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E' ORA DI TOGLIERSI DALLE SCATOLE...O NO?

Post n°3648 pubblicato il 19 Agosto 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Se pensiamo che in Svezia i ragazzi lasciano casa a poco più di diciassette anni e in Italia i giovani vanno via a 30 anni o poco più, c'è evidentemente qualcosa che non funziona a livello sociale: sbocchi e presupposti mancano, occasioni e risposte attendibili da parte del paese latitano e 'sti ragazzi non se ne vogliono andare. Il problema è grave e le responsabilità, sono a carico della società che inibisce e aliena fortemente i nostri giovani. Pensate che dopo l'Italia, a chiudere la classifica europea dei paesi ove tardano a salutare i genitori per "volare" da soli, vi sono nazioni come Bulgaria, Malta, Spagna, Portogallo e Grecia. Non è piacevole leggere questi dati, i numeri sono molto netti: siamo oltre i trenta anni contro un fazzoletto che racchiude giovani dai 17 anni della Svezia, ai 23 di Germania e Olanda. I peggiori che chiudono definitivamente la lista generale, sono Croazia e Slovacchia. Ebbene, la novità che molto probabilmente potrà scuotere questa situazione insostenibile sotto il profilo sociale e demografico, è la sentenza appena emanata dalla nostra Cassazione: "I genitori manterranno i figli fino a quando non sarà autonomi e capaci di trovarsi un lavoro dopo gli studi". Ovviamente senza perdere tempo e dandosi molto da fare. Pertanto finisce il tempo del temporeggiare, il tempo della pazienza (nonostante l'amore e l'affetto per i figli) e a prescindere dal titolo di studio, i giovanni dovranno attivarsi per cercare un qualsiasi tipo di impiego per cominciare, fermo restando l'impegno a migliorare secondo le proprie possibilità e aspirazioni.  Finirà anche il versamento dell'assegno di mantenimento poiché la sua valenza è molto chiara: esso ha una funzione educativa e no una rendita perpetua. Questo è un fondamentale punto di inizio, o meglio è la fine degli eterni bamboccioni e l'inizio di una svolta decisa e marcata, per avviarsi con estrema celerità, verso il mondo del lavoro e verso la vita del single in attesa di nuovi sviluppi positivi. Vedremo come sarà il prossimo futuro di costoro che comodamente e con estrema leggerezza, vivacchiano sapendo di poter contare sui genitori. Ora dovranno sentire il fiato sul collo, la giurisprudenza in tal senso non li proteggerà più e le sentenze saranno contro di loro se non si ravviseranno ragioni fondate per non lasciare il tetto natio. Se posso essere sincero, non la vedo facile e realizzabile la questione, il punto focale è il mercato del lavoro: in nazioni europee più a nord di noi si marcia meglio e le occasioni per distaccarsi dal cordone ombelicale, sono più numerose e pronte. Siamo troppo indietro, le politiche per il lavoro sono sempre più rade e mancano presupposti concreti per aiutare i giovani. La legge potrà impedire il ristagno dei giovani in famiglia, ma se non si creano i nuovi fronti, nuove infrastrutture, per loro sarà durissima avventurarsi nella società italiana non definitivamente pronta per l'occasione. Spero che non finiscano a percepire il reddito di cittadinanza: una piaga che come droga, ha annebbiato la mente e la vita dei nostri giovani mettendoli in una culla con tanta bambagia da stare comodi e senza pensieri. Noi siamo così: meglio dare paghette e tenerli a campare e pascere che non investire per aiutarli nel mondo del lavoro. Era questa l'anima del reddito di cittadinanza, ma come sapete il reddito lo diamo anche a chi non ne abbia bisogno e gli uffici nati apposta per sistemarli, non sono mai partiti con il piede giusto. Bambocioni o no, non possiamo buttarli in strada...per legge!

