Creato da follemoreno il 17/04/2009

Il mondo a 6,28 rad

Qui si parla di tutto. Essere così ordinario da chiamare il mio blog "Il mondo a 360°" non mi garbava. Così ho scelto l'equivalente "Il mondo a 6,28 rad"

 

 

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Influenza "suina": il mondo in allerta

Post n°12 pubblicato il 25 Aprile 2009 da follemoreno
 
Foto di follemoreno

Da qualche mese ormai, in Messico si registravano casi di insolite influenze, sia per periodo che per sintomatologia. Da pochi giorni, si è scoperto che quelle, non erano normali influenze ma delle patologie scaturite da un nuovo virus,la cui apparsa era temuta già da molti danni.

Febbre suina, con elementi di influenza umana e di influenza aviaria: un ibrido, una mutazione che non solo si trasmette dai maiali all'uomo ma da uomini ad altri uomini. Nato dall' H5N1 questo virus può causare sintomi gravi, quali febbre alta, dolori alle ossa e ai muscoli, forti mal di testa e la sua virulenza, dai primi e temporanei accertamenti, sembra poter essere pari a quella dell'Influenza Spagnola che tra il 1918 e il 1919 uccise, nel mondo, circa cinquanta milioni di persone. Come ho detto, il focolaio si situa tra il Messico e gli USA meridionali. 59 morti sul territorio messicano, alcuni accertati. Il numero di infetti sembra tendere al migliaio. Anche negli Stati Uniti, in California e Texas, si sono registrati 8 casi, non mortali e con sintomi meno intensi anche se, stranamente, il dna del virus sembra essere identico. Nel Queens, a New York, decine di alunni di una scuola si sono sentiti male accusando sintomi influenzali. Gli accertamenti sono in corso.

Gli esperti affermano che sarà difficile o addirittura impossibile, nel caso che la proporzione dell'infezione sia ampia, contenerne la diffusione vista la vastità delle aree interessate. E' ancora troppo presto per poter dire quanti siano gli infetti e soprattutto dove essi si siano mossi, contagiando altre persone. Il fatto che si registrino casi in aree diverse del Messico e nel sud degli USA non fa ben sperare; se fossero accertati i casi di New York il livello di attenzione, già elevato, salirebbe ulteriormente. Ciò che è certo è che il virus può non incontrare barriere e nulla gli impedisce di migrare dal continente americano a quello europeo, asiatico, africano o all'Oceania anche se, per ora, pare che ciò non sia avvenuto. Il governo Messicano annuncia che si darà vita a una grande vaccinazione di massa anche se, non esiste al momento alcun vaccino se non quello tipico (e probabilmente poco efficace) delle normali influenze stagionali. L'unico modo con cui ci si difende è l'utilizzo di alcuni antivirali parzialmente efficaci ma su questo punto si consiglia di non cadere nel panico accaparrandosi le scorte: ciò sarebbe solamente dannoso nel caso una epidemia dovesse effettivamente manifestarsi. Non conosciamo i metodi di utilizzo, non sempre siamo in grado di capire da cosa siamo affetti e potremmo rubare il farmaco a chi ne potrebbe avere veramente bisogno.Città del Messico vede chiusi teatri, scuole, cinema e le autorità pensano addirittura di sospendere le attività lavorative; intanto, i cittadini si muovono con le maschere al volto e sono stati invitati a mantenere una certa prossimità nei rapporti interpersonali. L'UE comunica che nessuno dei 27 paesi membri comunica alcun caso e la situazione è monitorata ogni 3-4 ore. Intanto, oggi, si è tenuta una videoconferenza dell'OMS dove gli esperti ammettono che la situazione è preoccupante. Le prossime ore e i prossimi giorni saranno determinanti per capire se questo sarà solo un focolaio molto attivo o se sarà l'inizio di una nuova pandemia globale. Intanto, le autorità italiane fanno sapere che il livello di allerta è alto, che la sanità è stata avvertita e che il nostro paese ha già pronta l'attuazione dei piani europei previsti in questi casi. Si invita anche ad evitare il panico: il pericolo viene dall'aria, e visto che l'Italia non importa carni da Messico e Usa il pericolo non è nella carne di suino. La mia considerazione personale è che la situazione non è mai stata così grave da un bel po' di anni a questa parte ma è da evitare la fobia, in quanto oltre ad essere dannosa per l'organizzazione, non serve a risolvere questo problema che a seconda della nostra fortuna di colpirà o no, indipendentemente dalle nostre preoccupazioni.

 
 
 
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