La barca di Popeye
Qui tutti possono dire la loro, a patto che non siano cavolate.
Post n°49 pubblicato il 05 Aprile 2010 da gualtierosenzaveriJL
Pierino e il suo papà fanno una gita in campagna. A un certo punto sentono il bisogno di fare pipì. Pierino se la sbriga in un attimo ma il papà sta ancora smanacciando nei pantaloni... * Papà, ma no te gha ancora finìo, cossa te si drio a sercar? - Tasi, tasi...'ndove che mete le man to mare no se trova pì gnente! |
Post n°48 pubblicato il 02 Aprile 2010 da gualtierosenzaveriJL
PRIMA DEE NOSSE Ea: Ciao Lu: Gera ora. Un toco che spetavo sto momento. Ea: Vuto che vada via? Lu: Noo! Cosa te vien in mente? Solo a pensarghe me vien male. Ea: Me amito? Lu: Si, a tute le ore dea matina e dea sera! Ea: Sarisito bon de tradirme? Lu: Noo, mai! Par cossa me lo domandito? Ea: Vuto basarme? Lu: Si, ogni volta che ghe ne gho l'ocasion. Ea: Sarisito bon de batarme? Lu: Sito mat? Te se come che so fato. Ea: Posso fidarme de ti? Lu: Si. Ea: Tesoro.
DOPO SETTE ANI DE NOSSE Basta che te lesi dal basso in alto.........
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Post n°47 pubblicato il 11 Marzo 2010 da gualtierosenzaveriJL
Laggiù, nella bassa, dove d'estate il sole picchia come un martello sull'incudine e d'inverno il freddo e l'umidità penetrano fin dentro le vene, una mattina di giugno, di buon'ora, Tonin e Bepin, due bovari, stanno camminando lungo un fosso. D'un tratto vedono quacosa muoversi furtivamente fra i rami dei gelsi che costeggiano il rio: * Ehh, Bepin, varda là...cossa elo chel coso... - No so Tonin, nemoghe pì vizìn, ma fasemo piàn. * Ciò, a mi el me pare un fasàn... - Anca par mi el me someia un fasàn, dai, ciapemolo! E così, pregustando già il succulento arrosto, si lanciano alla caccia della preda. * Bepin - esclama Tonin - che in un paio di balzi è riuscito a catturare uno strano essere dai colori sgargianti - varda che belo che l'è, l'è propio un osèlo e anca belo groso! - Ahhh, mama mama, te ghè rasòn, l'è propio bel groso, ci sà che rosto che se fasemo duminica! Ma, meraviglia, il grosso volatile si mette a sbraitare: "LASCIATEMI, LASCIATEMI, VILLANI! LASCIATEMI, IO SONO COCORITO, PAPPAGALLO AL SERVIZIO DI SUA ECCELLENZA IL CAVALIER GOBBONI! GUAI A VOI, LASCIATEMI, VI DICO!" Al colmo della meraviglia per averlo sentito parlare e intimoriti dal nome di tanto signore, i due, lasciato il volatile, cadono in ginocchio. Bepin è ammutolito e geme all'idea di dover rispondere di tanto affronto. Tonin, più coraggiooso, alla fine ardisce profferir verbo: * El ne scusa tanto, Sior, anzi, Ecelenza, nela nostra ignoranza, gaveino creduo che'l fusse un oselo e no un cristian!