 
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Commenti al Post:
chiedididario66
chiedididario66 il 19/08/20 alle 09:49 via WEB
Quello che dici, mi trovi d'accordo. È una sentenza per i papà che non vogliono mantenere più i figli. Mi riferisco ai coniugi separati, o divorziati. Per il resto, non cambia nulla Non penso che i genitori li cacciano da casa. Tutt'altro, se li tengono stretti, sopratutto le mamme. Poi c'è il nodo lavoro. Non sei sicuro a formare una famiglia quando non sei sicuro del posto di lavoro. Meglio 780€ e stare in casa. Si è arrivati a Questa situazione, grazie al precariato con vari contratti di lavoro, firmati dai sindacati in cambio di poltrone politiche. E per ultimo, grazie all'Europa, che ha voluto un cambiamento del nostro walfare, con la legge Fornero che fa rimanere in fabbrica i vecchietti e non inserisce nel mondo del lavoro i giovani. Poi ci sono i Casi di giovani che non vogliono responsabilità a formare una famiglia. Per ultimo anche i casi della paura di sposarsi per poi separarsi, per colpa delle donne che hanno già il modulo di divorzio pronto quando vanno all'altare. Questo è il mio caso.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 09:59 via WEB
Una serie di problemi che ora necessariamente, dovranno essere affrontati!!! Siamo d'accordo, bisogna superare tante situazioni e permettere ai giovani di "volare" con le proprie ali. Non è più possibile cincischiare: ora c'è solo da battere il ferro. Buondì Dario.
(Rispondi)
 
licsi35pe
licsi35pe il 19/08/20 alle 11:50 via WEB
Non sempre i figli se ne stanno tranquilli mantenuti dai genitori. Ci sono stati i tempi duri in cui per i giovani non c'era lavoro duratuto e si dovevano accontentare di tre o sei mesi, e per il resto dell'anno null'altro, pur postandosi fuori zona. Saranno questi i giovani più colpiti dall'aumentare degli anni di lavoro per raggiungere la pensione. Molti anziani non mollano , togliendo ai giovani la possibilità di interscambio. Non è semplice come scrivi tu ed io, in casa, ne ho potuto seguire l'iter, molto pesante. Ora il lavoro c'è ma la pensione è un interrogativo alquanto forte. Chi può se ne scappa all'estero anche per più lauti guadagni e non solo per poter lavorare. Buona giornata, caro Carlo, tutto il bene possibile...licia
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 12:32 via WEB
Sì, troppi problemi che nel lungo tempo, oggi sono a creare un solo grosso problema. Questa sentenza pone fine alle diatribe interne alle famiglie, specie quelle dove i genitori sono separati e poi, alienano il futuro dei ragazzi, non creando e non prevedendo nulla che possa aprire le nuove strade per loro. Ora c'è da mettersi al lavoro subito prima che la situazione peggiori. Speriamo bene. Una splendida giornata Licia.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 19/08/20 alle 14:49 via WEB
Foto simpaticissima e perfettamente rispondente al tema. Tutto ok... a sentenze e a parole, ma chi li aiuta, questi giovani che, non tutti e non sempre sono bamboccioni, a gettarsi nella mischia per un sia pur piccolo posto al sole?I giovani che altrove (e si citano sempre nazioni socialmente molto progredite, che, attraverso conconsistenti aiuti economici statali accompagnano la crescita dei figli fin dalla loro nascita )abbandonano il nido giovanissimi, fuori dalla famiglia trovano da lavorare per campare con le proprie forze. In Italia, tanto per fermarci a noi, le istituzioni permettono abbondanza di lavoro per tutti solo nel commercio della droga.Ed è baciato dalla fortuna chi,pur perfettamente in regola per competenze e buona volontà, riesce a non essere superato, nelle selezioni, dalla marea di raccomandati...di ferro. Ciao, Carlo e buona giornata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 17:33 via WEB
Come ben evidenzi, sono molte le cause per cui i giovani ritardano la loro "uscita" da casa. Certo, la pigrizia e il senso dell'insicurezza non li aiutano, ma non ho mai saputo di genitori veramente pronti a buttarli fuori di casa. Fosse solo uno il problema, sarebbe più facile risolverlo, ma abbiamo avuto modo e possibilità nel lungo tempo, di renderlo sempre più grave e oggi con la sentenza della Cassazione, siamo e saremo sempre più incasinati. Occorre molto lavoro per tirarli fuori dallo stato "comatoso" in cui versano e c'è tanto da fare proprio per costruire le condizioni giuste e opportune per inserirli nel mercato del lavoro. Pensa te, si stanno preoccupando di come procedere per la vendemmia che è appena iniziata: con la mancanza di mano d'opera di stranieri, non si trovano persone da impegnare nelle vigne. Buona e bella serata mia cara.
(Rispondi)
 
