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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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PROPOSTE PRECISE E RISPETTOSE...
Ieri sono uscito per comprarmi un paio di scarpe. Entro in un negozio che conosco da un po' e dove ho trovato sempre le scarpe che preferisco: mocassini in pelle senza lacci, perché sono troppo pigro e non mi andrebbe assolutamente di piegarmi per allacciarle. Entrato quasi all'apertura del negozio, non c'era nessuno e uno dei due commessi disponibili, mi è venuto incontro sorridendo. Eravamo da pochi minuti seduti a provare scarpe dopo che avevo fornito tipo, modello e numero, quando è entrato in negozio un uomo distinto, impeccabile nel suo costume completo, con camicia e cravatta intonata: un uomo di colore. Il secondo commesso si è subito messo a disposizione ponendogli le giuste domande per presentargli i modelli desiderati. Lui, in un perfetto italiano che mi ha colpito molto, ha spiegato che cercava una scarpa normalissima, elegante, con i lacci e numero 44. "Bene...", ha replicato il commesso: "...e mi dica, per quanto riguarda il colore, le vuole nere, marrone, blu, beige, testa di moro...". Il signore che si era intanto seduto pronto per la prova, lo ha interrotto e con un tono piuttosto piccato ha tagliato corto: "Le voglio nere...testa di cazzo!". Una reazione spontanea ma esagerata, oppure non ha capito il senso dell'ultima proposta del commesso? Mah, io a questo punto la vedo nera... no...la scarpa, la situazione.
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