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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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MIX ESPLOSIVO: NOIA E GIOCO
"Abbiamo pensato a un gioco per noia". Così i 5 ragazzi beccati e individuati dalle telecamere, dopo aver compiuto atti di vandalismo nel centro storico di Torre Pelice, parte della città metropolitana di Torino. Una sincera e schietta ammissione da parte dei ragazzi (due diciottenni e tre minorenni) che sono stati denunciati dai carabinieri per danneggiamento aggravato. Una scorribanda che ha coinvolto diversi punti del centro con danni perpetrati a tutto ciò che capitava loro a tiro. Insomma, l'hanno fatta grossa e vedremo come ne usciranno anche se sappiamo tutti come andrà a finire. Invece, salterei i dettagli e le formalità giudiziarie, per entrare nel merito dell'argomentazione data dai ragazzi. Richiamerei la vostra attenzione sui due vocaboli: noia e gioco. Ho sempre ritenuto che solo i poveri di spirito potessero avere la facoltà di annoiarsi, ma non credo che questo possa essere un caso isolato e fuori da ogni concetto astratto. Non sono poveri di spirito costoro, anzi, sono giovani digitali e come tali non dovrebbero avere molti spazi di vuoto e di noia. Sono figli della nuova generazione sollecitata da una immensa quantità di stimoli e informazioni confezionate a livello grande comunicazione. Vivono una vita frenetica, con aumenti esponenziali di apprendimento e ipertecnologia, sono presi da tutto ciò che scorre giorno dopo giorno, davanti agli occhi posati su schermi e telefonini. Sono esposti a uno stress emotivo molto più intenso di ciò che si possa immaginare e se non debitamente assistiti e protetti, sfociano in atti che potrebbero portare a disturbi gravi. Sono stati definiti adolescenti questi ragazzi e come tali sono nell'età giusta per subire il momento negativo che induce a mettere insieme i due vocaboli: noia e gioco. Senza chi abbia cura di loro (famiglia e scuola), è fatale che vi siano segni di insofferenza psichica perché capiscano prima che sia troppo tardi, come gioco e noia si possano battere diversamente e senza arrecare danno alle cose pubbliche devastando e compiendo bravate. Troppi casi del genere e nessuno si muove. Famiglia e scuola dove sono?
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