necessariamente tre soggetti: il lavoratore che chiede di essere trasferito, l'amministrazione (ad quam) verso cui si dirige il trasferimento e l'amministrazione di appartenenza di detto lavoratore, la quale deve esprimere il consenso al trasferimento. Ne consegue, sul piano processuale, l'esistenza di un litisconsorzio necessario tra tutti i predetti soggetti, sicché, qualora il lavoratore convenga in giudizio (come nella specie) soltanto l'amministrazione ad quam per il negato trasferimento, il contraddittorio deve essere integrato, ai sensi dell'art. 102, comma 2, c.p.c., anche nei confronti dell'amministrazione d'appartenenza non evocata in giudizio (Cassazione civile, sez. lav., 09 maggio 2008, n. 11593). L'art. 30, comma 2-bis, d. lgs. n. 165 del 2001 introduce un duplice obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni: necessità del preventivo esperimento della procedura di mobilità rispetto ad ogni altra procedura concorsuale ai fini della copertura di posti vacanti in pianta organica; immissione in ruolo, in via prioritaria, di dipendenti provenienti da altre amministrazioni, con inquadramento nell'area funzionale e nella posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza (Tribunale Bari, 24 maggio 2007). La mobilità volontaria prevista dall'art. 30 d.lg. 3 febbraio 1993 n. 29, come modificato da ultimo dall'art. 16 l. 28 novembre 2005 n. 246, integra una modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi una cessione del contratto, per cui è illegittima la pretesa di un nuovo patto di prova nell'Amministrazione di destinazione, ove il patto di prova sia stato già superato nell'Amministrazione di provenienza (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Nel lavoro pubblico, la mobilità volontaria presso altra amministrazione integra una fattispecie diversa dall'assunzione e consiste nella modificazione soggettiva del rapporto di lavoro, con il consenso di tutte le parti, e quindi in una cessione del contratto, con continuità del suo contenuto, che comporta conservazione dell'anzianità, della qualifica e del trattamento economico; ne consegue che è illegittima la pretesa della stipulazione di un nuovo contratto di assunzione e di un nuovo patto di prova con l'amministrazione di destinazione, ove il periodo di prova sia stato già superato nell'amministrazione di provenienza (nella specie, la Corte ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato per mancata sottoscrizione del contratto con nuovo patto di prova) (Cassazione civile, sez. un., 12 dicembre 2006, n. 26420). Ai sensi del comma 2 bis dell'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001, introdotto dal comma 1 quater dell'art. 5 d.l. 31 gennaio 2005 n. 7, conv. in l. n. 43 del 2005, le amministrazioni pubbliche, per la copertura dei posti vacanti nella pianta organica, devono preventivamente attivare le procedure di mobilità, e solo successivamente, nel caso di infruttuosità delle stesse, possono procedere all'espletamento delle procedure concorsuali (T.A.R. Campania Napoli, sez. V, 18 ottobre 2006, n. 8616). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con l'applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 del d.lg. n. 165 del 2001 il quale, nel testo attuale (come modificato dall'art. 16, comma 1 della legge n. 246 del 2005, con efficacia interpretativa del testo precedente), riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.) e stabilisce, altresì, la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da dipendenti postali transitati all'Agenzia delle dogane, concernente la ricomprensione, nel trattamento economico dovuto dall'amministrazione di destinazione, della retribuzione individuale di anzianità, Ria, nell'ammontare raggiunto presso l'ente di provenienza, nonché il pagamento dell'intero importo dell'indennità di amministrazione, senza tenere conto dell'analoga indennità prevista per i dipendenti delle finanze) (Cassazione civile, sez. lav., 13 settembre 2006, n. 19564). La regola per cui il passaggio da un datore di lavoro all'altro comporta l'inserimento del dipendente in una diversa realtà organizzativa e in un mutato contesto di regole normative e retributive, con applicazione del trattamento in atto presso il nuovo datore di lavoro (art. 2112 c.c.), è confermata, per i dipendenti pubblici, dall'art. 30 d.lg. n. 165 del 2001 che riconduce il passaggio diretto di personale da amministrazioni diverse alla fattispecie della "cessione del contratto" (art. 1406 c.c.), stabilendo la regola generale dell'applicazione del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi nel comparto dell'amministrazione cessionaria, non giustificandosi diversità di trattamento (salvo l'assegno "ad personam") tra dipendenti, dello stesso ente, a seconda della provenienza (principio affermato dalla S.C. in controversia, promossa da ex docenti del comparto scuola, transitati alle dipendenze dell'Inps nel settembre 1998 a seguito di procedura di mobilità intercompartimentale - alla stregua del d.m. n. 135 del 19 marzo 1998 e dell'ordinanza ministeriale n. 217 del 6 maggio 1998 - concernente la riassorbibilità negli aumenti retributivi successivi, del trattamento di miglior favore già goduto presso l'amministrazione di provenienza e attribuito, a titolo di "assegno garanzia stipendio", all'atto del trasferimento all'Inps) (Cassazione civile , sez. lav., 17 luglio 2006, n. 16185). Quando la normativa in tema di mobilità non impone alcun criterio di scelta delle istanze pervenute, è legittimo che la p.a. adotti i criteri più confacenti alle sue esigenze e pertanto la determinazione di prendere in esame solo le istanze di mobilità pervenute nell'arco di un anno addietro rispetto a quello in cui sopravviene la necessità di esperire le su indicate procedure non può ritenersi irrazionale, trattandosi di una scelta discrezionale ancorata a parametri di ragionevolezza (Tribunale Brindisi, 10 novembre 2003). L'art. 30, d.lg. 30 marzo 2001 n. 165 - che prevede la possibilità di trasferimento del pubblico dipendente anche tra amministrazioni diverse - è norma di carattere generale applicabile anche al personale di quelle amministrazioni che, nei rapporti con il personale, hanno conservato (quale "fonte") la disciplina di diritto pubblico contenuta nei rispettivi ordinamenti; di conseguenza, detta norma si applica al personale delle Forze di Polizia di Stato e, quindi, anche al Corpo di polizia penitenziaria (T.A.R. Abruzzo L'Aquila, 31 gennaio 2003, n. 16).