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Post n°46 pubblicato il 08 Marzo 2010 da gualtierosenzaveriJL
Ormai è cronaca nota a tutti. Napolitano ha firmato il decreto esplicativo del governo che sblocca le magagne elettorali nelle quali sono incorsi i pollastri del PDL. La sinistra tutta è insorta gridando al golpe. Di Pietro attacca il presidente, straparla d'inpeachment e grida all'incostituzionalità. Bersani, che forse sotto sotto desidererebbe stare nella scia di D'Alema ( che ha approvato, seppur nicchiando, il decreto ), per non perdere altri seguaci, segue recalcitrando il trattorista molisano. I radicali strillando come vergini violate, proclamano improbabili ritiri dalla competizione e accusano gli avversari di barare. Il popolo viola si straccia le vesti e grida al complotto contro la DEMOCRAZIA. Tutti insieme annunciano marce e raduni oceanici per protestare contro questo governo che vorrebbe soffocare ogni libertà e instaurare finalmente la DITTATURA. Dal canto loro, i partiti del centrodestra che erano stati esclusi dalle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia per vari vizi di forma (e magari di sostanza), dopo aver innalzato alti lai, grandi recriminazioni e bellicosi proclami, ora gioiscono e promettono di rifarsi ampiamente alle urne. Confesso di essere abbastanza esterrefatto dinnanzi a tanto inutile fracasso. Vorrei ricordare che in quasi tutte le ultime tornate elettorali si ferificarono casi di errori, brogli, falsificazioni di firme. Pannella forse ha dimenticato che nel 1994 presentò in alcune circoscrizioni del Veneto liste sballate e in ritardo e fu bocciato. Allora fece fuoco e fiamme: "La nostra ricusazione è un atto di vera e propria cassazione della giustizia....decisioni da sicari, da killer e non da giudici..." e ricorse al Tar. Ma erano i radicali ed era il 1994. Altri tempi e altro diritto. E Di Pietro? Nel 2005 il leader IDV fu beccato con le firme false, ben 1800 su 3000, e dovette correre in Campania a pagare la multa. Sì, perché allora ci fu una sentenza di un giudice che certificò "La falsificazione sistematica e la dolosa duplicazione" delle firme per la presentazione delle liste. Le elezioni si fecero lo stesso a contemporaneamente ci fu il processo con 50 capi d'imputazione e tutti furono giudicati colpevoli di falso, falsa certificazione ed uso di atto di falso (da due a sei anni di pena). Furono 13 le liste, non solo la sua, ovviamente, ma la solita leggina salvò un po' tutti perché concesse l'oblazione che estingueva il reato. Vi ricorsero tutti, Di Pietro compreso. La Bonino medita di ritirarsi dalla competizione perché non vorrebbe confrontarsi con dei bari. Bella questa! Secondo il suo alto giudizio, il volere riammettere al voto qualche milione di cittadini, scippati dei loro diritti dalla dabbenaggine degli uni e dalla furbizia degli altri sarebbe barare. Non sarà forse il caso che qualcuno più sapiente le spieghi che i diritti dei cittadini vengono prima di quelli dei politicanti e dei partiti? Quanto al buon Bersani e al popolo viola , che concetto alto di Democrazia devono avere, se protestano così rumorosamente per questa riammissione delle liste avverse. Non sarà mai che, con la scusa del RISPETTO DELLE REGOLE, sognavano di correre da soli, così da poter finalmente riuscire a cogliere quella vittoria tanto a lungo agognata e mai conquistata? Bella vittoria sarebbe stata. Presentarsi da soli e senza alcun avversario per riuscire a sedersi su quelle poltrone che altrimenti mai avrebbero potuto riscaldare. Con quali conseguenze? Hanno pensato mai che vincendo in questo modo avrebbero destabilizzato questo disgraziatissimo paese, perché l'elettorato non avrebbe accettato una cosa del genere? S'illudono forse di poter fare come si faceva ai tempi dell'URSS? Partito unico, lista unica, 99% dei voti favorevoli, tutti felici e contenti, viva Baffone. Quanto al pollaio PDL, non s'illudano di aver risolto ogni problema con questo decreto o con le sentenze del Tar. Dopo le elezioni, che quasi certamente li vedranno vincitori, anche per la voglia di rivalsa dei loro elettori (ma non escudiamo la possibilità che ne perdano, dopo questi pasticci da dilettanti). Il Cavaliere dovrà darsi da fare molto più del solito, per riuscire a raddrizzare la barca danneggiata da questo fortunale, e non è detto che possa riuscirci. La Lega incalza e minaccia di sopravanzare l'alleato in varie collegi elettorali, se non in qualche regione. Poi c'è l'incognita delle liste indipendentiste e secessioniste che, almeno nel Veneto, sembrano raccogliere molte adesioni. E così ecco il bel panorama di questa Italia nell'anno del Signore 2010: sulla barca alla deriva, come naufraghi litigiosi, ci si batte per conquistare il posto del timoniere, incuranti di viaggiare verso la rovina. |
Post n°45 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da gualtierosenzaveriJL
Tutta da gustare, questa bella storiella che ho raccolto sul web:
Il vecchio zio miliardario è morto e ha lasciato tutto al nipote prediletto Bebin. Riconoscente, il giovanotto va in un'agenzia di pompe funebri per organizzare un grandioso funerale per il generoso defunto. |
Inviato da: pacoalberto
il 11/03/2018 alle 16:58
Inviato da: gualtierosenzaveriJL
il 01/10/2011 alle 15:09
Inviato da: venuss99
il 10/09/2011 alle 10:04
Inviato da: gallovil
il 09/10/2010 alle 16:47
Inviato da: zitti.exe
il 18/05/2010 alle 21:37