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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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QUANDO ANCHE LE OLIVE SONO...GRIFFATE
Villa San Martino, una delle ville di Silvio in Brianza, ha sempre avuto un ruolo strategico per il cav: è il luogo ideale dove svolgere tutte le sue attività e fissare i suoi incontri che esulino dalla sua vita privata che generalmente si svolge ad Arcore la tradizionale casa di famiglia, oppure a Villa Giambellini dove risiede la compagna Francesca. Quindi e riassumendo, una villa personale di famiglia, una villa per gli incontri di lavoro e una villa per tenerci la compagna che "segregata" nel lusso, è pazientemente parcheggiata a disposizione del vate. L'altra sera, visto che la faina Silvio sia in fase di buona ascesa e portandosi avanti con il lavoro, ha convocato un bel mucchio di gente per una festicciola in compagnia di prodi compagni di ventura, politici amici, mogli e donne per il piacere di essere sempre circondato dal fascino e dalla bellezza femminile, a parte la sua amata Francesca. E poi una festa senza la presenza delle donne, per Silvio sarebbe come un funzione funebre: lui deve rabbonire, deve raccontare le sue storielline, farle sorridere, essere pacione, ammiccare, fissarle negli occhi, insomma, la sua fama ormai è nota dappertutto e potrà anche stare sul letto di morte, Berlusconi sarà sempre l'uomo del "piacere della compagnia". Non vi racconto nulla del menù e delle portate, del cibo e del bere: potete immaginare come siano andate le cose, mancavano solo i tovaglioli di carta, quelli buoni della marca REGINA, spessore doppio e pronto a mantenesi sempre come nuovo per tutta la durata della cena.Tutto procedeva per il meglio, tutto con classe e stile come norma del big boss, quando qualcuno, tra una tartina e l'altra, mentre si apprestava a puntare una oliva verde, sapete quelle tipiche olive che in teoria dovrebbero sollecitare l'appetito, si accorge di un strano segno sull'oliva: puntata con la forchetta, l'avvicina e nota con stupore, che il segno altro non sia che la pregiata firma del Cav. Perbacco, ma come è possibile? Guarda attentamente tutte le altre e nota che sono tutte "griffate": su tutti i tavoli, tutte le olive a disposizione degli invitati, sono firmate una per una, da Silvio Berlusconi. Immediatamente si sparge la voce tra gli ospiti e il brusio si fa intenso: "Ma perché?" è la domanda che tutti si pongono. Silvio comprende la curiosità, si porta al centro della bella compagnia (e dove se no?) e conferma ciò che era visibile a tutti: "Beh, capite bene, era il minimo che potessi fare per colpire il vostro immaginario e lasciarvi intendere quanto io sia fantasioso e capace. Pertanto abbiate fiducia in me, sappiate che non vendo fumo e non vi sono limiti alla mia perspicacia e alla mia intraprendenza. Vedrete, vedrete che torneremo come ai vecchi tempi e saremo cardini insostituibili in un prossimo futuro politico". Non vi dico la sorpresa, la franchezza con cui abbia catturato tutti i presenti: applausi e grandi complimenti al cav senza paura. Pensate che alla fine della serata, i camerieri, portando via le stoviglie sporche, hanno notato che le olive erano finite ma, udite udite, di noccioli nemmeno l'ombra. Quesito: hanno mangiato le olive con tutto il nocciolo, oppure sono andati via da "Villa San Martino" con le tasche piene di olive pregiate, preziose e....griffate?
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