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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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INFLUENZANO E...STANNO BENE IN SALUTE
Oggi che un mestiere lo si deve anche inventare, ve ne sono tanti di personaggi che hanno guadagnato una posizione privilegiata e ricercata. Bella presenza innanzi tutto e molta predisposizione alla vendita della propria immagine e di tutto ciò che appare intorno alla persona. Hanno un nome esterofilo naturalmente, "influencer" è il titolo professionale che etichetta tutti coloro che dell'esposizione in rete, ne fanno un lavoro ben remunerato e divertente sotto certi aspetti. Ci vuole vocazione oppure molta gavetta per affinare le qualità e avere un numero con molte cifre di fans che seguono e che pendono dalle loro foto o filmati postati sul web. Instagram è certamente il veicolo molto più immediato e più ricorrente e le visite si sprecano. La Ferragni oggi vanta un seguito di followers che conta 13 milioni di persone in tutto il mondo: la seguono fedelmente e ogni suo "starnuto" influenza i milioni di appassionati che la seguono. Come la Chiara ve ne sono tantissimi disseminati su tutto il globo e coloro che riescono a raccogliere più ammiratori al seguito, fanno la loro fortuna perché sono molto richiesti da produttori che ambiscono a fare grossi affari grazie all'influencer appunto, e alla congrua folla di patiti che non perdono un scatto di questi personaggi. Gli affari sono affari e se qualcuno si inventa un modo per farli e guadagnare abbastanza per campare più che dignitosamente, "nulla quaestio". Il problema nasce purtroppo sullo scopo di base: fare pubblicità costa, comporta delle spese e delle tasse. Orbene, il fisco italiano comincia a sospettare grandi spazi di evasione proprio in quel settore perché è il più difficile da scoprire. Se la Ferragni si fa una foto su Instagram mostrando la sua bellezza e una sigaretta in mano il cui marchio sia ben visibile, è un caso o è una pubblicità occulta? E se si nota una bottiglia di una bibita ben visibile nella foto con il suo marchio, è pubblicità casuale o no? Potrei elencare un marea di oggetti, abbigliamento e tanto altro ancora, ma ciò che si vede in una comunissima foto di questi influencer induce alla domanda: "Ma ci fai o ci sei?". Insomma, basta uno o più brand per insospettire e la Finanza sta attenta: se si tratta di pubblicità organizzata e preparata, deve comparire la classica scritta che attesti e confermi la finalità del messaggio. Sarebbe la prova dell'affare avvenuto tra brand e personaggio. Ossia, vi sono tasse da pagare, ineluttabile come farsi dare lo scontrino d'acquisto in un negozio. L'antitrust ormai ha dichiarato guerra a questo mondo sommerso e approfondendo tutti i casi, cercherà di chiarire ogni foto, ogni mostra di prodotto che possa essere lì casualmente, per uso personale o per pubblicità. Sappiate che il 65% di questi passaggi su Instragram sono definiti come "pubblicità ingannevole" e generalmente riguardano prodotti di bellezza, integratori, bevande, abbigliamento, calzature ecc.ecc. Di tutto e di più e visto come vanno le cose e se si mettesse un po' d'ordine sarebbero soldi per l'erario e recupero di tasse non pagate. Ecco questi sono gli influncer: convincono, incantano, inducono al consumo segnalando con nonchalance prodotti per cui prendono molti soldini. Bel lavoro vero? Così è se vi pare, oppure convincete i vostri figli a svolgerlo, tanto c'è chi spenderà i suoi soldi per comprare ciò che "suggerirà" l'influencer. Occhio alla scelta perché deve essere mirata: ecco mirate bene quando vi trovate di fronte un influencer, chiunque sia, colpitelo nei denti con un bel...vaffan' cucolo!
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