Creato da gualtierosenzaveriJL il 10/12/2008

La barca di Popeye

Qui tutti possono dire la loro, a patto che non siano cavolate.

 

 

TEMA IN CLASSE IN PROVINCIA DI VERONA

Post n°44 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da gualtierosenzaveriJL

Tema in classe a Legnago: Come avete passato l'ultima domenica delle vacanze estive.
Svolgimento di Pierin Stronzincale:
"Lultima domenica dele vacanse siamo 'ndati co la me famelia, i genitori, i frateli e le me solele Ana e Liseta ala Madona de Monteberico, per domandarghe la grasia per mia sorela Ana che no gha fjoi dopo tre ani di matrimonio. Siamo 'ndati cola coriera e, cuando siamo 'rivati, ci siamo riposati, siamo mangiato e beuto, dopo siamo 'ndati dala Madona in ciesa. O che non siamo stati capaci a pregare bene, o che non ci siamo intesi cola Madona, fatostà che è rimasta insinta l'altra mia sorela Liseta che no è gnanca maridata".

 

 
 
 

IN FARMACIA A VENEZIA

Post n°43 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da gualtierosenzaveriJL

Na vecieta ghe gavarà minimo na otantina de ani, ma bea impiperìa, la entra in na farmacia de Rialto e la ghe domanda al farmacista:

 

* Gavé voialtri l'aspirina? -

.. Sì, certo che l'abbiamo

.. E gavé i anti doeoriferi? -

.. Abbiamo anche quelli, signora!

.. E 'l Viagra? -

.. Si però lì ci vuole la ricetta del dottore!

.. E gavé par caso e medissine par i reumatismi? -

.. Le abbiamo!

 

* Oh...el me diga...el gel par e emaroidi, ghe xe? -

.. C'è, c'è...

.. E a purga par 'ndar de corpo? -

.. Ma certo!

.. I antidepresivi? -

.. Per quelli ci vuole la ricetta!

.. I soniferi? -

.. Abbiamo anche quelli, con ricetta e senza!

 

* E giosse par aumentare a memoria? -

.. Si, ci sono anche quelle!

.. I panoini par l'incontinenza? -

.. Ma lei scherza, signora? Certo che ci sono!

.. E gavé anca....? -

 

A questo punto il farmacista perde la pazienza e dice:

.. Signora, mi stia a sentire, lei è entrata nella miglior farmacia di Rialto,

   noi abbiamo tutto, ma proprio tutto! Adesso mi vuol dire cosa le serve

   davvero?

 

* El veda, sabo prosimo me sposo co Bepi

   che'l gha 95 ani. Voevo saver se

   posso assar quà a lista de nosse! -

 

 

 
 
 

A PROPOSITO DELLE PROMESSE DI BERLUSCONI DI RIDURRE LE TASSE

Post n°42 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da gualtierosenzaveriJL

Grande delusione hanno suscitato le parole del premier Berlusconi in merito all'impossibilità di ridurre le tasse, per ora.

Cogliendo a pretesto il debito pubblico stratosferico, dopo lunghe e penose discussioni e gravi riflessioni, lui e Tremonti ( meglio sarebbe scrivere Tremonti ha imposto al premier) hanno optato per il mantenimento della pletora di odiose gabelle che abbiamo avuto in dono dai precedenti governi di centro sinistra.

I soliti soloni della sinistra ora arrivano a negare che la montagna di tasse e di balzelli che ci opprime sia un'eredità dei loro eroi: Prodi, Padoa Schioppa, Visco e il poco amato ex presidente del consiglio prof. Amato. Sono arrivati a dire che quei signori non hanno mai alzato le tasse, dandone la responsabilità ai governi del Cavaliere.

Bene. Per confutare tanta malafede ecco un piccolo elenco di alcune delle malefatte dei loro idoli:

1) - Amato: mise le mani in tasca a tutti noi, nottetempo, con un prelievo forzoso dai nostri conti correnti, nel 2002.

2) - Il trio sorriso dei professori sinistrati ripristinò la tassa di successione e l'ici sulla prima casa, non appena tornati al governo, nel 2006. Aumentò le tasse sul risparmio. Introdusse l'Irpef. Aumentò la percentuale dal 41 al 43%.

3) - Visco immise sul web i redditi dei cittadini, esponendoci tutti al rischio di aggressioni da parte della malavita.

4) - Non dimentichiamo che i tre maghi dell'economia hanno lasciato un buco di 10 miliardi. Leggete l'articolo che segue!

22 Febbraio 2008

In questi giorni, gli schierameni politici stanno mettendo a punto i programmi con cui presentarsi agli elettori. I temi economici acquistano nuova centralità in seguito alla pubblicaziobne delle previsioni pubblicate dalla Commisione Europea: sfortunatamente, confermano le stime quantitative de L'Occidentale secondo cui nel 2008 la crescita del pil dell'Italia sarà rasoterra.

