|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Dal cenone a Santo Stefano, quanta spazzatura abbiamo procurato? Pensiamo ai banchetti imbanditi, ai regali culinari che spesso superano le nostre capacità di consumo. È ora di riflettere su questo spreco smodato! Ogni anno, tonnellate di cibo finiscono nell'indifferenziata, un gesto non solo dannoso per l'ambiente, ma anche un affronto a chi non ha abbastanza da mangiare. Cosa possiamo fare? Pianificare meglio i menu, acquistare solo ciò che serve, imparare a conservare gli alimenti e perché no, condividere con chi è meno fortunato. Iniziamo a cambiare le nostre abitudini, un piccolo gesto alla volta, per un Natale più sostenibile e solidale. Numeri allarmanti ci parlano di un Natale all'insegna dello spreco. Centinaia di migliaia di tonnellate di cibo finiscono ogni anno nei rifiuti, un patrimonio buttato via e un impatto devastante sull'ambiente. Ma perché sprecare così tanto? Forse perché siamo abituati all'abbondanza, forse perché ci lasciamo tentare da offerte irresistibili? È ora di aprire gli occhi e renderci conto che questo modello non è più sostenibile. Possiamo fare la differenza, partendo dalle nostre case. Riduciamo gli acquisti impulsivi, cuciniamo porzioni adeguate e impariamo a valorizzare gli avanzi. Insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile. Meditate gente...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Il mio obiettivo per stasera: sopravvivere al cenone della Vigilia mangiando il più possibile senza sembrare un vorace. Missione impossible? Forse, ma ci proverò! Ahimé...so come andrà a finire e presumo che sarà così in tutta l'Italia: mangeremo di tutto, parleremo di niente e si finirà per litigare su chi abbia tagliato l'ultima fetta di pandoro o del panettone che preferisco. Ah, il calore familiare, lo adoro. Saremo tutti "buchi neri", mangeremo e berremo a volontà e...kissenefrega...alla fine l'ultimo uscirà portato in braccio dagli altri...barcollanti e insicuri. Un ultimo avvertimento: è un consiglio che vi porgo dettato dalla mia esperienza:
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Il mio Natale è quello dei miei ricordi legati agli inizi degli anni cinquanta, pertanto i contesti di quel tempo, non coincidono con quelli odierni. Ecco, io chiedevo alla Befana (allora di Babbo Natale non se ne parlava) il Meccano nr.5, il trenino Rivarossi o ancora, un cinturone con due colt da cow-boy e per il resto...carbone a volontà. Ci si accontentava e via...Oggi il Natale è la magia che accende gli occhi dei bambini, la nostalgia che ci fa tornare indietro nel tempo, la speranza che ci spinge a guardare al futuro con ottimismo. Natale è un abbraccio che avvolge il mondo, un linguaggio universale che parla di amore e condivisione. È la luce che illumina le nostre vite, scalda i cuori e illumina gli animi. In questo giorno speciale, ricordiamo l'importanza di stare insieme, di apprezzare le piccole cose e di coltivare i legami che ci rendono unici. È un'occasione per celebrare la diversità, per riconoscere la bellezza che risiede in ogni essere umano e per costruire un mondo più giusto e solidale. In questo giorno speciale, ricordiamo che siamo tutti parte di una grande famiglia, uniti da un filo invisibile di amore e comprensione. È un momento per ritrovare se stessi, per riflettere sul senso della vita e per apprezzare tutto ciò che abbiamo. In questo giorno speciale, lasciamoci guidare dalla luce della stella cometa e facciamo brillare la nostre intime emozioni. Auguro a tutti voi un Natale sereno e pieno di gioia e che la magia di questa festa vi accompagni per tutto l'anno. Vi Auguro un Natale sereno e ricco di soddisfazioni e che la magia di questa festa vi accompagni per tutto l'anno.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
So che hai un sacco di lavoro in questo periodo, ma volevo farti qualche richiesta un po' particolare.
Innanzitutto, potresti portare un po' di pazienza in più a tutti gli automobilisti? Specie quelli come me con la coppola in testa e alla guida di una Panda? Magari un pacchettino da 5 chili per ciascuno, da scartare ogni volta che qualcuno taglia la strada o commette altre cazzate?
Per i politici, invece, avrei bisogno di un manuale di istruzioni su come fare il bene comune. Non so se esiste un'edizione aggiornata, ma credo che ne avrebbero bisogno. Per Salvini invece non ti chiedo niente, hanno provveduto i giudici a fargli un regalo. Affrettati perché con questi non c'è tempo da perdere: potrebbero abolire per legge, anche la tua figura nobile e familiare.
E per i miei cari? Beh, per mia moglie un frullatore che frulli anche le preoccupazioni che le procuro, per me un telecomando universale che controlli la casa e che vada oltre Alexia. Inoltre, ho bisogno anche di un social dove gli amici cambino ogni giorno automaticamente, senza preferenze, tanto mi sono tutti cari.
Ah, e per il mondo intero? Un po' di buon senso non guasterebbe, magari confezionato in bustine monodose. E poi, visto che siamo in tema, un bel pacco di tolleranza per tutti quanti.
So che sono tante richieste, ma tu sei Babbo Natale, no? E i miracoli sono il tuo mestiere!
Con affetto e un po' di ironia, non ti scordar di me, fai in fretta e non essere parco...magari sii giardinetto, l'importante e che mi accontenti!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Oggi la parola rispetto suona come una predica e come un rimprovero. “La civiltà del rispetto” è infatti solo un altro modo di invocare il “politicamente corretto” che ormai infiamma gli animi, al punto che la mancanza di rispetto diventa, anche in molti libri di successo, più virtuosa del rispetto stesso. Il rispetto non è un optional, è il fondamento di ogni società civile. Chi critica la parola 'rispetto' come un'imposizione o un segno di debolezza, in realtà sta difendendo l'inciviltà... Il "politicamente corretto" non è un bavaglio, ma un invito al dialogo costruttivo e la scelta della Treccani di indicare 'rispetto' come parola dell'anno, è un invito alla riflessione. In un mondo sempre più polarizzato, dove le opinioni forti spesso prevalgono sul dialogo, il rispetto diventa un valore ancora più prezioso. Il 'politicamente corretto' non è un nemico della libertà di espressione, ma un invito a usare le parole con consapevolezza, evitando di offendere o discriminare. Non è un codice di comportamento rigido, ma un invito a essere consapevoli dell'impatto delle nostre parole sugli altri. Chi critica il "politicamente corretto" spesso confonde la libertà di espressione con la libertà di offendere. Il rispetto non è un limite alla libertà, ma una sua condizione essenziale. Una società che non rispetta la dignità di ogni individuo è una società destinata al fallimento. Pertanto, mi dissocio dall'esimio giudizio di un giornalista (molto noto) che ha messo in discussione la scelta della "Treccani" di indicare il "RISPETTO" come parola dell'anno. Il rispetto è la parola chiave per un futuro migliore.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
« Precedenti | Successivi » |