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Noci

Post n°26 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da m.oebius
 

Quando ero piccolo sul mio libro di scuola nelle pagine di storia c'era la storia di Cristoforo Colombo. Siccome era molto povero e non poteva comprarsi una nave anche se lui voleva voleva navigar, allora andò dalla regina, che dicono fosse bellissima, per farsene regalare una e tanto la pregò e tanto insisté che lei, scostandosi i capelli dal viso, gli disse affettuosa: "tieni Cristoforo, mangiati questa noce che tanto c'ho il vassoio pieno". Colombo, che era genovese, pensò che in fondo una noce era meglio di niente e che in fondo la visita dalla regina qualcosa aveva fruttato (anche se era secca) e se la mise in tasca. Qualche giorno dopo, dopo pranzo, che consistette in un uovo perché come detto era povero, siccome aveva ancora un po' di fame pensò che poteva mangiarsi anche la noce della regina. La prese dalla tasca e cominciò a cercare lo schiaccianoci nel cassetto delle posate della mamma. Quando alla fine lo trovò dopo aver rivoltato il cassetto, perché gli schiaccianoci hanno la cattiva abitudine di nascondersi nelle dimensioni parallele che esistono in tutti i cassetti del mondo, mise la noce in mezzo e la schiacciò. Il guscio si ruppe in due parti uguali e mentre Colombo si mangiava la noce ebbe l'illuminazione che si chiama ancor oggi "uovo di Colombo" per via di quello che si era mangiato prima. Prese prima un pezzetto di carta quadrato e ci disegnò su una bella croce rossa (perché da piccolo aveva pensato di fare anche l'infermiere), poi spezzò uno stuzzicadenti che usava quando l'uovo gli restava tra i denti e ci infilzò in due punti il foglietto su cui aveva disegnato la croce. Poi accese una candela e lasciò colare un po' di cera proprio al centro di una delle due metà del guscio della noce che si era mangiato e, prima che si raffreddasse, con gesto veloce ci poggiò sopra lo stuzzicadenti con il foglietto. Poi uscì, chiamò alcuni amici che conosceva e tutti insieme andarono al mare. Saltarono tutti sulla barchetta che aveva costruito col guscio di noce e se ne andarono in giro per il mondo scoprendo tante cose, alcune delle quali sarebbe stato meglio che fossero rimaste coperte.
Anche io ho girato il mondo con una barchetta che ho costruito col guscio di una noce. E ogni tanto, quando me ne mangio una, ci ripenso.

 

 
 
 
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