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ALGO...CHE?

Post n°2687 pubblicato il 27 Dicembre 2017 da monellaccio19
 
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Algoritmo: "In informatica, insieme di istruzioni che deve essere applicato per eseguire un’elaborazione o risolvere un problema". Sarà il futuro di domani mattina, ovvero, macchine e automi che grazie ai dati raccolti specificatamente e opportunamente inseriti, procederanno alla gestione totale della nostra vita, delle nostre azioni, del nostro modus vivendi e operandi. I dati che vengono inseriti dovrebbero essere in costante aggiornamento, sono tutti pertinenti all'azione che si vuol adottare e elaborandoli tutti, il risultato non è altro che l'algoritmo che provvede a gestire. Assemblare e rendere razionali e  logici i risultati è determinante perché la macchina ne faccia ottimo uso e li applichi nel modo più opportuno e corretto. E' un po' intricato ma non difficile: l'uomo è colui che decide quali dati immettere, è sempre la mente umana che genera e non è casuale una battuta che spesso circola tra gli informatici: "Se inserisci trash, uscirà trash". E qui richiamo la vostra attenzione: algoritmo è bello, è utile e come ho già detto, servirà a gestire tutto ciò che ci riguarderà. Per cui se i dati inseriti sono di basso profilo, di qualità infima, marcati dal pregiudizio, la macchina che si serve del sistema algoritmico, lavorerà male, gestirà secondo la spazzatura che ha ricevuto e i risultati saranno al di sotto della piena sufficienza. La ricercatrice Amanda Levendowski ha capito bene questo problema che poi è molto semplice: per immettere i dati ci si serve di studi, articoli, libri che contengono un'infinità di elementi, essi vengono raccolti e immessi ma non si tiene conto del tempo trascorso dalla pubblicazione dei testi dai quali si ricavano informazioni: pertanto il pregiudizio, l'errata qualifica, l'inesattezza e il tempo trascorso, non consentono immissioni esemplari e adeguate all'attualità. E più si pasticcia con i dati e più è fasullo l'algoritmo. Quindi non aggiornare le fonti è grave e servirsi di materiale approssimativo è peggio. Per concludere e tanto per farvi un esempio prendete la nostra piattaforma, Libero si serve di algoritmi per gestirci tutti:  nella pubblicazione dei post, delle classifiche e di tutto ciò che poi debba essere elaborato per inserire automaticamente nelle varie sezioni, nelle bacheche e nelle classifiche. Beh, giudicate voi sapendo come lavori Libero, come si disponga nel gestire il nostro lavoro e nel dare spazio ai nostri piccoli o grandi sforzi per poi essere appena gratificati. Molti mi hanno posto domande su questo problema, eppure non vi sono spiegazioni che tengano, siamo ostaggi di algoritmi che sono infetti, posseggono dati obsoleti e quindi lavorano malissimo. Come può un algoritmo gestire il lavoro di un blogger se si serve di dati alterati, pregiudizievoli, manipolati e  che nulla abbiano a che fare con il titolare del blog?  Quindi tutti coinvolti da questo problema? Sì, quasi tutti, esclusi gli unti e coloro in procinto in beatificazione ...tra cui io e i miei  evidenti limiti.

 
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