 
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 20/08/20 alle 22:08 via WEB
Sai una cosa? Da giovanissimi studenti, i miei due figli maschi, con un gruppo di loro amici,per più anni, andavano a vendemmiare nelle vigne di parenti, per guadagnare un po' di soldini. Lavoravano alacremente alla stregua dei contadini, con in più una sorta di spirito goliardico che li rendeva ben accetti e simpatici.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/08/20 alle 08:18 via WEB
Lo facevamo un po' tutti da giovani. Ora manco per scherzo. In realtà la sentenza suggerisce proprio questo: avviare lavori qualunque per guadagnare qualcosa e rendersi indipendenti. Nel frattempo cercare sempre di migliorare la posizione cercando la propria realizzazione. Ciao mia cara, buona giornata.
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cassetta2
cassetta2 il 19/08/20 alle 15:55 via WEB
E più del 10% delle donne che ha un figlio in Italia lascia il proprio lavoro. Le chiamano “dimissioni volontarie”, quindi suonano come una scelta. Una scelta che, per il 53% delle dichiarazioni, è legata all’ “impossibilità di conciliare lavoro e cura del bambino”.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 17:54 via WEB
Dati che preoccupano caro mio: quello che poi evidenzi senza enfasi, è un problema che non ha molto in comune con l'argomento che discutiamo, ma resta una perla nera per il lavoro in Italia che "costringe" le donne a mollare per non venire meno agli obblighi familiari. Altre vittime quindi che si sacrificano controvoglia e pongono in difetto questo governo e il nostro paese. Buona serata Cass.
(Rispondi)
 
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 19/08/20 alle 15:59 via WEB
fermo restando che qui da noi sono spesso proprio i genitori a volersi tenere i figli a casa (anche per una questione di egoismo/utilitarismo), sono ben noti i problemi che il giovane incontra sulla strada dell’affrancamento dalla famiglia (difficoltà estreme a trovar lavoro, a trovar casa, a trovare asili per l’eventuale prole: tutto dovuto a disorganizzazione ed a mancata rimozione di atavici ostacoli, che sarebbe l’ora di risolvere); quanto ai sussidi, io non sono del tutto contrario; per meglio dire, non mi affretterei (come fa il governo) ad indennizzare le imprese, che possono benissimo sostentarsi con il denaro precedentemente accumulato (se è meno di prima, tirino la cinghia: c’è chi non ha nemmeno quello), ma trovo che uno stato civile debba prevedere un sussidio minimo per campare a chiunque è privo di reddito (che cerchi lavoro o no), per ragioni di ordine sociale (se tutti mangiano e possono permettersi qualcosuccia, la tenuta sociale ne beneficia sempre); scandalosa è l’incapacità/non volontà dello stato a reprimere l’evasione fiscale, nonché il lavoro nero, che sono parenti stretti. Ciao, Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 18:36 via WEB
Sarei d'accordo su tutto, ho una perplessità: quando uno stato aiuta l'indigente e la povera gente, siamo d'accordo, ma se si aiutano i giovani potenziali lavoratori, decisamente non ci siamo. Sono paghette che non aiutano alla risoluzione dei problemi. Per il resto evidenzi situazioni e problemi che si aggravano con il passare del tempo. Il campo è vasto: creare i presupposti per immettere agevolmente i giovani nel mercato del lavoro, questa oggi è una esigenza primaria e ineluttabile. Buona serata Alberto.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 19/08/20 alle 17:17 via WEB
Ecco perché hanno ritardato l'età pensionabile, per giustificare il mantenimento. Genitori ritardati per figli ritardati. Governo ritardato per cittadini scemi. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/08/20 alle 18:38 via WEB
Un altro aspetto del problema nella sua intera gravità: siamo alle pezze e nessuno che apra bocca se no per riempirle di parole inutili. Buona sera Laura.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 19/08/20 alle 20:56 via WEB
E' tutta una questione di svezzamentp ahahahah...buona serata Carlo! Smackkkkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/08/20 alle 10:19 via WEB
E' possibile!!!!!! Svezzando, svezzando....l'appetito vien mangiando!!!!! Ti abbraccio Tina, bella giornata per te mia cara. Kiss.
(Rispondi)
 
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