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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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So che molti di voi posseggono un cane, a parte la Tiffy che ne possiede più di uno. Alcuni di voi posseggono un cane e non abitano in un appartamento condominiale, ovvero, occupano una villetta, un'abitazione che comunque abbia un giardino o uno spazio a disposizione recintato e con tanto di cancello. Bene, vi siete mai domandati perché il vostro cane, di qualunque razza e dimensione sia e a prescindere dal tipo di addestramento ricevuto, appena arriva il postino, abbaia come un forsennato? Bella domanda vero? E non pensate solo ad un modo istintivo e naturale difronte all'estraneo che si avvicini al suo territorio, no c'è di più, c'è una analisi comportamentale che spiega perché lo faccia e perché con il postino più che con un'altra persona. Chi ha detto perché il postino suona sempre due volte? Magari fosse per quello, basterebbe pregarlo di suonare solo una volta o...tre volte!!! Il postino è il maggior imputato a sua insaputa: il cane lo punta subito, appena si avvicina al cancello, a causa della suo giubbotto o pettorale catarifrangente (giallo e blu) che obbligatoriamente deve indossare durante le ore di lavoro. Il cane è attratto da quei colori, abbaia verso l'intruso, il postino si limita ad inserire la posta nella cassetta fuori dal cancello e va via. Solo allora il cane si placa, smette di abbaiare e pensa: "Azz!!! L'ho spaventato, gli ho fatto paura a 'sto rompiballe, so' troppo forte, magari so' di piccola stazza, ma so' tignoso e se prendo uno di mira lo faccio a polpette". Capite come ragiona il vostro fedele amico e compagno? Mo', secondo voi, a tutto questo panegirico chi ci ha pensato? Una ricercatrice americana, tiè...non è inglese! Fido abbaia perché, ogni giorno è la stessa scena, lui si galvanizza e appena lo vede, abbaia perché si convince sempre più che il portalettere si spaventi e fugga via. Il buon uomo invece, si limita a lasciare la corrispondenza e il cane si...frega le zampe: in psicologia questo si chiama "condizionamento operante" cioè, l'animale comprende che il suo comportamento ha effetto, il "nemico" se la batte e capisce che è per effetto dell'abbaiare! Più passano i giorni e più le sue convinzioni si rafforzano!!! E' così che l'abbaiare per lui diventa abitudine, lui si è "educato" a tener lontano abbaiando contro chiunque si avvicini al cancello o alla recinzione. Forte vero? I cani sono intelligenti, capaci di grandi imprese come sappiamo tutti. Mi chiedo tuttavia se io, per esempio, andassi da Tiffy, mi avvicinassi al cancello di casa sua a suonassi per farle visita, che succederebbe? Arriva il cane (uno qualunque dei suoi) e comincia ad abbaiare perché magari mi sono presentato con un abbigliamento sgargiante. Orbene, io non mi allontano, lui abbaia sempre e presumo, vedendomi ancora fermo al cancello, che stia pensando: " Vabbè, ma perché 'sto stupido non se ne va come fa il postino?". E io che gli dico per tranquillizzarlo e fargli capire che non solo non sono il postino, ma che devo pur entrare là dentro?". Secondo voi la ricerca, lo studio comportamentale va ramengo o sono io che non devo andare a casa di Tiffy?
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