ancora... la sentenza di cui parli riguarda ovviamente un caso concreto e specifico la n°16 del 2003 del tar dell'abruzzo riguardava una persona che dall'amministrazione della polizia penitenziaria voleva trasferirsi presso l'università dell'aquila e quindi sotto il ministero dell'istruzione e della ricerca. le sentenze del tar invece parlano di un caso concreto...parlano eccome del singolo soggetto!!non ho chiamato il dipartimento della funzione pubblica semplicemente perchè ho un'altro tipo di conoscenze che mi hanno permesso di verificare che persino i tuoi esempi concreti erano fasulli..non è diffamazione è informazione! inoltre cara Laura attendo ancora la sentenza del consiglio di stato da te sbandieratami tramite telefono e mai recapitata...mi sa proprio che non esiste ;) tra l'altro la figura del vigile urbano non esiste più dalla legge quadro 65 del 1986, pertanto non capisco come mai tu la stia usando ancora...mi pare che tu metta paroloni in mezzo ai tuoi discorsi per coprire una interpretazione di leggi e sentenze tutta tua e che non trova riscontro in alcun parere di persone qualificate...sono disposto a chiederti scusa nel caso tu portassi in visione la famigerata sentenza del consiglio di stato di cui parli spesso nel corso dei commenti...altrimenti astieniti dal continuare questa che a me pare decisamente una farsa!

io non discuto il fatto che esista la mobilità intercompartimentale...discuto eccome invece il fatto che sia a doppio senso...come può una persona che fino al giorno prima ha fatto un semplice impiegato, diventare poliziotto??senza un corso??senza nulla?ma dai, ti sembra realistico?? ripeto, la mobilità intercompartimentale è a senso unico, ovvero dal comparto sicurezza ad altro comparto...ma non viceversa...e non può essere altrimenti fino a prova contraria che fin'ora non ho ancora visionato...forse perchè non esiste!tu parli di casi di persone che aiuti ma anche di questi casi non si trova alcuna possibilità di riscontro..e senza alcuna prova beh sai come diceva san tommaso... saluti!

Sono un lavoratore della pubblica amministrazione (enti locali)e sarei interessato a chiedere mobilità volontaria intercompartimentale presso il Ministero degli Affari Esteri con distaccamento presso il Consolato Italiano di Buenos Aires. Ritieni che la cosa possa essere fattibile? Può essere un differenziale avere parenti nel luogo di richiesta di mobilità? Ciao e grazie! Carmelo

buongiorno Carmelo, ne parla sia l'art. 30 della 165/2001 sia la legge di conversione del DL n. 7/2005 si completano con alcune disposizioni riferite a specifiche amministrazioni. La mobilità volontaria verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e verso il Ministero degli Affari Esteri, in considerazione della peculiarità delle funzioni esercitate, è subordinata all’ effettuazione di una valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio. Ed infine viene offerta una riserva alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la protezione civile, in favore del personale assunto in via d’ urgenza per le emergenze. per cui, puoi fare domanda di mobilita a prescindere dalla parentela che puoi avere in quel stato. cordialmente laura

Grazie mille Laura. Molto gentile. Incomincerò a studiarmi i testi di legge che mi hai passato e vediamo se ne esce qualcosa di positivo. Ciao

salve, premetto che dove lavoro io succede di tutto: un mio collega è stato comandato volontariamente in un altra amministrazione (segretario di un politico), adesso ha ricevuto dalla mia amministrazione un incarico retribuito. Mi chiedo è compatibile questo incarico? grazie

assolutamente no, l'incarico retributivo è incopatibile con il lavoro svolto da un pubblico dipendente, a meno che non si tratti di lavoro saltuario e la cifra non può superare i 5000 euro l'anno, solo in quel caso può essere svolto ma ci vuole una determina del dirigente e l'approvazione della giunta, altrimenti qualsiasi atto è illeggittimo, e lo può svolgere come lavoro saltuario solo una volta.e puo rischia oltre una denuncia per tutta l'amministrazione anche la perdita del posto di lavoro

ok grazie,volevo chiederti se mi puoi dire la normativa di riferimento oppure se ci sono sentenze in merito.

