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« L'UOMO DI CARTONE CHE N...BREXIT E...PROSECCO NON ... »

PIERACCIONI BENVENUTO NEL CLUB

Post n°2462 pubblicato il 31 Agosto 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per educazione bambini

 

Il problema è vecchio, se ne discute da tanto e lo scontro generazionale si fa sempre più serrato. Essenzialmente i fronti contrapposti sono due: quelli che intendono impostare  l’educazione dei figli basandosi sul rapporto genuino, giornaliero e dialettico, e quelli che nel rapporto intendono esprimere severità quando occorre e pugno duro se è necessario. La prima falange che ho indicato è sicuramente la più numerosa, la più aperta alla libertà dei movimenti e delle parole dei propri figli: nel dialogo non si alza mai la voce, si discute con garbo e moderazione e si cerca di portarli al ragionamento sereno. Se non si ottiene nulla, allora si temporeggia, si aspetta, si tentenna e dopo un po’, si lascia piena libertà ai bambini,  ai ragazzini senza aver potuto “imporre” il proprio pensiero e la propria decisione. La dimostrazione di tutto ciò la possiamo riscontrare nel vedere come crescono questi ragazzi: viziati, sfrontati e poco educati. Costa dirlo ma è così, i risultati sono questi e facciamocene una ragione: sono quei genitori che manifestano il massimo della loro impotenza e della loro accennata sufficienza quando per una “marachella” (è un eufemismo sfacciato) scolastica, si giunge incazzati dal direttore e/o dall’ insegnante aggredendoli verbosamente: “Mio figlio? Ma come si permette? Mio figlio non dice e non fa certe cose. La prossima volta se si permetterà ancora, le faccio passare un brutto quarto d’ora”. Questa  è la prova provata della protervia di chi non abbia capito nulla del rapporto con i figli. Dall’ altra parte, quella meno affollata, c’è la legione dei severi, dei puntigliosi, dei genitori che vogliono aver un buon rapporto con i figli, ma senza arrivare all’abuso, alla compiacenza e alla libertà di azione e parola. Lo scappellotto quando occorre ci scappa e la punizione pure: col tempo non si pentiranno questi genitori e riscontreranno al momento opportuno, quanto il loro modo di agire e le loro scelte siano state diligenti, opportune e utili per la crescita dei ragazzini. Pieraccioni, a modo suo, evidenzia sulla base del rapporto intessuto con la figlia Martina di sette anni, come sia difficile imbastire un confronto e un dialogo sereno e assennato. I primi scontri, le prime scaramucce e i primi disaccordi vengono fuori subito: se c’è un no detto da papà, come  lo si può conciliare con le aspettative della figlia? Pieraccioni ammette che qualche “calcetto terapeutico”, con questo andazzo ormai dilagante e preoccupante per l’educazione dei nostri figli, sia opportuno e necessario se vogliamo riprendere in mano il timone della formazione buona e giusta dei futuri uomini italiani, quelli che poi saranno i protagonisti della storia politica, economica e finanziaria di una nazione che oggi, forse anche per questi  inopportuni e improvvidi scontri generazionali ed educativi, non versa in buona salute. Comunque caro Pieraccioni, non esageriamo: io parlo di scappellotti e no di calcioni. Quelli no, decisamente no!


 

