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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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LA CACCIA ALL'UOMO NERO
Pamela Mastropietro e Jessica Faoro, due coetanee morte a distanza di pochi giorni: una a Macerata e l'altra a Milano. Percorsi di vita più o meno simili, ragazze ai bordi dell'integrazione sociale, una vita normale alla quale ambivano appena fosse stato possibile uscire dalla loro casa protetta. Forse non erano pronte, forse avevano bisogno di "ambientarsi" prima di scontrarsi con certe situazioni per loro note e tremende. Sapevano cosa rischiavano e tutto stava a partire bene, a procedere incontrando le persone giuste. Ma così non è stato e anche senza conoscersi, sembrerebbe che le due si siano date un appuntamento per lasciare insieme questo mondo. Tante affinità tra loro due, eppure se per la Pamela c'è stato il pandemonio, la tragedia enfatizzata al massimo dalla cronaca che non fa sconti a nessuno, per la Jessica invece, c'è stato un trattamento diverso ma non meno drammatico. Sapete come sia andata in questi giorni drammatici: la rabbia, la pressione subita dalla città di Macerata, gli uomini arrestati e sotto torchio per ricostruire le ultime ore di vita della povera Pamela. Sospetti per Oseghale l'africano ritenuto sin dall'inizio di essere l'assassino e il violento "chirurgo" improvvisato che ha ridotto a pezzi la povera ragazza. Tutto in alto mare purtroppo, c'è ancora un alone che copre la torbida vicenda e la verità e i veri responsabili del delitto non sono ancora noti. Per Jessica invece nulla di tortuoso, il colpevole un miserabile e lercio uomo, è stato arrestato immediatamente e non c'è molto da scoprire ancora. Tutto il casino scoppiato per la morte di Pamela, sappiamo come abbia provocato un urto violento sui cittadini italiani: tra polemiche assurde, accuse incredibili e razziste e gli interventi di politici che non vedevano l'ora di strumentalizzare il tragico evento. Ebbene, ho aspettato alcuni giorni e come sospettavo, per il delitto di Milano non c'è stato il roboante intervento della stampa, il clamore della tv e dei social. Niente di speciale, tutto all'ordine del giorno: informazione nella norma e niente incazzature, minacce e il classico "dagli all'untore negro". Ecco la mia considerazione: l'Italia non si è indignata quanto non si sia indignata per la morte della povera Pamela, eppure sono stati due omicidi violenti e sfregianti per le due povere ragazze giovanissime. Ergo: niente uomo nero da citare, nessuno extracomunitario da inchiodare alla croce, ma solo un miserabile uomo bianco capace solo di uccidere. Che strano paese il nostro. Eppure, sono anni che i pedagoghi più famosi invitano i genitori a non chiamare mai in causa il famoso "uomo nero", pena la cattiva educazione e la cattiva formazione del bambino!
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