..... ancora una cosa, questo pubblico dipendente non prende incarichi dall’ente dove è stato comandato ma dalla sua stessa amministrazione, forse è un caso diverso? che mi dici, grazie

SCUSA SE SONO INSISTENTE, PUOI AIUTARMI SUL MIO PROBLEMA? SCUSA ANCORA E GRAZIE

la normativa di riferimento è la 165/2001: ti metto uno stralcio per meglio comprendere: PUBBLICO IMPIEGO Fatte salve alcune distinzioni ed eccezioni, i dipendenti di pubbliche amministrazioni non possono svolgere incarichi non compresi nei compiti e doveri d'ufficio, che non siano previsti o disciplinati dalla legge o da altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati. D'altro canto, il pubblico dipendente non può svolgere attività o assumere incarichi affidatigli sia da un'altra pubblica amministrazione sia da soggetti privati senza avere ottenuto un'apposita autorizzazione dal l'ente di appartenenza. Infine, questi incarichi devono essere tali da escludere casi d'incompatibilità, sia di diritto che di fatto, nell'interesse del buon andamento della pubblica amministrazione. La materia è regolamentata dal testo unico del pubblico impiego, il Dlgs 165 del 30 marzo 2001, e specificatamente dall'articolo 53. Nell'ottica del contenimento del ricorso all'affidamento d'incarichi ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, lo stesso articolo 53 ha recentemente subito delle modifiche, a opera prima del Dl 112 del 25 giugno 2008 e poi del Dlgs 150 del 27 ottobre 2009. In particolare, è stato introdotto il comma 16-bis, secondo cui il dipartimento della Funzione pubblica, tramite l'Ispettorato per la funzione pubblica, può disporre verifiche del rispetto della normativa relativa all'affidamento degli incarichi nella pubblica amministrazione. Inoltre, sempre con modifica introdotta dal Dl 112/2008, le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunicare al dipartimento della Funzione pubblica, entro il 30 giugno di ciascun anno, i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti e doveri d'ufficio. La regola Come prevede l'articolo 53 comma 7 del Dlgs 165/2001, dunque, gli incarichi retribuiti non possono essere conferiti al dipendente senza autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza. Ciò vale non soltanto quando questi incarichi debbano essere svolti per un'altra amministrazione, ma - ovviamente - anche per enti pubblici economici oppure per soggetti privati. Tale autorizzazione deve essere richiesta all'ente del dipendente e l'istanza deve essere inoltrata dai soggetti pubblici o privati che intendono conferire l'incarico, anche se la norma in esame, al comma 10, prevede la possibilità che la richiesta in questione possa altresì essere inoltrata dal dipendente interessato. L'amministrazione di appartenenza deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro 30 giorni dalla ricezione della domanda. Va segnalato che, una volta decorso il termine per provvedere, l'autorizzazione s'intende accordata solamente nel caso in cui essa sia stata richiesta per incarichi che verrebbero conferiti da altre amministrazioni pubbliche, mentre in ogni altra circostanza la decorrenza del termine senza risposta da parte della Pa significa esattamente il contrario, vale a dire che l'autorizzazione è da considerare definitivamente negata. Le sanzioni L'articolo 53 del Dlgs 165/2001, al comma 8, prevede anche che, se l'incarico è stato conferito al dipendente senza l'autorizzazione del l'ente di appartenenza, l'importo previsto come corrispettivo, ove gravi su fondi in disponibilità dell'amministrazione conferente, è trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente, con un vincolo di destinazione al fondo di produttività oppure a fondi equivalenti. Nel caso in cui, invece, l'incarico risulti provenire da soggetti privati o enti pubblici economici, secondo quanto disposto dal comma 9 dell'articolo 53 del Dlgs 165/2001, che richiama l'articolo 6, comma 1, del Dl 28 marzo 1997, n. 79 e successive modificazioni e integrazioni, l'assenza di autorizzazione è sanzionata con una pena pecuniaria fissata nel doppio degli emolumenti corrisposti, sotto qualsiasi forma, al dipendente medesimo. Le eccezioni Ci sono attività o incarichi precisamente individuati dalla legge, che, pur essendo retribuiti, possono essere svolti dal pubblico dipendente senza la necessità, da parte sua, di ottenere l'autorizzazione dell'amministrazione datrice di lavoro. Queste eccezioni sono indicate dal comma 6 del Dlgs 165/2001: l'elenco comprende la collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili, l'utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali, la partecipazione a convegni e seminari, gli incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate, gli incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo, gli incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti distaccati presso le stesse o in aspettativa non retribuita e, infine, l'attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione. A questa lista si aggiungono gli incarichi gratuiti, visto che, ai fini della necessaria autorizzazione, il legislatore ha inteso considerare, con la norma in esame, i soli incarichi, anche se occasionali, per i quali sia comunque previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. Una regolamentazione più dettagliata relativa agli incarichi non soggetti ad autorizzazione potrebbe, infine, derivare da atti regolamentari interni all'ente, in particolare per quanto riguarda la tipologia degli incarichi gratuiti che non sono soggetti ad autorizzazione, con l'esclusione dello svolgimento di attività, da parte del pubblico dipendente, le quali, ancorché prive di compenso, si pongano però in contrasto con il buon andamento della Pa o che, comunque, possano arrecare pregiudizio al prestigio del-l'amministrazione datrice di lavoro. Fonte: Il Sole 24 Ore 07/03/2011

Gentile lasolaris son un dipendente di un piccolo comune inquadrao nella categoria C economica C/1 sto cercandi di farmi trasferire per mobilità volontaia all'Agenzia Regionale Laore che tra l'altro è più vicina a casa mia. Ora mi sono informato e mi viene risposto che cè una norma della regione Sardegna (penso) che vieta ilpassaggio da enti locali ad agenzie regionali e VERO????????????? e se si quale è questa norma???? può una norma superare quanto stabilito da un legge nazionale???????? vedi anche Brunetta che incentiva la mobilità. In attesa di un cortese ricontro, porgo distinti saluti. Geom. Mariano Marrocu - mariano.marrocu@libero.it

ciao Mariano, noi abbiamo già comunicato per telefono, fammi sapere come va, cordialmente

gentilmente ,sono un infermiere che lavora a scuola presso un convitto,equiparato ad Assistente Amministrativo categoria b, ho fatto domanda di mobilita intercompartimentale presso il comune come istruttore amministrativo categoria c.IL comune non mi vuole ammettere al concorso di mobilita.Chiedo se il dirigente del comune ha raggione O NO .grazie

ciao giuseppe, ho bisogno di sapere che tipo di scuola è ossia comunale provinciale o statale, perchè cambiano le equiparazioni, ossia se è statale il B va bene perche è equiparato ad un C degli enti locali, se invece e un comunale o provinciale purtroppo il B è sotto la Categoria C e quindi inequiparabile al tipo di mansione che loro chiedono. se mi dai piu spiegazioni posso essere piu esaudiente cordialmente laura

