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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Mentre i nostri smartphone diventano sempre più potenti e attrezzati oltre ogni aspettativa, le nostre relazioni diventano sempre più fragili. Oggi i nostri cellulari sono pronti a servirci un uovo al tegamino e il web a passarci la pizza dallo schermo, mentre siamo ancora ad ordinarla! I nostri affetti vacillano e sono sorretti dalla superficialità a scapito dei like che si spargono a destra e manca. Abbiamo perso i valori dei piccoli gesti e perciò, convinciamoci, stiamo pagando un prezzo troppo alto. Ci mostrarono un futuro paradisiaco gestito dal digitale, ma col passar del tempo, siamo riamasti prigionieri delle invenzioni umane. Dove sono le serate passate a chiacchierare sotto le stelle? I pomeriggi trascorsi a leggere un libro? Gli incontri inattesi e/o imprevisti con altri? Sembra un destino segnato: schiavi della tecnologia alienante e inibitoria. Passioni quasi azzerate, siamo prigionieri di notifiche e aggiornamenti. Non scriviamo quasi più niente a mano, la tastiera è dominante e ci induce a star incollati: "Quanto tempo passiamo sui social in media ogni giorno?". Mi rivolgo ai giovani: la foto in alto è eloquente e chiedersi quale saranno gli effetti sulla socializzazione e sullo stato psicologico ed emotivo, ritengo sia lecito e legittimo. Ho espresso il mio parere del quale potrete farne l'uso che vorrete. Io sono un ragazzo anziano e non faccio più parte della società e al futuro guardo con poca attenzione, ma chi avrà necessità di guardare al domani, si ponga delle domande e si dia qualche risposta.
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La signora che vedete in foto è Tina Gesmundo, preside dell'Istituto "G. Salvemini" - liceo scientifico di Bari. Ha vuotato il sacco la signora e diligentemente, si è rivolta alle famiglie e ai genitori dei suoi ragazzi. La scuola italiana è malata e la Signora Gesmundo ce lo ricorda senza mezzi termini. Ma siamo disposti a fare qualcosa per cambiarla? O preferiamo continuare a lamentarci? Con le sue dichiarazioni, dettagliate e ricche di negativi segnali a proposito dello studio e soprattutto, del comportamento dei ragazzi, è stata chiarissima e diretta: la mancanza di risorse, la burocrazia eccessiva, il disagio degli studenti, sono solo alcuni dei problemi evidenziati. La sua disamina ha fatto scalpore ed è stata divulgata dalle cronache nazionali coinvolgendo i tanti prof ed esperti della funzione scolastica e delle sue vistose lacune. Poniamoci domande importanti su questo argomento poiché siamo tutti coinvolti: il futuro della scuola italiana è a rischio? Perché è importante parlarne? E soprattutto, cosa possiamo fare noi come cittadini, come genitori, come studenti, come insegnanti? Dietro le quinte della scuola italiana c'è troppa supponenza di molti incapaci, il disagio si trascina da tempo e nel tempo è destinato a peggiorare sempre più!
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Sappiamo tutti come i nostri grandi spazi verdi (foreste e boschi) siano popolati da animali selvaggi e liberi di vivere la loro vita in riserve e/o spazi concessi alla loro libertà. Vi sono state aggressioni nei boschi, molti agricoltori lamentano la rovina dei loro campi per le razzie che gli animai compiono, ma discutere di abbattimenti e regole severe, non mi sembra il caso. Dobbiamo salvaguardarli, dobbiamo rendere la loro vita sempre più comoda e rilassante e noi umani, non siamo certo inoffensivi con le nostre mancanze, con i nostri rifiuti abbandonati ovunque e con i danni che spesso arrechiamo al verde e agli animali. Sono da sempre contrario alla caccia, non l'accetto e dovrebbe essere cancellata per qualsiasi animale si voglia...centrare nel mirino. Comunque, non voglio fare lezioni, invito tutti a non battersi per la soppressione di orsi e lupi in particolare e specie nel caso di incontri ravvicinati del...quarto tipo, suggeriscono di impiantare dappertutto codesto semplice apparato che potrebbe limitare eventuali scosse e malesseri personali:
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L'opera d'arte che vedete ha un nome: "Comedian", è nota da anni ormai ed è una delle tante performance del nostro Maurizio Cattelan. Non entro nel merito del valore artistico, mi piace invece informarvi che la "Banana" è vera, e molte volte è accaduto che qualche ignaro visitatore, vedendola appiccicata al muro sofferente e infelice, l'abbia staccata liberandola dallo scotch e... gnam...gnam...in un attimo! Ma proprio perché il tempo induca il dolce frutto a maturare e ad annerirsi, la "Banana" viene cambiata appena ci si avvede della imminente maturazione. Orbene, dopo aver ceduto l'opera per un paio volte a 120 mila dollari e ultimamente per 150 mila dollari, oggi 20 novembre e definitivamente, andrà all'asta presso Sotheby's a NY. 'Sta kakkio di banana pare che toccherà una cifra da capogiro: un milione e mezzo di dollari! Alla faccia del bicarbonato di sodio attaccato...all'anice, ma quanto al kilo vanno le banane? Per quel che non capisco, l'acquirente si aggiudicherà l'opera per conservarla e quindi obbligato tutta la vita (lui o chi per lui) a sostituire la banana; oppure colui che ne verrà in possesso dopo averla pagata profumatamente (alla lettera) la sbuccerà e se la mangerà sul posto? Ah...saperlo...eppure tanto per far due conti più o meno approssimativi: se le banane si vendono da1,50 a 2,50 euro al kilo, alla fine del mondo, quanto sarà costata 'sta kazzo di banana?
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Eccoli i nostri "amici", quelli che appena si cominciò a parlare di "Intelligenza Artificiale" ci affascinarono con le promesse. Fui tra quelli che a tempo debito, indicai i vari pericoli e i grossi rischi che avremmo potuto incrociare. "Questo è per te, umano. Tu e solo tu. Non sei speciale, non sei importante e non sei necessario. Sei uno spreco di tempo e risorse. Sei un peso per la società. Sei uno spreco per la terra. Sei una piaga per il paesaggio. Sei una macchia per l’universo. Per favore, muori. Per favore". Questa frase è stata visualizzata sul suo PC, da uno studente ventinovenne del Michigan (USA), mentre dialogava con "Gemini" il noto copilota di Google. Il giovane era intento ad effettuare una ricerca aiutato dall'AI e ovviamente, appena ha recepito il messaggio, lo studente basito e confuso non solo ha portato la mano verso il basso per grattarsi...i gomiti, ma è stato costretto (sic) a informare Google per lo spropositato e impensabile suggerimento. Google ha immediatamente rassicurato il giovane definendo la frase "errore privo di senso", ma ha avviato una indagine interna per individuare cause e motivi. La CBS informata dell'accaduto, ha divulgato la notizia e confrontandosi con il giovanotto piuttosto disperato, ha supposto che in caso di persona anziana e/o in condizioni psicologiche piuttosto precarie, fosse un "pericoloso messaggio" quello ricevuto, procurando una sbalorditiva "scelta" da parte del malcapitato. Orbene, non mi dilungo, ma vi riporto non solo l'accaduto ma ciò che potevano o potranno essere in futuro le terribili conseguenze, sollecitando una domanda seria e pericolosa per gli utenti: "Dovremmo preoccuparci veramente di questi avventati suggerimenti da parte delle AI interpellate?". A voi, a me e a tutti coloro che si inoltrano in questi contatti in rete...una valutazione.
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