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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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TUTTI CONTRO TUTTI!
Era il minimo che si potesse fare: scatenare l'inferno per evitare di additare i responsabili di questa guerra intestina e ricca di colpi bassi. In Italia, è notorio, non è mai stato facile trovare un responsabile, una persona che possa essere accusata di aver commesso un grave errore a carico delle società. Per eludere tutto questo, serve solo la burocrazia squallida e oberata di circolari e iter ricchi di "passamano" tra le sedi istituzionali. E' ciò che sta accadendo questi giorni in cui il covid ha cambiato andatura: dal trotto è passato al galoppo e in breve tempo, potrebbe passare alla carica. Sappiamo tutti come la prudenza invocata dal governo e da parti molto sensibili al problema diffusione virus, sia spesso accettata dai cittadini in grado di comprendere che non si possa scherzare sulla materia. Di contro credo siano moltissimi anche coloro che deridono, spernacchiano e se ne fregano delle misure, dei rischi e delle letali conseguenze che potrebbero verificarsi disattendendo le regole e le norme. Pertanto, tra i pro virus e i contro virus, siamo a batterci tutti individuando a casaccio i "nemici". L'altro giorno, tredicimila persone sono rientrate in Italia provenienti da paesi europei e non si sa bene dove siano finiti nonostante tamponi e quarantene promesse, ma senza garanzia che sarebbero state rispettate. Le discoteche che proprio al culmine di questa estate povera e limitata, nella sola settimana che abbia preceduto il 15 agosto, hanno aperto i battenti alla grande con esibizioni che abbiamo notato tutti, hanno fatto del loro peggio e vedremo i risultati nei prossimi giorni. Migliaia e migliaia di giovani, tra locali al chiuso e sui lidi aperti per l'occasione, hanno fatto quello che non avrebbero mai dovuto fare: assembramenti e assenza di mascherine! Ma ovviamente, come può un governo, politici in genere, mettersi contro i potenziali elettori? Siamo arrivati a questo punto perché si è promesso a tutti premi, aperture e soldoni. Lavorare era il primo grande obiettivo: quindi c'è stata una corsa a chi "alzava il volume" più degli altri. Se il famoso DJ D'Agostino ha fatto una scelta oculata e coscienziosa affermando che non avrebbe lavorato questi giorni per rispetto delle norme, il magico Sinclair se ne è fregato altamente e a Gallipoli hanno trascorso serate e notti magiche procurando preoccupazioni alle autorità. Come vedete, ognuno per la sua strada e con scelte personali molto interessate. Questa dalle mie parti si chiama anarchia. Ma chi è il colpevole di questa baraonda ferragostiana? Il governo che ha cincischiato per non pronunciare dei no pericolosi e controproducenti per le prossime elezioni? E le liti tra i "professori" scientifici che si sono battuti per evitare e per sostenere le proprie convinzioni: sì al virus, no al virus. Ma è possibile che professionisti seri, scendano sul piano delle menzogne e dei giochi di parole? Certo, se sono al soldo delle parti politiche, ci si batte, non per la pelle della gente, ma per i partiti che sono "amici". La Santanché, proprietaria di una grande discoteca in Sardegna (e dove se no?), proclama: "Io non chiudo, lascio aperto il locale ma senza ballo!". E con il locale aperto che ci fa? L'unica persona che abbia parlato, mettendoci buon senso e saggezza è stato Linus: "Ma quando avete riaperto le discoteche, eravate ubriachi?". Pesante accusa che mette subito in chiaro i problemi a cui abbia accennato più su. A Ibizia le discoteche non hanno riaperto. Questione di polso?
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