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DAL MIO CARO AMICO FRATE BEVOVINO

Post n°1230 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19




Sapete che da anni ricevo puntualmente, in prossimità delle festività natalizie, tanto materiale (ne abbiamo parlato recentemente) come gadget pubblicitari, tanti calendari e tante richieste di danaro da parte di associazioni onlus. Tra i miei preferiti c'è il calendario di "Frate Bevovino", un calendario che anche se edito da un monastero sperduto in una valle umbra, è redatto da una sparuta pattuglia di cappuccini in gamba e piuttosto atipici. Tra questi spicca il caporedattore che è appunto il fratonzo detto "Bevovino" perchè il sorsetto a quello buono, lo da spesso e volentieri attaccandosi, come suol dirsi, direttamente alla bottiglia. Ciò non depone a suo sfavore, perchè nonostante beva tanto, riesce sempre a conservare la sua splendida e arguta lucidità. Voglio dimostrarvelo con un suo scritto pubblicato appunto sul Calendario del 2015 e da me  tratto per il vostro piacere e divertimento. Spero solo che siate un po' appassionati del buon vino e sappiate riconoscerli a...canna!!!

Un giorno di Marzemino, al primo Chiaretto d'Alba, camminavo nella Champagne dell'Oltrepo'  pavese, in mezzo al Nebbiolo. Il tempo era un Inferno, il cielo Verdicchio tendente al Grignolino.
Mi riparai sotto un Pinot e lì incontrai una Soave Donna Fugata che aveva un vestito molto Rosè.
Non essendo Recioto, bensì fieramente Spumante, le diedi un Dolcetto bacio sul bianco Collio e senza Sfurzat le Tocai la Barbera della Bonarda.
Subito il mio Merlot, che non e' ancora Passito, divenne così Durello che assomigliava a un Cannonau, ma lei non volle che andassi oltre. Deluso e Rosso di Borgogna le dissi:
"Chardonnay moi, madame".
E con l'Amarone in bocca e un Groppello in gola, mi arrangiai da solo e Sauvignon de Brut.

'Sti frati...so' impossibili: almeno venti euro li dono volentieri. Onlus o per il vino, so' spesi bene!

 

 
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