Uomo eccezionale Silvio, non lo ferma nessuno, una faina capace di portare tutti a spasso in carrozzella. Specie da quando sono terminate le amministrative, si è ripreso completamente, un elisir di lunga vita ha corroborato mente e corpo tanto da convincersi di essere lui il futuro dell'Italia. Se non sarà lui, allora sarà un "amico" capace di stare ai suoi suggerimenti e pronto a recepire le sue preziose direttive. La sua sicumera lo ha indotto a rifiutare l'appellativo di "padre nobile" della politica italiana; certo gli fa piacere essere giudicato un superpartes che lavori per tutti gli schieramenti dispensando consigli a destra e a manca. Ma lui non ci sta:"Mi sento un giovanotto, sono sceso in campo e ci resto!". Già ma a che prezzo? Rompendo i gorgioni a tutti con le sue trovate e le sue gag: da un lato deve dimostrare che il fisico non lo mollerà, nonostante il cuore faccia le bizze ogni tanto. Poi, tiene il banco distribuendo le carte a tutti gli interessati di centro destra e centro sinistra. Sa di aver la funzione di ago della bilancia e faina oltre ogni aspettativa, non si ritrae, anzi, insiste e spara nomi a casaccio. Da Marchionne a Montezemolo, da Zaia a Marchini e poi Draghi, Carfagna, Marcegaglia ecc.ecc. Una mossa astuta e molto evidente: spariglia, scompiglia e mette tutti sui carboni ardenti, tutti devono guardarlo come l'uomo del Monte, colui che dice un semplice sì e i suoi si devono inchinare alle sue decisioni. Ma si chiede il nostro cav senza cavallo, se ciò che stia dicendo e combinando, potrà farlo senza problemi visto che attende ancora una sentenza che lo liberi definitivamente dalle inibizioni che sopporta per la condanna ancora in piedi? Strasburgo deciderà per l'anno prossimo e molto probabilmente sarà dopo le elezioni, quindi? Ho un sospetto, forse il suo gioco e i suoi funambolismi non sono poi del tutto casuali: sta ripetendo le stesse strategie del '94, solo che sembra molto più sereno, guarda le donne come sempre, va in tutti i posti che ritiene utili per la sua immagine più che per raccogliere voti e preferenze. Io penso che questa sceneggiata punti in una sola direzione: mettersi d'accordo con Renzi e dargli il suo appoggio per tornare a palazzo Chigi. Lui, per un patto segreto, accetterà il senato con la carica di presidente e se la salute lo manterrà bene come pare, punterà a terminare i suoi giorni su questa terra, alla Presidenza della Repubblica. Credo che possa essere questo il suo sogno: del resto la sua vanità e i suoi trascorsi, lo inducono sempre ad essere al top delle sue occupazioni. Presidente del Senato e poi Presidente della Repubblica sono due cariche che completerebbero il suo percorso politico riservandogli un gran privilegio. A noi invece, se procedesse così come io abbia supposto, una rottura di palle per una dozzina d'anni circa...o giù di lì! Il nuovo che avanza...sarà rispettato!