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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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IL FUTURO DI IERI MATTINA
Ignoro (quindi sono ignorante) i dettagli della tecnologia, i particolari del digitale e i meandri della rete; tutto ciò che so fare l'ho imparato stando alla tastiera, provando e riprovando a correggere gli errori e scoprendo le varie funzioni. Non mi sono mai tirato indietro e perseverando, insistendo e con l'aiuto degli amici, ho sempre imparato qualcosa per migliore il mio impegno sul web. Ho tanto ancora da scoprire ma non mi abbatto e cerco di procedere sempre nel migliore dei modi. L'altro giorno "trottolino amoroso", si avvicina alla mia scrivania e mi fa: "Carle' mi devi far conoscere Zoom, ho da lavorare!". Aggrotto sopracciglia, fronte e disorientato, replico: "Azzolina! Non conosco nessuno che si chiami Zoom. Abbiamo preso un altro cane oppure è un tuo nuovo compagno con lenti mod. culo di bicchiere?". "Ma quando crescerai? Sei all'ultima spiaggia, sei incartapecorito e continui a fare il cabaret casalingo e deprimente, ma dove vivi?". "Amo' io vivo qui con te e tutto quel poco che so non prevede questo...zoom!". Con pazienza e tono da spocchiosa saputella, comincia a spiegarmi sommariamente, cioè quel poco che sapeva sulla materia, e mi mette al corrente. Insomma, grazia al covid-19, siamo ormai tutti a scoprire queste applicazioni, questi sistemi (io al massimo arrivavo a Skype) e le tante diavolerie che in breve tempo, hanno conquistato tanta gente. Se parlassero tutti la nostra bella lingua, non avrei i problemi che oggi ci coinvolgono per essere immediati e pronti a sapere di cosa parliamo. "Smartworking" so cosa sia e come ci si serve, ma se avessero detto "lavorare da casa", ci sarei arrivato molto prima. Pensavo che essere impegnati a lavorare, stando in casa reclusi, si svolgesse con il PC e le mail: un contatto tra persone che trasmettendo atti, lettere, note e foto, contattassero altri coinvolti per lavoro e si procedesse. "No, vecchio orso ingrugnito..." mi dice: "Vedi? Non sei debitamente informato e sbagli le valutazioni". "Alla faccia del bicarbonato di sodio attaccato all'anice, io sarò anche vecchio e poco informato, mia cara "marshmallow gommosa", ma tu non sei lontana da me anzi, così vicina che non so dire se mi precedi o mi segui". Comunque, dimmi che posso fare per te? "Semplice: cerca ZOOM e scaricalo sul mio PC e sul mio IPad. Tutto qui, Carle'". Azzarola, ma ho bisogno io di essere aiutato e ora?" E così pian piano, sbagliano molto, ho scaricato come voleva Zoom, perché deve fare le video conferenze con le colleghe di..... Allora, se fino all'altro giorno, con i mie tre amici ci aggiornavamo da casa su what's up, stando in gruppo e chattando in video, ora ho anche sul PC il mio Zoom e vado in videoconferenza con Sugo, Giangi e Vitozzo. Videoconferenza mo' mi sembra eccessivo: passiamo un'oretta al cazzeggio, parlando di tutto un po' e francamente per tutto ciò che diciamo, risate e cazzate che vanno oltre il lecito, proprio a causa della mancanza conviviale e professionale, i nostri meeting (ancora termini esterofili), non sono da seguire e men che mai, da ascoltare. Ultima notizia: attenzione perché anche questo strumento, molto utile e nell'immediato futuro sarà utile a tutti, presenta come gli altri, falle che se non affrontate al momento opportuno, possono essere pericolose. Occhio quindi: se i meeting vanno come i nostri, nessun problema: noi solo cazzate, gli altri invece...
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