Le determinanti sono molteplici. Già alla fine degli Anni Novanta un'analisi della Banca d'Italia ne attribuiva la responsabilità al forte aumento della pressione fiscale (sette punti percentuali del pil) attuato dai Governi di centro-sinistra nella fase del percorso verso l'unione monetaria (invece di giungere all'euro riducende la spesa corrente). Il Governo Prodi-Padoa Schioppa- Visco, con la guida politico-spirituale di Walter Veltroni, ha preseguito sulla strada dell'incremento della pressione e dei vincoli mettendo un'ipoteca sul futuro della crescita italiana.

Altre determinanti (la bassa produttività del lavoro) non dipendo interamente dalla sfera politica. Ce ne è%2C però, una che è fortemente correlata all'azione di Governo ed alle misure lesgislative: il peso del debito pubblico il cui stock è al 105% del pil ed il cui servizio (per ammortamento ed interessi assorbe il 3% del pil, percentuale che potrebbe aumentare se, come non è impossibile, i tassi d'interesse viaggiano, ancorché leggermente, all'insù). E' un fardello sul potenziale di crescita dell'Italia (rispetto alle altre econonomie europee).

Nell'immediato chiunque sarà a Palazzo Chigi e via Venti Settembre dovrà colmare una falla di 8-10 miliardi di euro per raggiungere, a fine anno, gli impegni sottoscritti con gli altri Stati dell'area dell'euro.

E' un'eredità pesante lasciata dalla triade Prodi-TPS-Visco (con la benedizione di Veltroni) al nuovo Governo, il quale dovrà o arrabbattarsi con qualche miscela di ritocchi alle spese ed alle entrate oppure rinegoziare gli accordi con l'Eurogruppo.

Ipotizzando che, per grazia di Dio e per volontà della Nazione, si riesca a saldare il buco annunciato di breve periodo, resta il dilemma di quale strategia seguire per ridurrel'onere del debito, con le sue conseguenze negative sulla crescita dei redditi, della produzione, dei consumi, dell'occupazione e del benessere in generale degli italiani.

Ci sono due percorsi possibili. Uno prevede un ripiano lento e progressivo, mantenendo un avanzo primario (saldo positivo tra entrate e spese) pari al 5% del pil per i prossimi 15-20 anni. Il secondo comporta un'operazione shock per tagliare una fetta del debito nell'ambito di pochi anni. Sono ambedue fattibili. Il primo, però, vuole dire un lungo periodo di crescita lenta in quanto il 10% circa delle entrate dovrà essere indirizzato non alla produzione di beni pubblici (giustizia, difesa) o di beni sociali (istruzione, sanità, previdenza) o di servizi a cittadini ed imprese ma al graduale smaltimento del debito.

Il secondo non è facile in un contesto finanziario internazionale in cui, a ragione delle tensioni in corso sin dall'estate, si stanno esaurendo titolarizzazioni e cartolarizzazioni, nonostante al mondo la liquidità non sia mai stata così ampia.

Tuttavia, una strategia diretta a privatizzare Eni, Enel, Rai, Finmeccanica, Fincantieri, Fintecna, Sviluppo Italia, municipalizzate e quant'altro, potrebbe ridurre lo stock di debito dal 105% all'80-85% del pil nell'arco di cinque anni, sempre che sia coniugata con una strategia parallela di liberalizzazione dei mercati dei servizi, dei prodotti e dei fattori di produzione.

Potrebbe essere la chiave per far rialzare l'Italia e metterla al passo con il resto d'Europa.

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La pubbliicità che vedete qua sopra non c'entra. Risale a due anni fa e faceva parte dell'articolo pubblicato sul blog.

 
 
 

I CRISTIANI E L'ISLAM MODERATO

Post n°41 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da gualtierosenzaveriJL

Va di moda scrivere e discettare di islam moderato, in contrapposizione al fondamentalismo di (secondo la vulgata odierna) pochi fanatici. Di seguito elenco i paesi dove i cristiani sono perseguitati. fate attenzione, sono tutti paesi con i quali abbiamo regolari rapporti diplomatici, commerciali, culturali, turistici. Non sono tutti, anche se in maggioranza, islamici:
Guatemala - missionari e volontari vittime dei paramilitari.
Egitto - violenze contro la minoranza copta da parte di estremisti islamici, tollerati dalle autorità.
Sudan - dal 1984 ucciisi 1,5 milioni di cristiani.
Somalia - attacchi ai cristiani da parte del gruppo islamico Al-Shahab.
Zimbabwe - scontri fra cristiani ed esercito.
Iraq - cristiani caldei vittime delle persecuzioni da parte degli estremisti islamici, tollerati dalle autorità.
Arabia Saudita - cristiani arrestati e frustati se praticano la fede in pubblico.
Pakistan - cristiani condannati anche alla pena capitale per aver offeso Maometto *
India - aggressioni e campagne contro i missionari.
Malesia - Aggressioni e campagne contro i cristiani, anche in chiesa.
Bangladesh - campagna anticristiana.
Indonesia - chiusura forzata di chiese e condanne per proselitismo.
Cina - arresti e torture di vescovi e missionari.