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 31/08/17 alle 08:16 via WEB
Sai, gli scappellotti e i calci del passato, facevano meno male dell'alcool e droga che i nostri figli assumono oggi. Ti abbraccio Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 11:08 via WEB
Anche questo è vero, tuttavia, severità e rigore non si ottengono con i calcioni. Buon giorno Laura.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 31/08/17 alle 09:36 via WEB
Gli "scappellotti" sono orientati allo sviluppo adeguato.L'educazione non è una disciplina astratta.L'imporsi alle nuove filosofie di insegnamento è solamente un atteggiamento critico rivolto all'equilibrio successivo.La formazione adolescenziale è lo sviluppo e conoscenza che permette l'accesso razionale in qualsiasi ambito sociale e politico.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 11:13 via WEB
Sì, abbiamo abbassato troppo la guardia, in nome del buonismo a tutti i costi, dell'abuso "dovuto" e delle nuove "regole" sociali!!! Con i bambini da subito si deve essere inflessibili, attenti e seguirli passo dopo passo. Non si può giungere all'eccesso deleterio del: "Va bene" a tutti i costi. Quando c'è la necessità è bene inserire il famoso pugno di ferro in un guanto di velluto!!!
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 31/08/17 alle 09:37 via WEB
Adesso..ho compreso la tua risposta di ieri...Ti auguro una buona giornata Carlo:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 11:14 via WEB
Elementary Watson!!!! Ti abbraccio e buona giornata Patty.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 31/08/17 alle 10:45 via WEB
Sappiamo bene che siamo passati da un'educazione troppo rigida a una eccessivamente libera, ma si sta verificando un modo di comportarsi alquanto dubbio. Cioè, i pochi genitori che ancora sono convinti che una bella lezione o al massimo uno scappellotto ci vuole, stanno avendo purtroppo di nuovo una battuta di arresto. Il motivo? Tanto i figli non li ascoltano e se vengono puniti finisce che si "buttano" dall'altra parte e finiscono in brutti "giri". Eh no! Se si dialoga, si spiega, si dimostra, qualcosa i figli la impareranno! E comunque se anche dovessero prendere una "piega sbagliata" i genitori hanno il dovere di impartire insegnamenti buoni ed onesti. Troppo facile lasciar perdere, tanto non serve.... Buona giornata amico mio.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 11:17 via WEB
Se non vogliamo che tutto ci sfugga definitivamente di mano, dovremo ravvederci e riprendere in mano la situazione prima che precipiti. Qualche no ci sta pure e bisogna dirlo, con calma e pazienza. Spiegare e confrontarsi dialetticamente è importante sin dalla tenera età. Così si conducono i bambini all'attenzione e all'ubbidienza. Buon giorno Rosetta, ti abbraccio.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 31/08/17 alle 11:13 via WEB
Uno scappellotto e una bella lavata di capo non fanno male secondo me solo che da grandi prendono il sopravvento e fanno sempre come gli pare.Buona giornata Carlè...un baciotto da Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 11:19 via WEB
Appunto, severità ma non crudezza di dialogo. Alzare la voce non serve, convincerli serve!!!! Ci vuole molta pazienza, quella che oggi manca a moltissimi genitori. Ciao Divy, un bacione.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 31/08/17 alle 11:24 via WEB
Veramente un ottimo post e di drammatica attualità. Il genitore può essere, sempre con esiti devastanti o AUTORITARIO (in questo caso provvede a: correggere, controllare, dirigere, punire, minacciare, porre dei limiti, mantenere l’ordine, dettare legge, essere intransigente, rimproverare, sgridare, ordinare, esigere...) oppure PERMISSIVO (in questo caso "lascia fare", giustifica, difende, vizia, non guida....). Bene, tra questi due estremi (autoritarismo/permissivismo) bisogna trovare una giusta via, un giusto equilibrio (in questo caso il genitore esplica la sua funzione educativa con la risoluzione dei conflitti, con l'influenzare positivamente: DANDO L'ESEMPIO, confrontandosi, collaborando, cooperarando, prendendo decisioni in comune, stringendo patti con gli altri, andando d’accordo, mediando, rispondendo alle esigenze.... )
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 16:28 via WEB
Non potevi focalizzare meglio: sono d'accordo con te. Una situazione che sottovalutata abbondantemente, oggi mostra tutte le sue sfilacciature e i suoi vuoti educativi. Forse dipende anche dal tempo che viviamo: non ci concede che due colori: bianco o nero. Le sfumature pare che non le conosca più nessuno!!!
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 31/08/17 alle 13:43 via WEB
Si tratta sempre, da parte dei genitori, di far prevalere il rispetto dell'autorità, mai l'autoritarismo, è chiaro.I genitori non devono essere gli amici accomodanti dei propri figli e se hanno bene definito alcune regole fondamentali, da rispettare fin da quando essi sono in tenera età, il rapporto generazionale, di massima, filerà senza grossi scontri. Mai ci siamo nascosti che il mestiere di genitori è difficile, ma anche in questo campo, vale la legge del "provando e riprovando", sempre, però, cercando di rispettare la personalità e la dignità dei figli, di dimostrargli fiducia e di incoraggiarli nelle loro eventuali difficoltà di scelta. Con ciò non ci si riposerà mai sugli allori e mai un genitore potrà ritenersi perfetto nel compito che tanto ha avuto a cuore. Ciao, Carlo e buona giornata.
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monellaccio19
monellaccio19 il 31/08/17 alle 16:32 via WEB
Conta molto l'età in cui si comincia a capire come potrà andare la crescita: se non si inizia subito con i piccini a parlare, ragionare con calma senza grugni impossibili da sopportare e occhiate dure come il ferro, allora sarà sempre più difficile conquistarli, educarli e portarli al confronto costruttivo. Buona serata mia cara.
(Rispondi)
 
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