Posso avere qualche chance io che sono esecutore amm.vo a tempo ind. b1 economico b3, con 11 anni di servizio, diploma di maturità buona esperienza lavorativa, per un posto da ricoprire tramite mobilità cat. b con accesso b3? Poi come posso fare per avere questo passaggio da esecutore b1 a collaboratore b3 nel mio ente, che fra l'altro è a conoscenza del mio problema?

ciao giuseppe ti ho risposto alla email che mi hai mandato

correggo il post precedente------Posso avere qualche chance io che sono esecutore amm.vo a tempo indet. b1 economico b3, con 11 anni di servizio, diploma di maturità buona esperienza lavorativa, per un posto da ricoprire tramite bando mobilità cat. b con accesso b3? Poi come posso fare per avere questo passaggio da esecutore b1 a collaboratore b3 nel mio ente, che fra l'altro è a conoscenza del mio problema?

ciao anche a te ho risposto alla email che mi hai inviato: fammi sapere se ci sono delle evoluzioni, cordialemnte laura

Volevo sapere se nel caso in cui ci sia una graduatoria di un concorso i cui vincitori sono già stati assuniti su debba procedere con lo scorrimento della graduatoria stessa o con le mobilità extraregionali... insomma è l'azienda che sceglie la modalità di assunzione oppure per legge o a seguito di sentenze del tar un delle due modalità 8 scorrimento graduatoria o mobilità ) ha la precedenza ...grazie !!!

per la legge 165/2001 aggiornata al decreto brunetta se la graduatoria e stata fatta prima dell'entrata in vigore del decreto 2009 allora è tramite scorrimento di graduatoria, se invece è dopo il 2009 devono essere fatte prima per mobilità e in assenza di domande o di persone idonee, continuare con lo scorrimento. cordialmente laura

Buongiorno... Sono un dipendente del MIUR Comparto AFAM e vorrei sapere se, avendo fatto richiesta di comando presso altro Comparto, la mia Amministrazione di servizio può rifutarsi di rilasciare il nulla osta; in tutto ciò, l'Amministrazione dove ho inoltrato richiesta di comando ha espresso parere favorevole. Grazie.

ciao Daniele, purtroppo si la tua amministrazione può rifiutarsi di concedere il nula osta, per motivi osteativi vari, che possono essere la tua professionalita o la non possibilita di ricoprire il tuo posto, ma puoi sempre avvalerti dell'art 63 e seguenti della 165/2001 ossia la conciliazione per il rilascio del'atto

Per chiarire la situazione, sono un Assistente Amministrativo (con 7 anni di esperienza lavorativa) e presto servizio nell'attuale istituto (dove ci sono 5 Ass. Amm.vi con esperienza lavorativa almeno ventennale) da 5 mesi... L'istituto da cui ho provenivo, negli anni passati, mi ha sempre concesso il nulla-osta... Anche in presenza di altri comandi... Il comando è una mobilità volontaria? Il dirigente può sempre rifiutarsi di concedere il nulla-osta? Grazie e buon fine settimana... p.s. nella mia situazione cosa mi consiglia di fare?

Buongiorno e scusate se disturbo... Ho bisogno di avere un consiglio per la mia situazione... Grazie e buona giornata...

Ho ottenuto il null-osta... Grazie per la dritta e buona giornata...

wowwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww Daniele............ sono felicissima ti auguro un grandissimo in bocca al lupo e quando hai bisogno sai come trovarmi.... un abbraccio laura

ciao lasolaris Sono sempre Gianluca il vigile a cui non danno la mobilità, ti volevo chiedere un parere: HANNO concesso una mobilità per scambio ad una mia collega ...il vigile che deve venire da noi è un obiettore di coscienza che ancora non ha rinunciato allo status ..DOMANDONA come fa a lavorare da noi visto che il regolamento comunale prevede il servizio armato del corpo di polizia? QUESTA PERSONA è MOLTO AMICO DEL VICE COMANDANTE nON è UN ABUSO, ?

se è un obiettore di coscienza non può entrare nel corpo di polizia municipale poiche figura incopatibile con l'attività che dovra andare a svolgere

Ciao Laura scusa sè ti disturbo, premetto sono un dipendente di un ente locale, vorrei chiederti semplicemente se c\\\'è un limite di età per potere fare richiesta di mobilità, all\\\'interno del comparto o intercompartimentale.Grazie

cia angelo, no non esiste nessun limite di età per l'istituto della mobilità, in quanto non previsto a tutt'oggi da alcuna norma. quindi puoi fare domanda ovunque tu voglia. cordialmente

Ciao ti pongo questo quesito : io sono infermiera e nel 2009 chiesi trasferimento in altra asl. Il trasferimento è avvenuto in data 1/01/2011 .Ora ho chiesto il rientro dalla asldi provenienza perchè nel nuovo ospedale non mi trovo per mille motivi. La mia asl di provenienza ha accettato . Ora nella asl mi chiedono tre mesi lavorativi per il trasferimento , io vorrei andarmene subito , in questo caso come si fà ad evitare i tre mesi.

