![](getmedia.php?Mre.jgmmkJwugJw%7De%7C%60o-03935434%3B%258523k%25laem-k91kmccaalldoomz%2726%27%3F%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col-%3F1)
![](https://img-s-msn-com.akamaized.net/tenant/amp/entityid/AA16zk6C.img?h=0&w=600&m=6&q=60&u=t&o=f&l=f)
Drammaticamente accade nella vita di tutti noi, il momento fatidico in cui prendere una decisione terribile, sia obbligatorio. E' accaduto alla stazione "Montparnasse" di Parigi: una mamma accompagnata dalla figlia, recava con se, il gatto di famiglia in una apposita borsa. Sarà stato per il movimento in stazione, il micio improvvisamente, è scivolato dalla borsa e si riparato sotto il treno in partenza. Madre e figlia hanno tentato di fermare il treno e di recuperare il gatto. C'è stato movimento tra il personale della ferrovie, passeggeri tutti intorno, ma il micio era sempre più spaventato e non si spostava. Conclusione, all'orario stabilito, il capostazione non ha potuto far altro che dare segnale verde al treno che è partito regolarmente ...ammazzando il micio. Neko, il nome della povera bestia di 4 anni, non si è salvato e le polemiche sono scoppiate tra lacrime e accuse piuttosto violente. Domanda: "Cosa ci perdevano a ritardare la partenza?". Certo un dilemma atroce, ritardare di quanto? E se il gatto avesse messo un'oretta per uscire? Accuse verso la ferrovia, difesa ad oltranza sulle regole e sugli orari, intanto Neko ha lasciato questo mondo e le sue disperate padroncine. Domanda: "Cosa avreste scelto? La vita del micio o le regole ferree delle ferrovie?".