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500 LIRE PER ASCOLTARE COSA?

Post n°3015 pubblicato il 06 Ottobre 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per juke box con le poesie

 

 

Abbiamo avuto tutti, chi più chi meno, a che fare con questa macchina entusiasmante che negli anni cinquanta, giunse anche in Italia importata dall'America. Il jukebox lo abbiamo usato tutti, agli inizi e per un paio di decenni, con lo scopo di ballare sui nostri brani preferiti dell'epoca, oppure per ascoltare un brano che sapevamo piacesse ad una ragazza a cui facevamo il filo: tutto era programmato, scelte opportune e mirate all'uopo. E' andata avanti fino a quando la gloriosa macchina non è andata in pensione, ormai non serve più e per nessuno scopo; oggi anche solo per ascoltare la musica, vi sono aggeggi e orpelli moderni e tascabili. So di alcuni che potendo permettersi la follia ne posseggono uno in casa, così come altri detengono vecchi flipper dove hanno passato molte ore della loro libera giovinezza.  Oggi, scorrendo la stampa in rete, ne ho intravisto uno (questo che vedete su in foto) e mi sono incuriosito: un bestione che trasmette poesie invece di proporre musica che poi, sarebbe la funzione per cui nacque circa sessanta anni fa. Ragazzi, un idea bellissima, finalmente fuori dalle balle tutte  queste notizie di governo, politica, cronaca nera e maltempo che uccide la gente; leggere la notizia mi ha alleggerito l'anima e il cuore: c'è ancora qualcuno in questo paese che non faccia e dica cazzate? Ebbene sì, c'è e verosimilmente trattasi di un professore che ha avuto la brillante idea di porre nel mobilone una serie di registrazioni di poesie che vanno dalle classiche a quelle del novecento. Il professor Mauro Cappotto insegnante di storia dell'arte al  "Liceo Capo D'Orlando", ha pensato bene di inserire poesie da ascoltare con una vecchia moneta da 500 lire (la ricordate?) che può mettere in funzione il jukebox. Al momento  la macchina è esposta nel museo di Palazzo  Milio a Ficarra e ai visitatori viene prestata la moneta che subito dopo deve essere restituita, altrimenti non saprebbero come andare avanti. Ma va bene così: il progetto coinvolgerà tutti i licei di Messina, una buona occasione per promuovere cultura e il piacere d'ascoltare famose poesie recitate da fini dicitori. Se il progetto prendesse piede, allora potrebbe allargarsi l'utenza e portare jukebok un po' dappertutto. Sappiamo che ci sono interessati, sappiamo che la poesia, la letteratura e la cultura in genere, possono e devono avere un ruolo in questo paese abbandonato ormai alla cattiveria che esalta chi la pratica e fa proseliti, al buonismo condannato a priori e all'egoismo di quegli italiani abbagliati e convinti da inutili promesse: di cosa si è parlato finora? Di scuola e necessari interventi per cambiarla una volta per sempre, ne avete sentito parlare concretamente? Il radicale cambio di cui tanto si è parlato dove sta? Intanto non sarà un vecchio jukebox degli anni ottanta a cambiare la cultura e la classe dirigente di questo paese, ma sapere che ci sia ancora gente disposta a lavorare per i veri cambiamenti e riportare il paese in una condizione di serenità e progresso, è una importante consolazione. 



 

 

 

 
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