ciao Daniela ti ho già risposto alla email che mi hai inviato

Ciao, anche io mi sono trasferita da una asl a un comune (sono impiegata) e vorrei tornare indietro perchè dove sono ora non mi trovo bene. Quale norma è stata applicata al tuo rientro in asl? Mi dai qualche dritta? Grazie.

per quanto riguarda quanto richiesto da Alberto nelle domande precedenti posso dire che ho avuto contatti sia con il ministero dell'interno presso l'ufficio studi sulla polizia di stato sia presso il dipartimento della funzione pubblica che mi ha confermato la non genuinità delle informazioni rese da questo blog. pertanto mi sento di dire ad Alberto di darsi da fare e aspettare il prossimo concorso pubblico in quanto è l'unica via per intraprendere la carriera nella polizia di stato.

ciao Sgherro, non è detto visto che questa legge non lo ha previsto e tanti legali del lavoro ne hanno fatta loro, e che ci sono dei precendenti in alcun citta: LEGGE 4 novembre 2010, n. 183 Atto Camera: 1441-quater-F pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 262 del 9 novembre 2010 testo in vigore dal: 24-11-2010 Art. 13. (Mobilita' del personale delle pubbliche amministrazioni) 1. In caso di conferimento di funzioni statali alle regioni e alle autonomie locali ovvero di trasferimento o di conferimento di attivita' svolte da pubbliche amministrazioni ad altri soggetti pubblici ovvero di esternalizzazione di attivita' e di servizi, si applicano al personale ivi adibito, in caso di esubero, le disposizioni dell'articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 2. All'articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e' aggiunto, in fine, il seguente comma: "2-sexies. Le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione previsti all'articolo 6, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalita' previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni, fermo restando quanto gia' previsto da norme speciali sulla materia, nonche' il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e dal presente decreto". 3. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, le pubbliche amministrazioni possono rideterminare le assegnazioni temporanee in corso in base a quanto previsto dal comma 2-sexies dell'articolo 30 del citato decreto legislativo n. 165 del 2001, introdotto dal comma 2 del presente articolo. In caso di mancata rideterminazione, i rapporti in corso continuano ad essere disciplinati dalle originarie fonti. - Note all'art. 13: IL testo dell'art. 33 del citato decreto legislativo n.165 del 2001, e' il seguente: «Art. 33 (Eccedenze di personale e mobilita' collettiva). - 1. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente le organizzazioni sindacali di cui al comma 3 e ad osservare le procedure previste dal presente articolo. Si applicano, salvo quanto previsto dal presente articolo, le disposizioni di cui alla legge 23 luglio 1991, n. 223, ed in particolare l'art. 4, comma 11 e l'art. 5, commi 1 e 2, e successive modificazioni ed integrazioni. 1-bis. La mancata individuazione da parte del dirigente responsabile delle eccedenze delle unita' di personale, ai sensi del comma 1, e' valutabile ai fini della responsabilita' per danno erariale. 2. Il presente articolo trova applicazione quando l'eccedenza rilevata riguardi almeno dieci dipendenti. Il numero di dieci unita' si intende raggiunto anche in caso di dichiarazione di eccedenza distinte nell'arco di un anno. In caso di eccedenze per un numero inferiore a 10 unita' agli interessati si applicano le disposizioni previste dai commi 7 e 8. 3. La comunicazione preventiva di cui all'art. 4, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, viene fatta alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del comparto o area. La comunicazione deve contenere l'indicazione dei motivi che determinano la situazione di eccedenza; dei motivi tecnici e organizzativi per i quali si ritiene di non poter adottare misure idonee a riassorbire le eccedenze all'interno della medesima amministrazione; del numero, della collocazione, delle qualifiche del personale eccedente, nonche' del personale abitualmente impiegato, delle eventuali proposte per risolvere la situazione di eccedenza e dei relativi tempi di attuazione, delle eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell'attuazione delle proposte medesime. 4. Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al comma 1, a richiesta delle organizzazioni sindacali di cui al comma 3, si procede all'esame delle cause che hanno contribuito a determinare l'eccedenza del personale e delle possibilita' di diversa utilizzazione del personale eccedente, o di una sua parte. L'esame e' diretto a verificare le possibilita' di pervenire ad un accordo sulla ricollocazione totale o parziale del personale eccedente o nell'ambito della stessa amministrazione, anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarieta', ovvero presso altre amministrazioni comprese nell'ambito della Provincia o in quello diverso determinato ai sensi del comma 6. Le organizzazioni sindacali che partecipano all'esame hanno diritto di ricevere, in relazione a quanto comunicato dall'amministrazione, le informazioni necessarie ad un utile confronto. 5. La procedura si conclude decorsi quarantacinque giorni dalla data del ricevimento della comunicazione di cui al comma 3, o con l'accordo o con apposito verbale nel quale sono riportate le diverse posizioni delle parti. In caso di disaccordo, le organizzazioni sindacali possono richiedere che il confronto prosegua, per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e gli enti pubblici nazionali, presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l'assistenza dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - ARAN, e per le altre amministrazioni, ai sensi degli articoli 3 e 4 del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, e successive modificazioni ed integrazioni. La procedura si conclude in ogni caso entro sessanta giorni dalla comunicazione di cui al comma 1. 6. I contratti collettivi nazionali possono stabilire criteri generali e procedure per consentire, tenuto conto delle caratteristiche del comparto, la gestione delle eccedenze di personale attraverso il passaggio diretto ad altre amministrazioni nell'ambito della provincia o in quello diverso che, in relazione alla distribuzione territoriale delle amministrazioni o alla situazione del mercato del lavoro, sia stabilito dai contratti collettivi nazionali. Si applicano le disposizioni dell'art. 30. 7. Conclusa la procedura di cui ai commi 3, 4 e 5, l'amministrazione colloca in disponibilita' il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell'ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni, ovvero che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione che, secondo gli accordi intervenuti ai sensi dei commi precedenti, ne avrebbe consentito la ricollocazione. 8. Dalla data di collocamento in disponibilita' restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad un'indennita' pari all'80 per cento dello stipendio e dell'indennita' integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi. I periodi di godimento dell'indennita' sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. E' riconosciuto altresi' il diritto all'assegno per il nucleo familiare di cui all'art. 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153, e successive modificazioni ed integrazioni.». - Il testo dell'art. 30 del citato decreto legislativo n.165 del 2001, come modificato dalla presente legge, e' il seguente: «Art. 30 (Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse). - 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Le amministrazioni devono in ogni caso rendere pubbliche le disponibilita' dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta. Il trasferimento e' disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale e' o sara' assegnato sulla base della professionalita' in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire. 1-bis. Fermo restando quanto previsto al comma 2, con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e previa intesa con la conferenza unificata, sentite le confederazioni sindacali rappresentative, sono disposte le misure per agevolare i processi di mobilita', anche volontaria, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico. 2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1. In ogni caso sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei contratti collettivi volti ad eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilita' rispetto al reclutamento di nuovo personale. 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilita' di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento e' disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza. 2-ter. L'immissione in ruolo di cui al comma 2-bis, limitatamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero degli affari esteri, in ragione della specifica professionalita' richiesta ai propri dipendenti, avviene previa valutazione comparativa dei titoli di servizio e di studio, posseduti dai dipendenti comandati o fuori ruolo al momento della presentazione della domanda di trasferimento, nei limiti dei posti effettivamente disponibili. 2-quater. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto, in ragione della specifica professionalita' richiesta ai propri dipendenti puo' procedere alla riserva di posti da destinare al personale assunto con ordinanza per le esigenze della Protezione civile e del servizio civile, nell'ambito delle procedure concorsuali di cui all'art. 3, comma 59, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e all'art. 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. 2-quinquies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilita' si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione. 2-sexies. Le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione previsti all'art. 6, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalita' previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni, fermo restando quanto gia' previsto da norme speciali sulla materia, nonche' il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e dal presente decreto.».

