|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« VOLEVA SOLO STARE..."VI... | STESSA SPIAGGIA...MA NO ... » |
OGNI CATTIVO GIOCO...DURA POCO!
Questi giorni ho il piacere di ospitare la mia nipotina più piccola: vive a Milano e i suoi genitori, come ogni estate, la conducono giù da noi per cominciare le vacanze, in attesa di scendere anche loro. Compirà quattro anni a settembre e sin dall'età di due anni, lei si è abituata a questa tradizionale abitudine: sta volentieri con noi e inoltre, tanto per non farle mancare nulla, ci raggiunge anche la nonna paterna. La piccola, ahimè, vive rispettando delle regole imposte dai suoi genitori, e spesso rimprovera me se mi scappa la "parola" che secondo lei non si dovrebbe dire. Faccio un esempio, se dicessi: "Porca miseria", lei subito mi richiama perché espressione non corretta. Al che, io subito chiedo scusa e le prometto che non ripeterò l'errore. Perché questo preambolo? Perché ormai siamo al capolinea: ovvero, impostare, improntare la formazione e l'educazione di un bambino/a tocca a noi adulti e alla scuola. Sin dalla materna e procedendo verso gli altri gradi di studio, devono avere gli input giusti per raggiungere uno standard sopra la sufficienza. Dobbiamo crederci in questo sistema: i piccoli saranno educati e pronti, man mano, solo se famiglia e scuola saranno in grado di porre le dovute e necessarie attenzioni per ottenere buoni risultati. Sta circolando in rete, una pubblicità molto forzata su un nuovo video gioco: "Mafia City", uno sporco gioco basato sulla Mafia e irrispettoso dell'etica che imporrebbe moderazione e prudenza, nella diffusione di simili stereotipi. Il peggio del peggio, ricco di luoghi comuni e impostato senza alcun regola necessaria per chi fosse sotto la maggior età. E' un must molto ricercato, milioni di ragazzini nel mondo ambirebbero giocarci e tantissimi già ci giocano, con naturali conseguenze facili da prevedere. Un'interrogazione parlamentare è stata già presentata da membro del nostro parlamento. Si chiede di oscurare il gioco che come quelli che si basano sulla guerra, sulla violenza estrema e su tutto ciò che alla fine resta diseducativo per i più giovani, si dovrebbe impedire di mostrare in rete. La storia è questa, le polemiche infuriano, i tentativi tesi a giustifcare la innocua presenza del gioco sono stati subito esposti e addirittura viene tirata in ballo la trasmissione di "Gomorra". Secondo alcuni esperti, Gomorra è una fiaba per bambini, rispetto all'elevato grado di "spazzatura" del gioco "Mafia City". Battiamoci per queste esasperate forme di gioco, non servono, non aiutano e deviano il buon lavoro delle famiglie e della scuola. E' vero, la società oggi è traviata e incapace di porre limiti, ma almeno noi, se ci teniamo a figli e nipoti, poniamo un argine a tutto questo: ne abbiamo il dovere e l'autorità. Ricordiamoci che parliamo non solo dei nostri cari bambini, ma della futura classe dirigente italiana. "Porca miseria"...facciamolo!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |