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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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ALGORITMO PER UNA INFORMAZIONE CORRETTA
Sempre grazie alla rete, aumentano in maniera esponenziale, quelli che parlano e quelli che dicono. Una moltitudine di tuttologi che ben informati su argomenti disparati, affrontano con naturale sicumera le discussioni e/o le conversazioni più disparate. Il problema nasce e si acuisce quando i partecipanti alla conversazione sono tutti sullo stesso livello, ovvero, tutti sapientoni disinformati: è allora che si forma il "miscuglio magico": tutti sparano cazzate, tutti si acculturano recependo sciocchezze che non sapevano e indi poscia, partono alla ricerca di un altro gruppo per affrontare altre discussioni dove magari se capitasse l'occasione, spargerebbero le false notizie e/o le convinzioni assunte da altri. Un meccanismo perverso che produce solo confusione e disorienta tutti i partecipanti. Insomma, peggio di una inutile e vana catena che porta solo alla disinformazione. Ecco, uno dei grossi problemi che abbiamo, è proprio l'approssimazione e la limitata conoscenza di fatti, avvenimenti e notizie. Se in un gruppo fosse presente almeno uno ben informato sull' argomento trattato, una piccola modesta speranza si potrebbe anche coltivare: colui che sa cerca e tenta durante la discussione, di convincere con esaustive argomentazioni e forti imposizioni di sano pensiero, tutti gli astanti. Per migliorare questo malvezzo ormai ricorrente e debordante, desidero proporvi un algoritmo molto semplice: se fosse ben assimilato da tanti e fosse diffuso sempre più, non avremmo molti problemi nella comunicazione di massa, il web non rischierebbe fake, bufale e post-verità, non ci sarebbero esponenti fasulli tra i conversatori e magari, prestando ascolto a chi sappia più di noi, si potrebbe ambire alla conoscenza maggiore e all'arricchimento culturale del popolo degli ignoranti di cui io sono il vice re, visto che Adriano Celentano, come ebbe a titolare un suo disco, è il "Re degli Ignoranti". Ecco l'algoritmo:
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