e comunque questo blog nasce per dare delle risposte tramite norme di legge e riferimenti inoltratami da legali del lavoro, nulla è da me inventato o con interpretazioni soggettive, cordialmente laura

Ciao Laura volevo sapere: facendo un comune una deliber. di giunta nella quale viene approvata la dotazione org.ca del piano triennale dove si crea una vacanza di un posto, e in quella immediatamente successiva (es. n.234 e n.235 del 01.01.2001)viene ricoperto (presumo da qualche amico o parente), eludendo tutto quello che è l'art. 30 del D.Lgs. 165/2001, (pubblicità della vacanza del posto, indizione bando ,art. 34 bis, criteri di scelta, ecc.) infilando una persona che aveva fatto domanda nell'anno precedente al fatto ignorando le mie degli anni precedenti e quelli di chi sa chi altri.Ti chiedo cortesemente per quali reati posso denunciare penalmente l'accaduto alla procura o alla corte dei conti? Ti ringrazio della gentilezza prestata.

ciao, ti ho gia risposto in forma privata, oltretutto se mi scrivi alla mia email ti invio tutti gli indirizzi come meglio spiegato. ciao laura

Salve io è la prima volta che mi trovo in questo sito e vorrei un consiglio sono stata assunta un paio di mesi fa con la mobilità volontaria, ora il mio datore di lavoro dice ke ci ha fatto dei contratti a tempo indeterminato ma ke lui può usufruire degli sgravi fiscali solo per 18 mesi, mentre una mia collega si è informata e gli hanno detto ke in questo caso i privilegi sono solo per 12 mesi poi se lui ne fa un prolungamento allora si allungano a + 6 mesi ma il contratto è a tempo determinato tu su questo dilemma sapresti rispondermi?

ciao non mi hai detto che tipo di contratto hai se commerciale industriale artigiano, perche ci sono differenze unica cosa sicura è che mi parli di un contratto privatistico, se mi ragguagli meglio posso darti una risposta certa cordialmente laura

Ciao, ti disturbo per avere qualche informazione in più riguardo al comando. Sono dipendente di una pubblica amministrazione ma vorrei tornare al mio paese d'origine (in realtà mi ci sono già trasferita con mio marito e sto usufruendo della maternità facoltativa). Vorrei inoltrare una domanda di comando presso il Tribunale, posso già farlo o c'è qualche limitazione per il fatto che appunto sono ancora in maternità? E può aiutarmi in qualche modo il fatto di avere un bambino piccolo? Grazie anticipatamente per l'attenzione.

