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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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NIENTE E' COME SEMBRA
Una delle frasi più ricorrenti, specie in questi giorni dedicati alla presentazione della nuova legge elettorale alla camera, è stata: "Si vada a votare subito e siano gli italiani a scegliere chi votare e chi mandare al governo". Che detta così è una grande frase ad effetto, mentre si consegna democraticamente la parola al popolo. In realtà ciò presumerebbe un popolo preparato culturalmente, capace di discernere con ragionamenti e considerazioni sull'ampia scelta politica: nessuna puntata al buio, nessuna scelta basata solo sulla simpatia e sull'antipatia, un corretto esame delle proposte dei vari partiti e comprendere cosa e chi possa soddisfare le aspettative di ciascun elettore. Per procedere in tal senso, c'è la comunicazione e l'informazione attraverso la stampa, la tv e il web ricco di verità, mezze verità e tanti fake. Orbene, quale affinità elettiva potrà mai esserci tra una persona che compra 4/5 quotidiani al giorno tra i più importanti, segue in tv programmi di un certo livello concentrandosi su una informazione ampia e soddisfacente, e una persona che compra alcune riviste tra quelle esposte su in alto, segue in tv quella televisione ormai marchiata dal trash e dai bassissimi profili produttivi, la tv del pianto e del dolore preparati a tavolino, quei programmi beceri e abominevoli dove se non si litiga verbosamente non v'è share? Secondo voi, tra queste due categorie di italiani e generalizzando ma non troppo, sulle loro predisposizioni verso generi diversi e opposti, conta qualcosa la statura culturale e la differenza di censo, la classe sociale ecc.ecc.? Quindi immaginare gli italiani tutti uguali e capaci in egual misura di votare con senno e perspicacia attitudinale, mi sembra un impresa difficile. Chi andrà alle urne con decisione e idee chiare conscio di aver ben compreso su chi puntare garantendo il suo voto? Quali sono le masse popolari oggi pronte a orientarsi servendosi di quello che l'informazione e la comunicazione passano a "spron battuto" riempiendo i contenitori ad capocchiam? La Mondadori, dopo aver esaminato il mercato e proceduto con alcune prove, il 23 giugno p.v. sarà in edicola con una nuova rivista la cui direzione sarà affidata a Alfonso Signorini (sic). "Spy" sarà più piccante di "Chi", con molta attenzione ai personaggi del gossip per lo più italiani. Insomma, Mondadori va a rompere le scatole a Cairo che pubblica due testate già affermate "Dipiù" e "Nuovo". Allora, se Signorini è il vate della comunicazione delle masse, se il parruccone Sandro Mayer si rivolge alle piattilografe e similari, se la tv sarà quella che ci passa Mediaset e altre private, come sarà possibile rivolgersi agli elettori in modo corretto ed esaustivo? Il mercato della stampa, della tv e della rete, in quale bacino pescherà per "addomesticare" i perditempo, quelli che se non seguono la D'Urso muoiono, quelli che se non leggono "Chi" cadono in esaurimento nervoso, quelli che in rete condividono i fake appena letti e senza accertare le fonti? Insomma, io non mi sento tranquillo e non so voi come vi sentireste se queste masse molto duttili, saranno oggetto di convincimenti facili e scontati, proposti da Cairo, Berlusconi e compagnia bella? Tra animali, giornali e televisioni hanno il potere e lo sapete, quindi chi governerà l'Italia la prossima legislatura? Sceglieranno gli italiani, d'accordo, ma quali?
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