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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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TRATTAMENTO PER STUDENTI CHE PAGANO
Credo sia normale che un professore universitario bocci uno studente che non superi un esame. Se poi il professore è un chimico di fama, bravo e autore di libri sulla materia che insegna, credo sia degno di ammirazione e stima. Voglio dire che non è una bestia rara quel professore che insegni, esamini i giovani e distribuisca voti bassi se quei suoi studenti non siano ben preparati in chimica. Nella New York University, prestigiosa università della grande mela, è accaduto l'inimmaginabile: un professore che viene licenziato non certo per situazioni che ormai ricorrono dappertutto: avances verso gli studenti, atti osceni, stupri, scontri maneschi ecc.ecc. Il nostro prof di chimica, è stato licenziato perché stando a una petizione sottoscritta da una novantina di studenti, lui si è comportato con estrema severità, ha preteso alti livelli di studio e ha manifestato esclusivo potere decisionale nei meriti scolastici e di giudizio. Insomma, il prof che faceva esattamente il suo dovere, per cui pagato profumatamente, è stato licenziato per questo inaccettabile comportamento esigente oltre ogni aspettativa. Beh, la soluzione estrema messa in pratica dal consiglio del rettorato, è ovvia: sapete che in America le scuole sono pubbliche o private, cosi come gli atenei, anzi sono più quotati quelli privati e mi sembra anche chiara la motivazione: ricevono finanziamenti molto cospicui anche da parte delle famiglie degli studenti che per la frequentazione e la laurea dei propri ragazzi, pagano fior di quattrini. Pertanto, alla faccia dell'onestà, della rettitudine e della completa preparazione non solo degli insegnanti ma anche degli studenti, la decisione è stata magari dolorosa per l'istituto, ma necessaria. I ragazzi dell'università a queste condizioni, ne escono...schiavi e aggiungerei poco acculturati, però laureati!
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