ciao marcherita ti ho già risposto nella emai che mi hai inviato, un grande in bocca al lupo

ciao sono un fisioterapista con contratto a tempo indeterminato presso il policlinico di tor vergata. Finalmente mi hanno chiamato per una mobilità volontaria presso la asl rma (vicino casa mia) ma la mia amministrazione mi ha scritto che mi nega il trasferimento per carenza di personale. Dato che vorrei assolutamente lavorare più vicino casa (ho da poco una bambina piccola e la qualità della vita migliorerebbe) ed inoltre ci sono numerose voci strane per le quali il mio ospedale,già fondazione,stia per aumentare la partecipazione privata. vorrei sapere cosa fare e se c'è qualche modo per poter contrastare la loro decisione di trattenermi grazie daniele

ciao Daniele, innanzi tutto devi legge il regolamento per vedere cosa dice, poi ci sono dei concorsi in essere?, ossia gia espletati con graduatorie aperte? se si, allora non possono negarti il nulla osta, se no, purtroppo lo possono fare, a meno che non apri un contenzioso per i problemi che ti creano per lo stress per il mancato miglioramento per la perdita di change, ma le RSU come i sindacati, normalmente si muovono bene in questi casi, senza arrivare ad un contenzioso ma solo alla semplice conciliazione, prova a parlarne con il tuo sindacalista. e per qualsiasi altro problema contattami pure, vediamo quale è la zona con precisione e se ci sono altre persone con la tua stessa qualifica che hanno ntenzione di venire dove sei tu ora, con l'interscambio, non possono più dare parere negativi

Buongiorno, ho un contratto a tempo ind, part.time al di sotto del 50 %, presso una provincia da istruttore tecnico. A dicembre ho fatto richiesta di mobilità interna (da un area a un altra) ottenendo i pareri positivi di dirigente e direttore d'area. ... da allora nessuna notizia e novità. Esiste un modo/appiglio normativo per sollecitare il procedimento. Grazie 1000

certo che esiste, la legge 241/90 che obbliga gli enti a definire la pratiche entro 30 giorni al massimo, comprensivo di un diniego o un assenso. ed è in base a questo che devi chiedere l'esito della tua pratica, ossia fare un accesso agli atti. buona giornata laura

Buongiorno e grazie in anticipo per l'attenzione. Sono una dipendente ospedaliera a tempo indeterminato da quasi 20 anni. Lavoro a 80 km dalla mia residenza e da anni tento di avvicinarmi senza successo. Da circa un anno il presidio ospedaliero dove lavoro è stato accorpato ad un'unica ASP della provincia. Inoltre ho un certificato di invalidità con relativo riconoscimento di handicap (L. 104/92, senza gravità). Vorrei sapere se esiste qualche norma a cui possa appellarmi per inoltrare ulteriore domanda di trasferimento. Grazie

ciao Silvana certo che puoi, ti allego anche una sentenza che sta facendo successo al riguardo: T.A.R. per la Puglia – Lecce Sez. III n. 01990 del 24.09.2010 I gravi motivi personali obbligano la p.a. a trasferire il dipendente anche in mancanza di posti vacanti SENTENZA Sul ricorso numero di registro generale 1113 del 2006, proposto da: *** Salvatore Antonio, rappresentato e difeso dagli avv. Maria Argia Russo, Maurizio Scardia, con domicilio eletto presso Maurizio Scardia in Lecce, piazza Mazzini 72; contro Ministero dell'Interno - Roma, Questore di Brindisi, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi 23; per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento notificato il 14. 4. 2006 di rigetto dell’istanza di trasferimento, prot. 333- C/I sezione . Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno - Roma e di Questore di Brindisi; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 17 giugno 2010 il dott. Luca De Gennaro e uditi per le parti l’Avv. Sforza, in sostituzione degli avv. ti Russo e Scardia, e l’Avv. Pedone; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Il sig. ***, Ispettore Capo della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Brindisi ha inoltrato in data 26.1.2006 istanza di trasferimento agli uffici di Lecce della Polizia di Stato ai sensi dell’art. 55, comma 4 DPR 335/1982, allegando le gravi condizioni di salute della propria moglie. In data 14.4.2006 il Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha notificato provvedimento di rigetto dell’istanza di trasferimento, considerando che il personale in servizio negli uffici della Polizia di Stato della Provincia di Lecce risulta già essere superiore all’organico previsto. Con l’odierno ricorso il sig. *** impugna il diniego deducendo i seguenti motivi: 1. Eccesso di potere per erronea presupposizione, contraddittorietà e irragionevolezza, violazione di legge; 2. Eccesso di potere per carenza di istruttoria.Si è costituita l’Amministrazione chiedendo la reiezione del ricorso. Con ordinanza 820/2006 questo Tribunale ha accolto la domanda di tutela cautelare. All’udienza del 17 giugno 2010 il ricorso è stato trattenuto per la decisione. Il ricorso merita accoglimento. L’art. 55, comma 4, DPR 335/1982, prevede che “il trasferimento ad altra sede può essere disposto anche in soprannumero all'organico dell'ufficio o reparto . . per gravissime ed eccezionali situazioni personali”. Nella istanza di trasferimento il ricorrente ha indicato i gravi motivi familiari che giustificherebbero il trasferimento; alla moglie del ricorrente è stato diagnosticato un carcinoma mammario che richiede cure e assistenza continue; il dipendente deve quindi sostenere e assistere la propria consorte e, al contempo, provvedere alle necessità dei due figli minorenni (15 e 9 anni). Fermo quindi il carattere di gravità della situazione personale del ricorrente, che l’Amministrazione stessa peraltro ritiene degna di rilievo, il diniego di trasferimento viene motivato con la considerazione che l’organico effettivo è già ampiamente completo e non consente l’ulteriore assegnazione di personale. Alla luce del dato normativo, il diniego è illegittimo atteso che, espressamente, la disposizione di legge richiamata consente il trasferimento del dipendente, in presenza di gravissime situazioni personali, “anche in soprannumero”, senza imporre alcuna espressa considerazione comparativa sulle esigenze organizzative degli uffici e impedendo all’Amministrazione, nel motivare il rigetto dell’istanza, di arrestarsi alla mera constatazione della mancanza di vacanze in organico. Pertanto, in base a quanto considerato, il Collegio accoglie il ricorso e, per l’effetto, annulla l’atto impugnato. Sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia - Terza Sezione di Lecce accoglie il ricorso e, per l’effetto, annulla l’atto impugnato. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Lecce nella camera di consiglio del giorno 17 giugno 2010 buona giornata laura

Ciao Laura, approfitto della tua competenza e disponibilità per sottoporti il mio caso: sono dipendente del Ministero Giustizia e ho presentato domanda di interscambio con una collega del Ministero del lavoro. Apparteniamo entrambe all'area III, siamo entrambe ex VIII livelli. Il Presidente del Tribunale dove lavoro ha dato parere negativo motivandolo con il fatto che la collega non avrebbe una adeguata preparazione giuridica perchè laureata in scienze politiche. Sapevo che il parere del capo ufficio non era vincolante ma, da informazioni assunte, so che al contrario potrebbe determinare il rigetto della mia domanda. Ai fini del nulla osta non dovrebbe essere sufficiente avere i due richiedenti lo stesso profilo professionale come nel mio caso? Grazie sin d'ora della tua gradita risposta.

la legge 165/2001 ed in particolare l'art. 30 e 31 parlano di stessa qualifica professionale, e stesso inquadramento, a prescindere dal titolo di studio, in particolare se si tratta di interscambio il ministero non fa alcuna obiezione, anziiiiiii...... quindi in questo caso non è il presidente del tribunale che deve dare il parere (non vincolante) ma il nulla osta arriva direttamente dal ministero a cui tu dovrai inoltrare domanda. buona giuornata laura

scusami, ma insisto, perche il dirigente non vuole capire , dice che il blog non fa testo. mi ripeto sono un infermiere che lavora presso il convitto statale sordomuti con qualifica b ,c'è un posto di mobilita intercompartimentale come istruttore amministrativo cat c enti locali . posso partecipare e con quali legge grazie giuseppe

ti ho detto che puoi partecipare, fai leggere al tuo dirigente la legge che ti avevo a suo tempo allegato, così riesce a capirlo, un bocca al lupo

Salve, ho letto quqnto scritto in merito ai passaggi dalla Scuola verso Enti locali, chiederei, se possibile, di avere la tabella di equiparazione che Lei citava nella risposta del 10/10/10 all'utente Peppino. Io sono livello D nella scuola e vorrei passare ad altro ente in quanto vorrei avere la possibilità di chiedere il part-time, purtroppo il CCNL scuola esclude specificatamente il PT per il mio livello. la ringrazio.

ho provato a vedere se riuscivo ad allegarlo qui alla risposta, ma non viene sfalsato e non si capisce nulla, se mi invi la tua email o vuoi scrivere alla mia, te lo allego

Salve, sono da 6 mesi entrata in un comune per mobilità dopo concorso. Adesso mi è capitata l'occasione di un interscambio per avvicinarmi alla mia città e alla mia famiglia. L'ente che mi riceve non ha problemi a farmi entrare.Può il mio comune non richiedermi il nullaosta?Ho letto il regolamento comunale e nn dice nulla sul limite di tempo nè quant'altro. grazie per l'aiuto

ops volevo dire..."può il mio comune non concedermi il nullaosta?se mi fa obiezioni come posso interagire?

il tuo comune in base alla 241/90 ha l'obbligo di risponderti entro 30 giorni dal momento che l'hai fatta protocollare, ma se non si tratta di un interscambio, non hanno graduatorie aperte, possono darti il diniego, unica cosa sarebbe, o fare interessare le RSU del tuo Ente e trovare una soluzione più idonea al tuo caso, o impugnare il diniego

ciao ho un qesito: lavoro in ospedale e sono di ruolo dal 1996 dal 2008 a tutt'oggi sono in assegnazione temporanea dlgs 151/2001art 42 bis presso un ospedale della mia provincia nel 2010 ho fatto per ben due volte richiesta di mobilità volontaria ai sensi del dlgs 165/2001 art 30 comma 2 bis ma l'azienda ospedaliera della mia provincia non mi ha mai risposto nonostante abbia stabilizzato 5 infermieri nel 2010 e abbia nella pianta organica un fabbisogno di circa 50 infermieri. questa azienda li vuole cosi ricoprire : 25 in mobilità regionale e 25 in concorso pubblico, cosa posso fare?

innanzitutto, è importante che il diniego con la motivazione sia in forma scritta, e quindi chiedi immediatamente in forma scritta un accesso agli atti in base alla 241/90 nell'accesso agli atti troverai sicuramente la risposta che non ti hanno mai notificato, (....per dimenticanza....) impugnala immediatamente se c'e una risposta negativa ossia un diniego, o la motivazione non sia ritenuta valida per il trasferimento ad altro ente.

ho già interpellato un legale ed ho già avviato un ricorso d'urgenza in primis perchè non hanno risposto nonostante le due richieste di mobilità poichè in base alla 241/90 hanno taciuto ed in secondo per per l'art 30 comma 2 bis 165/2001 sono però titubante sul fuouri ruolo(l'infermiere può essere in posizione di fuori ruolo?per avere priorità nella mobilità volontaria? in base all'art. sopra citato?mgrazie