* Offendere Maometto è affermare che Gesù è il Figlio di Dio.

Ecco un brano liberamente tratto da un articolo di Carlo Panella su Libero di oggi:

Le persecuzioni dei cristiani nel mondo mussulmano non hanno radici nel fondamentalismo ma proprio nell'islam moderato. Quelli che hanno bruciato le chiese in Malesia lo hanno fatto per ottemperare alla fatwa emessa dall'alto consiglio nazionale dalle fatwa della Malesia che, nel maggio 2008, ha decretato che la parola Allah può essere detta solo dai mussulmani. Per questo chiunque non sia islamico, se profferisce tale nome o concetto è considerato pagano e quindi da convertire o da soggiogare oppure da eliminare. Se poi i cristiani predicano la parola di Cristo e fanno proselitismo, per l'islam non c'è altra via che la violenza. Essi credono che l'uomo nasca mussulmano e che poi si converta ad altre fedi a causa dei condizionamenti famigliari (!). Perciò considerano gravissima colpa la conversione di un islamico al cristianesimo, ad altre fedi oppure all'ateismo. Secondo loro è un'azione contro natura. L'islam si è condannato da sè alla fine della propria civiltà, alla perenne arretratezza, già ottocento anni fa. Fu allora che rifiutò di unire la fede alla ragione, respingendo la filosofia di Averroè. Da allora si sta insterilendo. Dal 1500 in poi, e per ben quattro secoli, l'islam ha condannato a morte chiunque stampasse o possedesse un libro che non fosse il Corano. Consideriamo che l'islam ha ridotto allo zero o quasi la sua cultura e si è rifugiato in una dogmatica priva di senso, ferma al tempo del profeta. E ora, in Malesia, esso pretende di essere il solo padrone del nome di Dio in arabo e di vietarne l'uso ai cristiani, di dettare le regole, di praticare la fede solo per via ereditaria, senza propagarla. Questo islam, cosiddetto moderato, rifiuta la libertà di fede e di pensiero. Ecco, questa è la radice del terrorismo islamico.

 
 
 

QUANDO LE INDAGINI LE FACEVANO I VECCHI MARESCIALLI DEI CARABINIERI

Post n°40 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da gualtierosenzaveriJL

Alberto Stasi è innocente! Lo ha stabilito il giudice per l'udienza preliminare dopo due anni e passa di tira e molla giudiziario. Per me Alberto Stasi è sempre stato innocente ma si ponga il caso che fosse stato lui a uccidere Chiara Poggi. Per come hanno condotto le indagini e l'inchiesta, i magistrati inquirenti dovrebbero essere radiati e mandati a coltivare la terra. Hanno dichiarato tutto e il contrario di tutto. Hanno stabilito l'ora del delitto, l'hanno sostenuta per due anni e poi, la scorsa settimana, hanno cambiato: Chiara non è morta fra le 9,30 e le 11,30 ma dopo la 12,30. In questo modo intendevano incastrare l'accusato. Bel modo di condurre l'inchiesta su un omicidio! Si sono smentiti da soli e hanno fatto una figura di ....emme. Senza contare il fatto di aver sottoposto a tortura psicologica un ragazzo che ora è stato riconosciuto innocente. Si, innocente, anche se il giudice ha sentenziato che l'assoluzione era obbligatoria, viste le prove inconsistenti e incomplete portate dall'accusa. Ora io rifletto su una verità lapalissiana: un tempo, le indagini sui delitti erano condotte dagli investigatori dei Carabinieri o della Polizia. Di solito valenti marescialli dell'Arma che sapevano dove andare a raspare e che avevano il fiuto, le conoscenze e gli agganci adatti alla risoluzione dei fatti delittuosi. Essi sapevano come trattare i sospettati e quasi sempre riuscivano a portare prove inconfutabili in base alle quali i giudici potevano sentenziare con ragionevole certezza. Adesso, con RIS, GIP, GUP, PM e compagnia bella, abbiamo una collezione di casi dubbi o irrisolti. Sarà un caso, oppure non sarà che l'attenzione dei magistrati è rivolta verso ben altra parte e lasciano  minor cura ai soliti reati di sangue, ai furti, alle rapine, eccetera?

 
 
 

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